Ok, il prezzo è giusto !
Periodicamente, ad intervalli brevi ed irregolari, appare sempre qualche market update di provenienza bancaria o finanziaria contenente stime econometriche dell’inflazione attesa dal mercato nei prossimi x anni a venire. Il succo del procedimento consiste nel determinare il differenziale in termini di rendimento annuale tra il tasso di interesse di un titolo governativo a cedola fissa (T-Bond o Bund ad esempio) ed un titolo governativo, di durata finanziaria similare, il cui valore di rimborso finale è indicizzato all’inflazione ufficiale. Facendo un esempio molto rozzo: se un BTP al 5% nominale, con scadenza a un anno, ha prezzo 100 ed un BTPi (indicizzato) con scadenza sempre ad una anno, ma cedola al 2%, ha anch’esso prezzo 100, significa che il mercato si attende un inflazione dei prezzi al consumo del 3% per i prossimi dodici mesi. Il calcolo in realtà è più complesso e si estende lungo tutta la curva dei rendimenti, il principio di fondo però è quello sopra esposto.