A cosa serve (davvero) il Parlamento?
Si è molto dibattuto in questo periodo in Italia sul progetto di riforma del Senato tuttavia mi pare non sia stato sollevato quello che a mio avviso è il quesito più importante: a cosa serve davvero il Parlamento? A una lettura superficiale sembra trattarsi di una domanda superflua. Tutti sappiamo a cosa serve. Nel Parlamento i rappresentanti, liberamente eletti dai cittadini e senza vincolo di mandato, approvano le leggi che regolano i comportamenti dei cittadini, perimetrandone le libertà. Tuttavia vi sono due aree di intervento radicalmente differenti per amministrare le libertà dei cittadini: i) regolare attraverso le norme ciò che essi possono o non possono fare; ii) spostarne le risorse economiche (attraverso provvedimenti di tassazione e spesa pubblica e, purtroppo, anche attraverso provvedimenti che limitano senza ragione attività economiche).
Questi due differenti modi, di cui non si sono evidenziate a sufficienza le peculiarità, identificano in realtà due differenti funzioni complessivamente svolte dagli organi costituzionali e generano, di fatto, differenti priorità di ruoli:
- Se si amministrano le libertà (negative) dei cittadini è necessario che sia centrale il Parlamento e secondario il Governo;
- Se si amministrano le risorse è invece opportuno che sia centrale il Governo e secondario il Parlamento.