Infrastrutture e manovra: una luce e molte ombre
Corrado Passera ha ragione nella sua intervista odierna al Wall Street Journal, indicando in 250 miliardi di euro il fabbisogno finanziario necessario in cinque anni alle infrastrutture italiane, per sanare il gap che strozza l’economia italiana. Non dovrebbero essere né tutti né per lo più denari pubblici, naturalmente: ché gli abbondanti capitali privati alla ricerca di buoni rendimenti accorrerebbero, qualora vi fosse una certa e credibile regolazione di settore , e procedure rapide ed efficienti di realizzazione delle opere. Cioè esattamente le due condizioni che mancano all’Italia, e che hanno determinato il gap infrastrutturale. Alla luce di questo vale la pena dunque di chiedersi: – e di qui riprende la domanda iniziale – che effetto determina la manovra.