DDL Concorrenza: Assicurazioni e Fondi pensione—di Andrea Varsori
La proposta di legge annuale sulla concorrenza varata dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso ha finalmente posto fine a un’inadempienza che dura dal 2009. La versione ufficiale del decreto legge, però, è decisamente più snella rispetto alle bozze che erano circolate nelle ultime settimane. In alcuni settori, ci si attendeva un intervento a favore della concorrenza che è poi stato notevolmente edulcorato: la mancata apertura della vendita dei farmaci di fascia C è solo l’esempio più noto. Altri settori, d’altro canto, quali le attività portuali, il noleggio con conducente e i servizi pubblici locali, non vengono nemmeno menzionati. A fronte di queste esclusioni, l’importanza delle misure riguardanti le assicurazioni è notevolmente accresciuta. Occupando dieci pagine e quattordici articoli sulle diciotto pagine e trentatre articoli della legge nel suo complesso, il Capo I, “Assicurazioni e fondi pensione” ha un peso fondamentale in questo disegno di legge. Eppure, più che liberalizzare il settore, le misure contenute negli articoli dal 2 al 15 hanno l’effetto di aiutare il consumatore nei rapporti con le ditte assicurative, garantendo sconti e tutele dove necessario.











