Referendum sul nucleare: abrogativo o consultivo?
Il dibattito accesso intorno al referendum sul nucleare conferma ancora una volta che le scelte politiche non possono scindersi da quelle giuridiche, in un senso bidirezionale. Parlare del referendum come istituto che produce effetti giuridici può essere decisivo per far comprendere agli elettori cosa sono chiamati a votare, ma, al tempo stesso, l’oggetto del referendum appare, questa volta in maniera forse più marcata, una questione politica che va oltre i termini giuridici, su cui una vasta platea di attori, istituzionali e no, è intervenuta mescolando il fatto col diritto, salvo l’inconveniente – non da poco – che gli effetti del voto si valuteranno esclusivamente su un piano giuridico, a rischio di profonde contraddizioni tra intenzioni politiche e risultati giuridici ottenuti.