La Libia e noi / 1. Il petrolio
Negli ultimi giorni si sono lette cose molto allarmistiche sui potenziali effetti dei disordini libici sul nostro paese. Credo che si siano ampiamente sopravvalutati gli aspetti di “sicurezza energetica” per il nostro paese – che per ragioni in parte strutturali, in parte congiunturali non mi pare debba temere granché – e si siano forse sottovalutate le possibili conseguenze di ordine più generale. Su quest’ultimo aspetto rimando a Massimo Nicolazzi, che è intervenuto sul sito di Limes. Vorrei, invece, soffermarmi sul rapporto tra Italia e Libia, con una precisazione: come ho scritto su Quotidiano energia, non mi interessano gli impatti sulle aziende italiane che hanno interessi in Libia. Questi sono affari loro e dei loro azionisti (mi spiace solo di essere costretto, in quanto contribuente, a essere azionista di alcune di loro). Mi interessa, invece, riflettere sulla sicurezza energetica italiana. Lo farò in due post: in questo, dopo una premessa generale, parlerò del petrolio. Nel prossimo del gas.











