Il Cile e il progetto di una Costituzione “miracolosa”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Carlos Di Bonifacio
Nel 2019 diverse manifestazioni e proteste esplosero nel Cile di Sebastián Piñera. In un primo momento sembrava che tali agitazioni popolari fossero dovute a un aumento del costo del trasporto pubblico e che la situazione non fosse altro che una piccola azione di un gruppo di studenti. Dopo poco però, la situazione divenne incendiaria, con migliaia di manifestanti e decine di “leader politici” scesi in strada in tutto il paese. Sin dall’inizio però era evidente che ci fosse un problema con questa “rivoluzione”: non si sapeva per cosa si stesse manifestando. Certo, molte di queste persone davano risposte: si manifestava contro “il sistema capitalista”, “contro il neoliberismo selvaggio”, “per la giustizia sociale”, insomma, il sistema che c’era in Cile era cattivo e doveva essere sostituito con uno più “giusto”, più “buono”, più “sociale”.