31
Mar
2010

Benzina tedesca

Ogni anno la stessa storia. Sui prezzi della benzina si dice tutto e il contrario di tutto e il populismo delle associazioni dei consumatori pare non ammettere freni. Ciò vale tanto per il nostro paese, quanto per la Germania. Nei giorni scorsi è stato addirittura il Ministro dell’economia, il liberale (sic) Rainer Bruederle, a scagliarsi contro le compagnie petrolifere, minacciando il ricorso all’Antitrust (che si palesa così anche in questo caso come uno squisito mezzo politico di intervento pubblico), se le società del settore dovessero aumentare i prezzi in occasione delle feste pasquali. Per il blog della Friedrich Naumann Stiftung, Steffen Hentrich, che si occupa di energia e ambiente, fa il bilancio di questa odiosa e reiterata campagna, che mette in luce l’analfabetismo economico (o forse la malafede?) di buona parte della classe politica. In questo senso non possiamo che accogliere l’invito di Mario Seminerio per l’insegnamento fin dalle elementari delle curve di domanda e offerta.

31
Mar
2010

O’Driscoll su tasse e spesa pubblica

Mesi fa pubblicai un articolo in cui affermavo che il problema centrale per un liberale è la spesa pubblica, e non le tasse: un taglio delle tasse senza cambiamenti nella spesa non implica un aumento della quantità di risorse a disposizione del settore privato, ma solo un incentivo a sprecare risparmi emettendo debito pubblico o creare inflazione monetizzandolo.

Gerald O’Driscoll, uno dei “macroeconomisti austriaci” più importanti in circolazione ed ex vicepresidente della Federal Reserve di Dallas, fa lo stesso ragionamento su Coordination Problem:

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29
Mar
2010

Con Volvo a Geely, Ford fa sgambetto a VW

Per capire come e perché la Ford abbia venduto la Volvo ai cinesi di Geely bisogna dare un’occhiata al mercato mondiale dell’auto. Numeri alla mano, si capisce che nella cessione americana ai cinesi della casa svedese convergono tre tendenze di fondo. La prima ha a che vedere coi redistribuiti pesi mondiali, tra i tre grandi macromercati. La seconda, col mercato interno cinese. La terza, con la profittabilità generale di chi vuole stare nel grande gioco mondiale delle 4 ruote. La sintesi è: Ford ha fatto un sgambetto a Volkswagen,  ha scelto il più intrapredente tra i made in China, e complica la vita a chi vuol essere grande senza vendere a Pechino. Read More

29
Mar
2010

Ritorno alle origini

Pubblicato il dato su redditi e consumi personali statunitensi in febbraio. A fronte di un reddito personale invariato, la spesa per consumi personali è aumentata dello 0,3 per cento. Ciò significa che il tasso di risparmio, espresso in percentuale del reddito personale disponibile, scende dal 3,4 per cento di gennaio al 3,1 per cento, tornando sui livelli di ottobre 2008, a valore nominale. Questo vuol dire, in soldoni, che gli americani stanno tornando a spendere.

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28
Mar
2010

Chiusa la campagna regionale di Confcontribuenti: 24 i candidati che si impegnano a non aumentare le tasse

Con la campagna elettorale si conclude anche la raccolta di sottoscrizioni di Confcontribuenti, che ha raccolto nelle ultime settimane 24 firme da parte di candidati disposti ad impegnarsi, in caso di elezione, ad opporsi ad ogni proposta che comporti un aumento della pressione fiscale nella propria regione.

Un utile test per sondare le intenzioni dei candidati regionali all’alba dell’attuazione del federalismo fiscale e la priorità data alla questione (emergenza) tasse. Utile e controtendenza, in una campagna elettorale che ha completamente ignorato il merito dei programmi, esaminato e commentato da poche voci, tra le quali non manca quella di chicagoblog.

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27
Mar
2010

“Casa popolare”? Un bel bordello…

È ormai scattata l’ora X per il grande progetto governativo volto a rilanciare l’edilizia popolare di Stato. E si deve riconoscere che il Novecento pare proprio non voglia mai finire, nonostante la devastazione conseguente a ogni sorta di pianificazione (economica, urbanistica, sociale ecc.) e a dispetto della bruttezza delle periferie costruite dai governi – tanto a Sofia come a Milano, a Praga come a Roma – sottraendo soldi a chi veniva poi spedito a vivere lì. Read More

26
Mar
2010

Clima. Europa pazza, Italia pirla

Con un colpo di mano, la possibilità di alzare dal 20 al 30 per cento il target di riduzione delle emissioni europee entro il 2020, dopo essere uscita dalla porta notturna, rientra dalla finestra mattutina. Ordinaria cronaca di un’incredibile giornata negoziale a Bruxelles, dove oggi si conclude la sessione di primavera del Consiglio europeo. Se la questione di maggior interesse è, ovviamente, l’accordo franco-tedesco sul salvataggio della Grecia, un tema non marginale riguarda appunto le politiche del clima. L’Italia non voleva questa clausola. L’Italia era riuscita a toglierla dalla dichiarazione conclusiva del vertice. L’Italia poi si è voltata dall’altra parte. L’Italia, infine, senza accorgersene ha votato contro se stessa.

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26
Mar
2010

Mercato vo’ cercando ch’è sì caro…

Chissà a quale mercato si riferiva l’amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi, parlando di come e quanto il monopolista di Stato sia pronto per la liberalizzazione europea del settore con l’Handelsblatt, uno dei principali quotidiani economici tedeschi… Il quadro della situazione italiana tracciato nell’articolo, a firma della corrispondente italiana Katharina Kort, è utopisticamente radioso e non indaga affatto i veri motivi del “miracolo” economico di Poste Italiane. Read More

26
Mar
2010

Onorevoli cure per i nostri onorevoli deputati

Riceviamo da Davide Chicco e volentieri pubblichiamo.

Nel mezzo del cammin della legislatura, puo’ capitare che la nebbia e l’oscurita’ che circondano i Palazzi del Potere della politica italiana in certi casi svaniscano per lasciare spazio ad un po’ di luce e trasparenza. Quando l’evento in questione si rivela essere un unicum nella storia d’Italia, si puo’ forse senza esagerare parlare di svolta epocale.
Incredibile ma vero, la deputata Rita Bernardini (ritabernardini.blogspot.com), dirigente della Lista Bonino Pannella e membro del gruppo parlamentare PD, e’ riuscita dopo un lungo sciopero della fame ad ottenere dal presidente della Camera Gianfranco fini i dati relativi alle spese annuali del suddetto ramo del parlamento italiano. Read More