Quel che resta di Einaudi – di Alberto Giordano
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Alberto Giordano.
Chissà cosa penserebbe – e scriverebbe – Luigi Einaudi, scomparso giusto cinquant’anni fa, a proposito della crisi dei debiti sovrani e della finanza globale. La riterrebbe probabilmente conseguenza del malgoverno di classi politiche incapaci e scarsamente attente alla tutela della libertà economica, nonché spesso colluse con potenti interessi monopolistici. Quella santa alleanza tra big government e big business che combatté strenuamente per tutta la vita, tra l’ammirazione dei (pochi) amici e l’ostilità dei (numerosi) avversari.











