Oltre il danno, la beffa: lo Stato e le compravendite immobiliari.
Lo Stato si atteggia variamente nell’esercizio del potere normativo di cui è titolare. Da un lato, paternalisticamente elabora discipline minuziose, muovendo dal presupposto che il singolo non sia sufficientemente tutelato se le disposizioni di legge sono poche e non abbastanza complicate; o non disponga della capacità decisionale adeguata a compiere scelte autonome e fondate; o non sappia assumersi la responsabilità di perseguire quanto è per sé più funzionale; o necessiti comunque di un indirizzo etico o morale che solo lo Stato stesso gli può fornire. Dall’altro, spregiudicatamente impone tasse e oneri vari che, gravando la collettività in maniera soffocante, impediscono sotto più profili che le risorse individuali possano essere proficuamente estrinsecate.