14
Apr
2012

Obbedienza cieca pronta e assoluta? Mai

My country, right or wrong? Con un accorato articolo di fondo sul Corriere della sera, Dario Di Vico ha voluto ribadire quello che, se si ragiona con la testa dei partiti, è un fatto ovvio: non c’è alternativa al governo Monti. Non esistono altre alchimie parlamentari che potrebbero reggere, tutti temono un “salto nel buio” elettorale, le forze politiche che sostengono Monti non contemplano neppure l’ipotesi di smettere di farlo, in attesa della sospirata revisione della legge elettorale. Che, per inciso, sarà probabilmente cucita addosso a uno schema di nuova grande coalizione, post-voto.

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14
Apr
2012

L’isola italiana dei tesorieri

“Rinunciare all’ultima tranche dei rimborsi elettorali? Impossibile, i partiti chiuderebbero”.  (On. Misiani, tesoriere del PD)

Il Fatto Quotidiano del 14.4.2012: Lega Nord e Italia dei Valori hanno annunciato che non prenderanno l’ultima tranche dei soldi dovuti dallo Stato. Il Partito democratico non può farlo: “Abbiamo speso tutto” ha confessato chi gestisce le casse democratiche.

“…. le donazioni da privati sono poche. I cittadini hanno molta poca propensione a donare ai partiti, anche per effetto del logoramento del rapporto con la politica”.  (On. Misiani dal Fatto Quotidiano del 14.4.2012)

Possiamo a questo punto ipotizzare un’intervista a un imprenditore immaginario in stile Misiani:

“Rinunciare all’ultima tranche dei fondi pubblici? Impossibile, l’azienda chiuderebbe. … i ricavi da privati sono pochi. I consumatori hanno molta poca propensione a spendere in favore delle nostre aziende, anche per effetto del logoramento della fiducia nel nostro settore”. 

Insomma la domanda non c’è più ma noi (partiti) abbiamo comunque bisogno di tanto denaro perché abbiamo un elevato livello di spese. Ma non avevamo già sentito una teoria del genere?

“Avevamo bisogno effettivamente di tanto denaro perché abbiamo un alto tenore di vita”. (Sig.ra Tarantini, da L’Espresso del 4.9.2011)

13
Apr
2012

IMU, Accise, IVA. Bye bye Italia.

Tasse, tasse e ancora tasse. Non era ancora finita la paura per una nuova tassa di due centesimi sugli SMS, che sembra arrivare una nuova stangata sulla benzina.

Il finanziamento alla protezione civile dimostra che il Governo è in grado di agire solo da un lato: quello delle entrate. La spending review del Ministro Giarda serve a ben poco, se ogni volta che si parla di manovre finanziarie, si sentono solo nuove tasse.

In questo caso la proposta è quella di aumentare di cinque centesimi l’accisa sui carburanti. Un’altra volta, dato che negli ultimi dodici mesi gli incrementi delle tasse sulla benzina hanno portato il prezzo vicino ai 2 euro al litro.

È mai possibile che si agisca sempre dal lato dell’entrate e mai da quello delle uscite? Read More

13
Apr
2012

Finanziamento pubblico ai partiti: serviva decreto, tagli e altra visione

Mi pare singolare e stupefacente, che il trio A-B-C Alfano Bersani Casini possa davvero pensare di uscire come si è letto dalla crisi verticale di credibilità del finanziamento pubblico ai partiti dopo l’uno-due Lusi-Belsito. Far restare i contributi intatti per almeno qualche anno, certificazione esterna dei bilanci, e barocca commisisone fatta da presidenti di Corte dei Conti, Cassazione e altri pennacchi di Stato con sanzioni affidate però ai presidenti delle Camere cioè a uomini politici, è a mia modestissiam opinione ri-di-co-lo. Io, al posto di Monti, sarei intervenuto per decreto legge tagliando i contributi, e senza ledere le prerogative dei partiti. Aggiungo due considerazioni su come dovrebbe funzionare un “altro” sistema, rispetto allo schifo di questi anni, avvenuto in pieno disprezzo del referendum e del voto degli italiani in materia, nel 1993. Read More

13
Apr
2012

L’autoesclusione dell’Italia dal brevetto unitario

Un freno allo sviluppo economico del nostro paese e una ulteriore possibilità perduta

di Antonio Salerno e Serena Sileoni

L’Unione europea si sta muovendo rapidamente verso l’istituzione del Brevetto Unitario, un titolo brevettuale valido in tutti gli Stati dell’Unione, che porterà molti vantaggi alle industrie europee che più investono nel settore della ricerca.

L’Italia e la Spagna, determinate a difendere la lingua nazionale nel contesto del Brevetto Unitario, hanno presentato ricorso alla Corte di giustizia, rimanendo così escluse dalle possibilità di sviluppo economico che l’adesione al Brevetto comporta.

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12
Apr
2012

Finanziamento pubblico ai partiti, una modesta proposta

(originariamente pubblicato su Libertiamo)

L’accordo sui finanziamenti pubblici raggiunto dai partiti sembra servire a poco. Le regole sulla trasparenza che verranno scritte in queste settimane danno l’illusione di tenere a bada l’opinione pubblica senza toccare i portafogli dei partiti. Difficile che i partiti arroccati in Parlamento rinuncino loro sponte al bottino che gli è garantito dalla legge sui rimborsi elettorali.

La linea scelta, tuttavia, stride troppo con l’esigenza avvertita dal paese di rigenerare la classe politica e di restituire la sovranità ai cittadini. L’elevato ammontare dei finanziamenti pubblici ai partiti, impropriamente chiamati rimborsi elettorali, fa gridare vendetta al contribuente. Ma non è solo questione di austerity. Gli elettori chiedono di poter scegliere quale politica ci traghetterà alla terza repubblica.

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12
Apr
2012

Crescilombardia: privatizzare per cacciare la politica dalla sanità

Lo scorso 4 aprile il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”, detto “Crescilombardia”. Uno dei punti prevede la possibilità di vendere, dismettere, valorizzare, riqualificare o gestire il patrimonio pubblico con società o fondi immobiliari appositamente costituiti e promossi dalla Giunta regionale. Read More

11
Apr
2012

Il Titanic Italia affonda e i politici ballano

Sono passati cento anni dalla tragedia del Titanic e l’Italia si trova più o meno nella stessa situazione. Certo, forse la metafora è un po’ forte, ma permette di rendere bene l’idea di quanto la situazione economica sia complicata.

Lo spread italiano è tornato ai livelli di guardia ed ha superato i 400 punti rispetto al bund tedesco. La Spagna si ritrova nella stessa situazione, con il differenziale che ha raggiunto ieri i 430 punti.

Tutta colpa degli hedge fund o come molti giornalisti amano definirli in senso spregiativo dei “fondi locusta”? Tutta colpa delle della riapertura delle vendite allo scoperto? O forse la colpa ricade sulla Spagna, come il premier Monti ha fatto intendere?

No, tutta colpa dello Stato e della sua pesantezza. Proprio ieri, il Ministro Giarda su “La Stampa” affermava che non erano necessari tagli alla spesa pubblica. Ma è davvero così? È possibile che in Gran Bretagna il premier Cameron stia effettuando duri tagli per cercare di superare la crisi? Read More