La vera eredità della Lady di Ferro
Sembra un’assurdità; eppure, quando uno Stato decide di porre sotto controllo i conti pubblici, di contenere entro le regole europee il deficit di bilancio, di portare a un livello di guardia il debito pubblico e, di conseguenza, anche i relativi interessi, di diminuire le tasse e di ridurre la spesa pubblica corrente a favore di quella per investimenti, di apprezzare i giudizi delle agenzie di rating e la riduzione dello spread, da parecchi settori della sinistra fioccano le accuse di neo-liberismo e il risanamento è accusato di “costare” sul piano sociale. Come se il mantenimento di una condizione di squilibrio sul versante della spesa aggiustata con una tassazione anch’essa squilibrata rappresentasse, invece, l’espressione del progresso e della giustizia.