13
Lug
2011

Dice Der Spiegel: punire l’Italia è del tutto ragionevole

Istruttiva intervista dello Spiegel a Hans-Peter Burghof. I politici italiani farebbero bene a leggerla. La tesi è chiara: punire l’Italia è del tutto ragionevole. Il premier? E’ lui il primo a indebolire l’Italia con le sue “reckless chatters”. Tremonti? Convincente quando parla incessentamente per primo di tagli alla spesa e riforme, un po’ melodrammatico quando identifica il suo destino personale con la solidità dell’Italia, ma…

It doesn’t make Italy any more credible when Berlusconi cracks jokes about him.

Aiutare la Grecia sì e l’Italia no? Ha senso, proprio perché l’Italia è un’economia grande e forte di un proprio solido apparato industriale. Ma anche Schauble dice che non è come la Grecia? Ha torto il superministro tedesco, perché l’Italia ha un debito pubblico al 120% e ora il mercato fa bene a chiedersi se prestare soldi alla Repubblica Italiana abbia senso. Ma non è tutta colpa della speculazione? Niente affatto, sono i politici a cedere che il mercato sia fatto da bambini capricciosi che qualche parolina basta a sedare, ma sbagliano i politici perché il mercato evidenzia ragionevolmente le sue preoccupazioni, come fanno le persone adulte. Ma l’euroarea non va difesa in quanto tale? No, ogni Pasese risponde del suo debito, e finché sarà così tutto il mondo fa bene a distingere ogni singolo Paese dell’euro dall’altro. Semplice, lineare, e tagliente come un coltello. Non so dirvi se il rafforzamento della manovra in corso, con le annunciate liberalizzazioni e privatizzazioni che giudicheremo solo quando ci saranno note, sia da considerare davvero adeguato. Né come vada letta politicamente l’espressione usata usata da Tremonti, quando ha detto di una manovra rafforzata “accompagnata da chi l’ha varata”, parole ben diverse da quelle di Berlusconi che vuol restare in sella fino al 2013.  Ma il giudizio dello Spiegel dovrebbe essere scolpito nella testa dei politici italiani, in queste ore decisive. Altrimenti ogni persona ragionevole non potrà avere dubbi. Tra la continuità del governo e un governo diverso, se i mercati bocceranno clamorosamente la neomanovra, bisogna preferire un governo diverso, se naturalmente nascesse sulla base di misure più adeguate di ciò che non fosse bastato.

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56 Responses

  1. p4r0d5

    tutta l’europa è stata colpita dall’ondata di vendite; l’italia ha solo il demerito di avere una borsa più piccola e sbilanciata di altre e ha fatto più rumore: ha fatto scalpore per il numero -4% , ma dei 70miliardi bruciati in europa, 15 erano italiani.
    l’attacco, chiamiamolo così, non era mirato solo all’italia, ma a tutta l’area euro.
    la causa scatenante è stato l’aumento a 1,5% del tasso d’interesse da parte della bce, che è andato a toccare dei punti delicati e sensibili (come a luglio del 2008 a ben vedere).
    il mercato sa che l’euro è debole, che la commissione europea è lenta e poco efficace.
    sa che alla bce sono una branco di smidollati e nulla facenti.
    quindi la battaglia non si può ridurre solo a berlusconi, il governo debole o debito pubblico al 120%: sostenere questo è da disonesti.

  2. CLAUDIO DI CROCE

    Anche Giannino si è ormai convertito all’idea che i guai dell’Italia sono colpa di Berlusconi che ” cracks jokes about him “. Premesso che non ho capito la frase – forse Oscar la potrebbe tradurre -adesso siamo al punto che politica italiana deve essere scritta ” con parole taglienti ” da Hans Peter Burghof , che confesso la mia ignoranza non so chi sia , forse un giornalista !!!.Ma davvero Giannino crede che un nuovo governo – in cui ci sarebbero ovviamente Bersani,Santoro, Vendola, Diliberto,Fo,Pisapia, Grillo, Rosy Bindi, qualche noglobal e compagnia urlante – sarebbe in grado di varare e sostenere una manovra molto più pesante di quella fatta da Berlusconi/Tremonti ? Crede che sarebbe in grado di fare alcune cose che io e sono sicuro anche lui riteniamo indispensabili – e non da oggi ma da decenni -e cioè:
    – vendita di almeno il 50% delll’immenso patrimonio immobiliare pubblico che adesso serve solo a piazzare partiti, sindacati, burocrati, associazioni varie, parenti, amici e che è fonte oltretutto di corruzione;
    -riduzione del 30% del personale pubblico ;
    – innalzamento a 70 anni per tutti dell’età pensionabile ;
    .- divieto assoluto di invio di militari all’estero per operazioni costosissime e inutili ;
    – riduzione dei costi della politica centrale, locale ;
    PD, SEL, IDV la approverebbero ?

  3. p4r0d5

    sono assolutamente d’accordo con te, claudio.
    aggiungo anche che in giro ho letto i commenti degli espertoni che sono raggelanti: ho sentito deaglio proporre ancora di vendere l’oro in cassa.
    o sono tutti pazzi da legare oppure non ci capiscono nulla (oppure sono profondamente falsi).

  4. rugantino

    Complimenti al signor Di Croce per il suo acuto commento. Potrebbe rimpiazzare domani stesso Sallusti come editorialista del Giornale. Il fanatismo di certe persone è veramente inquietante.

  5. voltaire

    tutta l’europa è stata colpita dall’ondata di vendite; l’italia ha solo il demerito di avere una borsa più piccola e sbilanciata di altre e ha fatto più rumore: ha fatto scalpore per il numero -4% , ma dei 70miliardi bruciati in europa, 15 erano italiani.
    l’attacco, chiamiamolo così, non era mirato solo all’italia, ma a tutta l’area euro.
    le cause sono altre: per esempio l’aumento a 1,5% del tasso d’interesse da parte della bce, che è andato a toccare dei punti delicati e sensibili (come a luglio del 2008 a ben vedere).
    il mercato sa che l’euro è debole, che la commissione europea è lenta e poco efficace.

    non si può ridurre tutto solo a berlusconi, il governo debole o debito pubblico al 120%.
    troppo semplicistico.

  6. mick

    Sembra si vada in questa direzione. Ormai il ruolo di presidente del consiglio lo svolge Tremonti, le cui parole sono state piuttosto chiare.
    Il vero rischio sarebbero le dimissioni di Tremonti e la permanenza di una specie di “governo ombra” che oltre a non governare (se non andando appresso a conto in banca del capo e alle boiate del demagogo padano) impedisse di fatto la formazione di un nuovo governo… di transizione?

  7. stefano tagliavini

    @CLAUDIO DI CROCE
    mi scusi non voglio offenderla, ma è tutta farina del suo sacco o è colpa del caldo? Una manovra molto più robusta e strutturale che renda il nostro paese serio e credibile è necessaria, ineluttabile e solo con il consenso di tutti può essere digerita dagli italiani. Per fare questo ci vuole un governo, forse di tecnici, che non sia legato alla logica dei voti e delle poltrone ma solo alla salute pubblica, per il resto ci può metttere chi vuole, da questo tunnel se ne deve uscire al più presto, continuare a parlare delle cose che lei ha citato è davvero allucinante.

  8. p4r0d5

    @stefano tagliavini
    la situazione è più complicata e coinvolge tutta l’area euro.
    i governi tecnici non sono mai andati bene in italia.
    in passato abbiamo già avuto problemi simili e si sono spessi risolti stampando denaro e spingendo sull’inflazione.
    alla bce hanno fatto l’opposto: hanno aumentato il tasso d’interesse per contenere l’inflazione generando come effetto domino il crollo delle borse.

  9. CLAUDIO DI CROCE

    @rugantino

    @stefano tagliavini
    A Torino ,dove vivo, oggi per fortuna la temperatura è accettabile . Oltre che le battute mi piacerebbe leggere qualche proposta seria : il governo di salute pubblica da chi dovrebbe essere scelto ? Chi sarebbero i “tecnici ” ? Fate qualche nome ?Spero che non si ricordino Ciampi e Amato che erano tutto fuorchè tecnici . Per quanto riguarda il fanatismo mi pare che i dipendenti dell’editore italosvizzero – che io come ex dipendente ricordo come il becchino dell’Olivetti , grande azienda italiana chiusa dal suddetto editore -come quelli dell’Unità, del Manifesto , del Fatto non brillino per moderazione.

  10. mario unnia

    E adesso arriva anche Hans-Peter Burghot che, grazie all’indefesso Giannino, ci comunica la sua ricetta: punire l’Italia. E’ l’ennesima ricetta di economisti, politologi, costituzionalisti (o presunti tali), e di editorialisti più o meno competenti: vengono in mente i vecchietti che all’osteria discutono di calcio e parlano come fossero i commissari della Nazionale. Fiera delle vanità, lasciamoli sfogare. Teniano d’occhio la baracca e facciamo due conti, e poi
    ‘Votare? grazie NO!’

  11. stefano tagliavini

    @p4r0d5
    Intendevo governo tecnico nel senso di governo che ha il coraggio di prendere misure idonee senza il vincolo dei voti, potrebbe essere anche un governo di politici insomma fate voi ma occorre un governo che metta mano a riforme dei conti economici senza massacrare le classi sociali più deboli elimando privilegi e sprechi. Pura utopia immagino.

  12. Fabio

    Mi chiedo sempre come mai gli economisti una volta entrati in parlamento, poi inizino anche loro a fare molto poco e a giocare a tamburello con gli avversari politici.

    Siamo ad un passo da innescare senza ritorno problemi che ci porteremo dietro per decenni, e purtroppo nel medio/lungo periodo questi problemi di alta finanza entrano nella casa di tutti con la conseguenza che se ora già non si sta per niente bene (qualcuno come i disoccupati invece stanno già molto male), tra poco si starà peggio…

    Chiedere dunque scelte radicali e rapidissime è normale, ma non c’è nessuno con la spina dorsale per fare scelte di questo tipo ed essere magari contento di perdere voti ma di salvare il Paese. Difendere Berlusconi è assurdo in ogni caso, chi si trova da tempo in sella del a dirigere il Paese, non può fare finta di nulla e pensare solo al suo orticello. Tremonti non è in grado di recuperare nulla se non qua e là, altro che rinforzo della manovra.

    Ed infine, se i tedeschi credono che punire l’italia sia utile, lo pensassero pure, tutti pensano al loro singolo interesse in caso di crisi (grosso problema da risolvere per L’Europa ancora da fare…) ma dopo che la locomotiva tedesca non avrà più nulla da tirare in europa che avrà una moneta unica debole, cosa farà oltre che magari far perdere meno voti alla Merkel? Terrà da sola testa alla Cina? Mah, non credo proprio.

    Le palle fuori adesso!!! o si va avanti collettivamente o singolarmente, chi prima, chi dopo, se verrà schiacciati nel tritacarne che avanza dei Paesi in via di sviluppo.

    Vedete voi se serve ancora tifare per i rossi o per i blu…

  13. Gionata Pacor

    Occorre che questo governo faccia i tagli adesso. Invece ci sono raccolte di firme contro il taglio delle pensioni ai parlamentari o contro l’eliminazione degli ordini professionali, ma nessuna raccolta di firme per un ulteriore taglio di qualche decina di miliardi di spesa pubblica. Non è Berlusconi il problema: sono i parlamentari, le caste, le clientele… e il grave è che dovessimo avere dei disordini sarebbe perché queste caste e queste clientele si organizzano per difendere i loro privilegi, e non perché si organizza chi quei privilegi li paga!!!!

  14. DPzn

    Non esistono governi tecnici. Scegliere un’imposta tipo ISI (durò un anno e si trasformò in ICI) piuttosto che una vendita razionale del patrimonio pubblico immobiliare italiano è una scelta politica. Quando sento Casini, Bersani, Vendola, Fini, Montezemolo e tanti altri parlare di governo di transizione, di governo “istituzionale”, di governo “tecnico” mi sento scippato oltre che dei risparmi anche dei miei diritti politici, cioè il diritto di scegliere insieme a tutti gli altri italiani il nostro governo. Se il governo cade, si vada a nuove elezioni senza imbrogli spacciati per alta politica. Un governo “tecnico” è un governo di pirati: fanno lo scippo e tornano a casa.

  15. stefano tagliavini

    @DPzn
    quelli eletti fino ad ora cosa hanno fatto? Sono stati eletti, hanno scippato e sono tornati con il consenso elettorale, bella roba. Ma non sarebbe ora di guardare alla sostanza più che alla forma?

  16. daniele

    @Gianni
    un’analisi da fine politico, ricordo che il pci al governo del paese non ci andè mai, mentre chi ci ha governati e portato il debito ai livelli attuali sono gli stessi che sotto altre bandiere ci stanno governando adesso, tipo Sacconi quindi prima di dire sciocchezze lontene dalla realtà sarebbe meglio ripulirsi da stupidi pregiudizi e usare il cervello

  17. stipe

    dott. giannino per favore non offenda la SUA intelligenza!
    lo Spiegel è sempre stato un periodico pedantemente, ferocemente, meschinamente anti-italiano, come solo lo sanno essere gli ambienti culturali di orientamento SPD. Ricambiamoli con uguale disprezzo! Per i tedeschi noi italiani siamo da sempre il popolo da ‘punire’, oltre che naturalmente da disprezzare e da insultare. Legga gli ultimi due secoli di letteratura tedesca, e vedrà come viene affrontato (con pochissime eccezioni) il tema de “l’italiano”. E non creda che su questo ‘heritage’ si possa passare in quattro e quattr’otto, magari in nome degli ‘ideali europei’. Ci vorrà molto più tempo! Angela Merkel viene da una carriera costellata di scndali (si informi!!), ma provi a dirlo a un tedesco! Ma loro a ogni passo attaccano e insultano Berlusconi!! Ma gli economisti credono che basti avere una formazione ‘economica’, e economica nel vero senso del termine, cioè da quattro soldi, è infatti la loro. VOGLIAMO ECONOMISTI MENO IGNORANTI!

  18. giancarlo

    @Gianni
    sarebbe come dire ad un paziente che soffre in ospedale per un incidente stradale:
    hai perso un arto. il tuo problema è la febbre. ora ti diamo un tachipirina e ti dimettiamo.

    complimenti la colpa non è degli altri partiti al 70%. la colpa è di chi è al 30%.
    come dire che oggi la colpa del casino italiano dopo 8 anni di governo berlusconi non è di berlusconi. è del PD.
    certo mi ricordo benissimo cosa disse silvio in campagna elettorale per domandare la rielezione. disse: in tutti gli stati moderni i capi di governo hanno bisogno di 2 legislature per fare le riforme. lo diceva per scusarsi di non aver riformato un piffero nella sua prima legislatura. ora, agli sgoccioli della seconda legislatura, cosa ha riformato?
    Alla fine con questa manovra si è compreso: NIENTE.
    ed economicamente se l’è presa sempre coi soliti: i lavoratori.
    Non per via del ticket sanitario: che costerebbe alla mia famiglia 100/200 euro all’anno.
    Soprattutto per il taglio indiscriminato delle agevolazioni fiscali sul 730.
    questo si che è un furto: ho rstrutturato ed efficentato la mia casa spendendo ed indebitandomi, calcoli alla mano ci rientro grazie al 36% et 55% di risparmio fiscale. O meglio, ci rientravo, nelle spese. Il punto è che dal 2013 mi tagliano l’agevolazione di un quinto: costo per me 1.500 euro all’anno. BENE. Lo stato (e anche berlusconi) utilizzano sempre lo stesso sistema: Quando si tratta di fare favori a se stessi emanano leggi che danno loro vantaggi immediati (vedasi leggi giudiziarie ad personam). Quando si tratta di dare direttive fiscali ai cittadini, che per il contribuente costituiscono anche una base per le sue scelte, cambiano la normativa a posteriori, con effetto immediato. BENE. 1500 euro fregate per ogni anno. se avessi saputo prima non avrei ristrutturato e mi sare i tenuto in tasca 1500 euro all’anno per 4 anni: totale 6.000 euro di furto. BENE. avrei preferito una patrimoniale. almeno sarei stato in compagnia di altri che avrebbero pagato magari 1500 euro a testa solo per il solo fatto di aver posseduto qualcosa. io paghero’ per il fatto di essermi fidato di una legge dello stato italiano.
    e facciamola questa benedetta patrimoniale. facciamola una volta per tutte. mal comune è davvero mezzo gaudio

  19. DPzn

    @stefano tagliavini Se una democrazia funziona male (come la nostra) non vuol dire che è meglio una bella dittatura, anche se mascherata da governo “tecnico”. Penso che sia una questione di regole. Per esempio, dovrebbe essere vietato ai parlamentari di “cambiare casacca”: hanno fatto un patto con i propri elettori e dovrebbero rispettarlo. Già se ci fosse questa piccola regola avremmo governi molto più stabili ed in grado di mantenere le promesse elettorali (mi riferisco alla penosa vicenda di Fini, ma anche a Bertinotti, che stroncò il primo governo Prodi, che mi piaceva).
    Non perdiamo la speranza!

  20. sinbad

    Dott Giannino,

    tutto vero…e allora?
    vogliamo parlare delle banche tedesche e del gioco sporco ai danni dei greci per dare loro tempo di defilarsi? Sono convinto che Der Spiegel considera il voto del Parlamento greco “responsabile”. (Questo è solo un esempio).

    Der Spiegel è autorevole in sè? o vogliamo indagare sulle tante sparate telecomandate sul passato? (degno compagno dell’Economist, delle tre sorelle zoccole del rating – copyright de IlGrandeBluff-)

    Non sarà forse ora di incominciare a distinguere tra liberismo e mondialismo?
    Non sarà forse che lei, dott. Giannino, del tutto in buona fede, sia un po’ troppo esposto alla filosofia mondialista? (nb. non penso a nessun complotto, penso solo alle corporazioni/istituzioni mondiali che, come gli avvocati in Italia, pensano solo al loro interesse).

    Quando si capirà che applicare gli standard mondialisti a tutti, senza distinzione, porta alla distruzione della convivenza civile?
    Non sarà forse giunto il momento di (solo come esempio):
    – staccare il rating delle sorelle zoccole dai vincoli di investimento dei fondi ?
    – se trasparenza sui conti nazionali ci deve essere, trasparenza anche su chi compra e vende TUTTI gli strumenti finanziari?
    – evitare di “giocare” allo scoperto sui mercati mondiali e abolire i contratti otc?
    – stabilire degli standard di tutela dell’ambiente e del lavoro a livello mondiale permettendo di alzare barriere doganali in caso di non rispetto?
    – evitare Stati che giocano su due fronti come la Gran Bretagna che sono nell’Ue ma sorreggono i paradisi fiscali?
    – sostituire il dollaro come moneta di scambio?
    – etc. etc.

    Ecco…quando incominceremo a parlare di questo seriamente, allora sarò disposto a sentire le ramanzine del Der Spiegel o dell’Economist…

    Ricordo che la loro politica sta distruggendo la classe media dei Paesi Occidentali. Sarà bene che qualcuno incominci a mettere in un database i nomi dei mondialisti al fine di lasciare a futura memoria chi considera l’umanità un mero strumento di investimento (Adam Smith si sarebbe vergognato di questi suoi presunti eredi) e fare in modo che la gente si possa ricordare cosa fecero dell’Occidente quando torneranno a fare i “professorini” perchè avranno distrutto l’Oriente.

    Saluti.
    sinbad

  21. Matteo Dellanoce

    @giancarlo
    Berh! Se guardiamo alla vita del paese dal 94 ad oggi direi che dalla riforma Biagi, alla possibile modifica dell’articolo 18, dalla riforma costituzionale fino al referendum sull’acqua il PD ha sempre detto no!
    Beh! La responsabilità dei no è decisamente sua! E non dite che il centro destra nonostante i Fini Casini non ha proposto o realizzato nulla per demeriti suoi!
    Matteo Dellanoce

  22. jacopo

    a parte il fatto che der spiegel non è il frankfurter, vorrei capire che dire allora di quei politici tedeschi (merkel) che si stanno comportando da due anni come donnette isteriche:
    la grecia non si salva, poi si capisce che saltando la grecia saltano le banche tedesche e allora la si salva (termonti e berlusconi devono però spiegarglelo per bene.
    6 mesi fa si prolunga la vita delle centrali nucleari salvo poi rimangiarsi la parola e tenersene tre (perchè il minimo non possiamo non garantircelo), già ma le 20 centrali da smantellare sono molto più inquinanti delle scorie che producono.
    Certo noi abbiamo mille difetti, compreso quello di incensare chiunque sia straniero pur di affondare il nostro rivale interno.

  23. Alba

    Sono una ragazza straniera ( ormai di adozione italiana) e laureata in Economia. Sono una forte sostenitrice del libero mercato, della libera inziativa privata e del diritto delle persone di decidere liberamente della propria vita.
    Francamente, ieri, sono rimasta abbastanza sconcertata dal ritiro della proposta nella manovra dell’abolizione degli albi e della liberalizzazione delle professsioni (norme di tipo medievale a mio parere). Un tale azione me lo sarei aspettato da un Vendola, da un Diliberto e chi per loro professa l’idea di tutto regolamentato e dell’idea che lo Stato debba essere presente dovunque. Non me lo aspetto dal Popolo delle Libertà che si professa liberale ed è apparentemente a favore di una riduzione della presenza della stato nella vita economica, privata e sociale. Poi però, dopo 12 anni in Italia e dopo aver provato cosa vuol dire mancanza di iniziativa privata, restizione delle libertà personali nell’Est Europa, mi chiedo se effettivamente gli Italiani che tanto invocano le riforme, che tanto parlano di tagli dei sprecchi ( dei politici ma non quelli loro, come la sanità) siano poi così favorevoli a dei cambiamenti di tipo radicale che sconvolgerebbe la struttura sociale ed economica dell’Italia. Ed inevitabilmente per me la risposta è no. Credo che la maggior parte degli italiani sono conservatori, si aspettano che tutta la loro vita venga regolata da parte dello stato e che l’idea del libero mercato non gli piaccia tanto. Mi accorgo anche che le stesse persone sono quelle da 45 anni in su.E’ la stessa cosa nelle professioni, nelle università, nelle aziende, nella politica, in tutta la vita economica e sociale italiana. L’Italia è diventata un gerontocomio, un gruppo di persone, che per 30-40 hanno consumato più di quello che hanno prodotto e che non so che incentivi hanno a modificare l’attuale struttura visto che sono i primi che ne beneficiano.
    Infatti, in Italia, invece di farle le riforme, continuano a parlarne come in un salotto televisivo. Per come la penso, si fanno e basta. Quelli scontenti, strillerano 3 gg e poi tutto sarà dimenticato. Il principio delle riforme conddivise è una scusa per non farle Se la Thatcher avesse dovuto conddividere le sue riforme dragoniane probabilmente stavano ancora a parlarne. Forse allora, servono dei shock esterni, come quello successo questa settimana, per costringere queste persone ad avviare delle riforme, dei cambiamenti ormai inevitabili. Pena il fallimento del paese!

  24. Claudio Di Croce

    Resto ancora in attesa della traduzione della frase ” cracks jokes about him ” ma credo che neanche Giannino la conosca . Per quanto riguarda gli economisti credo che nella storia non ne abbiano quasi mai azzeccata una : in compenso sono bravissimi a spiegare,due giorni dopo l’evento o il fatto , come mai quanto è successo è contrario o comunque diverso dalle loro previsioni . Alla larga dagli economisti .
    Per quanto riguarda i giornalisti – attendo sempre di sapere che sia il guru Hans Peter Burghof – penso sia meglio stendere un velo pietoso : la loro supponenza, presunzione, faziosità è ancora peggio di quella dei politici.
    Per cui parlare governo di Salute(?) Pubblica o dei Saggi o dei Soviet fate voi , mi sembra un rimedio peggiore del male. Churchill sosteneva che la democrazia – cioè il governo scelto dal popolo e non dai ” Saggi “- è un pessimo sistema ma non ne esistono di migliori .
    Mi dispiace infine di constatare che anche in questo caso invece di tagliare con decisione la spesa pubblica enorme, fonte di corruzione ,e non più sostenibile, si parli sempre di usare la violenza delle leggi per rubare altri soldi dalle tasche dei cittadini.
    Devo però dire che io credo che la maggioranza degli italiani – milioni dei quali vivono benissimo grazie alla enorme spesa pubblica – siano in fondo contenti di questo sistema.

  25. ATTILIO

    CARO GIANNINO, LA SEGUO OGNI GIORNO SU RADIO 24 , CONCORDO SULLE SUE IDEE SPECIE PER QUANTO RIGUARDA MENO STATO, MENO TASSE E PIU’ RIPRESA!! COSA SUCCEDERA’ SE L’ITALIA IMBOCCA LA VIA DELLA RECESSIONE???? PERO’ LE DEVO ANCHE TIRARE LE ORECCHIE. LEI CERCA, SI AUSPICA, INVOCA CHE QUALCHE POLITICO IMBOCCHI QUESTA STRADA. MA ESISTE UN POLITICO DEL GENERE ORA IN ITALIA?? FORSE E’ ORA CHE LEI SCENDA DAL SUO PIEDISTALLO DI PROFFESSORE E SIA DA FARE PER ORGANIZZARE QUALCOSA DI NUOVO IN POLITICA. QUALCUNO DISPOSTO A SEGUIRLA C’E’ DI SICURO. GRAZIE.

  26. adriano

    Ha ragione Claudio Di Croce.Occorrono proposte non chiacchiere.Nessun politico parla delle norme propedeutiche a qualsiasi manovra.Manca quindi la credibilità.Senza leggi per il pareggio in bilancio ed obbligo di limitazione alla spesa,si parla di niente.Tutti agiscono facendo o credendo di fare i propri interessi.Chi non ci riesce si consola e si assolve citando la speculazione.Per evitare danni occorre estinguere il debito o presentare provvedimenti credibili a farlo.Mancano.L’unica proposta è quella sinistra di Amato sulla patrimoniale,naturalmente condivisa da chi è favorevole alle grandi intese.Tutti responsabili,nessun rischio politico,solita roba.Senza la premessa non è convincente,ma possibile.L’effetto sarebbe tangibile ed immediato.Preferisco la vendita dei beni dello stato,iniziando da quelli mobili.Se per il patrimonio artistico alienabile a tempo determinato o in usufrutto vi sono acquirenti,si può provare.Si dice che i magazzini dei musei siano stipati di opere non catalogate di cui si ignora l’esistenza e la consistenza.Incassi certi e segnali sicuri.Poi ci sarebbero i tagli,preceduti per essere assimilabili,dall’azzeramento dei costi e dei compensi in politica.Le critiche a chi governa sono condivisibili,anzi di piu’.Non occorrono sarcastici riferimenti ad autorevoli giornali inglesi o citazione di illuminate personalità tedesche.Resta l’amara considerazione che è l’unica novità del ventennio e gli altri sono peggio.Si fa presto a rifiutare queste considerazioni,ma si cambia per migliorare ed il panorama attuale ricorda il deserto dei Tartari,aspettando Godot.

  27. dedi

    Io credo che Giannino abbia ragione e sono stupito dalla poca lucidita’ dei commenti.
    Se fossi un tedesco perche’ devo aiutare un paese dove il capo del governo e’ un criminale ( corruttore acclamato dalla giustizia dello stesso paese) e sostenuto da gran parte dei cittadini? Perche’ devo pagare una classe politica inetta e corrotta? ecc..
    Sarei disponibile a dare una mano ma poi, se non cambiano, non farei sacrifici per tale gentaglia.
    Cosa fara, oltre a quello in corso, il governo ( e tutti i politici) se non pagare in modo non discriminato debiti ed inefficenti ai cittadini italiani.
    Come?
    Inflazione e blocco redditi piu’ bassi.
    5% di inflazione ridurra’ del 25% il debito in 5 anni, un’altro 25%verra’ blocco pensioni,riduzione spesa sociale,blocco salari statali,aumento costi istruzione,ecc
    aumenteranno evasione,costo della politica ( oltre regioni,comuni,provincie avremo le macroaree e i ministeri dupplicati qua’ e la’)
    Dopo 5 anni il debito sara’ del 30-40% inferiore e il 5% degli italiani avranno il 60% della ricchezza.
    Questo se il tedesco stara’ a guardare e non ci fara’ uscire dall’euro,fatto che accellerera’ tutto il processo ed il nostro definitivo passaggio al terzo mondo dei paesi sottosviluppati.

  28. sinbad

    @dedi
    “Se fossi un tedesco perchè devo aiutare un paese dove il capo del governo è un criminale….ect. ect”

    E perchè da italiano devo farmi carico delle esposizioni delle Banche Tedesche?
    Perchè da italiano devo avere una moneta ritagliata sulla fiscalità tedesca?
    Perchè da italiano devo pagare indirettamente i fondi di salvataggio delle nazioni aggravando il mio debito?

    La moneta è più di un mero oggetto metallico o cartaceo ma rispecchia il sistema e la natura di un Paese.
    E “io” (come italiano) non sono tedesco…e non lo sarò mai.
    Solo un mondialista può COSTRINGERMI ad esserlo…a scapito di ciò che sono (…e infatti, da italiano non risparmio più, sto perdendo il mio valore di acquisto vs il mercato interno, mi vendo ciò che ho, distruggo il mio suolo usando tutti i mezzi che ho pur di coltivare quello che il mio suolo per natura non ha mai voluto far crescere ma lo devo fare per “efficienza”, mando i miei figli a combattere a migliaia di km di distanza senza la garanzia di avere un ritorno effettivo, etc. etc.)

    Chissà quali sono i commenti poco lucidi…
    sinbad

  29. Fabio

    Ma che pochezza di fantasia!! L’euro equivale al Terzo Reich, e come quello Cosmicamente sbagliato. E come quello verrà abbattuto con l’aiuto dell’Italia ( se la Germania non si fosse alleata all’Italia avrebbe sicuramente vinto). Allora morirono in molti, ora molti perderanno molti soldi. Tutto sommato questo io lo considero un bel progresso.
    Saluti

  30. André

    @Alba
    Hai ragione da vendere, su tutto. Fanno davvero ridere quelli che pensano che la colpa sia di una parte politica piuttosto che un altra. La classe politica, tutta, rappresenta il proprio corpo elettorale, rappresenta gli italiani. Gli individui che stanno in parlamento sono fatti della stessa pasta di chi li ha votati – e continuerà a votarli, per poi lamentarsi della casta e dei privegi. Chi ha impedito alla popolazione di esprimere negli ultimi cinquant’anni un partito di ispirazione liberista – almeno uno?

    E hai drammaticamente ragione quando sottolinei come l’attuale esecutivo rappresenta pure quanto di più “liberale” esiste nel panorama politico. Se non fanno il tifo per il libero mercato questi, chi lo farà? Pensare che le forze socialdemocratiche italiane e gli eredi del partito comunista si inventino qualcosa di diverso dal punire chi ha fatto i soldi – è da folli.

    Il Der Spiegel poi farebbe meglio a spiegare ai propri lettori che il salvataggio “della Grecia” è in realtà un salvataggio delle banche tedesche (e francesi). Sono le banche tedeche che sarebbero nei guai se la Grecia smettesse di pagare. La Grecia, come del resto tutti gli indebitati fino alle orecchie, avrebbe solo da guadagnarci dichiarandosi fallita. Ma questo non lo si dice. Anche lì, il popolo preferisce sentirsi cantare le canzoni più dolci e tradizionali – quelle danno addosso, in modo un po’ razzista, ai paesi dell’area mediterranea.

    Poi, Alba, dici che hai provato sulla tua pelle il regime sovietico. Un po’ ho viaggiato nell’Est Europa, in particolare in Lituania. E mi è sembrato che anche lì le persone hanno una mentalità analoga ai loro colleghi italiani. Anche lì molta gente si aspetta che qualcuno dall’alto provveda ai suoi bisogni. I politici, anche quelli locali, si muovono a livello legislativo per favorire chi li finanzia, assegnando lavori pubblici o giocando sulla speculazione edilizia. La gente lo vede, accetta la corruttela diffusa, si lamenta – e alla fine torna a votare, sperando magari in futuro di prendersi una fetta di torta a spese altrui. Ti dirò di più. Ho sentito molte persone, non solo anziani, dire che stavano meglio quando non dovevano preoccuparsi di niente e provvedeva (malaccio) a tutto lo stato.

    Cosa fare? Se la pensi come me, siamo già in due. Ci si può organizzare, possiamo scrivere, possiamo fare tante cose. Se si raggiunge una massa critica e la volontà di fare – si possono anche avere obiettivi politici. Io cerco sempre di spiegare le ragioni del libero mercato a chi mi sta intorno, e nel mio piccolo, ho convertito parecchie persone. Se vuoi cambiare qualcosa, anzitutto per il tuo bene, cerca spiriti affini e diffondi idee di libertà. Io faccio quello che posso.

  31. André

    @dedi
    Ma la classe polica corrotta – a chi elargisce indebitamente i benefici? Siamo sicuri che chi sguazza nel malcostume politico siano solo amici, parenti e amanti dei politici? Siamo sicuri che una fetta importante della popolazione non viva a spese di altri, costretti a pagargli i debiti, proprio grazie alle leggi scritte dai maledetti privilegiati in parlamento? Il privilegio dei politici è la punta dell’iceberg. Il privilegio, quello vero e immeritato, è diffuso in tutte le pieghe dello stato sociale, così come l’irresponsabilità. Se pensi che cambiando il colore dell’esecutivo cambierai una virgola di tutto il bengodi nazionale sei davvero un credulone.
    Prendi solo il sistema pensionistico obbligatorio, nato con il fascismo – e oggi incensato da destra a sinistra. La premessa morale è che siamo tutti come bambini, incapaci di pensare al nostro futuro. Quindi qualcuno deve farlo per noi. E lo fa proprio bene, visto che dà oggi alla maggior parte dei pensionati INPS più di quello che hanno versato personalmente (gestione separata esclusa). Dove tira fuori i soldi in più? Ci pensa – senti come suona bene – la “solidarietà generazionale”. Oggi chi paga i contributi lo fa per pagare la pensione di chi già è a riposo – per la sua pensione, si vedrà. A casa mia si chiama rubare. E i beneficiari del furto sono tanti, tantissimi pensionati italiani che al bar stramaledicono le donne, il tempo ed il governo – quello stesso governo che gli dà una pensione per quattordici mesi l’anno, pari quasi al doppio dei contributi versati.

  32. Andrea

    Il vero problema e’ il meridione! I tagli alla spesa spesa sono… i tagli alla spesa del meridione! La realtà dei fatti e’ che ogni soldo investito nel sud non frutta nulla ne mai frutterà. Purtroppo quei soldi spesi inutilmente per il sud andavano reinvestiti nella parte buona dell’Italia, perché in ogni azienda bisogna reinvestire parte del capitale. Il nord e’ invece stato spremuto e consumato senza che fosse giustamente risarcito per tutto questo lavoro… Sono arrivate le vacche magre; adesso l’azienda non e’ più competitiva, non ha soldi da investire, NON puo’ CRESCERE… e beffa delle beffe adesso le aziende se ne stanno andando!

  33. carlo grezio

    caro giannino
    mi meraviglio della meraviglia.
    che altro potrebbe pensare una persona sensata , tedesco o non tedesco, se non quello che lei riporta nell’articolo.
    Essere governati da anni dal truffatore di arcore non aiuterebbe nessuna nazione, tantodimeno uno stato sull’orlo del dissesto come l’italia.
    ho letto con un certo spasso i commenti irati dei suoi liberisti immaginari…. sono solo trinariciuti berlusconiani che rappresentano coerentemente coloro cui hanno dato delega.Con questi non c’e speranza.
    Auguri.

  34. giancarlo

    Gianni :@giancarlo Il problema dell’Italia sono 70 anni di PCI al 30%.

    Guardi Giani, io non sono comunista.
    Non m’offende.
    Lei la pensa così e allora fa bene a votare PDL.
    Io non trovo un unico partito colpevole.
    Dico solo che abbiamo gettato la prima repubblica alle ortiche per tangentopoli.
    Ma nella prima repubblica c’erano personaggi che dal 1945 al 1965/70 hanno guidato un miracolo. per cui ho ripstto per la prima repubblica.
    La seconda repubblica è iniziata senza che ci fosse stata una monarchia immediatamente prima…
    ed invece la quasi monarchia l’abbiamo avuta come risultato ex-post: berlusconi, che non se ne va via!
    E’ dal 1994 che ce l’abbiamo fra le palle.
    Sono passati decenni.
    Un secolo è finito
    E’ iniziato anche un nuovo millennio
    Questo non va via!!!
    E allora?

  35. Federica

    Il male dell’Italia è questo:Lecce, ritiravano pensioni dei morti: denunciati
    Nel mirino delle Fiamme Gialle 115 persone. fonte tgcom.it
    Come la puglia ci saranno altri casi in tutta italia e noi sempre zitti a subire.

  36. mario unnia

    Bei tempi quando la gente arrabbiata bruciava i municipi e i palazzi del sovrano. Di fronte alle decisioni pubbliche della Manovra non avrebbe esitato a farlo. E invece siamo qui a lamentarci e a crogiolarci nella ritrovata (?) unità del paese. Più autolesionisti di così… ‘Votare? grazie, NO!’

  37. Antonio S

    No credo si tratti di fanatismo, squalificare Bersani non significa redimere Berlusconi.
    Il blocco dell’italia ( politicamente) potrebbe essere riassunto nella incapacita’ di andare oltre questo modo di ragionare ..come dire binario: se dico “berlusconi e’ un pirla” passo per comunista, se dico “Bersani e’ incapace” passo per cugino di Sallusti.

    Anche se dolorosamente dobbiamo imporci di smetterla perche’ sara’ difficile fare le scelte giuste e difficili se rimaniamo prigionieri di qeusto modo di ragionare.

  38. Marioc

    Illuminante questo docente universitario:

    ” I mercati finanziari sono invece molto attenti alle cifre e non si lasciano tranquillizzare dagli annunci dei governi.

    Oggi osservano che l’Italia è molto indebitata e si accorgono che un investimento in Italia è ora meno sicuro, per cui la colpiscono scommettendo sul peggioramento della sua situazione: e questo non perché si lascino guidare dal panico, ma perché “colpire l’Italia è una cosa ragionevole””

    Ma dai! questi maturi attenti “adulti” mercati finanziari osservano “oggi” che l’Italia è molto indebitata, …si vede che sia i mercati che her professor Hans-Peter Burghof erano in vacanza su Marte negli scorsi 20 anni e sono tornati giusto la scorsa settimana….

    “L’Italia, secondo Burghof, dovrebbe approvare credibili misure di austerità il prima possibile. Non è detto poi che la situazione italiana sia realmente “contagiosa”, conclude: gli investitori sono in grado di valutare separatamente anche i paesi dell’euro e di distinguere l’Italia dalla Spagna, la Germania dalla Francia.”

    Non è detto no è ciusten pikkiaren duro qvesti italianen stupiden, facciamolo pure zenza pauren ke a noi krukken non ci pvò kapitaren nullen, i merkaten zanno distingueren bene fra noi arianen sani e maialen mediterranei, kosì poi vacanzen in skifida italien tiventa pure più economica…

    Ma non è che l’ha disegnato Bonvi? Mi sa di si

  39. Nick

    Sono un piccolo esploratore del web, un balilla, un pioniere se preferite. Mi capita di leggere di tutto senza mai intervenire ritenendomi competente solo dell’incompetenza sulla quale cammino ogni giorno. Questa è l’eccezione perchè ho una domanda alla quale trovo risposte troppo ovvie mentre vedo che assilla i più illuminati. L’Europa va male eccetto che per i più ricchi = arricchiamo quei fannulloni di poveri punendoli severamente. Se l’Europa punisce i poveri o lo fa usando metodi corporali o quelli diverranno più poveri ancora = ci sarà sempre qualcuno da castigare. L’Europa è piena di saggi economisti che scrivono libri ma non sanno gestire un’economia comunitaria = facciamola gestire dagli ingegneri con metodi matematici armati calcolando anche un certo numero di perdite. Concludo che il risultato forse sarà ancora peggiore ma almeno spegneremo l’ologramma dell’Europa dal risiko dei potenti ed i suoi abitanti torneranno a giocare a rubamazzo. Grazie dell’ospitalità e distinti saluti. Nick (L’Europa però si può fare come dimostra la sua falsificazione). a

  40. Logos

    @Claudio Di Croce
    Penso che il senso di “cracks jokes about him” sia la mancanza di fiducia nei confronti del Piduellino, il quale mette in ridicolo l’Italia e si prende in giro da solo con le barzellette che va raccontando per il mondo. Dopo il cucù alla Merkel allo Spiegel lo sanno bene. Del resto, le barzellette sono, ormai, l’unica cosa che esportiamo. L’Italia non è messa così male, la crisi sembra essere di fiducia, appunto. Il feticcio Berlusconi non è più credibile per via della sua stessa persona. E poi, presterebbe dei soldi a chi rimanda sempre il giorno del pagamamento degli stessi? A proposito di Btp, da 10 anni chi governa in Italia? Il rapporto deficit/pil è tornato a quello degli anni ’90 e senza la possibilità di svalutare!!! Chi diceva che eravamo messi meglio degli altri o che addirittura avevamo superato l’Inghilterra (2009)? Tagli seri non ce ne sono e la famiglia (vs “froci” e coppie di fatto), altro valore caro al Piduellino, se lo prende come sempre in quel posto quando viene l’ora di mettere i soldi sopra al tavolo. Inglese a parte, le consiglio un viaggio nel mondo anglosassone per capire il significato della parola Liberismo, il quale non ha nulla a che fare con quello praticato dagli ex-comunisti, socialisti, fascisti e democristiani (le faccio i nomi se vuole) che compongono la galassia Piduellina.

  41. DINO DARIOL

    Credo veramente che tra maggioranza e opposizione si potrebbe selezionare un gruppetto (piccolo) di gente che sappia quel che deve essere fatto al Governo: le riforme.

  42. Claudio Di Croce

    @Logos
    Faccio a Lei la stessa domanda che ho fatto ad altri senza ottenere risposta : fatto fuori Berlusconi – fonte di tutti i mali e comodo capro espiatorio – chi metterebbe al suo posto che pratichi una vera politica liberista ? Vendola , Santoro, Bersani, Grillo, Diliberto, Fo, Rosy Bindi , Rizzo, Pisapia, De Magistris ( che lui l’immondizia la toglie in cinque giorni e la crisi economica in due settimane ) o altri personaggi siffatti a sua scelta ?
    Credo di conoscere il mondo anglosassone – ho viaggiato per lavoro per oltre trentanni – e penso di poter dire che i personaggi che ho nominato non prenderebbero neanche il 10% dei voti , in Italia – paese dominato dalla cultura comunista, socialista , statalista -rischiano di prendere la maggioranza : allora si che avremo un governo liberista.

  43. Salvatore

    Caro Giannino, in inglese si usa spesso l’espressione BOLLOCKS, che penso calzi perfettamente alla giustificazione data dallo Spiegel (e da lei condivisa) della speculazione del mercato nei confronti dell’Italia.
    Nel suo pezzo alquanto superficiale si dice che il mercato fa bene a punire l’Italia, ma noto una grave incoerenza in questa sua affermazione, visto che spesso e volentieri tiene a sottolineare che il mercato NON punisce nessuno, ma fa ciò che fa in quanto il suo unico ruolo è quello di fare soldi.

    Già in passato mi è capitato di notare come lei assolva SEMPRE il mercato (e i mercatisti, perciò i tedeschi che in Europa sono quelli più convinti ed efficaci), e questo è l’unico difetto che trovo nella sua brillante e decisamente eccitante capacità di sintesi e analisi delle fasi economiche internazionali.

    Il fatto che i mercati puniscano l’Italia per le barzellette di Berlusconi mi sembra un insulto all’intelligenza media. Se questo dovesse essere il metro di giudizio, l’America dell’amministrazione Bush sarebbe dovuta finire col culo per terra (perdoni il francesismo)

    Cordiali saluti
    un lettore (e ascoltatore) fedele

  44. Logos

    @Claudio Di Croce
    Guardi, non riesco proprio a vedere Berlusconi nella veste di capro espiatorio. Io in Inghilterra ci ho vissuto e sarebbero saltate delle teste per molto meno. Il problema è che sono passati tre/quattro anni di grande depressione internazionale e noi ci siamo occupati SOLO di Santoro, dei “liberi servi” di mr B, delle Br a Milano con tanto di manifestazioni in mondo-visione contro i tribunali dell’ingiustizia, delle troie con posti di rilievo nella vita pubblica, dell’invocazione ad Obama contro la dittatura dei giudici di sinistra, del pied-à-terre e della cucina componibile di Fini…devo continuare? Lei investirebbe in paese così?. Mio caro, qui nessuno ha parlato di instaurare la dittatura del popolo. Se non si cambia mai voto, non si cambia mai niente. L’alternanza è il sale della democrazia. La mia non è ideologia, le parla un libertario che sarebbe più che felice senza establishment e tutto quello che da esso viene. Per tornare al nostro discorso, non credo che Berlusconi abbia fatto molto meglio dei suoi predecessori, anzi. Due legislature sono più che sufficienti per certificare il suo fallimento e quello della classe politico/sociale, “i mitici moderati” (leggi qualunquisti), che egli rappresenta.

    PS, Perchè voi Pidiellini pensate che tutti quelli che non sono con voi debbano essere per forza dei comunisti? Se siete esclusivi voi, siamo proprio a posto!

  45. CLAUDIO DI CROCE

    @Logos
    Se vogliamo parlare di economia vorrei ricordare che un Paese libero da Berlusconi e governato da un campione della sinistra italiana – citiamo solo gli USA – sono precipitati in una crisi economica peggiore di quella italiana . E se non vengono declassati è solo perchè hanno una forza politica e militare tale che se ne possono infischiare dei mercati . Se le cose andranno ancora peggio possono stampare moneta e anche sospendere i pagamenti del debito internazionale . Vogliamo ricordare il compagno Zapatero – altro campione osannato dai nostri sinistri per alcuni anni , ma adesso neanche più nominato , come Prodi dopo le sue dimissioni nel 2008 – e il suo integerrimo governo di persone solo dedite al bene pubblico , come ha gestito la crisi ?
    Ricordiamo che la Spagna ha un tasso di disocupazione del 25% oppure è meglio di no ?
    La Gran Bretagna secondo Lei è messa tanto meglio ? Spero ricordi che la Sterlina dall’inizio della crisi ha svalutato da 0.68 a 0,89 contro € e cioè il 30% , cosa che l’Italia faceva con la lira e adesso non può più fare.
    Ricordiamo o facciamo finta di niente che il vero problema economico italiano che sta causando la crisi – e cioè l’enorme debito pubblico – è nato durante gli anni della adesso osannata Prima Repubblica ed è stato causato da governi clientelari che compravano il consenso con la spesa pubblica ( e in questo erano d’accordo democristiani e socialisti al governo e comunisti all’opposizione ) ?
    Per quanto riguarda il ricambio della classe politica sono assolutamente d’accordo , ma mi pare che Lei si rifiuti di dire se le piacciono i nomi che ho indicato oppure ne ha altri da segnalarmi . Fatto fuori Berlusconi chi dovremo votare secondo Lei ? Oppure preferisce un Governo dei Saggi , degli Integerrimi o di Salute Pubblica , come preferisce , saltando le elezioni ?

  46. Logos

    @CLAUDIO DI CROCE
    Con Spagna, USA, UK ha citato degli esempi che non hanno nulla a che fare con l’Italia, in quanto la loro crisi viene dal settore privato (leggi credit crunch). Obama, forse, è un inetto ma ha trovato le casse federali svuotate dalla politica dissennata di Bush, fatta da due guerre, taglio delle tasse (ai più ricchi), mito della casa di proprietà per tutti (leggi mutui subprime), due bolle finanziarie (non dimentichiamoci anche quella dei dot-com tra 2000 e il 2002) e piano salva-banche Paulson (leggi SOCIALIZZAZIONE delle perdite). Bisognerebbe sfatare un mito: le tasse con la “destra” non diminuiscono. In occasione del centenario dalla nascita di Reagan, se non ricordo male, il New York Times ha pubblicato un articolo in cui si affermava che quella amministrazione non solo non diminuì la pressione fiscale, che aumentò, ma gonfiò a dismisura il deficit federale con dei progetti faraonici come lo scudo spaziale, sogno accarezzato anche dall’ultimo rampollo di casa Bush. Ha mai sentito parlare del complesso militare-industriale di Eisenhower?
    Per quanto riguarda la sterlina, i britannici stanno semplicemente svalutanto, ecco perchè non sono entrati nell’euro, per difendersi unilaterlmente, senza dover aspettare i burocrati di Bruxelles e gli egoismi nazionali. Ad ogni modo sia il rapporto deficit/pil della Spagna che quello della Gran Bretagna sono ben al di sotto del 100%, dunque con grandi margini di manovra, alla luce anche di una più bassa pressione fiscale. In Italia, però, si continuano a paragonare le cipolle con le patate. Conviene.
    Non abbiamo fatto la fine dell’Irlanda, non abbiamo fatto la fine della Grecia, non faremo la fine della Spagna, speriamo di non fare la fine dell’Italia.

  47. Logos

    @CLAUDIO DI CROCE
    Mi scusi, non ho risposto alla sua domanda circa l’alternativa. Prenda uno per strada se le fa piacere. Il suo amico Berlusconi si è incartato da solo con l’uso spropositato della demagogia (vedi Ici, patrimoniale e le famose tasche degli italiani), così ora ha fatto la fine del topo in trappola e non sa come fare per non perdere consenso. Voti Angelino Alfano, mi farò delle risate quando i leghisti, loro che ce l’hanno duro, voteranno per un terrone doc di nome Angelino. AHAHAHA

    PS il mio non è razzismo, anch’io sono terrone

  48. Logos

    @Logos
    Mi scuso per il post precedente, intendevo rapporto debito/pil invece che deficit/pil ben al di sotto del 100%. Buona giornata

  49. CLAUDIO DI CROCE

    @Logos

    @Logos

    @Logos
    questo blog non deve diventare una corrispondenza privata ; mi limiterò a dire che
    per quanto riguarda la parte economica le sue risposte sembrano quelle di un politico , parla d’altro e addebita ai governi precedenti lo stato miserevole dell’economia USA . se non sbaglio sono tre anni che il buon Obama, ripeto campione della sinistra italiana e non più di quella americana, governa . E’ sempre colpa delle crisi precedenti addirittura delle dot-com del 2001? cioè di 10 anni fa ?
    Gb ha svalutato del 30% la sua valuta come Le avevo ricordato : pensa forse che avremmo fatto meglio a stare fuori dall’euro anche noi e che gli osanna al suo arrivo – salutato da Prodi come il migliore risultato della politica italiana del dopoguerra – non erano così giustificati ? Ci hanno detto che avremmo risolto i nostri problemi : stop all’inflazione, alle svalutazioni selvagge e scomparsa del rischio Paese . Era vero ?
    E infine la cosa più rilevante e cioè l’enorme debito pubblico ereditato dalla Prima Repubblica dove , se ricordo bene, Prodi, D’Alema, Napolitano,Casini, Fini, e tanti altri ancora presenti hanno avuto un ruolo , secondo Lei pesa o no nella nostra situazione ? Ricordo che dopo la crisi nei Paesi che ho citato ma anche in Germania e Fancia il debito pubblico/PIL è aumentato in misura molto maggiore che da noi , anche perchè loro partivano da importi più contenuti.
    Lei ovviamente non cita la Spagna , ben salda nelle mani di un integerrimo governo sinistro ; sicuramente Lei pensa che i disoccupati spagnoli stiano meglio di quelli italiani perchè almeno hanno un premier che non organizza festini a casa sua.
    Per quanro riguarda le prossime elezioni non so ancora se e come voterò , ma una cosa è certa : mai darò il mio voto a esponenti di una ideologia delinquenziale e fallimentare da tutti i punti di vista come quella comunista , comunque mascherata .

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