11
Feb
2012

L’emergenza a Fiumicino: l’ENAC dove era?

Poca neve, anzi a sentire gran parte dei passeggeri in partenza dallo scalo romano di Roma Fiumicino la neve quasi non si è fatta vedere.

Come mai allora l’aeroporto è operativo al 50 per cento e molti voli sono stati cancellati? Come mai molti aerei hanno dovuto aspettare ore prima di ricevere il proprio slot per la partenza?

È la stessa società di gestione dello scalo che ammette la propria inefficienza che è sintetizzabile in un solo dato: quattro, dico quattro veicoli adibiti per il de-icing degli aeromobili. Per un aeroporto che vede transitare oltre 600 mila passeggeri alla settimana anche nei periodi non di punta (un sabato di inizio febbraio non è una domenica di agosto) è un numero alquanto ridicolo.

Il de-icing è necessario per evitare che si formi del ghiaccio sulle ali e che dunque si metta a repentaglio la sicurezza del volo ed è un’operazione “normale” nel periodo invernale.

Come fanno 4 mezzi a sghiacciare le ali di tutti quegli aerei che richiedono il servizio?

Certo, Aeroporti di Roma era al corrente della situazione che si stava prospettando nella capitale a partire dalla serata di venerdì. Un minimo di organizzazione avrebbe limitato i problemi perché non è difficile trovare dei mezzi in grado di “spruzzare” il liquido sghiacciante sugli aeromobili.

È dunque piena responsabilità di ADR il disagio attuale  e le compagnie aeree hanno tutto il diritto di rivalersi sull’inefficienza dello scalo romano.

ADR è responsabile perché probabilmente ha fatto male il proprio lavoro ed è la ragione per la quale quasi certamente dovrà pagare alle compagnie un indennizzo.

Vi è tuttavia un responsabile ultimo di questa ennesima emergenza per mezzo centimetro di neve. In Italia vi sarebbe un Ente che controlla che il settore aereo eviti delle problematiche come queste.

Si chiama ENAC, Ente Nazionale dell’Aviazione Civile. A questo Ente è inevitabile fare delle semplici domande.

Come è possibile che l’ENAC non abbia previsto questa situazione di emergenza?

Se il sindaco di Roma Gianni Alemanno aveva ricevuto l’informativa da parte della Protezione Civile che si sarebbero potuti avere fino a trenta centimetri di neve sulla città, perché l’ENAC non ha agito per controllare che un “piano neve” venisse attuato anche dalla società di gestione aeroportuale ADR?

L’assurdo che trenta centimetri di neve non si sono visti cadere dal cielo, ma non si sono neanche più visti aeroplani passare sopra il cielo di Roma. Le temperature non sono state così rigide, ma evidentemente all’ENAC è mancata la flessibilità necessaria per controllare Aeroporti di Roma.

Quattro mezzi per il de-icing degli aeromobili è davvero un numero assurdo per uno scalo come Fiumicino.

È necessario che il Governo prenda delle decisioni immediate per individuare i responsabili di questa incompetenza da parte dell’ENAC che si è registrata a Roma.

Un Ente che non ha vigilato per mantenere effettiva l’aviazione civile con mezzo centimetro di neve.

Il rischio è davvero cadere nel ridicolo. I quotidiani stranieri avrebbero tutto il diritto intitolare: “pochi centimetri di neve fermano l’aeroporto più grande d’Italia”.

You may also like

Pianificazione e fantapianificazione (aeroportuale e non)
Aeroporti tra le nuvole — di Ivan Beltramba
Un aeroporto per ogni campanile
Windjet: la manovra elettorale siciliana fa precipitare la compagnia.

10 Responses

  1. claudio

    Sappiamo quali sono i criteri con sui l’ENAC sceglie a chi affidare gli appalti, seleziona il personale, rilascia certificazioni, no? Non mi piace generalizzare, ma l’infiltrazione partitica in tutti gli enti pubblici è più spesso fonte di scandali che di efficenza…

  2. Luca

    I ritardi sono dovuti agli aeromobili che non riescono ad arrivare dagli altri scali e non tanto perchè non riescono a partitre. E poi come fai a dire che 4 de-icing sono troppo pochi? Ma sai quanto costano questi mezzi? sai in media quanti ne hanno gli altri aeroporti? sai quali sono le procedure e le modalità di richiesta da parte dei vettori di questo servizio? scusami ma mi sembra il classico post qualunquista…

  3. LucaS

    La risposta è semplice ed è sempre la solita: perchè è uno stramaledetto baraccone pubblico! Anche se da sola non basta a spiegare un’inefficienza, sarebbe meglio dire inettitudine ridicola come questa, è senz’altro una buona base di risposta.
    PS E’ sicuro del dato dei 600,000 passeggeri al giorno? Comunque la sostanza non cambia!

  4. giancarlo

    lei giuricin, ha ragione ma si rammenti che non siamo nè in svizzera nè in svezia. anche io avrei preferito che ieri fiumicino avesse lavorato regolarmente grazie ad un numero maggiore di apparecchi decongelanti. ma mi viene un dubbio. quante volte si verifica a roma un periodo di gelo come questo? ogni 10 anni? nemmeno. forse ogni 15-20. e allora non mi pare il caso di spendere per decongelanti in forniture truccate e gare fasulle. inoltre dopo l’acquisto delle macchine bisogna assumere i tecnici operatori, o sbaglio. Mi dica lei quale sarebbe il costo. forse conviene pagare i danni alle compagnie una volta ogni 15 anni, piuttosto che andare in bancarotta ogni anno per attrezzature e personale che non si userebberonuovamente prima di 20 anni

  5. Andrea Giuricin

    @LucaS
    Grazie, effettivamente volevo dire 600 mila alla settimana, ma poi ho scritto al giorno!

  6. Vincenzo

    Giustissimo dire che l’ENAC non ha viglilato, ma la responsabilità è tutta da addebitare ad AdR. E’ AdR che dovrebbe dotarsi di un numero sufficiente di mezzi per il de-icing, e non lo fa. Così come è responsabilità di AdR il fatto che non vi siano sufficiente varchi di sicurezza evitando ai passeggeri file di 20 minuti. Provate a passare ai varchi del Terminal 3 alle 6.30 – 7 del mattino: vi sono solo due check-point operativi e le file sono lunghissime. Così come è responsabilità di ADR il fatto che ancora oggi Fiumicino sia il solo grande aeroporto dove è più probabile che l’imbarco/sbarco avvenga via bus che tramite molo. Così come è responsabilità di AdR il fatto che la sporcizia regni sovrana e che la moquette non venga cambiata dai tempi dei fratelli Wright. E si potrebbe continuare all’infinito.
    AdR è, purtroppo, uno dei migliori esempi di ciò che aiuta i contrari alle privatizzazioni e liberalizzazioni ad avere tanto successo in Italia. La gestione privata di Fiumicino è un autentico scandalo. E’ vero che la nostra classe politica è di qualità infima, ma la classe imprenditoriale ne è degna compare.
    E, poiché ogni critica dovrebbe sempre partire dall’autocritica, iniziamo a domandarci perché abbiamo permesso a questi soggetti di spadroneggiare.

  7. claudio

    @Vincenzo
    La responsabilità non è “TUTTA da addebitare ad AdR”, in parte è da addebitare anche all’ENAC.
    Probabilmente la vicenda avrà il seguente epilogo: AdR dovrà risarcire le compagnie. ENAC non darà conto a nessuno del suo operato.
    Come contribuente la cosa non mi aggrada. E Giuricin fa ciò che dovrebbero fare i giornalisti.

  8. matteo

    @giancarlo
    credo che l’idea fosse: <> ma non credo che ADR abbia a disposizione l’elasticità mentale o burocratica per mettere in campo un idea del genere (nonostante l’emergenza)

  9. matteo

    @giancarlo
    credo che l’idea fosse: chiediamo ai vigili del fuoco le pompe in cui mettiamo l’antigelo anzichè l’acqua, ma non credo che ADR abbia a disposizione l’elasticità mentale o burocratica per mettere in campo un idea del genere (nonostante l’emergenza)

Leave a Reply