11
Set
2011

L’elefante Italia e il suo baldacchino

Prima della serie di manovre estive di finanza pubblica la nostra economia era nei guai, dopo lo è molto di più:

  1. A seguito della crisi di fiducia sul debito pubblico il governo si è impegnato a conseguire il pareggio di bilancio nel 2013, colmando in un biennio circa quattro punti di Pil di disavanzo pubblico;
  2. L’operazione si verifica quasi integralmente attraverso aumenti di tasse.
  3. Conteggiando solo gli incrementi palesi delle imposte (e lasciando fuori gli aumenti dei tributi locali che saranno attuati per compensare i tagli nei trasferimenti dal governo centrale) la pressione fiscale, calcolata come rapporto tra il gettito atteso e il Pil, aumenterebbe di due punti percentuali.
  4. Calcolata invece come rapporto tra il gettito atteso e il solo Pil emerso, che il Centro Studi Confindustria stima nell’80% del Pil totale, aumenterebbe di due punti percentuali e mezzo passando dal 53% al 55,5%.
  5. Nessun paese al mondo ha una pressione fiscale così elevata, neppure i paesi scandinavi caratterizzati dai sistemi di welfare più estesi.
  6. Le entrate totali del settore pubblico arriverebbero, secondo le stime di Tito Boeri, al 49% del Pil nel 2014. Se rapportate al solo Pil emerso arriverebbero invece al 61% (sempre ipotizzando, irrealisticamente, che gli enti territoriali facciano fronte ai tagli dal governo centrale senza alcun incremento dei tributi locali). Read More
9
Set
2011

Il deragliamento della manovra

Nella versione precedente la manovra aveva fatto diverse promesse sulle liberalizzazioni (si pensi a quella delle farmacie, dei taxi, agli orari di apertura dei negozi). Nessuna di queste è stata mantenuta. In compenso il governo ha dato concreta testimonianza di come la concorrenza possa essere ostacolata. Per esempio l’articolo 8, modificando il decreto legislativo 188/2003, obbliga tutti gli operatori privati ad estendere ai loro dipendenti il contratto di Ferrovie dello Stato. É una  norma particolarmente irrazionale e completamente inutile: a chi gioverebbe infatti? Ai concorrenti, o ai dipendenti, o ai consumatori? In realtà, a nessuno di loro. Read More

9
Set
2011

OGM: la partita persa per l’agricoltura italiana

di Annalisa Chirico

Il pomodoro racchiude un feto: questa è una delle immagini choc, con cui il fronte anti OGM semina paura e alimenta una “forma di superstizione”, parole di Rita Levi Montalcini.
Ieri la Corte di Giustizia europea ha bacchettato la Francia responsabile di aver fatto ricorso illegittimamente alla clausola di salvaguardia per vietare la coltivazione domestica di mais transgenico. Se non ci sono prove scientifiche, che ne attestino la dannosità  per la salute e l’ambiente, la decisione politica è arbitraria. Read More

7
Set
2011

Terrorismo fiscale liberticida

Gli emendamenti alla Manovra di Ferragosto (D.L. 138/2011) che quotidianamente si susseguono in un assurdo carosello di modifiche, innovazioni, ritrattazioni e bizzarrie di qualunque genere francamente disorientano tutti e dimostrano sempre di più la confusione mentale e politica in cui operano il Governo e quelli che dovrebbero essere i migliori cervelli del nostro Paese. In questo contesto emergono solo due certezze, peraltro mortificanti per i Cittadini: si sta facendo del vero e proprio terrorismo normativo sia attraverso l’inasprimento smodato e preoccupante dell’ambito penale tributario, sia attraverso la minaccia di devastanti accertamenti fiscali sulla base del potenziamento delle indagini finanziarie e degli altri strumenti accertativi. Read More

5
Set
2011

Mercato delle idee: Risponde Simona Bonfante

Il 21 luglio Alberto Mingardi lanciava su Chicago-blog un ‘concorso di idee’ per diffondere meglio le idee di mercato in Italia. Dopo aver ospitato l’intervento di David Mazzerelli, riprendiamo a pubblicare alcuni delle proposte pervenute. Iniziamo con il progetto di Simona Bonfante.

Credo che per farle affermare, le idee liberali, le si debba liberare dal ‘brand’, ormai circondato da troppi equivoci e troppo negativamente connotato.

La strategia potrebbe consistere nel presentare evidenze liberali, farvi convergere il consenso razionale che inevitabilmente ne consegue, ma senza dire che sono appunto soluzioni liberali. Read More

5
Set
2011

Edison: se non puoi vincerli, rimandali

L’incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e l’amministatore delegato di Edf, Henri Proglio, si è concluso secondo le attese, spostando al 30 ottobre il calo del sipario sui patti parasociali che legano il colosso francese alla cordatina dei colossini italiani, guidati da A2a, nell’azionariato di Edison. Non so se i tempi supplementari in questa partita siano una buona notizia. So però che non sta né in cielo né in terra che sia il governo a preoccuparsene.

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