24
Ago
2011

La riforma incompiuta dei servizi pubblici locali

Nell’articolo 4 del Dl 138/2011 è contenuta la riforma dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, nel rispetto dell’esito referendario e delle norme europee. In particolare, è previsto che gli enti locali aprano al mercato concorrenziale la gestione di tali servizi, impedendone la cessione nei casi in cui le analisi di mercato, da svolgersi obbligatoriamente entro un anno, mostrino che la libera iniziativa economica privata non sia compatibile con l’universalità di accesso del servizio. In quest’ultimo caso l’ente locale dovrebbe indicare i motivi per cui il sistema concorrenziale non porterebbe benefici e la gestione continuerebbe a rimanere completamente in mano pubblica. Il conferimento del servizio, compatibilmente con i principi del Trattato UE, dovrebbe dunque avvenire tramite procedure competitive ad evidenza pubblica, a cui possono partecipare anche le società interamente pubbliche, nel rispetto “dei principi di economicità, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità e degli standard qualitativi, quantitativi, ambientali, di equa distribuzione sul territorio e di sicurezza definiti dalla legge, ove esistente, dalla competente autorità di settore o, in mancanza di essa, dagli enti affidanti”. Read More

24
Ago
2011

Cosa ne facciamo delle Province e dei piccoli Comuni?

Cinque livelli di governo vi sembrano pochi? Comune, Provincia, Regione, Stato e Comunità Europea… Per rispondere a questa domanda credo basti dare una occhiata a costi e competenze. Non c’è dubbio che l’anello debole di questa piramide risieda allora proprio nelle Province. Per come è venuto a strutturarsi il nostro sistema di governo, le funzioni in capo alle Province sono poca cosa rispetto a quanto viene deciso a Roma o nei capoluoghi di Regione. E in tempi in cui occorre fare cassa (non con misure una tantum, ma con interventi strutturali sulla spesa pubblica) bisogna andare a vedere cosa si può tagliare. Read More

19
Ago
2011

Nord e Sud si spaccano, nella Ue e in Italia

Si vuole qui parlare del Sud, del Sud per l’ennesima volta dimenticato come priorità di crescita nazionale.  Ma c’è una premessa obbligatoria . Purtroppo, la disastrosa giornata di ieri sui mercati europei e americani dimostra l’esatto opposto di quanto ripetono i politici. A loro giudizio è la globalizzazione a essere colpevole, e occorre mettere la mordacchia ai mercati. Di fatto, è vero l’opposto. Semplicemente, i politici dei Paesi avanzati mostrano mese dopo mese di non avere la minima idea delle conseguenze di ciò che dicono in un’economia globalizzata, e di ciò che non fanno. E i mercati reagiscono nell’unico modo in cui chi non capisce e e chi non è d’accordo sanziona chi tenta di metterti sotto: lo puniscono duramente. Read More

17
Ago
2011

La barbarie fiscale avanza. Vanno fermati a ogni costo

Sono giorni confusi, questi postferragostani dopo il varo concitato della manovra bis. Giorni nei quali l’ottimo principio della disponibilità da parte di governo e maggioranza a modifiche parlamentari della manovra – ottimo perché molto c’è da correggere, a partire dal cosiddetto “contribuito di solidarietà” sul ceto medio – lascia spazio a ipotesi che talora colpiscono per la loro superficialità, azzardo, o addirittura palese improcedibilità. Read More

14
Ago
2011

Vedi alla voce Stato di polizia tributaria

Questo è un breve aneddoto autobiografico, una testimonianza molto attuale sul livello di trasparenza della nostra amministrazione finanziaria. Tra il 2008 e il 2009, il sottoscritto ha accumulato un reddito molto modesto da collaborazioni occasionali, lavoro autonomo, cessioni di diritto d’autore ecc.. Com’è noto, in questi casi, il prelievo fiscale avviene alla fonte, con una ritenuta d’acconto del 20%. Nel mio caso, però, quelle ritenute d’acconto non erano dovute. Quando non si supera una certa soglia d’imponibile, lo Stato generosamente concede al cittadino contribuente di chiedere il rimborso delle imposte previamente pagate all’Agenzia delle Entrate. Ed è qui che il contribuente da cittadino diventa suddito. Read More

13
Ago
2011

Il mio no a Bossi, al tassatore dell’Economia, ai cuori rapinatori che dicono di grondare sangue

Un centrodestra coerente alle sue promesse mai mantenute in 17 anni ha avuto l’ultima occasione, di fronte alla clamorosa autosmentita cui era costretto. Io dico: l’ha persa. Per ungoverno di centrodestra, “essere costretto” ad affondare la lama nella spesa pubblica dovrebbe costituire una festa, tanto più se ce lo impone l’Europa. Invece tagli come frattaglie, nessuna visione sui grandi aggregati di spesa da ridurre, e più tasse. Read More

12
Ago
2011

Tirannia fiscale n. 5: l’insolenza di un ingiurioso spot di Stato

In questo blog abbiamo spesso modo di riflettere sugli effetti negativi di un regime fiscale sfacciatamente oppressivo insediatosi, passo dopo passo, sotto la copertura di norme e sentenze che apoditticamente vedono in ogni soggetto d’imposta un sicuro evasore, a meno di contraria dimostrazione da parte del contribuente, fatta comunque salva l’odiosa ed iniqua disposizione del solve et repete che a breve entrerà in vigore. Nella lotta all’evasione, lo Stato ricorre anche all’arma del ricatto psicologico. Da qualche giorno, infatti, la RAI ospita gli spot dell’Agenzia delle entrate, del Ministero dell’economia e del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i quali tendono a identificare indistintamente come parassiti gli evasori, accostandoli a poco attraenti specie di vari invertebrati. Sorprende negativamente la circostanza che l’oligarchia di burocrati, politici e governanti i quali proprio attraverso la tassazione vivono a carico dei contribuenti, con un incredibile capovolgimento di posizioni abbia l’insolenza di dare del parassita a chi passa loro gli alimenti. Lo Stato, infatti, non è un ente astratto ed incorporeo, ma è un elefantiaco complesso di persone e strutture il quale, tramite il prelievo fiscale, rappresenta, a rigore, il parassita per eccellenza della società. Read More

12
Ago
2011

L’autocontraddizione in arrivo

Dal prossimo numero di Tempi, in distrubuzione al meeting di Rimini

Mentre scrivo queste righe, mancano ancora una decina di ore al Consiglio dei ministri incaricato di varare la manovra-bis per rassicurare i mercati. Di conseguenza, manil dettaglio dei provvedimenti che il governo alla fine avrà deciso di assumere. Si conosce un’ampia forbice di misure che il governo ha esaminato, e il giudizio finale sarà solo sul decreto. Ma quel che si sa ora mi basta tuttavia per esprimere una personale valutazione. Che non impegna nessuno e discende dal mio punto di vista. Se sarà come sembra, l’occasione è persa, l’autocontraddizione è manifesta, la stangata fiscale demenziale. Read More