11
Nov
2012

Fondo taglia-tasse: alba di una nuova lotta di classe.

Con un ennesimo emendamento al testo della Legge di Stabilità per il 2013 in discussione nelle sedi parlamentari si vorrebbe anticipare al 2013 l’attivazione del cd. “fondo taglia-tasse” a favore di famiglie e imprese da alimentare con gli incassi derivanti dalla lotta all’evasione (già previsto dall’art. 2 c. 36, terzo e quarto inciso, del D.L. 138/2011 a partire dal 2014). L’idea sarebbe buona e costituirebbe anche un segnale importante per dare un senso ai tanti gravosi sacrifici imposti ai Cittadini in quest’ultimo anno, ma … “non è tutt’oro quel che luppica perché

esigerebbe che l’azione di recupero dei maggiori tributi fosse realmente giusta, equa e fondata sull’accertamento effettivo delle condotte evasive. Purtroppo non è così.
Chiunque si occupi della materia tributaria sa bene che il Fisco dispone di strumenti investigativi ed accertativi che introducono a Suo favore incredibili ed intollerabili presunzioni legali basate su dati statistici variamente elaborati (studi di settore e “redditometro”) o su capacità di spesa completamente sganciata dalla capacità di risparmio e dai redditi dichiarati negli anni (“spesometro”) o su movimenti bancari (prelevamenti e versamenti non giustificati = ricavi/compensi tassabili); per potersi difendere, il malcapitato Contribuente deve dimostrare “documentalmente” di essere stato virtuoso (il ché, a distanza di anni, è spesso impossibile, specie quando riguarda la Sua sfera privata), altrimenti è costretto a pagare obtorto collo importi anche ingenti per presunti maggiori tributi su redditi mai prodotti, oltre a sanzioni in misura pari alla evasione attribuitaGli.
Con questo sistema assurdo (a dir poco medievale)

  • i Contribuenti interessati vengono considerati evasori fino a prova contraria subendo anche accertamenti ingiusti,
  • lo Stato propaganda livelli di evasione rilevantissimi raccogliendo il consenso dell’ignara opinione pubblica sulle misure adottate per lottare contro l’evasione,
  • l’Erario incassa ciò che non Gli spetterebbe se avesse dovuto assolvere all’onere della prova concreta,
  • gli Uffici periferici dell’Agenzia delle Entrare raggiungono il budget annualmente assegnato loro dalla Direzione Centrale,
  • gli operatori degli Uffici finanziari maturano il diritto ai trattamenti incentivanti e
  • le casse pubbliche si riempiono di danaro da continuare a sciupare (almeno in parte più o meno rilevante).

In questo contesto il “fondo taglia-tasse” servirà per generare una nuova lotta di classe tra i Contribuenti più disgraziati che finiranno sotto la prepotenza del Fisco accertatore, alimenteranno il fondo e saranno additati come parassiti della collettività e i Contribuenti più fortunati che verranno anche per pura sorte risparmiati dal Fisco (almeno fino a quel momento!) assumendo per ciò stesso il ruolo di lapidatori e magari anche di delatori, … perché in questo mondo sono sempre gli “altri” ad essere considerati trasgressori e meritevoli di repressione. Poco importa se i sistemi applicati sono giusti o prevaricatori; rilevano solo i risultati!
Sarà l’evoluzione moderna dell’eterno conflitto sociale che serve per esercitare il potere sovrano: un tempo era basato sulla contrapposizione fra datori di lavoro (padroni sfruttatori) e lavoratori dipendenti (vittime dello sfruttamento), poi si è evoluto nella contrapposizione fra lavoratori indipendenti (evasori parassiti) e lavoratori dipendenti (tassati fino all’ultimo centesimo) ed infine vedrà la contrapposizione fra i Contribuenti accertati con sistemi quantomeno discutibili (possessori delle risorse necessarie per ridurre la pressione fiscale) e quelli casualmente non accertati (titolari del diritto alla diminuzione dell’onere fiscale con i soldi degli altri). … E fra i due litiganti il Terzo continua a godere!
Bene dunque il “fondo taglia-tasse”, ma solo a condizione che vengano prima ristabilite regole giuste, eque e serie che assicurino l’esercizio di un potere accertativo equilibrato, basato sulla previa dimostrazione effettiva dell’evasione tributaria, svincolato da vincoli di budget annuale e privo di trattamenti economici incentivanti a favore degli operatori del Fisco che impediscono imparzialità e terzietà nella valutazione delle singole posizioni.

12 Responses

  1. Stefano

    Il primo fondo taglia-tasse è l’applicazione delle Leggi.

    La 212/2000 Statuto del contribuente, all’art.3 – tuttora in vigore in quanto mai derogato o abrogato secondo le regole definite nell’art.1 della stessa legge, prescrive che modifiche a tributi periodici deliberate nel corso di un periodo fiscale, siano applicate solo a partire dal periodo fiscale successivo.

    La legge italiana prescrive quindi che le addizionali comunali all’IMU deliberate nel 2012 siano applicabili solo nel 2013 !!!

    Perchè Stato e Comuni pretendono di farci pagare a Dicembre il saldo in modo difforme alla legge in vigore!!!

    Il Medioevo è finito, facciamo in modo che lo capiscano, con una protesta lecita, ma ferma e decisa.

    Applichiamo la legge e paghiamo quanto lecito, non le gabelle del potere !

  2. Mike

    Bravo, Seri! Aggiungo una considerazione, a corollario. Esiste sempre “un punto di non ritorno”. A mio avviso, stiamo per raggiungerlo e superarlo, con conseguente ed automatica rivolta fiscale di massa e fine dello “Stato – Ladro – Tassicodipendente” così come lo conosciamo.

  3. omero mastix

    @Stefano
    Lo statuto del contribuente nulla può quando l’ufficio accerta (si fa per dire) redditi derivanti da un’interpretazione errata della legge da parte dell’Agenzia, che ti obbliga a pagare in attesa che la tua “interpretazione” sia riconosciuta dopo un costoso ricorso. alla commissione provinciale, a quella regionale e alla Cassazione.

  4. Jack Monnezza

    Bellissimo articolo e, per quanto ne so, tutto verissimo.

    Come difendersi?
    Mi sembra impossibile .
    Muro propaganda governativa e dei media e ‘ assordante e impenetrabile.
    Con 80% della popolazione plaudente che l’untore venga messo al rogo.

    Applaudire di fronte al rogo e’ anche una nostra tendenza culturale e forse storica. Tendenza a credere poco a quello che non ci accade in prima persona. Tendenza a pensare che il nostro concittadino sia sempre qualcuno che voglia imbrogliare il sistema.

    Un esempio banale, fra tanti, accaduto qualche giorno fa.

    Vagone freccia rossa. Discussione tra controllore e “cliente”. Sembra che qualcosa su computer o stampa biglietto non collimasse. Viaggiatore racconta sua versione. Controllore “scocciato” ribatte con: “io sto solo lavorando”, “lei ha sbagliato”, ” se vuole scende a “Bologna”‘, “non alzi la voce con me”, “chiamo la polizia ferroviaria”, “noi siamo un’azienda”, “può’ sempre fare ricorso”…….
    Nulla di nuovo. Il tizio attonito paga quasi 150 euro tra sovrapprezzo e multe e si divertirà con il modulo di ricorso, se avrà voglia e tempo…..

    La cosa che mi ha veramente colpito e’ che circa 80% del vagone mormoreggia quasi subito a favore del controllore: “i soliti furbi”‘, “povero Cristo con quel poco che guadagna stava solo facendo il suo lavoro”, “mette in dubbio la parola del controllore”, ” così impara a fare il biglietto elettronico” (forse gli stessi che poi applaudono il piano nazionale per la digitalizzazione). Senza veramente avere visto o capito i motivi del contendere….. Insomma abbiamo una naturale tendenza a fare il tifo per il pubblico ufficiale e pensare che il nostro concittadino ci stia sempre provando….

    Poi incuriosito mi sono avvicinato al malcapitato. Ho una certa pratica di biglietti FS elettronici. Il malcapitato mi ha mostrato i foglietti e siamo anche andati online e ho visto l’addebito sulla sua carta di credito….Addebito che mi sembra avesse anche mostrato al controllore….farà’ ricorso……
    Ma poi mi sembra che il ricorso venga deciso da un impiegato FS in qualche ufficio…Quindi lo stesso soggetto recita ruolo di carnefice e poi ancora di giudice, questo e’ altro discorso..

    Insomma, in conclusione, c’ è questa maledetta tendenza, prima anche di iniziare, di fare il tifo per lo Stato contro il nostro concittadino, che e’ sempre un furbo disonesto. Finche ‘ la stessa cosa non capita anche a noi…

  5. Francesco Zanardi

    @Jack Monnezza
    Sfortunatamente queste cose sono destinate ad accadere sempre a più persone.
    Altro esempio: quando pignorano la casa ad un povero cristo che si è spezzato la schiena per una vita cosa è portata a pensare la gente? “Ladro! chissà cosa si è imboscato!” Pazienza se la banca gli aveva tolto gli affidamenti dalla sera alla mattina e pazienza se le sue denunce per usura fatte alla banca vengono archiviate (saranno sicuramente state vagliate da un perito di primissimo livello, chiamato apposta dal tribunale, costato un sacco di soldi… ah, fa consulenze anche per la banca, deve essere bravo per forza…)

    Io sono abbastanza pessimista in quanto ormai si è capito che:
    – L’economia muore di tasse;
    – Lo stato è Ladro: vedi Fiorito, vedi Penati. Vedi i concorsi truccati per stabilizzare i contratti a termine (che erano stati accesi in maniera che ad essere gentili si può definire clientelare)

    e dopo tutto questo la gente cosa vuole: “Più stato”

    Ma andate a controllare con le chiappe la temperatura dei ghiacciai…

  6. Jack Monnezza

    @Francesco Zanardi

    Verissimo e domanda interessentatissima.

    La gente dice in coro: “lo Stato e’ tutto ladro”. Ma poi appena c’e’ un problema la gente invoca: “piu’ Stato”.

    Mi domando sempre perche ?

    (a) la gente e’ stupida

    (b) la gente ha passato 10-15 anni in un sistema scolastico che ha sempre esaltato lo Stato come promotore del Bene Comune e protettore del cittadino onesto…

    (c) la gente crede veramente all’incessante propaganda su tutti i media

    (d) la gente non ha mai conosciuto una chiara e forte offerta politica che affermessa che “lo Stato non e’ la soluzione ma invero il Problema”

    Me lo chiedo spesso e non so mai cosa rispondere….

  7. Massimo74

    @Jack Monnezza

    Forse perchè la spesa pubblica è al 52% del PIL non c’è tutto questo interesse in gran parte della popolazione italiana che (direttamente o indirettamente) vive di stato a far sì che quest’ultimo faccia un deciso passo indietro nell’economia?

  8. giuseppe 1

    Non è l’alba di una nuova lotta di classe (a favore di coloro che devono per forza scovare presunti evasori per continuare a riscuotere i super stipendi) ma l’ultimo canto del cigno. Ad abbattere questo moloch di una pseudo sinistra aristocratica Grillo ha dato un contributo decisivo.

  9. Jack Monnezza

    @Massimo74

    Credo anch’io, aggiungerei quindi ….

    (e) teoria di Romney o del 52%.
    Il 52% della gente capisce bene il proprio interesse a breve. Finche’ dura ottiene piu’ dallo Stato piu’ di quello che da.

  10. Stefano

    @Omero:

    La non applicazione da parte di un Pubblico ufficiale o dell’incaricato di Pubblico Servizio della legge (anche della 212/2000) costituisce un rifiuto in atti d’ufficio, che è un reato

  11. TERZO STATO

    @Massimo74
    Caro Massimo colgo al volo il tuo scritto per ripetermi:
    Quello che dici E’ il punto della questione, quindi:
    INUTILE continuare con la telecronaca, basta ricordarsi che ogni clientes dello stato darà il suo piccolo o grande contributo (Grande se si tratta di un dirigente dell’Ade, Agenzia delle Estorsioni).
    IL PROBLEMA è cosa vogliamo fare noi?
    ORGANIZZARCI solo questo ci è dato di fare.
    Manifestazioni, contro informazione, SCIOPERO FISCALE.

    Oppure non vi lamentate più e adempiete appieno al vostro ruolo di servi della gleba.

  12. PLF

    Nell’archivio delle rassegne stampa della Camera ho trovato un articolo del CdR del 22/11/1999 (sembra lontanissimo ma è solo 13 anni fa) della serie “L’ossevatorio” di Renato Mannheimer dal titolo “Italiani, voglia di Stato più dei leader di Firenze”. E’ da leggere soprattutto le tabelle riassuntive. Esprimono chiaramente un aspetto (culturale?) italico. A questo punto visto che la divinità Stato è sommessamente adorata e desiderata perché non dovrebbe fare quello che vuole? Per esempio tirar via tutti i soldi che vuole? Confesso, sono molto pessimista e a chi mi chiede un parere consiglio sempre di studiare una buona lingua straniera ed andare via dall’Italia. Sorry.

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