14
Gen
2013

Deadlock – di Gianni Pardo

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Gianni Pardo.

Se si cerca in un buon dizionario inglese il significato  di “deadlock” si trova questa traduzione: “situazione insolubile, punto morto”. Ed è una buona occasione per descrivere le prospettive dell’Italia con una sola parola.

Non è un pessimismo snobistico: è la constatazione che, mentre in tante altre occasioni elettorali si è potuto sperare che vincesse una fazione o almeno che non vincesse un’altra fazione – perché dalla prima ci si poteva aspettare qualcosa di buono e dalla seconda qualcosa di cattivo – stavolta mancano ambedue le prospettive. Manca un progetto salvifico e persino un progetto nocivo.

Per quanto riguarda le tasse, c’è chi dice che bisognerebbe ridurle e che si può farlo. Lo dice persino Mario Monti. E c’è chi dice che parlare di riduzione delle tasse nella situazione attuale è da incoscienti. Chi ha ragione? Nessuno. O, se si vuole, tutti. Nel senso che, se non si abbassa la pressione fiscale, il Paese rischia di avvitarsi in una recessione sempre più grave; ma, se si abbassa la pressione fiscale, il Paese potrebbe essere vittima di un attacco borsistico capace di far scoppiare l’euro. Ecco il primo punto morto: l’Italia è come qualcuno che sta sul bordo del burrone mentre arrivano le fiamme dell’incendio. Se salta, si sfracella, se sta fermo rimane bruciato.

Il peso degli interessi del nostro astronomico debito pubblico ammonta a settanta-ottanta miliardi di euro l’anno. Questo significa che se oggi l’Italia non dovesse pagare questo tributo all’incoscienza dei governanti del lontano passato, sarebbe un Paese prospero e sereno. Ma il debito è lì, gli interessi vanno pagati e nessuno ci mette al riparo di una nuova e disastrosa fiammata del differenziale con i Bund tedeschi. E allora è ovvio che bisognerebbe diminuirlo o eliminarlo, quel debito. Ma purtroppo non c’è nessun modo per farlo. Basti vedere che, malgrado la politica pressoché demenziale del governo Monti in materia di fisco, quel debito è aumentato invece di diminuire. Né si può dire che altri avrebbe fatto meglio: quel debito, anche se con un procedimento a denti di sega, nel complesso è andato sempre aumentando.

Qualcuno pensa a soluzioni chirurgiche, anzi traumatiche. Per esempio non pagare i creditori. Purtroppo sarebbe una tale catastrofe che, a parere di tutti, è meglio continuare a pagare gli interessi. Qualcun altro parla di una politica di risparmi enormi dello Stato, coniugati con un lungo periodo di grande espansione economica. In questo modo il rapporto debito/pil cambierebbe, da un lato perché si rimborsano più titoli di quanti se ne emettono, dall’altro perché, aumentando il pil, il debito diminuisce in proporzione ad esso. Bel progetto. Ma come ottenere l’aumento del pil, se le tasse non si possono diminuire, o se, diminuendole, si può innescare una catastrofe non in un lontano futuro, ma immediatamente? E soprattutto, come diminuire le spese dello Stato se alcune sono fisse e immodificabili (le pensioni, la scuola) e altre sono tali che la loro limitazione allarmerebbe i cittadini al di là del tollerabile (la sanità)? Mentre a parole tutti sono per un netto taglio delle spese e degli sprechi (gli sprechi sono i soldi che vanno agli altri) quando poi si parla di un provvedimento in concreto tutti, – i sindacati, i giornali, i partiti e perfino la Chiesa – insorgono come un sol uomo. Può un governo andare contro l’intero popolo italiano?

Ecco perché si parla di deadlock: perché se il centrosinistra vince  e continua la politica attuale, non è detto che ci salveremo dal disastro. Ed anzi potrebbe anche darsi che la situazione di recessione, disoccupazione e scoraggiamento addirittura peggiori. Se vincesse Berlusconi (cosa improbabile, ma bisogna fare tutte le ipotesi) o si rimangerebbe tutte le promesse, e saremmo nella situazione appena descritta per il centrosinistra, oppure cercherebbe di applicare le sue ricette e forse provocherebbe il disastro finale immediatamente, invece che in un incerto futuro. Né migliori soluzioni offrono tutti gli altri, a cominciare da Monti che ha, come solo progetto serio, quello di tornare lui personalmente a Palazzo Chigi.

Per una volta si può essere indifferenti al risultato delle elezioni. Nessuno sa che cosa fare e comunque, anche se l’Italia non facesse niente di sbagliato, la situazione potrebbe precipitare autonomamente per una crisi economica internazionale, oggi tutt’altro che assurda.

Forse non ci rimane che fare come il Papa durante la battaglia di Lepanto: pregare.

Gianni Pardo, pardonuovo.myblog.it

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82 Responses

  1. Gianfranco

    Caro Professore,
    non la penso cosi’.

    La primissima regola che tutti rifuggono non e’ una regola di tagli. E’ una regola di responsabilita’ e trasparenza.

    Abbiamo letto, proprio qui, della spesa inumana che le regioni sostengono, spesa che se tra esse fosse consistente non desterebbe sospetti. In realta’ sappiamo bene che le regioni a statuto speciale fanno un po’ quello che vogliono, con i (nostri) soldi dello stato.

    Non credo che nessuno, in Italia, tranne le solite fronde cariche di demenza, si opporrebbe ad un discorso su questo tenore: “Signori, abbiamo 24 mesi di vita. Dobbiamo rientrare di X soldi, perche’ spendiamo Y. Poiche’ la spaccatura degli Y soldi e’ questa – segue l’analitica del conto economico – noi risparmieremo qui, qui qui e qui.”

    Ma nessuno vuole scendere a patti. Nessuno parla di numeri. Ci viene imposto in via fideistica di “fidarci” o “pregare”, mentre l’esercizio da fare sarebbe l’opposto. Responsabilizzarsi ed accettare la realta’.

    Il problema e’ che tutte le pastette e le mafie andrebbero in malora. La Valle D’Aosta, il Trentino e la Sicilia dovrebbero dimostare il perche’ non riescono a spendere, per cittadino, quanto Lombardia e Veneto… se l’immagina.

    Quindi in realta’ dobbiamo allacciare le cinture di sicurezza e prepararci all’impatto non perche’ non possiamo, ma perche’ non vogliamo fare altro. La politica e la gestione dei fondi sono lassu’, presso il Padreterno, ed a noi umani non e’ dato sapere.

    Secondo me non e’ piu’ difficile di cosi’.

    Porgendole distinti saluti
    Gianfranco.

  2. Tenerone Dolcissimo

    CarO Professore, vogliamo fare i tagli ai privilegi? Se ne ricaverebbe tanto e non quei miseri 5 miliardi che un buontempone con cattedra in Bocconi aveva pronosticato.

  3. Gianfranco

    Per me l’attacco ai “privilegi” e’ solo cibo per cani.

    Buttano mediaticamente nel branco (noi) due scatolette di privilegi e tutti con la bava alla bocca ci si avventano contro.

    Non sono li’ i problemi. Nessuno nega che la nostra classe politica sia la piu’ cara del mondo. Quello che sfugge e’ che sono le spese pilotate di questa politica, nelle amministrazioni regionali e provinciali soprattutto, ad essere fuori controllo…

    Ma attaccare li’ e’ piu’ facile. E’ un dato visibile. Meno visibili sono costi come quelli sostenuti dal comune di milano per la manifestazione dei palestinesi (100keuro) o per la viabilita’ di quel paesino africano (altri 100keuro). O i consulenti per la gestione del verde… tutte le consulenze inutili… i contratti dati a ditte di favore a prezzi allucinanti… ci pensi bene: se le mancano i soldi per vivere, e’ cosi’ importante sistemare il giardino di casa? forse no.

    Ma nessuno pensa a questo. E tutti si avventano stolidamente contro i 10k euro di un parlamentare. E’ li’ il vero spreco???????

    Saluti.

  4. Tenerone Dolcissimo

    @ Gianfranco
    Quando parlo dei privilegi non mi riferisco tanto a quelli dei parlamentari, quanto a quelli delle regioni e dei comuni. Le province nemmeno le nomino perché sono uno spreco edi un privilegio per il solo fatto che esistono. Intendo parlare per esempio dei presidenti di consiglio regionale (non di regione) con doppia autoblu e 18 collaboratori

  5. Enrica

    Se nel raggio di 10 km ci sono 4 ospedali e accenni solo a chiuderne uno provochi immediatamente un allarme sociale!
    Ho sentito con le mie orecchie un medico otorinolaringoiatra dichiarare che dopo aver unificato il suo reparto in una sola struttura e chiuso nell’altra, adesso gli TOCCA prendere l’auto per andare al lavoro…NB le due strutture sono distanti 5 km!

    Ma dove vogliamo andare?

  6. Gianfranco

    Tenerone Dolcissimo,
    perche’ si deve sforzare a combattere per 2 auto blu e 18 collaboratori quando quel consigliere regionale aiuta a buttare nel cesso centinaia di migliaia di euro? Siamo sempre li’. Vi si da’ un bersaglio, o un lenzuolo rosso, e voi di corsa a incornare. Sono quei 18 collaboratori i veri sprechi? Sul serio??????

    Quanto al dottore che si lamenta, e’ ovvio. Non si rende responsabile nei confronti di nessuno. E’ li’ che misura i 10km che deve fare ogni giorno in piu’ rispetto a prima. Quasi che fosse obbligato. Se non gli stesse bene potrebbe dare le dimissioni. No?

    Ciao.

  7. Tenerone Dolcissimo

    @ Gianfranco. Moltiplica autoblu e collaboratori per tutti gli “aventi diritto” di 111 province, 21 regioni, 8800 comuni e poi me lo dici.
    Se poi tu consideri sprechi le manifestazioni dei palestinesi o degli esquimesi fatte da comuni ed altri lenti allora sono con te. Ma eliminare gli uni non esclude di eliminare gli altri. Anzi…

  8. Gianfranco

    Ma caro TD, siamo perfettamente d’accordo su quanto dici.

    Io intendo solo richiamare alla cautela.
    Cautela nel colpire personalmente tutta questa gente che, legalmente ha dei benefici. E ti spiego perche’.

    Se tu li attacchi direttamente si chiudono a riccio e, grazie a qualche giroconto, comunque i soldi per i loro comodi li troveranno. Spero su questo saremo d’accordo.

    Se tu invece dici: sei sindaco? 5000 cittadini? non puoi spendere piu’ di 1000 euro per cittadino all’anno. Vuoi spendere di piu’? Perfetto: arrangiati con le tasse comunali.
    Capisci la differenza? Tu non devi attaccare il sindaco. Devi tagliargli il bilancio. Poi se a Vanzaghello i cittadini vogliono fare girare il sindaco in mercedes cabrio, buon per loro. Ma se non vogliono, affari loro.

    Questa linea, pero’ ed ovviamente, contrasta col “si’, ma allora i piu’ ricchi e grossi possono permettersi piu’ cose dei piccoli”. 1. cosa c’e’ di sbagliato in questo? 2. che si accorpino le municipalita’.

    La tassazione centralizzata e’ una splendida scusa per i cittadini di far finta che tutto sia fatto alle loro spalle. Invece se il comune applicasse tasse dirette, vedresti come cambia la musica. E cosi’ in provincia e cosi’ in regione e cosi’ in nazione.
    Non attacchi nessuno. Semplicemente metti un paletto.

    E se si sfora il paletto? Non paga tutta l’italia. Paga l’ente in rosso.

    Senza entrare sul personale daresti una botta a questa pseudo socialdemocrazia.

    No?

  9. Enrico T

    E le dismissioni e privatizzazioni per ridurre lo stock del debito dove le mettiamo. Non sono nemmeno menzionate. E poi non è vero che nessuno sa cosa fare. Qualcuno c’è. Si chiama FARE http://www.fare2013.it

  10. giuseppe 1

    @Gianfranco
    I privilegi sono sopratutto quelli dei burocrati. E il loro impatto economico riguarda sopratutto tutte quelle strutture che sono tenute in piedi per garantirgli il posto super retribuito. Quante sono le Prefetture delle quali si potrebbe fare a meno? La metà? Quanti le Questure? A garantire il servizio bastano i Commissariati. Quanti i Comando Provinciali e Regionali di Carabinieri, Finanza e Forestale? Saranno venti regionali e centoventi Provinciali per ciascun Corpo. Non basterebbero tre Comandi Territoriali (Nord,Centro e Sud) e una ventina di Comandi periferici, senza contare il fatto che tutte le Polizie potrebbero e dovrebbero essere unificate? Altro che bruscolini, là c’è la ciccia. Ed è proprio per questo che non si sfila un chiodo.

  11. Gianfranco

    Cosi’ facendo, tra l’altro, potresti istituire politiche di eccellenza, sul modello americano.
    Cosi’ come lo stato di NY e’ tra i piu’ cari in assoluto, e la NC tra i meno cari, molta gente si trasferisce in pensione non in FL, ma in NC.
    Del resto, certe municipalita’ (township), anche limitrofe, tassano molto di piu’ di quelle vicine perche’ hanno complessi splendidi. Mentre a poche miglia ci sono i suburbi, perche’ la gente e’ piu’ povera e la municipalita’ intasca molto meno.

    Quindi se il mio comune e’ ricco e spende bene, probabilmente avremo strade contornate di rose rosse, l’asfalto sempre nuovo e i negozi aperti 7 gg su 7.
    Se il mio comune e’ povero o spende male, probabilmente dovra’ rimborsare un sacco di soldi per l’incuria nella manutenzione stradale che danneggia le auto.

    “ma cosi’ si crea una disparita’”. e cosa c’e’ di male. forse che i ricchi non hanno gia’ la casa a cortina e i pezzenti a follonica? e i super pezzenti nemmeno quella???

  12. Gianfranco

    giuseppe, hai detto la stessa cosa che ho detto io.

    ma non attaccare la polizia o i CC. attacca il bilancio.
    non dire che e’ sbagliato comprare gli F35. di’ che non puoi comprarli finche’ non te lo puoi permettere, invece di fare polemica pacifista.

    l’oggetto sono i soldi. non gli enti. non sono i poliziotti. sono i soldi per tenere in piedi tutte le strutture inutili.
    Morale: cara regione lombardia, per i tuoi cittadini puoi spendere 2000 euro all’anno da prelevare direttamente. Tot alla sicurezza, tot alla sanita’, tot all’istruzione. Sfori? Cavoli tuoi.
    Ma se entri a gamba tesa sulla polizia, io per primo ti dico: ma a me la sicurezza chi la garantisce?

    Bisogna mirare alla testa, non alle dita dei piedi.

  13. giuseppe 1

    @Gianfranco
    Io non attacco nessuno. Vorrei solo che tutto fosse razionalizzato.
    Non è l’eccessiva dislocazione delle strutture sul territorio da stigmatizzare, Quelle probabilmente servono. Ma è l’eccessiva proliferazione dei Comandi, che regala all’Italia il primato di circa ottocento Generali superpagati, contro i quattrocento francesi. Senza contare il fenomeno dei Generali di Cartone, (quelli che diventano tali dopo la pensione) giustamente stigmatizzato da altri du generali intelligenti e preparati, come Arpino e Mini. E non a caso, Monti ha pensato bene di non scegliere, per la Difesa, nessuno dei due. Non parliamo poi delle “cause di servizio” un fenomeno diffusissimo tra i militari, al quale non si pensa minimamenti di porre rimedio, come si fa per i falsi invalidi. Ma il discorso non riguarda solo la Difesa. Si può parlare di Sanità (eccessiva proliferazione degli Amministrativi rispetto ai Medici) ma anche di Università. Servono cento Rettori e migliaia di Presidi? Si potrebbe magari mantenere lo stesso servizio, anche con l’attuale eccessiva distribuzione sul territorio, garantendo al tempo ampi risparmi e recupero di efficienza. Ma questo nessuno lo vuole, Una cosa però voglio dirti. Se si parla di razionalizzare, allora non possono esistere i figli della gallina bianca e quelli della gallina nera.

  14. Gianfranco

    giuseppe, razionalizzare = attaccare.
    peggio: cambiare = attaccare.
    e tutti si chiudono a riccio.

    se non lasci perdere il particolare, non ne esci piu’.

    non bisogna piu’ sparare su nessuno. nel bene o nel male.
    cosa credi, che una volta iniziata la selezione naturale non saranno poi i migliori a farsi avanti per sistemare?
    non ci sara’ altra scelta.

    ma finche’ c’e’ pane per tutti, scordatelo.

  15. giuseppe 1

    @Gianfranco
    Cosa temi, che i burocrati non votino Giannino?
    Puoi stare tranquillo. Adesso saranno quasi tutti con Monti
    Non hanno colore, stanno con chi li paga.

  16. Gianfranco

    Sono certo che nessuno votera’ Giannino. 🙂
    Ne’ i burocrati ne’ nessuno in assoluto collegato allo stato.
    Ne consegue che qualche libero professionista, imprenditore o idealista lo votera’. Il resto? Si limitera’ a pregare, come dice Pardo, tanto ‘tutto si sistemera” 😀

  17. Luciano

    L’unica cosa da fare è buttare Hayek alle ortiche e implementare politiche interventiste Keynesiane. In sintesi più laburismo e meno liberismo.
    In tutto il mondo (USA,UK,Giappone e Bric) lo hanno capito; nell’eurozona si traccheggia.
    Il problema è che senza l’apporto di eurolandia la ripresa resta anemica e fragile.
    Dopo la vittoria di Hollande in Francia, una sonora sconfitta elettorale della lista Monti e di tutti gli iper-liberisti “de’noantri” in Italia certamente aiuterebbe.

  18. Gianfranco

    Caro Luciano, se siamo a questo punto e’ proprio grazie a Keynes.

    Apprezzo molto il suo tentativo di provocazione, ma lascia un po’ il tempo che trova.

    Cordialmente la saluto
    Gianfranco.

  19. giuseppe 1

    @Luciano
    Perché, Monti è un liberista? Ma se non è nemmeno un liberale!
    Mi pare che qui si tratti di mettersi d’accordo anche sul vocabolario.
    Stiamo messi male.

  20. erasmo67

    Curare i malati terminali e i disabili gravi costa circa 20 miliardi all’anno, è una battaglia di civiltà o è vivere al di sopra delle nostre possibilità?

    Negli USA sui costi delle assicurazioni pesa in mode abnorme il csot degli ultimi 15 giorni di vita di ogni paziente.

  21. Gianfranco

    Erasmo, non raccontiamoci la favola del lupo.

    Lei pensa che costi cosi’ tanto? Bene. Io no, finche’ non e’ dimostrato.

    Pensa che sia necessario? Si’. Lo penso anch’io.

    Per lei e’ piu’ importante curare un malato terminale o un disabile grave oppure fare un monumento postmodernista in una citta’?

    Qui sta il nocciolo e la risposta e’: “L’Italia non puo’ permettersi molte cose perche’ deve spendere 20 miliardi di euro (cifra che fa ridere, perche’ e’ superiore al pil di un piccolo stato) per curare i propri malati.”

    Mi risponda, erasmo, per cortesia: cosa c’e’ di male in questo? Cosa c’e’ di male nel curare i propri malati e magari passeggiare su di un lungomare non tanto bello, o con monumenti non rifatti, o in un centro cittadino un po’ piu’ bruttino, sapendo che ha risparmiato i soldi per i deboli e meno fortunati?

    Secondo lei c’e’ qualcosa di disonorevole?
    A questo punto sono curioso.

  22. erasmo67

    @Gianfranco

    Ma la spesa sanitaria ITaliana non è di 20 Mld ma di 120 Mld.

    Di questi circa il 15% serve per curare disabili gravi e malati terminali o garantire una più lunga sopravvivenza a malati comunque inguaribili. Persone che 30 anni fa avevano una aspettativa di vita dopo la diagnosi infausta molto breve e che oggi, grazie a nuove ma costose terapie possono avere delle aspettative ed una qualità di vita un tempo inimmaginabili, i costi sono però elevati e normalmente insostenibili dai singoli.

  23. erasmo67

    @Gianfranco

    I costi sanitari sono costi sociali “a perdere”, la cura del paesaggio o del centro storico è un investimento che vanno valutati in termini di ritorni nel tempo.

    I nostri centri storici ed i nostri litorali sono un patrimonio che dovrebbero rendere alti dividendi se correttamente manutenuti e gestiti.

    Il problema dell’Italia, il suo vero spread sta nella corruzione mafiosa degli amministratori pubblici (eletti e non eletti) per cui i costi dei lavori pubblici arricchiscono tasche private.

  24. erasmo67

    Comunque se qualcuno dei LIBERISTI avrà il coraggio di rivotare Berlusconi allora si merita il paese che abbiamo e, visti i discorsi frequentemente letti, lo inviterei a “VOTARE CON I PIEDI” andandosene da questo paese , al più presto possibile, possibilmente prima del voto.

  25. Giorgio Andretta

    Gianfranco :Erasmo, non raccontiamoci la favola del lupo.
    Lei pensa che costi cosi’ tanto? Bene. Io no, finche’ non e’ dimostrato.
    Pensa che sia necessario? Si’. Lo penso anch’io.
    Per lei e’ piu’ importante curare un malato terminale o un disabile grave oppure fare un monumento postmodernista in una citta’?
    Qui sta il nocciolo e la risposta e’: “L’Italia non puo’ permettersi molte cose perche’ deve spendere 20 miliardi di euro (cifra che fa ridere, perche’ e’ superiore al pil di un piccolo stato) per curare i propri malati.”
    Mi risponda, erasmo, per cortesia: cosa c’e’ di male in questo? Cosa c’e’ di male nel curare i propri malati e magari passeggiare su di un lungomare non tanto bello, o con monumenti non rifatti, o in un centro cittadino un po’ piu’ bruttino, sapendo che ha risparmiato i soldi per i deboli e meno fortunati?
    Secondo lei c’e’ qualcosa di disonorevole?A questo punto sono curioso.

    Lo trovo iperbolicamente disonorevole, non si deve ammalare nessuno e bisogna insegnarlo a non farlo, ma se lei, che pur mi è simpatico, non sa l’eziologia della malattia non può attribuire al sottoscritto la responsabilità della sua aconoscenza.
    In Cina quando i pazienti del medico di base si ammalano gli si sottre dall’emolumento dovutogli la quota parte corrispondente ad ogni singolo soccombente.
    La rileggerò con impazienza.

  26. Ricardo

    @erasmo67

    Nessun liberista può votare Berlusconi: berlusconi è in assoluto il politico più ILLIBERALE d’Italia.
    A dirla tutta, dopo 20 anni, nessuno che abbia un minimo di senso di civilità e sia minimamente informato può votare berlusconi.
    Anzi, non serve nemmeno il senso di civiltà, basta un briciolo di buon senso.
    Sostanzialmente, solo un totale coglion e può ancora votare berlusconi

  27. Piero from Genova

    giuseppe 1 :@LucianoPerché, Monti è un liberista? Ma se non è nemmeno un liberale!Mi pare che qui si tratti di mettersi d’accordo anche sul vocabolario.Stiamo messi male.

    a me il liberismo nn piace.. come pure comunismo.. minor male socialdemocrazia..
    però..
    Monti è stato premiato dalla Friedrich August von Hayek Foundation

  28. Francesco_P

    @Ricardo

    Negli ultimi vent’anni, dal governo Amato in poi, l’Italia ha smesso di crescere. Ora non solo è in recessione, ma sta sta percorrendo la spirale della deindustrializzazione, cioè del declino senza fine ( vedere http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-01-14/produzione-industriale-novembre-crollo-100242.shtml?uuid=Ab7s14JH ).

    Il governo Amato era a sua volta la conseguenza di anni di centro-sinistra della prima Repubblica. Sono abbastanza vecchio per aver subito il furto 6 per mille dal mio c/c, furto che non è servito a nulla, esattamente come l’iper-tassazione iper-recessiva di Monti. Berlusconi fra ribaltoni, crisi, governi D’Alema, Prodi, Ciampi, ha governato per la meta dell’ultimo ventennio in modo perfettamente uguale agli altri.

    La mia priorità non è demonizzare Berlusconi perché la sua demonizzazione è la cortina fumogena dietro a cui si nascondono facilmente le varie sanguisughe che ci spolpano. Anzi, a differenza di altri, paga in solido per il suo ardire di essere voluto entrare nella “stanza dei bottoni” non invitato, nonostante che abbia poi fatto le stesse cose degli altri. Paga in solido anche versando 100.000 euro al giorno + 70 milioni di arretrati alla sua ex-moglie, non certo una santa. Esattamente come paga 500 e rotti milioni allo svizzero Carlo De Benedetti per la questione della Mondadori, un vero rovesciamento del diritto. Perché De Benedetti, l’editore de La Repubblica chiamato la tessera nr. 1 del PD, si è fatto svizzero? Lapalissiano, per pagare meno tasse mentre i suoi amici italiani le aumentano e per ricevere i contributi di Stato per le sue imprese (ometto l’elenco perché lunghissimo).

    Le mie parole non sono una difesa di Berlusconi; sono solo un richiamo a guardare attentamente oltre la cortina fumogena.

    Purtroppo non ci sono alternative se non una nuova formazione che richiederà ai suoi leader di “sporcarsi le mani” con la politica. Richiederà anche del tempo per organizzarsi e crescere. Con Bersani, Monti o Berlusconi e qualsiasi combinazione delle varie forze non se ne viene fuori.

    P.S.
    Si va a votare con il famoso “pocellum”, il figlio di tanti padri che porta il cognome di Calderoli solo per semplicità. Per fortuna il Parlamento è inefficiente e non è riuscito a varare il Porcellum 2.0 che avrebbe dovuto peggiorarlo ulteriormente!

  29. Jack Monnezza

    @ricardo e @erasmo67

    Io mi considerò piuttosto liberista e penso di votare BS.
    Un liberista generalmente crede che lo Stato debba fare il meno possibile.

    Mi sembra che PD e MM abbiano in programma numerose nuove attivita’ per lo Stato, incluse tasse e altre regolamentazioni. PD addirittura un qualcosa chiamata patrimoniale aggiuntiva a quella che c’è già…

    Nel programma di BS invece l’unica cosa credibile sono altri incontri ad Arcore con le nuove fiamme. Non mi sembra attività che incrementi lo Stato significativamente, al massimo qualche altra consigliera/parlamentare mignotta.

    Perché non dovrei preferirlo ? Spiegatemelo?

    PS:
    Mi dispiace per FiD ma mi sembra un voto sprecato, almeno nelle regioni decisive…..

  30. Marco Tizzi

    Non vedo un solo razionale motivo per cui un calo di tasse dovrebbe portare ad un crollo borsistico.
    La logica dice esattamente il contrario e non credo ci siano mai stati esempi storici in tal senso, ma sono contento se qualcuno mi smentirà con esempi concreti.

    Questo Paese è destinato alla morte perché nessun governo o parlamento, mai, in nessuna condizione, diminuirà le tasse e l’ingerenza dello Stato nella vita dei cittadini.
    E lo stesso destino toccherà a tutto il continente – o almeno in quello che si riconosce nell’omonimo sovrastato – per lo stesso motivo.

  31. Marco Tizzi

    @Ricardo
    Non ho mai votato SB e mai lo voterò, però negli ultimi 20 anni il PD ha governato 100 giorni in più del PdL e sembra che si sia presentato per la prima volta alle elezioni.
    Forse qualcuno se ne ricorderà prima del 24 febbraio.
    Credo che SB prenderà un sacco di voti perché la gente è terrorizzata dalla patrimoniale e dall’Agenzia delle Entrate: che sia razionale o meno, si pensa che lui possa salvare il popolo da entrambe.
    Non credo che chi ha votato e voterà SB alle prossime elezioni sia un coglione: credo solo che le alternative di governo siano oggi e siano sempre state molto peggio.

  32. Jack Monnezza

    Si vero.
    L’articolo fa gli stessi due banali errori – ma saranno errori – che fanno tutti.
    1) Che non si possono abbassare le tasse prima di abbattere il debito…..
    2) Che il debito/deficit/spread siano i problemi…..
    Perché non proviamo ad abbassare tasse e spesa fregandocene del resto ?

  33. RiccardoC

    @Jack Monnezza
    per carità ognuno è libero di pensarla come vuole, ma c’è un piccolo dettaglio con mister B, è il senso di responsabilità.
    Quello li se deve scegliere fra la salvezza sua e quella di 60 milioni di italiani non solo non ci pensa due volte, ma poi se ne va anche a fare vanto con qualche sciacquetta o col suo amico Putin.

    Siamo seri, la divisione fra liberali ed illiberali qui non c’entra nulla. Il livello di rischio in cui ci siamo ridotti riechiede che si voti pensando, se possibile, a scegliere colui che in situazione di grave rischio si comporti come il buon padre di famiglia, indipendentemente da una astratta posizione nel arco da sinistra a destra. Qui si parla di dare il voto a chi ha un minimo senso di responsabilità, di pietà del destino delle persone, a chi è un minimo ancorato alla realtà o di darlo invece a chi ha il cervello in pappa e crede per primo alle panzane che racconta nel suo delirio.

  34. Jack Monnezza

    @RiccardoC

    Carissimo, quello che lei sostiene siano verità fattuali sono in gran parte Sue opinioni.

    Le concedo che il nostro racconti solo balle, lo sappiamo, e faccia in primis i suoi interessi personali.

    Ma che le politiche dei altri, PDMM, facciano la salvezza di 60M e’ sua opinione smentitissima dai fatti degli ultimi venti anni ( di cui 10 al Governo come dice Marco, di cui l’ultimo il più’ catastrofico).

    Sono troppo vecchio per pensare che un politico italiano farà volutamente i miei interessi o quello di altri compatrioti di sventura.

    Penso solo, che , in questo momento storico, BS casualmente farà il solito suo interesse, vicino al fare nulla se siamo fortunati, ma che, casualmente, questo suo interesse e’ un po’ meno lontano dal mio interesse, e di milioni di altri, rispetto a PDMM di cui sono invece sicurissimo faranno il mio disinteresse e di altri milioni.

    Mi sembra che anche Hitler e Lenin e Castro presero il potere dicendo di volere un Paese più’ giusto…Preferisco rischiare con un Paese più’ ladro rispetto ad un Paese più’ giusto…

  35. Mario45

    @ Jack Monnezza
    Caro Jack, purtroppo temo che chiunque sia a vincere, a perdere saremo solo noi.
    E questa volta si sveglieranno proprio tutti.

  36. Jack Monnezza

    @Mario45

    Sul perdere chiunque vinca, perdere tanto e tutti, non c’è alcun dubbio.
    Speravo di scamparla, che la mi generazione riuscisse a consegnare alla prossima un qualcosa di decente e invece mi sembra che questo nostro Paese sia tornato parecchio indietro, tutto da rifare…

    Sullo svegliarci proprio tutti ho qualche dubbio. Parlo con tanta gente, tanti giovani purtroppo, tutti convinti che il problema sia sempre l prossimo, che loro hanno tutti i diritti (lavoro, pensione, scuola, sanita ‘ ), che loro sono onesti e il prossimo ladro, che tutti evadono eccetto loro, che il lavoro lo si crea con le Tav e i tavoli di concertazione etc e tutto il resto ben noto….
    Mi sembra siamo ancora lontanissimi dal risveglio collettivo, da un barlume di capisci collettivo che il vero problema e’ proprio lo Stato. Mi sembra che dobbiamo cadere molto più’ in basso prima di una qualsiasi sveglia…Spero di sbagliarmi…

  37. erasmo67

    @Marco Tizzi

    Come fa la MAGGIORANZA degli Italiani, che secondo le statistiche fa fatica ad arrivare a fine mese ne 66% dei casi ad avere paura della patrimoniale ?

    Ad avere paura della patrimoniale dovrebbero essere al massimo il 10% delle famiglie Italiane.

  38. mah mi pare un discorso molto interessante. Peccato che manchi di numeri. A mio avviso la gente (io almeno e qualche conoscente) e’ stufa di tagli. Stufa di tagli che non dicano a priori che livello di servizio sara’ garantito o raggiunto. Mi spiego: si parla di tagli alla sanita’, ma non del livello di prestazioni che si raggiungera’ con il nuovo livello di spesa. Tutto e’ nascosto in miriadi di documenti tecnici non facilmente disponibili. E, aggiungendo beffa al danno, se qualcuno li scova, li legge e chiede conto dei disservizi, non ottiene riscontri. Poi almeno per me e i miei 4 conoscenti gli sprechi non sono le spese per gli altri ma, per esempio i marciapiedi rifatti in pietra che dopo due anni sono piu’ sconnessi di prima. O i semafori con gli ausili per non vedenti installati e mai entrati in servizio.

  39. erasmo67

    @un pinguino nero di rabbia

    Ma di quale livello di servizio garantito vai parlando ?

    L’obiettivo è 0 = Zero = Nulla .

    Se hai i soldi, se sei stato meritevole, e quindi hai guadagnato soldi, sarai assistito e curato, altrimenti puoi accomodarti altrove e crepare come meglio credi, per favore non disturbare con i tuoi rantoli.

  40. Marco

    Mi rendo conto di essere un ircocervo qui dentro. Dipendente pubblico (orgoglioso) e di sinistra che crede che serva meno stato e più mercato. O meglio migliore stato e migliore mercato. A me piaceva lo slogan “la concorrenza è un bene pubblico” e vorrei uno stato “forte” che la garantisse (no monopoli, no conflitti di interessi ecc..). negli anni 70 nella socialdemocrazia svedese si diceva che i capitalisti erano come le pecore che vanno tosate ma non uccise. Ecco direi che lo stato dovrebbe curare che le pecore trovino i pascoli migliori, dei comodi ripari, dei cani da pastore che li proteggono e che quindi ne nascano e crescano il più possibile e producano quanta più lana di qualità possibile.
    Ma per fare questo dobbiamo ricostruire nuovi equilibri sociali, dopo che hanno iniziato a saltare alla fine degli anni ’70 tutti i patti che tenevano insieme l’italia socialmente.
    1) dipendente privato: lavori e tanto, ma avrai pensione alta e assistenza gratuita.
    2) dipendente pubblico: ti pago poco ma non ti chiedo di lavorare tanto
    3) PMI: non ti aiuto come stato (ricerca, infrastrutture ecc..), ma non evadi come vuoi e dai lavoro.
    4) Aziende un po’ più grandi: vedi PMI e poi con una svalutazione ogni tanto si va avanti.
    Aggiungiamoci che la popolazione era mediamente più giovane e vedeva un futuro migliore ed il gioco era fatto.
    Abbiamo tentato con il debito di tenere in piedi ancora un po’ questo quadro, ma poi con l’euro siamo arrivati al dunque.
    Vedete voi qualcuno con la statura di tentare un ridisegno complessivo dei “patti” nella società italiana?
    Forse era meglio andare a sbattere il prima possibile, così almeno si tirava una riga e si ripartiva…

  41. Piero from Genova

    Jack Monnezza :@ricardo e @erasmo67
    Io mi considerò piuttosto liberista e penso di votare BS.Un liberista generalmente crede che lo Stato debba fare il meno possibile.
    Mi sembra che PD e MM abbiano in programma numerose nuove attivita’ per lo Stato, incluse tasse e altre regolamentazioni. PD addirittura un qualcosa chiamata patrimoniale aggiuntiva a quella che c’è già…
    Nel programma di BS invece l’unica cosa credibile sono altri incontri ad Arcore con le nuove fiamme. Non mi sembra attività che incrementi lo Stato significativamente, al massimo qualche altra consigliera/parlamentare mignotta.
    Perché non dovrei preferirlo ? Spiegatemelo?
    PS:Mi dispiace per FiD ma mi sembra un voto sprecato, almeno nelle regioni decisive…..

    Commissario Estero è stato chiarissimo (chi lavora in certi ambienti già lo sapeva da mò.. mi ha stupito che qualcuno lo dicesse pure in chiaro alla tv)… se voti BS e per caso quello và sù o blocca il parlamento (x farsi gli interessi aziende/processi come ultimi 20 anni ed aumentare spesa/tasse/buchi poi da ricoprire dolorosamente).. allora gli Esteri entro un anno ci rimettono in ginocchio.. dopo Imu che è doppio dell’Ici pagheremo SuperImuBis che sarà doppio dell’Imu e quadruplo Ici.. siete adulti e vaccinati e spero razionali quanto basta: scegliete o VOSTRO portafoglio o il SUO..
    Tertium non datur
    Amen

    PS: chiunque andrà sù entro agosto new manovra chiamata in gergo “Ultimo Terzo” (la SuperImuBis di cui sopra sarebbe un “ulteriore sovrappiù” nel caso di risultato elettorale nefasto).. pure il Commissario vendendo che gente nn vuol capire la durezza dei numeri stà iniziando a Mentire come il Maestro dei Pifferai.. ma la colpa nn è Loro.. è della gente che nn accetta di capire..

  42. erasmo67

    RIcordatevi quanto ci è costata e quanto ancora ci costerà l’Aliatlia, grazie alla volontà di SB di salvarne l’Italianità.

    Un paese senza governo e senza stato muore avvilito da milioni di interessi personali dove però solo poche migliaia prevalgono di forza sulle altre grazie al potere esercitato in modo mafioso.

    SB = MAFIA

  43. erasmo67

    @un pinguino nero di rabbia

    Veramente sarebbe il contrario, sono i liberisti che chiedono questo , io non sono liberista perchè credo che il servizio pubblico , emendato dalla malversazione degli amministratori sia in grado di erogare servizi milgiori a costi inferiori.

    Il problema non è lo stato ma la malversazione.

  44. giuseppe 1

    @erasmo67
    Una delle poche cose che mi trova d’accordo con te.
    Più che con B. bisogna prendersela coi romani (e non) di An, pappa e ciccia coi piloti.
    Compresi quelli che adesso stanno con Monti o fratelli vari, e non hanno mai conosciuto Fiorito.

  45. Marco Tizzi

    @Piero from Genova
    Guarda, se è vero che la BuBa richiede l’oro alla FED stiamo parlando della terza guerra mondiale, la prima monetaria.
    E io lo sto dicendo da 2 anni. Il brit-exit ne è la prova fisica.

    Su queste pagine scrissi mesi fa che il Piano prevedeva Monti II e Draghi al quirinale. Secondo me SB li ha bruciati entrambi. Piaccia o meno (a me non piace) lui è sabbia negli ingranaggi.
    Queste elezioni sono, come non lo sono mai state, una buffonata al 100%: ci saranno brogli, inventeranno qualcosa, ma comunque DEVE vincere la dorata coppia Monti-Bersani.

    Ad Aprile prima “manovrina” che tenterà un “aggiustamento” impossibile. Il primo semestre vedrà un deciso calo tedesco ed un crollo francese a meno che Merkel si spaventi e dia a Draghi una pompa per spruzzare soldi in giro.

    Ma soprattutto il 2013 vedrà lo schierarsi della truppe: USA, UK e Jap vs. Ger e Chn.
    Noi siamo stati schierati, per l’ennesima volta, dalla parte sbagliata.

  46. Piero from Genova

    Su queste pagine scrissi mesi fa che il Piano prevedeva Monti II e Draghi al quirinale. Secondo me SB li ha bruciati entrambi. Piaccia o meno (a me non piace) lui è sabbia negli ingranaggi.

    xxxxxxxxxxxxxx

    nessuno andrebbe dove si conta meno.. commissario = aiutante in loco.. sabbia verrà spazzata a costo di ri-spazzare anche ciurma (noi).. pure i Jack di SB che studiano e girano il mondo e guadagnano nn riescono a capirlo/accettarlo..

    Egli (rectius: chi gli stà dietro) è più forte della grassona che ha molti brufoli nascosti.. basta scoprirgliene qualcuno.. ogni cosa a suo tempo..

  47. Marco Tizzi

    @Piero from Genova
    Cioé tu dici che Monti è emissario del mondo anglosassone e non della burocrazia europea?

    mmmmmmmmm

    Non ci credo, ma non nego che tra i due mali mi piacerebbe molto, perché significherebbe la fine del progetto europeo.

    SB verrà sicuramente spazzato via e noi con lui.
    Ma non perché abbia torto in quel che dice, perché ha ragione.

  48. Piero from Genova

    @Marco Tizzi

    anche Comissario è 1/2 frillo.. nn Gli servono macerie.. servirà l’unione.. la sabbia ed il contorno verranno ri-spazzati se necessario.. povero Jack.. poveri noi..

  49. Jack Monnezza

    @Erasmo ed altri

    “Il problema non e’ lo Stato ma la malversazione”
    era la stessa cosa che dicevano i miei compagni liceali di URSS e Cuba e altri regimi comunisti.

    Lo Stato e’ buono, sono gli amministratori che sono cattivi.

    Continuate a cercare uno Stato potente e senza controlli, come il nostro, con amministratori buoni, continuate a cercare…

  50. Marco Tizzi

    @Piero from Genova
    Ma “frillo”… che cazzo significa, scusa? 😀

    Non servono macerie, serve povertà. Servono bocche di pulcini aperte ad aspettare la pappa pronta.
    Arriva mamma Stato.
    Da la pappa.
    Scroscio di applausi.

  51. Gianfranco

    @erasmo67

    ok. ma non mi hai risposto.
    ti ho detto: c’e’ qualcosa di disonorevole nel curare i malati terminali al posto di investire soldi in opere che possono aspettare?

    rispondi o come i tizzi e i jack monnezza, da qualunque argomento partiate, arrivate sempre a ripetere voi stessi fino allo sfinimento di chi legge?

    a volte penso che abbiate difficolta’ di concentrazione.
    sul serio.

    ciao
    g.

  52. Piero from Genova

    @Marco Tizzi

    frillo significa che gli fan credere di contare ma è pedina di media importanza 🙂
    about vostra fissa dello Stato magari fosse Mamma Wellfare.. ormai è Esecutore con Parziale Libertà Distributiva del Deciso Altrove.. comandano Cda (nn azionisti).. prima Locali (Fiat/Mediaset) ora Globali (Banche d’Affari/Petrolio/Armi/ecc.)..
    es. Gbp nn minaccia andarsene xrchè loro popolo è leghista (son frilli che si possono gestire) ma perchè City (che controllava pure Laburisti.. figurati i Tory) nn vuole vincoli che burocrazia europea tenta di mettergli..

    ma torniamo a noi.. abbiamo solo 3 libertà (tutto il resto è metafisica) :
    1) emigrare
    2) accettare Singola Mazzata con partiti pro sistema Monti/Bersani
    3) ribellarsi con Silvio Multinazionale Locale ed aspettare serenamente Doppia Mazzata

  53. Marco Tizzi

    @Piero from Genova
    Sono d’accordo su tutto, ma ti dico che, se vera, la richiesta dei tedeschi di riprendersi il loro oro è una dichiarazione di guerra.
    E i tedeschi le guerre le perdono.
    Ora sta tutto vedere se hai ragione tu e i nostri frilli non sono tedescofili come dichiarano oppure se ho ragione io che dico che gli schieramenti si stanno componendo e noi stiamo ancora sbagliando.
    Per il resto, ti ripeto, per me Stato e finanza tutt’uno sono, se comanda più uno a palazzo Chigi o in Unicredit poco conta, anche perché i posti si scambiano in continuazione e con molta leggerezza.

  54. erasmo67

    @Gianfranco

    Non è la soluzione.

    Le opere pubbliche hanno una finalità e se servono vanno finanziate sulla base di un business plan.

    Il livello di assistenza che lo stato offre ai cittadini è un pezzo del patto sociale e si deve definire sulla base dei costi sostenibili che devono essere pagati dalla fiscalità generale.

    Il concetto è semplice, la salute e la qualità dell’assistenza ad un malato sono un diritto o no.

    Se SI si deve definire il livello e pagarlo secondo una corretta progressività fiscale.

    Se NO ciascuno paga per se.

  55. Piero from Genova

    @Marco Tizzi

    Unicredit è solo Locale.. In alto c’è lotta tra le 2 forze.. quella che dici te e quella che dico io.. sino ad ora a FrancoF ce ne han messo uno di Loro che ha fatto 1500 mld di quasi eurobond senza che nessuno lo sappia/dica.. le battaglie future si vedrà..
    about su chi primeggia tra Stato vs Multinaz c’è una grande differenza: il Primo ha bisogno di Consenso (anche Dittatori alla lunga senò cadono).. i Secondi no..

  56. paperino

    @Gianfranco
    “ti ho detto: c’e’ qualcosa di disonorevole nel curare i malati terminali al posto di investire soldi in opere che possono aspettare”

    Il punto focale del post che stiamo commentando non e’ nell’onore: e’ nel cul de sac. Entrambi i corni del dilemma che esponi sopra, spinti oltre un certo limite, provocano collasso del sistema. Questo vuole dire il post di Pardo. Oggi come oggi, piu’ o meno tutte le ricette proposte per risolvere i problemi, e ognuno ha la sua come dimostrano i commenti ai blog compreso questo, finiscono per aggravare tale super-problema.
    Parabola: i selvaggi di un tempo dell’america del nord, periodicamente, si liberavano di tutti i beni che avevano accumulato distruggendoli, per non diventarne schiavi, prima che l’eccesso di cure da essi richiesto trascinasse a fondo tutta la tribu’. I selvaggi di oggi, molto piu’ selvaggi di quelli di un tempo, invece, si trovano un capro espiatorio, organizzano una guerra mondiale, e senza nemmeno lontanamente capire cosa stanno veramente facendo ottengono lo stesso risultato: l’azzeramento delle pastoie da loro stesi create per poi poter ricominciare daccapo (a vivere).

  57. giuseppe 1

    @erasmo67
    La progressività fiscale c’è sempre stata, e non è stata mai messa in discussione, finché è stata ragionevole. Prova ne sia che è stata introdotta già nella Riforma Vanoni (repubblicano, come lo era Giannino).
    Altro discorso è pagare progressivamente anche il ticket. A questo punto si tratta di una doppia imposizione, motivata, più che da elaborazioni di carattere razionale, da necesità economiche che portano a sparare nel mucchio, deleggittimando anche una iniziale ragionevole impostazione.
    Se ho già pagato in modo progressivo per i servizi, non posso poi essere messo nella condizione di rivolgermi al privato perché il ticket richiesto equivale al prezzo della prestazione. In Francia (nonostane le follie di Hollande, che no è detto non portino ad una nuova rivoluzione) è così. Per l’Università tutti pagano una retta molto bassa (sui quattrocento euro l’anno) a prescindere dal reddito. Per quanto riguarda il livello dei servizi, occorre distinguere. Chi lo decide? I dipendenti o gli utenti? I dipendenti sceglieranno sempre di gonfiare l’organico e sopratutto il numero dei dirigenti, spacciandolo per un servizio. Per gli utenti, che oltre a godere del servizio lo pagano, si pone il problema legittimo di una scelta. Il livello del servizio consiste nell’avere un Ospedale a dieci chilomentri o uno migliore a trenta? Consiste (a questo punto la domanda è legittima) nell’avere il medico di famiglia o un buon Pronto Soccorso? Non vorrei banalizzare, ma ad un certo punto la scelta è tra morire di malattia o morire di fame per garantirsi il rischio della malattia. Il livello pubblico deve essre decente, coprire le patologie importanti, ma non superare un certo costo. Preferisco che mi curino, magari in una corsia, o mi rimandino a casa coi tubi attaccati, che non chiedere sempre il top col rischio di ritrovarsi tra qualche anno a non avere neanche il minimo.

  58. Mario45

    @ Giuseppe 1
    Fino alla Grande Guerra i tentativi di introdurre il sistema progressivo d’imposta fu sempre respinto. Più o meno dallo scoppio della guerra la progressività fu accettata in Inghilterra per finanziare appunto tale evento e con l’intesa che sarebbe stata abolita appena passata l’emergenza. Come al solito, passata la festa gabbato lo santo contribuente. Il sistema iniquo si affermò più o meno ovunque in quanto aumentava a dismisura la marmellata in cui i governanti tuffavano le loro avide mani. In realtà non è vero che è stato accettato: piuttosto e’ stato ovunque subito ed è la prima causa dell’ingiustizia fiscale, quella che rende ogni contribuente diverso dal suo simile. Divide te impera.

  59. Gianfranco

    @paperino

    Esatto!
    Pero’, nel 2012, dopo 5000 anni di storia e 200000 anni di presenza di uomini sul pianeta, mi aspetto qualcosa di piu’.
    Lo pretendo.

    Perche’, caro paperino, quello che tu tranquillamente scrivi e’ questo: “caro Gianfranco, sai cosa c’e’ di nuovo? niente. l’uomo e’ sempre il solito animale e tutte le idee e filosofie del mondo non sono mai servite a un cazzo per migliorarlo, soprattutto spiritualmente”.
    E’ cosi’? Perche’ se e’ cosi’, dobbiamo solo aspettare il collasso e dare ragione al Prof.Pardo: tanto ne vale pregare….

    🙂

  60. ring

    penso che il debito italiano sia arrivato ormai a un punto di non ritorno, e che occorra purtroppo un rientro con graduale inflazione e stampa (moderata) di banconote e cioè l’uscita dall’euro

    .
    Purtoppo.

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