31
Dic
2011

L’era Monti: genesi e prospettive

L’era “Monti” impone alcune inevitabili riflessioni critiche anche a seguito della conferenza stampa di fine anno dell’attuale Premier.

1. Profilo politico-istituzionale.

Poche settimane fa’, dopo che l’On. Silvio Berlusconi aveva tentato inutilmente l’ultimo colpo di coda per salvare il Suo Governo (politico) e l’Italia presentando una sorta di lettera di intenti all’Europa con le misure da adottare nel brevissimo periodo fra gli irritanti sghignazzi del francese Nicolas Sarkozy e della tedesca Angela Merkel, all’improvviso il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano ha effettuato la nomina a Senatore a vita dell’illustre Prof. Mario Monti col plauso di tutte le componenti parlamentari; dopodiché

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31
Dic
2011

Dietro ogni aumento c’è una politica sbagliata. Con un buon anno ai nostri politici

In questi ultimi giorni dell’anno, gli italiani sono stati bombardati da notizie piuttosto preoccupanti sugli aumenti che sono arrivati o arriveranno. Per esempio, la Cgia di Mestre ha notato che i prezzi della maggior parte dei servizi pubblici sono cresciuti assai più rapidamente del costo della vita, Lorenzo Salvia sul Corriere ha parlato dell’evergreen dei rincari, i carburanti, e Stefano Agnoli, sul suo blog, si è occupato di elettricità e gas. Sebbene stiamo parlando di cose molto diverse tra di loro, c’è un elemento unificante: in tutti questi casi, gli aumenti sono figli di scelte politiche. Quindi, si tratta di aumenti che sono stati intenzionalmente e deliberatamente voluti dai governi che si sono avvicendati negli ultimi anni alla guida del paese (escludo l’ipotesi che essi abbiano preso certe determinazioni senza rendersi conto che avrebbero inevitabilmente portato a un’ondata di rincari, perché pensare altrimenti implicherebbe che siamo stati governati da una banda di cialtroni incompetenti – e questo non è possibile, vero?).

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26
Dic
2011

“Io sto con i kulaki” ovvero piccole riflessioni sulla giustizia tributaria

Per eliminare gli evasori come classe non è sufficiente la politica di limitazione e di eliminazione di singoli gruppi di evasori, […] è necessario spezzare con una lotta aperta la resistenza di questa classe e privarla delle fonti economiche della sua esistenza e del suo sviluppo“. Sostituite “evasori” con la parola “kulaki” ed avrete ottenuto una citazione di Josif Stalin tratta da “Questioni di leninismo”.

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22
Dic
2011

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

nel confortevole e tiepido brodo primordiale nel quale mi libravo piacevolmente lo scorso anno di questi tempi non mi era giunta voce della Tua esistenza. Questa è dunque la prima volta in cui mi rivolgo a Te. Mi perdonerai l’inesperienza. Se ho ben capito la prassi, si tratta di fare uno scambio: io assumo l’impegno di essere buono, di obbedire ai genitori, di mangiare tutta la pappa e simili; tu in cambio mi fai qualche bel regalo. Ebbene, accetto lo scambio. Io assumo tutti gli impegni rituali. In cambio Ti chiedo …. Read More

21
Dic
2011

Se lo Stato Italiano si mangia i due terzi del PIL italiano

Aumentare gli stipendi. Questa è la richiesta dei sindacati al Ministro del Welfare Elsa Fornero. La richiesta arriva subito dopo la chiusura della CGIL alla ridiscussione dell’articolo 18.

È da considerarsi assurda questa richiesta dopo che per molto tempo si è affermato che la produttività italiana è troppo bassa? Nelle precedenti settimane su queste colonne sono stati riportati studi che evidenziano che i salari italiani (soprattutto quelli pubblici) sono troppo elevati.

Affermando di aumentare i salari si cade nella contraddizione?

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21
Dic
2011

E ora il fisco ci vuole mettere a dieta

Lo Stato non si mette a dieta, ma vuole metterci a dieta. Quale premura, quale solerzia. Dalla rivolta degli studenti di Los Angeles contro i menù a base di verdure e zuppe fino alla moda dilagante di una “fat tax” contro i chili di troppo.

L’ultima frontiera nell’isteria salutista collettiva si chiama così, tassa antigrasso. La Danimarca ha sdoganato per prima la grasso-esazione: dal primo ottobre burro, olio e biscotti hanno subito un sensibile aumento di prezzo. Per duecentocinquanta grammi di burro i danesi spendono il 14,1% in più, mentre il prezzo di un litro di olio d’oliva è salito di quasi sei euro. In questo modo entreranno nelle casse dello Stato danese circa duecento milioni di euro all’anno.
La grasso-fobia insita nella ricetta danese ha inaugurato la crociata europea contro i cibi spazzatura. In Francia dal 2012 arriva la taxe obésité contro le bibite zuccherate, Coca-cola inclusa. Ungheria, Norvegia e Finlandia hanno già affilato l’arma fiscale contro i consumatori di patatine e cioccolata; Svezia e Regno Unito si candidano a fare altrettanto.

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