21
Dic
2011

A margine del caso AT&T / T-Mobile

Dopo una battaglia lunga quanto una gravidanza, AT&T ha annunciato la rinuncia alla trattativa che le avrebbe garantito per 39 milardi di dollari il controllo della divisione statunitense di T-Mobile. È nel nome dei consumatori che regolatori, funzionari governativi e concorrenti hanno celebrato l’interruzione della trattativa. Non è, però, chiaro quali sarebbero i consumatori beneficiati dal fallimento dell’accordo: quelli di AT&T, che vedono sfumare l’opportunità di un necessario e sperato aggiornamento della rete? quelli di T-Mobile, che continueranno ad essere serviti da un’azienda che avrebbe preferito disimpegnarsi dal mercato americano? quelli dei concorrenti, che perdono una potenziale alternativa credibile? Read More

20
Dic
2011

Mercato del lavoro, l’assenza liberale

Dal prossimo Panorama

“Se credete di chiamarci a discutere solo per parlare di licenziamenti, levatevelo dalla testa e tra noi allora è guerra”. Chi l’ha detto a quattr’occhi e a muso duro a Monti, Grilli e Fornero? Susanna Camusso? No, sbagliato. Rispondere alla domanda equivale per molti versi a dire chi sia in condizioni migliori, per aggiudicarsi la partita in onda a gennaio sullo schermo del governo tecnico. La riforma del mercato del lavoro. Mettiamola così. Il governo è partito bene per un verso, male per l’altro. Il Pdl fino a questo momento ha giocato ancora di rimessa. Ma se l’azzecca ha buone possibilità di guadagnare credito e peso. Ho detto “se”, e sotto spiego perché. Il Pd ha un problema serio. La novità, rispetto al governo Berlusconi, è in campo sindacale. E’ Raffaele Bonanni, infatti, ad aver pronunciato con tono sdegnato la frase da cui siamo partiti. Read More

20
Dic
2011

Liberalizzazioni? Si, grazie!

Liberalizzazioni? Si, grazie. Esattamente il contrario di quando dice uno studio della CGIA di Mestre. I risultati presentati dall’inchiesta dell’Associazioni di Artigiani e Piccole Imprese Veneta sono a dir poco sconcertanti. Nell’analisi si dimostra che i prezzi, laddove vi siano state le liberalizzazioni siano addirittura aumentati più dell’inflazione.

Ma è veramente cosi? E soprattutto, questo indica qualcosa?

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18
Dic
2011

Il rimedio alla crisi? Seguire la scienza economica – di Gerardo Coco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Dati recenti dell’OCSE mostrano rallentamenti della crescita economica per tutti i 33 paesi aderenti. In particolare, le previsioni percentuali di crescita del PIL dei Paesi occidentali  per il 2012 sono nell’ordine dell’uno virgola: previsioni, ottimisticamente, recessive. La  realtà è che la crescita in questi paesi è negativa perché i pil non misurano l’incremento reale di prodotto ma la spesa e questa è gonfiata dall’inflazione. Read More

18
Dic
2011

Una manovra ragionieristica per sviluppare povertà e sudditanza

Come un perfetto contabile il nuovo Governo ha fatto due conti: quant’è il debito, quanto serve, quante sono le risorse aggredibili e come avere tutto sotto controllo; dopodiché, con l’avallo di una politica ormai auto-esautoratasi per conclamata incapacità e de-responsabilizzata dalla inevitabilità di un esecutivo tecnico variamente giustificata (secondo il centro-sinistra, necessaria per tentare di rimediare ai danni del centro-destra; per il centro-destra, necessaria per assecondare le richieste dell’Europa) ha organizzato una raccolta forzosa nelle tasche degli Italiani (di “tutti” gli Italiani) proclamando “rigore, equità e sviluppo”, illudendo che sarebbero stati coinvolti solo i più abbienti, enfatizzando l’alibi della lotta agli evasori e completando la costruzione di un sistema poliziesco e repressivo senza precedenti che travolgerà inevitabilmente tutti i Cittadini. Read More

17
Dic
2011

La manovra del governo dei tecnici

A otto mesi di vita, buona parte del tempo viene impiegato a tentare di associare alle parole il loro significato. Nicolò si sta dedicando a questo sforzo con grande impegno. Il suo spirito analitico lo ha dapprincipio condotto ad affrontare la questione attraverso lo studio. Gli sembrava di aver trovato molte risposte nel Tractatuss logico-philosophicus  di Ludwig Wittgenstein; è rimasto molto deluso quando ha scoperto che lo stesso L.W. aveva demolito il tractatus nelle sue Philosophical Investigations. Nicolò è quindi tornato a un metodo schiettamente popperiano: lui assume che, se gli indicano un affare verde pieno di lucine intermittenti e di palline colorate e lo chiamano albero di Natale, ebbene quello deve essere un albero di Natale; salvo che successive osservazioni non falsifichino l’assunto. Così diviene abbastanza facile comprendere cosa sia un albero di Natale. Ma Nicolò sta trovando molto più difficile scoprire cosa sia un governo tecnico e cosa lo distingua da un governo politico. Read More

17
Dic
2011

Germania egoista? Non esattamente – di Alexander Joachim

Pubblichiamo di seguito il contributo di Alexander Joachim sulla questione TARGET 2. Il dibattito è partito l’estate scorsa in Germania e ancora oggi continua a far discutere.

In questo post parlo del sistema TARGET2 e dei suoi effetti sulla bilancia dei pagamenti dei Paesi dell’area Euro (si veda l’acceso dibattito nei mesi scorsi aperto dall’economista tedesco Hans-Werner Sinn). TARGET2 è un sistema di pagamento che garantisce l’esecuzione di tutte le transazioni infra-Euroarea attraverso le banche centrali nazionali. Tale sistema richiede un’elevata liquidità da parte delle banche commerciali perché i debiti/crediti fra banche centrali nazionali non vengono saldati periodicamente. In condizioni normali la BCE determina la politica monetaria, delegando alle banche centrali nazionali l’esecuzione delle operazioni di rifinanziamento. Operativamente funziona così: le banche centrali raccolgono la domanda delle banche commerciali e la banca centrale determina il tasso d’interesse stabilendo l’ammontare offerto di credito. In genere l’offerta di moneta è proporzionale alle dimensioni dell’economia. Dopo il crack Lehman Brothers – e il conseguente congelamento dei finanziamenti interbancari, la liquidità necessaria è stata assicurata dalla banca centrale attraverso operazioni di rifinanziamento illimitate (full allotment). Poiché in queste situazioni (sudden stop) il flusso commerciale e quello di capitali non possono arrestarsi senza gravi conseguenze sull’economia di un Paese, i saldi netti verso l’Eurosistema delle banche centrali dei Paesi creditori si accumulano. Read More

16
Dic
2011

Manovra Monti: In difesa di alcuni maxistipendi pubblici

Ha destato scandalo e indignazione la parziale revisione della norma “tagliastipendi”, che fissa in 311 mila euro lordi / anno il reddito massimo per tutti i dirigenti pubblici. Diversamente dalla prima versione, il nuovo testo prevede la possibilità, per il presidente del Consiglio, di adottare “deroghe motivate per le posizioni apicali delle rispettive amministrazioni”. Credo sia un compromesso ragionevole, e credo che tali deroghe vadano, in alcuni casi, definite immediatamente. Ecco perché.

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16
Dic
2011

Il pareggio che non c’è – Nicola Rossi

Pubblichiamo l’intervento di Nicola Rossi, presidente dell’Istituto Bruno Leoni sulla proposta di riforma costituzionale sul pareggio di bilancio votata ieri anche dal Senato della Repubblica. Rossi evidenzia la distanza tra i fini dichiarati della proposta e i suoi potenziali effetti concreti.
Sul testo di riforma dell’articolo 81 uscito dalla Camera dei Deputati, rimandiamo anche al Briefing Paper “Oplà: il pareggio di bilancio non c’è più” di Natale D’Amico.

Non è molto frequente il caso di provvedimenti – tanto meno di leggi costituzionali – il cui oggetto non corrisponda al contenuto. Questo però è quello che accade nel caso del disegno di legge costituzionale in tema di “Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale”. Read More