30
Nov
2011

Il taglio dei salari pubblici è necessario e giustificato

La proposta di abbassare gli stipendi pubblici potrebbe sembrare una boutade, se non fosse che tale misura è già stata attuata in Europa anche dal Governo socialista di Zapatero.

In momenti di crisi economica, ma soprattutto in un momento in cui i deficit eccessivi stanno portando tutta l’Europa verso il baratro, questa tipologia di manovre impopolari sono necessarie.

Sono solo manovre populiste o esistono dei dati a supporto di tale proposta?

In primo luogo è interessante analizzare l’andamento delle retribuzioni lorde nominale per unità di lavoro dipendente nell’ultimo decennio.

Nell’ultimo decennio è evidente come il settore pubblico abbia beneficiato di incrementi nella retribuzione lorda molto superiori a quelli del settore privato. Chiaramente i dati sono una media e andrebbe fatta una differenziazione tra i diversi contratti esistenti all’interno della pubblica amministrazione.

È evidente tuttavia che è possibile pensare ad un taglio degli stipendi pubblici poiché proprio questi hanno visto un incremento superiore a quello dei settori in competizione.

La proposta shock di taglio dei salari pubblici è inoltre suffragata anche da un’analisi della Banca d’Italia nel suo rapporto annuale presentato a fine del maggio del corrente anno.

Secondo un indagine effettuata a livello europeo, la retribuzione lorda del settore pubblico in Italia è superiore di circa il 20 per cento a quella del settore privato. Tale analisi tiene conto di tutti quei fattori distorsivi, quali età, sesso, livello d’istruzione, qualifica professionale e area geografica.

Pensare ad un taglio del 10 per cento, differenziato in funzione dei diversi livelli dell’amministrazione pubblica non è dunque una proposta così shock, proprio nel momento in cui ci sono dei sacrifici da fare per tutti. Il contributo solidarietà è l’esempio di una manovra che colpirà tutti i contribuenti ed evidenzia l’ennesimo aumento della pressione fiscale, già ben superiore al 50 per cento in termini reali.

I salari pubblici sono già bassi? Il problema è semmai che i salari netti italiani sono bassi sia per un cuneo fiscale troppo elevato che per una produttività troppo bassa.

Tuttavia non si può pensare che il contribuente possa continuare a  dover pagare questo doppio errore del sistema italiano. Non ne ha più le capacità.

Si potrebbe pensare anche ad un taglio del numero dei dipendenti pubblici, ma tale misura sarebbe ben più difficile da attuare rispetto ad una diminuzione dei salari pubblici; rimane comunque un’opzione sul tavolo.

Ma quanto farebbe risparmiare un tale manovra per le casse pubbliche?

La prima cosa da dire è che tale azione avrebbe il vantaggio di essere strutturale non una tantum e dunque gli effetti continuerebbero anche nel lungo periodo.

Nel triennio 2012-2014 i risparmi per lo Stato sarebbero nell’ordine dei 65 miliardi di euro, non una cifra stratosferica, ma comunque molto importante.

Tale riduzione dei salari avrebbe l’appoggio di buone parti della società italiana, ma si troverebbe una forte avversione da parte di tutti i sindacati.

Entrerà in agenda “Monti” questo provvedimento?

31 Responses

  1. Alberto

    Io non credo che sia possibile tagliare del 10% uno stipendio di 1200 euro/mese di un dipendente comunale, ma credo sia possibile iniziare ad intervenire in situazioni come quelle che riporto sotto, ad esempio, in un mio intervento del 27 agosto:

    Per le regioni italiane, che per quanto mi sia sforzato di cercare anche sui siti della RGS o del DFP, non è possibile avere un quadro chiaro, con i costi riferiti al personale non politico, posso soltanto fare riferimento a questo articolo di S.Rizzo, dove appare un costo di circa 2,31 MLD per le 15 regioni a S.O. Ma a parte vanno considerate le altre 6 a S.S. di cui la sola Sicilia rappresenta 1,78 MLD.
    Nell’ articolo comunque ci sono i costi pro capite per regione e dato che il costo medio è 109 Euro pro capite, abbiamo circa 6,5 MLD di costo totale, euro più euro meno, e dato che mi risulta che il N° di dipendenti regionali sia pari ad 80.000 circa, abbiamo un costo pro capite pari a 81.250 euro a dipendente, che mi sembra davvero esagerato.Però voglio anche essere chiaro e propositivo, dato che il rapporto costi regionali pro capite è 1:100 circa tra Lombardia e Valle d’ Aosta, la più cara, situando a circa 50 euro pro capite il costo che deve essere fissato per legge dallo Stato, pena azzeramento dei trasferimenti, avremmo un costo totale di 3 MLD per l’ intero Paese con un risparmio globale di 3,5 MLD annui, che vanno fatti a stretto giro di posta..

    Ma credo che i tagli debbano colpire molti stipendi veramente ingiustificabili a partire proprio dalla Banca d’ Italia, che se è vero che le quote sono in gran parte di proprietà privata, è istituto di diritto pubblico, come cita l’ art. 1 dello statuto, ma a norma dell’ art. 39 dello stesso statuto, deve restituire allo stato, cioè al tesoro, la differenza netta delle sue attività, e sul costo di queste attività, credo ci sia molto da fare, a partire da stipendi, pensioni, benefits ed accantonamenti e dividendi.

    Art. 39.

    Il Consiglio superiore determina gli accantonamenti al fondo di riserva ordinaria, fino a concorrenza del 20% degli utili netti conseguiti nell’esercizio. Ai partecipanti sono distribuiti dividendi per un importo fino al 6% del capitale.
    Col residuo, su proposta del Consiglio superiore, possono essere costituiti eventuali fondi speciali e riserve straordinarie mediante utilizzo di un importo non superiore al 20% degli utili netti complessivi e puo’ essere distribuito ai partecipanti, ad integrazione del dividendo, un ulteriore importo non eccedente il 4% del capitale. La restante somma e’ devoluta allo Stato.
    La riserva ordinaria, se diminuita per ammortizzare le perdite o per qualsiasi altra ragione, deve, salvo il disposto del successivo art. 40, essere al piu’ presto interamente reintegrata.

  2. Alessandro

    Sono un dirigente comunale, e paradossalmente mi trovo pienamente d’accordo con Giuricin. Attualmente io effettuo 36 ore di lavoro settimanali, sarei pronto anche a lavorarne 40-42 senza problemi (cosa che peraltro già faccio così come molti dipendenti, senza avere alcun riconoscimento economico in più, salvo la possibilità di un recupero di ore che non avviene praticamente mai). Con una pressione fiscale più favorevole di quella attuale sono certo che con un minimo sforzo in più potremmo tutti trarne guadagno, sia gli enti pubblici in termini di produttività, sia i dipendenti in termini di trattamento economico, sia lo Stato in termini di risparmi.
    Purtroppo sono pressochè certo che la “casta” sindacale (che per inciso fa perdere ad un comune medio qualche centinaio di ore di produttività all’anno in assemblee generali e riunioni sindacali delle RSU) si direbbe contraria ad una soluzione del genere…

  3. Filippo

    la questione è molto complicata e credo sia necessaria una soluzione pesante e dolorosa ma anche articolata non limitata al taglio degli stipendi.
    Sono convinto che sia necessario “tagliare” gli stipendi,MA bisogna guardare bene dentro questa soluzione.Forse,ma è solo un’ipotesi molto semplice,si potrebbero tagliare gli stipendi che superano una certa fascia di reddito,ad esempio 2.000 eur al mese.
    oltre al “tagliare” gli stipendi sicuramente si dovrebbe operare su quelle parti dell’amministrazione pubblica che sono improduttive e sono solo sacche di spreco con il coraggio di mettere in mobilità parte del personale.E’ importante riequilibrare anche questo dato.
    In ogni caso l’applicazione di una sola di queste due proposte o di entrambe andrebbe a scontrarsi con una fortissima opposizione da parte dei lavoratori e dei sindacati.Avrebbe forse questo governo “tecnico” la forza per poter realizzare queste scelte,che dovrebbero comunque passare attraverso provvedimenti approvati da coloro che poi di li’ a presumibilmente poco tempo si ripresenterebbero alle elezioni e vorrebbero farlo da puri non come coloro che hanno usato la scimitarra su stipendi sicurezze acquisite etcetc…..

  4. filipporiccio

    Tagliare gli stipendi pubblici è doveroso. In tempi di crisi le aziende private gli stipendi non li hanno tagliati ma sicuramente sono spariti straordinari, premi di produzione e aumenti. Va bene tutelare le fasce deboli (magari evitando tagli eccessivi a stipendi dell’ordine dei 1000 euro al mese) ma qui bisogna cominciare a fare la cura dimagrante allo stato e subito.

  5. Sono quasi: perfettamente d’accordo, ma con tre commenti

    1. i risparmi triennali sembra grandi, ma quello che conta è il risparmio annuale, e sì, 20 miliardi l’anno è una bella cifra, anche se solo il 25% del deficit. il dato tiene conto delle partite di giro? (lo stato non paga le tasse a sé stesso quindi il vantaggio netto di ridurre i compensi è ridotto).

    2. non si è mai capito se il problema sono i dirigenti e consulenti da 300,000€ o i normali impieghi da 40,000€, penso che i primi più che eliminare gli aumenti possano benissimo essere licenziati. vorrei sapere come cittadino ogni dipartimento dello stato quanti dirigenti e quanti consulenti d’oro usa, quanti dipartimenti sono overstaffed e quanti si possono fondere per eliminare incarichi dirigenziali.

    3. la spesa pubblica per stipendi è una piccola frazione della spesa totale, credo meno del 15%. è urgente capire il rimanente 85% cos’è: il 30% sono pensioni, il 15% sanità (che immagino includa anche stipendi), poi c’è una massa di miliardi per spese intermedie e finali che sarebbe bello analizzare euro per euro e tagliare eventualmente con l’accetta.

  6. arrigo

    qualcuno, specie fra politici e sindacalisti, si è mai chiesto come mai ad un concorso per uno statale si presentano migliaia di candidati e dove c’è da lavorare, anche senza sgobbare, non si presenta nessuno? Penso che gli statali siano una enorme risorsa per lavori veramente produttivi: tagliare con la mannaia!

  7. Victor

    non sono solo gli stipendi regionali ad essere nel mirino degli Italiani. Sapevate che l’intero costo della Politica Italiana, quella svolta in Italia ed all’estero è di quasi 25 mld l’anno. Una finanziaria……!!!! Ma il bello è che la stessa funzione si potrebbe fare con il 50% …….
    Come????…..sistema unicamerale con metà parlamentari
    Consigli regionali con consiglieri ridotti del 50%
    Abolizione delle Province (TUTTE ANCHE QUELLE A STATUTO SPECIALE)
    Accorpamento dei Comuni al di sotto dei 10,000 abitanti
    Abolizione delle varie Comunità Montane, Marine, fluviali, di pianura ecc.

  8. armando

    Non sò se sia giusto tagliare, forse si o forse no.
    Quello che sò per certo è che non deve passare nessuna manovra economica senza che prima si siano tagliate le spese della politica almeno di due terzi.
    Comprese le pensioni d’oro, doppie e triple.

  9. LucaS

    Meno male che Monti era l’espressione dei poteri forti… non muove foglia che la Camusso non voglia… e secondo voi ha le p… per tagliare gli stipendi dei dipendenti pubblici? Arridatece Brunetta! in pratica non ha fatto niente ma almeno gli rinfacciava giornalmente i loro assurdi privilegi!

  10. LucaS

    X Alberto
    Per quale motivo non si può tagliare lo stipendio di uno statale che prende 1200 euro? Questa me la devi spiegare! Io la taglierei immediatamente almeno del 25% in modo che sia cosi basso da dissuadere quante più persone possibili a lavorare per lo stato (tradotto ossia a farsi mantenere per non far niente a spese nostre)… Se quella persona è valida andrà da un privato e contribuirà a creare ricchezza invece che bruciarne come fa ora, mentre se non è valida se non altro ci costerà di meno! Tolleranza zero con gli statali!

  11. LucaS

    X Giuricin

    Sono daccordo con lei fino ad un certo punto! A me hanno insegnato che una persona andrebbe pagata in base alla sua produttività. Su questa base moltissimi (decine se non centinaia di migliaia) di statali non dovrebbero avere lo stipendio ridotto ma AZZERATO! In altre parole dovrebbero essere licenziati, come stanno finalmente facendo in Grecia! E tutto questo farebbe risparmiare moltissimi soldi allo stato, senza minimamente intaccare i servizi ai cittadini!!!! E’ proprio questo il punto cruciale: non è affatto vero che meno statali significa meno servizi per i cittadini, sveglia! I 30,000 marescialli dell’esercito o le migliaia di vigili del fuoco calabresi…. (potrei continuare all’infinito) potrebbero essere licenziati domani mattina e i servizi al cittadino medio non diminuirebbero di uno zero virgola… anzi sarebbe una liberazione… qualcuno le dica queste cose!!!!

  12. armando

    Ridicolo.
    Politici e manager guadagnano cifre astronomiche sia di stipendio che di pensione e tutti a preoccuparsi di quanto costa il dipendente pubblico…. e di quanti anni uno deve lavorare prima di andare in pensione.
    E’ vero, è un altro argomento ma la riforma deve partire da lì.
    Poi si potrà discutere di tutto il resto.

  13. Alberto

    Non so, ma non mi sembra questo il problema, se il soggetto lavora e ne conosco diversi che lavorano bene e prendono cifre del genere.@LucaS

  14. LucaS

    X Alberto
    Non metto in discussione il fatto che ci possano essere statali capaci che meriterebbero anche molto più di 1200 euro… Poi ci sono anche molti che svolgono il proprio lavoro in modo diligente, peccato che sia un lavoro totalmente inutile… per es. quante migliaia di statali lavorano nelle biblioteche comunali.. quando si può mettere tutto in rete e vendere quegli immobili sul mercato cosi poi non ci sono i soldi per i ricercatori che saranno sempre più il pilastro della moderna economia della conoscenza… Il punto è che se non licenzi chi non lavora o che lavora ma è inutile non hai le risorse per pagare di più chi merita di più…non sarà simpatico ma è cosi! La PA paga tutti uguale e gli aumenti sono in base all’anzianità e alla collusione coi sindacati e i politici… è inutile sperare di riformare tutto questo! La PA non sarà mai gestita secondo logiche di mercato, e solo in quest’ultimo caso si può fare quello che tu proponi.. L’Unica è disincentivare il lavoro pubblico limitando fortemente il turn over e lo stipendio.
    PS Conosco molti ingegneri laureati a pieni voti che parlano 2 lingue e sanno usare perfettamente il computer precari che prendono molto meno di 1200 euro al mese… e poi lo statale col posta sicuro, che magari sa a malapena l’italiano, ipersindacalizzato e ipertutelato che fa la vittima perchè gli hanno aumentato di poco la busta paga o perchp viene spostato di sede… Ma ti rendi conto della PROPORZIONE delle cose di cui stiamo parlando… non si tratta di accanirsi contro gli statali, ma di fare un MINIMO di giustizia e di meritocrazia! Solo in Italia la gente stravede per gli statali… pensa che in America stanno facendo passare leggi che ne impediscono l’iscrizione ai sindacati mentre da noi sono proprio i sindacati a comandare (ovviamente coi soldi dei contribuenti). Per me non ti rendi conto della gravità e enorme iniquità della situazione.

  15. LucaS

    X Armando
    Ti faccio un esempio lampante cosi capisci al volo: una delle critiche più feroci (e sacrosante) ai politici riguarda le auto blu… tutti vogliono abolirle! Io sono il primo ma forse non sai che… il grosso del costo delle auto blu non sono le auto blu ma le migliaia di dipendenti pubblici adibiti a guidarle! Se domani tagli tutte la auto blu tutti applaudono l’importante è che non licenzi nessun dipendente pubblico e magari già che ci sei gli paghi lo scivolo e poi il prepensionamento in modo che non debbano più lavorare (stile Alitalia). Risultato: la spesa è grosso modo la stessa… Lo vedi che se non tocchi i dipendenti pubblici non ottieni niente! Poi tocca pure politici e manager pubblici (che io considero a tutti gli effetti dipendenti pubblici) ma coi tagli alla politica (pur sacrosanti) non recuperi niente e soprattutto non correggi lo spiazzamento del privato operato dal pubblico sul mercato del lavoro!

  16. Nicola

    X LucaS
    1) i salari dei pubblici dipendenti sono bloccati da 2 anni e fino al 2015 i contratti non si possono rinnovare, con perdita del potere d’acquisto dovuto al contestuale aumento dell’inflazione ergo si tratta di una sorta di decurtazione dello stipendio 2) il potere di licenziare esiste già, basta andare a leggere il Dlgs 165, come esiste la possibilità di privatizzare i servizi pubblici. 3) i servizi pubblici sono fondamentali, e con essi i pubblici dipendenti (esistono in tutto il mondo), a meno che non si voglia pagare la scuola privata, la sanità privata, i trasporti privati etc, e’ una scelta possibile ma poi non si possono pretendere prezzi politici (es metropolitana ad 1€). 4) la burocrazia non dipende da chi lavora nella PA, che puo’ solo cercare di applicare la legge, ma dal legislatore sclerotico che ha emanato norme che creano problemi alle imprese. 5) La PA dev’essere necessariamente migliorata (es riportando al nord coloro i quali, grazie a politici e sindacalisti compiacenti, hanno avuto trasferimenti senza giustificati motivi), ma il miglioramento non passa dal taglio degli stipendi.

  17. Alberto

    Vista l’ assoluta chiarezza cristallina delle tue idee, propongo al prossimo PdC di assumerti come ministro alla funzione pubblica nel prossimo governo, così potrai realizzare con assoluta competenza e rapidamente, questo progetto di mandare a casa 3,5 milioni di dipendenti pubblici e quindi intervenire radicalmente su almeno 7 milioni di individui.@LucaS

  18. Axel

    Premetto che lavoro nel privato però trovo che non sia utile dividersi per l’ennesima volta tra pubblico vs privato, Berlusconi vs Comunisti, Nord vs Sud ecc. Un paese dignitoso ha bisogno di bravi insegnanti, medici magistrati, poliziotti, impiegati comunali e di svariate figure professionali competenti che devono essere pagate bene ma che possono essere rimosse se non dimostrano un’adeguata professionalità.
    Questa linea di condotta farebbe crescere l’Italia più dei tagli agli stipendi. Cordialmente

  19. LucaS

    X Alberto: Non dico che sia popolare come cosa ma va fatta, magari in modo scalare nel giro di qualche anno (poniamo 5) e non immediatamente dalla sera alla mattina. Questo mi sembra giusto! Ma il dramma vero è che qui non si sta nemmeno DISCUTENDO di SFIORARE i dipendenti pubblici… insomma tra il tutto (io) o il niente (Monti e tutti i governi che l’hanno preceduto) è possibile una via di mezzo? Se non ora che abbiamo l’acqua alla gola e c’è un governo tecnico che non deve necessariamente ottenere il consenso sociale… allora quando?

  20. LucaS

    X Nicola

    1- Non scherziamo perfavore! Adesso non mi verrai a dire che siccome non gli aumentano per l’ennesima volta lo stipendio a prescindere dalla loro produttività gli statali sono stati colpiti?
    2- Io non sono un avvocato! So solo che ci sono casi allucinanti che ho visto di persona o sentito al telegiornale di statali licenziati (per motivi più che validi) che poi sono stati reintegrati a seguito della decisione di un giudice… quindi non venirmi a dire che il comma X dell’articolo x della legge X…. la realtà è ben diversa e lo sai anche tu!
    3- E qui ti sbagli! Io voglio esattamente la sanità privata, la scuola privata e i trasporti privati…. con lo stato che finanzia le persone più povere ma che non fornisce direttamente i beni e i servizi… In modo che sia assicurata l’equità ma anche l’efficienza per mezzo della concorrenza tra diversi fornitori di servizi… e aggiungerei anche la libertà: su cose fondamentali coma l’istruzione di una persona per me non è concepibile che sia lo stato a dirmi come, quanto, quando, quali materie e programmi mio figlio deve studiare o fargli perdere un anno se non ha la sufficienza in latino o greco o magari in filosofia, o insegnargli letteratura inglese ma non l’inglese…. ma stiamo scherzando? 4) Non ho mai detto che la burocrazia sia causata dai dipendenti pubblici… anche se in effetti è proprio cosi! Le norme renderanno anche le procedure astruse ma se i dipendenti pubblici lavorassero con la produttività di quelli privati le procedure durerebbero immensamente meno! Ma per me non è neanche questo il problema quanto quello che molti lavori pubblici sono totalmente inutili e quindi controproducenti visto che costano e non rendono nulla! 5) No fammi capire da cosa passa allora? Dall’aumento dei dipendenti pubblici? Se la PA viene migliorata è ovvio che bisogna ridurre i dipendenti pubblici… se con meno dipendenti sei in grado di offrire gli stessi servizi di prima per definizione puoi fare a meno di quelli in sovrappiù… Forse ti sfugge che i dipendenti pubblici devono “servire” i cittadini e non il contrario…

  21. antonio

    @LucaS
    Riempi questo spazio con giudizi precotti, triti e ritriti e non sai nulla di quello che dici. Che tristezza…povera Italia, quanta ignoranza porta elementi come te a combattere chi sta sul tuo stesso piano invece di combattere chi i disastri li combina veramente. “La sanità privata, l’istruzione privata….”. Poveri noi…..

  22. Piero

    LA CASTA CI PRENDE X IL C………….

    In sintesi, gli amici Parlamentari per coprire il calo degli assegni, si sono studiati la grande pensata: far sostenere ogni mese e per ogni parlamentare un costo aggiuntivo di circa 2.000 euro di contributi a carico del datore di lavoro. In pratica nel 2012 e per diverso tempo lo stato spendera’ di piu’.

    Questa PORCHERIA NON DEVE PASSARE!

    Contributivo per TUTTI senza aumento contributi, a 65 anni.

    Interventi sui vitalizi esistenti, adeguando i trattamenti al sistema contributivo.

  23. LucaS

    X Antonio

    1- Io almeno i miei “giudizi precotti, triti e ritriti” (talmente tanto ritriti che in Italia sono praticamente sconosciuti nell’informazione mainstream…) cerco di argomentarli con relazioni di causa-effetto, esempi concreti… Dove sono le tue argomentazioni, ammesso che tu ne abbia qualcuna? Il fatto che manchino non mi sorprende per niente: difendere con dati oggettivi gli assurdi privilegi dei dipendenti pubblici non deve essere molto facile, molto più comodo farlo attaccando chi cerca di argomentare!
    2- “Sanità privata, istruzione privata… poveri noi” Nel caso non te ne fossi accorto 1) la sanità e l’istruzione sono già pagati dai privati e 2) questo è un blog liberale! Semmai dovresti sorprenderti del contrario.

  24. armando

    E ridai…..
    Il punto non è risparmiare sulle auto blu, il punto è chetutto deve partire da lì!
    Come spieghi a me che ho cominciato a lavorare a 16 anni che devo lavorare fino a 65 anni di età perchè non ci sono soldi?
    Come fai a farmi accettare di sostenere questo stato di cose, quando persone incompetenti ( lo ha detto Napolitano andando a pescare persone capaci all’esterno del parlamento…) guadagnano in un anno quello che io guadagno in 49?
    Non è un problema se un autista viene mantenuto per una decina di anni a 1500 euro al mese!
    Basta andare a prendere i soldi dove ce ne sono tanti.

  25. martian

    Rinnovo polizza RCA Auto e, nel frattempo, è entrata in vigore la disposizione del federalismo regionale: Rc auto provinciale. L’aliquota di riferimento può essere aumentata o diminuita entro un massimo del 2,5%. Questo è il federalismo fiscale!
    La provincia di milano l’ha fatto. Questo ha voluto la Lega?
    No dico, perché io di tagli alla spesa pubblica non ne ho visti ne percepiti. questo è solo un aumento delle imposte. stop.

  26. Poiché non mi fido di nessuno i conti me li sono sempre fatti da me. Sono un dipendente dell’università e dal 2006 registro quanto l’università mi dà ogni anno al NETTO. Ecco i dat:
    2006: 19081
    2007: 17686
    2008: 18886
    2009: 19025
    2010: 18788
    2011: 16764 (manca ultimo stipendi+tredicesima)
    Io, tutti questi aumenti non li ho mai visti. Fino al 2015 avrò lo stipendio bloccato con perdita dell’inflazione che quest’anno si è aggirata sul 3,5%.
    Pò darsi che sia giusto che il mio stipendio debba diminuire ma non accetto che le statistiche dicano da anni che sono in aumento. Io non sono un magistrato. un parlamentare o un consigliere regionale, i cui stipendi immagino entrano a far parte delle statistiche.

  27. anonimo

    Le strutture pubbliche, hanno in organico una percentuale di dipendenti con incarico dirigenziale superiore a qualsiasi azienda privata.
    I dirigenti pubblici percepiscono uno stupendio lordo annuo mediamente superiore a 70.000 Euro.
    Su tali lavoratori sarebbe auspicabile un taglio della retribuzione del 20% sulla parte eccedente i 70.000 Euro.

  28. Fabrizio

    Tra quelli che dicono di meritarsi lo stipendio e tra gli statalisti di turno, c’è qualcuno che sa cosa è il mercato, la competizione e il merito?
    A me personalmente che qualche centinaia di migliaia di statali siano licenziati come è giusto si faccia non importa nulla, se saranno capaci andranno sul mercato altrimenti sotto i ponti. Del resto mi sono abbastanza rotto le scatole di mantenerli e sentire e vedere enti, ministeri, caserme pieni di gente a girarsi i pollici e gente incompetente a qualsiasi sportello pubblico a partire dai comuni dove si raggiunge il peggio del peggio. E dove si cercano invece i soldi?
    CHE STATO LADRO E TIRANNO!!

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