La vera tracciabilità nasce come “ground information”—di Marco Malavasi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Marco Malavasi.
Il 12 gennaio del 2000 la Commissione Europea emanò il cosiddetto “Libro bianco” sulla sicurezza alimentare, documento biblico nel quale tutta una serie di proposte finalizzate all’orientamento della politica alimentare dell’Unione europea si dirigevano verso l’obiettivo della sicurezza alimentare e del conseguente accrescimento della fiducia dei consumatori. Trascorso ben più di un decennio dall’introduzione di queste linee guida basate sulla mappatura di tutte le fasi “from field to plate”, il tema della tracciabilità agroalimentare è rimasto argomento di ampio dibattito, senza tuttavia conoscere una concreta applicazione nella prassi produttiva e commerciale lungo l’intera filiera, fino al consumatore finale.












