27
Mar
2010

“Casa popolare”? Un bel bordello…

È ormai scattata l’ora X per il grande progetto governativo volto a rilanciare l’edilizia popolare di Stato. E si deve riconoscere che il Novecento pare proprio non voglia mai finire, nonostante la devastazione conseguente a ogni sorta di pianificazione (economica, urbanistica, sociale ecc.) e a dispetto della bruttezza delle periferie costruite dai governi – tanto a Sofia come a Milano, a Praga come a Roma – sottraendo soldi a chi veniva poi spedito a vivere lì. Read More

26
Mar
2010

Clima. Europa pazza, Italia pirla

Con un colpo di mano, la possibilità di alzare dal 20 al 30 per cento il target di riduzione delle emissioni europee entro il 2020, dopo essere uscita dalla porta notturna, rientra dalla finestra mattutina. Ordinaria cronaca di un’incredibile giornata negoziale a Bruxelles, dove oggi si conclude la sessione di primavera del Consiglio europeo. Se la questione di maggior interesse è, ovviamente, l’accordo franco-tedesco sul salvataggio della Grecia, un tema non marginale riguarda appunto le politiche del clima. L’Italia non voleva questa clausola. L’Italia era riuscita a toglierla dalla dichiarazione conclusiva del vertice. L’Italia poi si è voltata dall’altra parte. L’Italia, infine, senza accorgersene ha votato contro se stessa.

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26
Mar
2010

Mercato vo’ cercando ch’è sì caro…

Chissà a quale mercato si riferiva l’amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi, parlando di come e quanto il monopolista di Stato sia pronto per la liberalizzazione europea del settore con l’Handelsblatt, uno dei principali quotidiani economici tedeschi… Il quadro della situazione italiana tracciato nell’articolo, a firma della corrispondente italiana Katharina Kort, è utopisticamente radioso e non indaga affatto i veri motivi del “miracolo” economico di Poste Italiane. Read More

26
Mar
2010

Onorevoli cure per i nostri onorevoli deputati

Riceviamo da Davide Chicco e volentieri pubblichiamo.

Nel mezzo del cammin della legislatura, puo’ capitare che la nebbia e l’oscurita’ che circondano i Palazzi del Potere della politica italiana in certi casi svaniscano per lasciare spazio ad un po’ di luce e trasparenza. Quando l’evento in questione si rivela essere un unicum nella storia d’Italia, si puo’ forse senza esagerare parlare di svolta epocale.
Incredibile ma vero, la deputata Rita Bernardini (ritabernardini.blogspot.com), dirigente della Lista Bonino Pannella e membro del gruppo parlamentare PD, e’ riuscita dopo un lungo sciopero della fame ad ottenere dal presidente della Camera Gianfranco fini i dati relativi alle spese annuali del suddetto ramo del parlamento italiano. Read More

26
Mar
2010

Un salvataggio che non convince

Nella giornata di ieri è arrivato l’accordo franco-tedesco sulle misure di sostegno alla Grecia. E’ prevista un’azione “coordinata” tra Fondo Monetario Internazionale e singoli paesi europei, con prestiti concertati e concordati. L’aiuto scatterà solo in caso di “ultima spiaggia” per la Grecia, cioè di impossibilità a finanziarsi sui mercati. A nessuno è venuto in mente che in quel momento sarà troppo tardi, però.

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26
Mar
2010

Si stava meglio quando si stava peggio?

Così come non esistono più le mezze stagioni, allo stesso modo si stava meglio quando si stava peggio. A forza di ripeterlo, credo si cominci davvero a rimpiangere i “bei” tempi andati. D’altronde, parlare di decrescita vuol dire “tornare indietro”: ritrovarsi a livelli di Pil ormai superati da tempo, quando non ci si scambiava email con il telefonino e i ragazzini non stavano incollati per ore sul divano a giocare con la playstation. In tempi di “crisi”, poi, viene quasi spontaneo rifugiarsi in un “altrove”. Read More

25
Mar
2010

Preghiera della domenica elettorale

Il sermone pasquale del libertario è di quel simpaticone di Arnold Kling. Lo faccio nostro integralmente. 

As we approach Passover in 2010, many people are unemployed. But in a free society, government does not create jobs. Pharoah created jobs for us. Moses led us away from those jobs. Even though those jobs helped to complete public infrastructure. Even though they were green jobs, where we used our muscles and our backs instead of fossil fuels.

Moses could have been part of the ruling class in Egypt. He chose freedom instead. Those of us who followed Moses also chose freedom. Freedom brings risks. But we preferred the risks of freedom to the security of bondage.

Do not confuse government with God. Government cannot miraculously provide us with manna–or health care. When we look at government, we should not see God. We should see Pharoah. Government-worship is Pharoah-worship.

Passover is known as the festival of freedom. To live in the Jerusalem of a free society, we have to leave the Egypt of the reach of government.

Amen, nei secoli dei secoli: la vera preghiera che vorremmo intonata la domenica del voto.

24
Mar
2010

Promesse elettorali regionali, dal punto di vista del mercato

Le elezioni regionali che decideranno chi sarà a governare 13 regioni italiane per i prossimi cinque anni sono ormai dietro l’angolo. Abbiamo sfogliato i programmi dei principali candidati di ogni regione per capire chi meglio potesse andare incontro alle ragioni del mercato e della libertà economica. A tal fine abbiamo focalizzato la nostra attenzione su quattro aree fondamentali: fiscalità ed economia; servizi pubblici locali, ove possibile con particolare riguardo a settori delicati quali il TPL e l’energia; la sanità; la scuola. Ed è solamente sulla base di quanto abbiamo potuto leggere che ci siamo permessi di indicare il candidato, senza quindi considerare le dichiarazioni rese al di fuori dei documenti programmatici, la serietà delle persone, il valore nazionale di cui si caricano queste elezioni e qualsiasi altra questione non attenesse a quanto dichiarato dagli aspiranti governatori.
Chi scrive, si permette di aggiungere che con questo lavoro – il cui solo e unico scopo è quello di rendere un’utilità ai lettori di questo blog – non intende per nulla rinnegare il giudizio negativo, la diffidenza e la scarso entusiasmo che nutre nei confronti della politica.
Ecco un prospetto, regione per regione da Nord a Sud, di quanto ci è sembrato opportuno annotare e dell’eventuale “consiglio di voto” che ne è derivato. Read More

24
Mar
2010

Se anche la sifilide è colpa di Facebook

C’è qualcuno, in Gran Bretagna, che accusa Facebook di aver causato una recrudescenza della sifilide, la malattia sessualmente trasmessa che sembrava ormai consegnata ai libri di storia. Lo scrive il Daily Telegraph, che riporta le opinioni di Peter Kelly, direttore della sanità pubblica nella regione nordorientale di Teeside,  secondo cui ci sarebbe un legame tra il più famoso dei social network e l’aumento dei casi di contagio del virus. Non ci vuole la sfera di cristallo per indovinare la tesi del buon Kelly: con Facebook o con Twitter la gente ha più chance di entrare in contatto, di approfondire la conoscenza e di finire a letto. Read More