20
Feb
2012

Lavoro: due punti su cui sbagliano anche Giavazzi-Alesina

A mio modesto avviso hanno molta ragione ma anche profondamente torto, Francesco Giavazzi e Alberto Alesina nel loro odierno editoriale di prima sul Corriere della sera. Ragione nel sostenere che la riforma del mercato del lavoro debba essere coraggiosa ed energica, non quella che si determina se vincono i molti conservatorisimi trasversali: ma hanno profondamente torto nel credere che la vera svolta debba essere quella del contratto unico. Read More

18
Feb
2012

Il capitalismo, questo sconosciuto

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gerardo Coco.

Qualche settimana fa il Financial Times ha pubblicato una serie di articoli sul capitalismo. Questo tema purtroppo non solo si presta a triti luoghi comuni ma parte sempre dal presupposto errato che il contesto in cui la Grande Crisi si è sviluppata è “capitalista”. Gli articoli che sono sia a favore sia contro si possono così riassumere. Da una parte l’accusa, sempre la stessa dell’incapacità del capitalismo di creare prosperità perenne ed essere fonte di disuguaglianza sociale. Dall’altra, la difesa in termini paradossali: il capitalismo, parafrasando Churchill, è il sistema peggiore ma ad eccezione di tutti gli altri. Qualche articolo si avvicina alla realtà: è il sistema finanziario e monetario a dover essere messo sotto accusa.

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17
Feb
2012

Ryanair e la competitività italiana

L’Italia è il paese nel quale si registra una delle pressioni fiscali più opprimenti d’Europa. Quasi il 47 per cento, ma l’Istat contabilizza anche il nero. È facile dunque comprendere che il 55 per cento di pressione fiscale complessivo è difficilmente digeribile da parte delle imprese e dei contribuenti tutti.

Secondo stima della Banca Mondiale, nel complesso le aziende pagano quasi il 70 per cento in tasse dei loro profitti.

Come fanno a sopravvivere o reinvestire?

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16
Feb
2012

“Classe dominante”, di Angelo M. Codevilla – recensione

“Nel breve periodo la country class non può che affidarsi ai Repubblicani, ma i candidati repubblicani e le loro idee e posizioni sono risultati perdenti […] Nel lungo periodo la country class non è disposta a sostenere un partito che intende cooptare i rappresentanti del popolo nella classe dominante”.

 

Mentre si svolgono le primarie del Partito Repubblicano e si avvicinano le elezioni presidenziali, il libro Classe Dominante di Angelo Codevilla (Grantorino libri, 2011, con postfazione di Alberto Mingardi) offre una visione critica della sempre più indifferenziata e autoreferenziale classe politica americana. Read More

16
Feb
2012

Distribuzione locale gas: se il decreto liberalizzazioni protegge gli incumbent pubblici

Con la conversione in legge del decreto “cresci Italia“, anche la distribuzione locale del gas può trovare un assetto compatibile con le regole della concorrenza o, viceversa, potrebbe riprecipitare in un contesto di fatto monopolistico. Lo sapremo tra pochi giorni, quando il Senato avrà deciso se votare a favore o contro gli emendamenti presentati dal senatore Nicola Latorre e altri e dal senatore Enrico Musso e altri, che consentirebbero di bandire gare anche per “sub ambiti”.

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16
Feb
2012

Le esternalità negative delle fonti rinnovabili

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Giuseppe Artizzu.

Venerdì scorso l’Autorità per l’Energia ha enunciato principi e modalità per assoggettare, in via d’urgenza, le fonti rinnovabili non programmabili (principalmente solare, eolico e idroelettrico ad acqua fluente) ad oneri di sbilanciamento. Gli impianti non programmabili, al pari di quelli programmabili (termoelettrici convenzionali e idroelettrici a bacino), saranno cioè assoggettati a penali per le deviazioni della produzione effettiva da quella programmata (basata necessariamente su previsioni meteo).

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15
Feb
2012

In Spagna, lavoratori pubblici licenziabili! Da noi?

Ha perfettamente ragione il Foglio di oggi. Nessuno in Italia ha mostrato di accorgersi di una delle novità più clamorose della riforma del mercato del lavoro appena varata dal governo Rajoy. Non si è solo ridotta l’indennità economica per i licenziamenti economici non sottoposti al vaglio del giudice – già prima il mercato del lavoro spagnolo come flòessibiolitùà in uscita era assai meglio del nostro attuale  – abbassandola di un quarto a 33 giorni di salario l’anno e per un massimo dell’equivalente di due anni di stipendio invece dei 42 mesi precedenti.  La grande novità è che si è introdotta la possibilità di licenziamento economico dietro versamento di eguale indennizzo e senza filtro giudiziale anche per i dipendenti pubblici! O meglio, per più di un quinto dei dipendenti pubblici, 685mila su 3,1 milioni totali, quelli che hanno un contratti di lavoro equiparato al privato non essendo coperti dalla qualifica di funzionario pubblico. Il criterio è che se un’amministrazione pubblica è in deficit per più di 9 mesi, chi la guida può praticare licenziamenti. Nove mesi! Che ne direste di una misura simile da parte del governo Monti? Perché nessuna misura di energuica ridefinizione del perimetro pubblico è stata sin qui indicata dal governo dei professori? perchè sono tali e quali ai politici di destra e di sinistra? O ci vogliono e ci possono ancora stupire? Read More