24
Ott
2012

Filosofia, scienza e terremoti – di Gianni Pardo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gianni Pardo.

La condanna dei geologi per il terremoto dell’Aquila nasce dalla confusione – che dunque può verificarsi ancora oggi – fra filosofia e scienza.

La filosofia, sin dalla più remota antichità, ha cercato la verità. Non la verità di un singolo fatto – “Piove o non piove?” – ma la verità definitiva su interrogativi di immenso valore: esiste Dio? Conosciamo la realtà com’è? L’uomo è libero o determinato? E persino: esiste la materia? Cosa che hanno negato in parecchi. Per non parlare degli scettici, che hanno dichiarato la verità inconoscibile.

Il metodo utilizzato in questa ricerca è stato caratteristicamente intellettuale. Per giungere alle sue teorie il filosofo non osserva la realtà, non fa esperimenti, non si abbassa neppure alle statistiche: arriva alle proprie conclusioni per via puramente logica. O, almeno, per una via che il pensatore stesso reputa logica e che pressoché inevitabilmente un suo collega contraddirà, con lo stesso metodo.

Malgrado la debolezza di un simile modo di procedere (che infatti non ha mai condotto ad una affermazione che mettesse d’accordo tutti) il filosofo non giunge a verità probabilistiche o “falsificabili”, per usare un termine popperiano: le sue conclusioni sono innegabili, immodificabili ed eterne. Per Aristotele o per Tommaso d’Aquino l’esistenza di Dio non è una loro opinione, o qualcosa che ulteriori dati potrebbero smentire: è una certezza da sempre e per sempre. Chi la pensa diversamente semplicemente sbaglia. Atteggiamento che, in politica, ha fatto giudicare il comunismo una religione.

Al contrario della filosofia, la scienza non parte dalla riflessione ma dall’osservazione. L’uomo primitivo, pur non sapendo niente di astronomia, era certo che il sole sarebbe sorto ogni mattina. Perché era sempre sorto, secondo quanto dicevano i suoi genitori e i suoi nonni. Va certo notato che la costante ripetizione del fenomeno – secondo il filosofo David Hume – non autorizza a dedurne la sua necessità: ma se questo è il punto di vista astratto e dopo tutto ineccepibile (infatti Hume è un filosofo) per la scienza un fenomeno che si ripete costantemente è “scientifico”. E sarà “scientifico” affermare che si ripeterà anche in futuro. E qui si vede che “scientifico” non significa “filosoficamente certo”, ma “certo fino a prova del contrario”. E nel campo della medicina di “prove del contrario” se ne sono avute a decine.

Una verità scientifica non è un dogma di origine divina: è semplicemente un’affermazione “fino a questo momento non smentita dai fatti”. Per giunta, contrariamente a quanto avviene nelle dottrine religiose o filosofiche, nella scienza le affermazioni non si distinguono soltanto in “vere” o “false”, ma anche in “statisticamente vere” e “statisticamente false”. È statisticamente falso che si guarisca da certi tumori particolarmente maligni, ma nulla esclude che in qualche caso si possa avere una guarigione. L’oncologo dirà: “Non si è ancora registrato un caso di guarigione”, ma non dirà mai: “Escludo che un simile tumore possa guarire da solo o che in futuro si trovi un rimedio”.

Ciò posto, riguardo al terremoto dell’Aquila, i geologi hanno a suo tempo risposto secondo le teorie da loro accettate e secondo le osservazioni fatte sino a quel momento. Per gli sciami sismici avranno detto che di solito questo indica che il fenomeno è in esaurimento. Se poi invece si verifica una scossa assassina proprio nel corso dello sciame sismico, l’unica conseguenza scientifica sarà che si correggerà la teoria come segue: “lo sciame sismico va a decrescere d’intensità, anche se si è registrato un caso in cui…” Nulla di più.

Condannando quei signori ad anni di carcere – ma confidiamo nel giudizio d’appello, anche per non renderci ridicoli agli occhi del mondo – il giudice ha forse confuso la filosofia con la scienza. I geologi camminano sulla superficie della terra, non sono a chilometri di profondità, dove è l’ipogeo del terremoto. Vanno avanti con le osservazioni del passato, col quod plerumque accidit. Chiedere loro una certezza andrebbe contro il dogma numero uno della sismologia: allo stato attuale della conoscenza i terremoti sono imprevedibili. Il massimo che si può fare è costruire con criteri antisismici. Principio che è difficile applicare alle chiese medievali.

Qualche corollario. Se i sismologi, richiesti di un parere, si rifiutassero di darlo per timore dei magistrati dell’Aquila, potrebbero incorrere nel reato di inosservanza dell’ordine dell’autorità (art.650 C.p.). Se, per non correre rischi, dicessero che bisogna evacuare tutte le case della zona per almeno un anno, commetterebbero il reato di procurato allarme. Se infine dicessero che il pericolo è probabilmente passato, e invece ci fosse una scossa assassina, si vedrebbero condannare a sei anni di carcere. Meglio iscriversi alla facoltà di giurisprudenza. Forse lì si impara a prevedere meglio i terremoti.

Gianni Pardo, pardonuovo.myblog.it

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109 Responses

  1. Valerio Lucchinetti

    Da gestore avevo sempre pensato che la sfera di cristallo fosse strumento di lavoro indispensabile per la nostra professione, ora scopro che invece quelli che ne hanno veramente bisogno sono i sismologi.

  2. ALESSIO DI MICHELE

    Beh, il comunismo E’ una religione: c’è una lunga serie di riscontri sperimentali, sia a prova di ciò che a negazione del contrario.

  3. Enrica

    Lusi è in convento, chi alla guida in sttao di ebrezza investe ed uccide qualcuno commette omicidio colposo ma non volontario ed in carcere al massimo passa un giorno per le verifiche alcoolometriche, i geofisici che non possono prevedere il futuro sono condannati a 6 anni di carcere, chi ha progettato e soprattutto costruito l’ospedale, crollato, non viene neanche menzionato.
    Questo paese è allo sbando totale.

  4. ALESSIO DI MICHELE

    Veramente ho trovato in rete notizie secondo cui i condannati avrebbero espressamente escluso l’ arrivo del sisma: cioè, sarà pure vero che non si possa prevedere un terremoto, ma da questo a prevedere la sua assenza ce ne manca. Poi sui modelli culturali del giudice medio italiano, penale od (in)civile, stendiamo un velo (di cemento antisismico) pietoso.

  5. Stefano

    Io sono d’accordo con quanto scritto nell’articolo, però mi chiedo: ma se i sismologi ed i loro costosi strumenti sono così inutili (anche se, poverini, non è colpa loro) perchè lo stato li paga? Se i sismologi non possono dare certezze non devono andare in galera, ma essere licenziati.

  6. Francesco_P

    La parola prevenzione in Italia è un sacrilegio al pari di quell’altro concetto blasfemo che si chiama cultura scientifica di base. Grazie alle lacune dei programmi scolastici ed all’impreparazione del corpo docente, in Italia il livello medio di conoscenza dei rischi idrogeologico, sismico e vulcanico è simile a quella della popolazione pre XIX secolo. Questo offre il fianco alla manipolazione da parte di ciarlatani ed a risposte irrazionali da parte della gente.

    Se si applicassero i semplici concetti del mancato contributo al PIL e quello della uscita dal mercato delle imprese dovuti alle cosiddette calamità naturali (in realtà più dovute all’umana imprevidenza che non alla natura), il conto è presto fatto.

    Se si applicassero semplici criteri di prevenzione, addio capacità decisionale di politici locali, dei burocrati e dei costruttori senza scrupoli e non aggiornati sulle tecniche più recenti; ma soprattutto addio al grande business della mungitura del sistema pubblico in caso di eventi distruttivi.

    La sentenza de L’Aquila è pericolosissima e non solo perché rappresenta la riaffermazione della cultura della Controriforma. Dando credito ai ciarlatani favorisce il mantenimento di una situazione di arretratezza e di sperpero del danaro a vantaggio dei parassiti.

    Non a caso questa sentenza ha fatto il giro del mondo e, per il suo manifesto carattere oscurantista, contribuisce alla pessima fama dell’Italia come paese del relativismo giudiziario più sfrenato.

    Grazie ai PGT, alla burocrazia, agli Enti inutili che si mettono di traverso, ai sobillatori vari, l’Italia è la nazione del disordine e della fragilità edilizia; l’ennesima conferma che grazie all’eccesso legislativo e normativo si fanno solo favori ai peggiori parassiti.

    P.S.
    Altro atto masochistico della magistratura è l’inchiesta sulle presunte tangenti per la vendita delle fregate al Brasile e degli elicotteri a Panama. In questo mercato il pagamento dei diritti di intermediazione tramite società di consulenza offshore è prassi consolidata. Nessuno vorrà più comperare italiano nel settore difesa e nel settore aerospazio (basti pensare ai radar per il controllo del traffico aereo civile, ecc.) perché c’è il serio rischio di trovarsi implicati in irruzioni scandalistico-giudiziarie del paese fornitore. Ma non si rendono conto che quanto l’economia italiana collasserà, nessuno sarà in grado di pagare loro i lauti stipendi?

  7. Enrico Bertolotti

    I giudici che hanno emesso la condanna non sanno, probabilmente, nulla di scientifico e di metodologia scientifica. Condannare gli scienziati appare non solo ridicolo (ce lo dice il mondo, lo stesso che ci diceva di cacciare il berlusca ed era preso per riferimento certo), ma anche stordente per il raziocinio. Un magistrato che ha omesso di depositare le motivazioni di una sentenza dopo 7 (sette!!!) anni ha avuto un buffetto e, intanto, fior di mafiosi sono stati liberati (loro sì, colpevoli di delitti certi e volontari). Ma pare equilibrata questa giustizia? Pare equilibrata la non responsabilità civile dei magistrati, che altrimenti non sarebbero sereni nel loro operare, rispetto a quanto viene giornalmente richiesto in termini di responsabilità a medici, ingegneri, architetti, imprenditori ecc…? E adesso scienziati, quasi fossero vati o veggenti, che se sbagliano a prevedere vengono amazzati, come nelle tribù antiche. E senza, con ciò, nulla togliere a certa superficialità di certi nostri scienziati, ma c’è un limite…

  8. Alonso Chisciano

    Condivido tutto, fino agli ultimi tre capoversi. Purtroppo i geologi non hanno “a suo tempo risposto secondo le teorie da loro accettate e secondo le osservazioni fatte sino a quel momento” ma hanno comunicato un parere imposto dalla politica (cfr. le intercettazioni di Bertolaso) CONTRO le suddette teorie ed osservazioni.
    Se avessero parlato da scienziati avrebbero detto che non si poteva escludere una scossa “importante” visto che anche la casistica storica del posto evidenziava quella possibilità.
    Se è vero che allo stato non è possibile prevedere i terremoti, bisogna però dire quando un evento è possibile o addirittura probabile alla luce dei dati in possesso. Invece la commissione HA ESCLUSO la possibilità di un terremoto devastante!
    Per questo si è giunti alla condanna, non per non avere saputo prevedere il terremoto ma per averne escluso l’eventualità!
    E questo nonostante i dati (e la storia sismica di quella zona) portassero a tutt’altra conclusione.
    Vedremo le motivazioni della sentenza, ma la mia opinione è che la commissione sia stata condannata proprio per avere operato in modo “politico” e non scientifico come sarebbe stato suo dovere. La commissione DEVE evidenziare i rischi, non smentirli quando i dati dicono altro. Sono le istituzioni politiche ed amministrative che devono poi scegliere se e come agire sulla base del parere della commissione di scienziati. Qualche politico probabilmente non voleva prendersi delle responsabilità e ha “comandato” la commissione di farlo al suo posto. Purtroppo il terremoto “escluso” si è verificato ed ha aperto un vaso di Pandora… Spero che la Giustizia vada fino in fondo. Non sono gli esponenti della commissione gli unici responsabili.

  9. Claudio Di Croce

    Il comportamento dei giudici sia nel caso del terremoto che nel caso delle tangenti per la vendita di armi -su cui indaga Wodcock , che in un paese civile potrebbe fare al massimo il becchino – sono dettati dall’ideologia per cui tutto quanto è denaro – tranne quello per i loro stipendi e per le loro pensioni – è frutto dellìavidità , della speculazione, in un parola del capitalismo . Gli insegnamenti sessantottini sono sempre maggioritari nella casta dei giudici , come nelle università, nei giornali , nelle tv, nella burocrazia parassitaria , nei sindacati . E ci vorranno decenni prima che i frutti avvelenati di questa stagione finiranno , cioè quando il paese sarà distrutto.

  10. Giorgio Andretta

    Egr.Pardo,
    l’unica cosa condivisibile, per me, del suo articolo è:”Meglio iscriversi alla facoltà di giurisprudenza. Forse lì si impara a prevedere meglio i terremoti.

    Mi permetta di consigliarle un solido riparo perchè potrebbe essere sepolto dalla valanga di letteratura che smentisce quest’altra sua affermazione:”È statisticamente falso che si guarisca da certi tumori particolarmente maligni, ma nulla esclude che in qualche caso si possa avere una guarigione. L’oncologo dirà: “Non si è ancora registrato un caso di guarigione”, ma non dirà mai: “Escludo che un simile tumore possa guarire da solo o che in futuro si trovi un rimedio”.”
    Tanto le dovevo.

  11. Giorgio Andretta

    @Claudio Di Croce
    se malauguratamente dovessi offrire ospitalità al sig. Claudio Scajola farei sparire dal desco la posateria d’argento apparecchiando la tavola con corredo di plastica, sa non si sa mai!!!
    A sua insaputa, di Scajola, potrebbe sparire anche il poliestere.

  12. Laurent

    Se uno ti deruba e per puro caso la polizia lo acchiappa il giudice lo scarcera.
    Se una volta un’ìnsegnante vuol far riflettere un bulletto la condannano.
    Se avanzi dei soldi da qualcuno prima paghi l’avvocato e le spese processuali, fra 10 anni si vedrà.
    Se lo stato non provvede alla sicurezza e qualcuno si difende prima di essere ucciso lo condannano per eccesso di legittima difesa.
    Se si pubblicano notizie riservate sui giornali si fa un can can sui giornalisti ma la “notizia di reato” che qualcuno avrà pur lasciato uscire un notizia riservata non viene percepita …

    … perchè ci sono i giudici italiani?

  13. giuseppe 1

    Chi è convinto che la criminologia sia una scienza esatta ed inconfutabile, a maggior ragione è portato a ritenere che lo sia anche anche la sismologia (che in effetti è un pò meno aleatoria della prima) Come ha detto giustamente l’autore del post, si sconfina nella filosofia, cosa che fa spesso anche l’economia, producendo danni, se possibile, molto maggiori di un terremoto. Ci vorrebbe l’umiltà di capire i propri limiti. Ma accettare i limiti vuol dire negare la propria onnipotenza. E negare quest’ultima è come negare il proprio potere e demolire le fondamenta sulle quali pogigano le giustificazioni dei guadagni economici.

  14. giuseppe 1

    @Laurent

    Beh, io non sono un fan dei Magistrati, ma affidare la Giustizia ad altri (meno istruiti e forse anche meno onesti) sarebbe una soluzione peggiore del male.
    Il problema è che devono essere rimessi nei binari, domandandosi anche come abbiano potuto deragliare. Penso che qualche problema nella Costituzione ci sia realmente. Qui hanno debordato tutte le Istituzioni, annichilendo contestualmente l’individualità dei cittadini.

  15. Roberto 33

    @Stefano
    Caro Stefano, ha ragione Pardo, la scienza non dà, non ha e non può dare certezze per definizione.
    E’ facile pensare che la “Scienza” dia risposte definitive ai nostri interrogativi, oppure che non possa dare risposte di alcun tipo. Quando mai!
    Basterebbe assistere alla prima lezione primo corso di fisica per capire che neppure le cose che esistono si possono misurare con precisione assoluta, ovvero che la precisione assoluta è un concetto che hanno solo i filosofi, i politici e i letterati. Immaginarsi quando si parla di previsioni, che sono sbagliate per definizione.
    Questo non vuol dire che si debbano licenziare i sismologi, ma che le loro indicazioni vanno utilizzate per quello che possono dare. Si fosse costruito secondo le indicazioni dei sismologi non saremmo qui a piangere i morti.

  16. Giorgio Andretta

    @Gianni Pardo ,
    mi sarò spiegato insufficientemente ma un giro in rete è illuminante.
    Personalmente conosco molti medici che guariscono “l’ammalato” solamente parlandoci e senza l’uso di nessun tipo di farmaco che sia allopoatico, omeopatico, erboristico od altro.
    Non le presento alcun nome per non essere taciato di partigianeria ed anche perchè lascio alla libera scelta di ognuno nell’individuare il proprio percorso di crescita spirituale oltre che fisica. Si fa presto a gridare dai allo stregone!!!.
    Quando ti hanno appiccicato un’etichetta le fatiche d’Ercole non sono sufficienti a renderti intonso, il caso Di Bella ed altri sono li a testimoniarlo, ma se lo dice il venerando prof. già ministro U. Veronesi allora assume tutta un’altra veste.
    A disposizione.

  17. Francesco_P

    @giuseppe 1

    Nella vigente Costituzione Italiana la Magistratura è un organo autoreferenziale per quanto concerne la disciplina con delle contaminazioni partitiche solo per quanto concerne la minoranza dei cosiddetti “membri laici” del CSM. Le tutele nei confronti della Magistratura non sono mai troppe al fine di preservarne l’indipendenza, ma gli eccessi della nostra Costituzione la hanno portata ad ergersi al di sopra del Governo, del Parlamento, del buonsenso e degli interessi nazionali.

    L’iper-regolamentazione legislativa e normativa non fa altro che trasformare la repubblica da democratica in “cavillocratica”. L’incapacità politica, i diffusi casi di corruzione e di peculato, ecc., hanno fatto degli attuali partiti un bersaglio facile ed altamente impopolare. L’incredibile sentenza de L’Aquila nasce in contesto in cui la popolazione è stata manipolata dai media e dalla propaganda dissennata di certe forze politiche che hanno persino eletto ai massimi onori un ciarlatano. La lentezza degli interventi dopo la costruzione delle contestatissime “casette” (senza le quali però la gente sarebbe ancora nelle tendopoli o negli alberghi a 100Km di distanza) ha fatto il resto. Infatti risulta che una larga fetta della popolazione di quella sventurata città abbia plaudito ad una sentenza medioevale che ha causato tanto danno all’immagine dell’Italia e che sarà causa di enormi problemi e disservizi nella gestione delle emergenze.

    Quanto è più lineare, efficiente e soprattutto equo il diritto anglosassone!

  18. @alexzanda

    🙂 🙂 🙂 verissimo. Ed io lo so bene

    Citando l’autore:

    “Qualche corollario. Se i sismologi, richiesti di un parere, si rifiutassero di darlo per timore dei magistrati dell’Aquila, potrebbero incorrere nel reato di inosservanza dell’ordine dell’autorità (art.650 C.p.). Se, per non correre rischi, dicessero che bisogna evacuare tutte le case della zona per almeno un anno, commetterebbero il reato di procurato allarme. Se infine dicessero che il pericolo è probabilmente passato, e invece ci fosse una scossa assassina, si vedrebbero condannare a sei anni di carcere. Meglio iscriversi alla facoltà di giurisprudenza. Forse lì si impara a prevedere meglio i terremoti.”

    Esattamente.
    De iure condendo:
    considerata la povertà del materiale probatorio, in buona parte testimoniale;
    aggiunto che pretendere decisioni fondate su saperi allo stato dell’arte non esistenti è assurdo, “ad impossibilia nemo tenetur”;
    accettati tutti gli evidenti paradossi che Pardo descrive, con l’aggiunta di possibili richieste risarcitorie per aver svuotato preventivamente una città, anzi una regione, senza motivo);
    ribadito che in Italia ai fini di una condanna penale serve la certezza al di fuori di ogni ragionevole dubbio

    la mia corte abbaziale stabilisce che, secondo accreditate teorie dottrinarie, la sentenza di cui sopra costituisce un raro caso di monstrum, di “non atto”, da cui discende una nullità insanabile.

    Ahug, ho detto 🙂

  19. Andrea

    Evidentemente l’autore di questo articolo non ha letto gli atti del processo (come la stragrande parte dei soggetti che nel mondo hanno criticato la sentenza). Le motivazioni sono ancora da pubblicarsi, ma i gravi errori dei soggetti condannati sono stati accertati e non dipendono dalla scienza, ma dall’avere rassicurato la gente dicendo loro di starsene a casa, affermando che il terremoto non ci sarebbe stato, quando tale affermazione non aveva alcun fondamento scientifico. Inoltre vi è stata la redazione del verbale di una riunione pochi giorni prima del terremoto in un momento successivo ad esso. I membri della Commissione Grandi Rischi, in sostanza, sono stati condannati per “non avere valutato il rischio”. Tutto qui. Leggere…

  20. @Francesco_P

    Cultura scientifica di base, prevenzioneeee???
    Vade retro Satana!!!
    E poi alle Madonne piangenti (e mai ridenti, santa pazienza…) chi ci crede più? E la gente senza troppe gravidanze indesiderate non vorrai mica si metta a pensare alla qualità della vita ed al suo senso???
    Il problema è in re ipsa, caro Francesco. Verissimo di nuovo quel che scrivi.

    @ Andretta

    se la prenda pure col Gattopardo, che ci condanna sempre a cambiar tutto senza mai cambiar nulla… ma lasci stare il Pardo 🙂 .
    A me pare invece che abbia centrato del tutto il problema.

    @ Pardo

    solo troppo gentile con le toghe, in questo caso più che epicuro e kant mi paiono beavis and butthead 🙂
    Ops, speriamo di non andare a fare compagnia a Sallusti… e chi se lo regge quello 24 ore al giorno 🙁

  21. Marco Tizzi

    So di essere l’unico al mondo che la pensa così, ma lo dico lo stesso: se i terremoti non sono prevedibili, che cacchio esiste a fare una “commissione grandi rischi” che si occupa dei terremoti?

    Uno scienziato onesto che fosse chiamato a far parte di questa commissione dovrebbe dire “signore e signori, la commissione non serve a un tubo perché i terremoti non sono prevedibili: o fate le case che stan su oppure preparate i funerali in caso di evento sismico importante”.
    Punto e fine del discorso.
    Se invece entra a far parte della suddetta importantissima commissione, allora mi sta dicendo che il suo parere mi serve a qualcosa.
    E quindi se ne prende la responsabilità. Oneri e onori.
    Altrimenti qui abbiamo orde di sedicenti esperti che non servono assolutamente a nulla, ma che ogni volta che succede qualcosa chiamiamo a discutere del nulla cosmico.

    Il paragone col medico non regge, perché non esiste un medico che mi dice “guarda bello, io sono un superesperto di medicina e ti dico: non ci capiamo nulla, è tutto casuale”. Altrimenti invece che andare dal medico parlo col mio gatto.

  22. Tremore

    Certo e’ vero che i terremoti non si possono prevedere, ma i Pm questo lo sanno bene, di certo hanno fior di consulenti!
    E secondo voi chi sono i consulenti in questione ?
    Validi professori colleghi degli imputati! Basta leggere la memoria dei pm per rendersene conto!

    Ed infatti l’ accusa non e’ di non aver previsto il terremoto, ma di aver rassicurato che gli eventi erano nella norma.

    In realtà il verbale della Grandi Rischi che ha portato alla condanna e’ un po’ controverso nel suo paraculismo: da un lato si afferma infatti l’ imprevedibilità dell’ evento, dall’ altro si dice che e’ tutto nella norma e non c’ e’ motivo di particolare allarme, il che’ e’ (almeno secondo i giudici ed i pm) un’ implicita previsione (malauguratamente errata)!

    Oggi scopriamo l’ acqua calda dicendo che il terremoto non e’ prevedibile, ma allora perché alla domanda “ci sara’ il terremoto?” i membri della Grandi Rischi non hanno semplicemente risposto nell’ unico modo serio ovvero “non lo so’! ” ?

    Sbaglierò ma la mia sensazione e’ che i componenti della Grandi Rischi prima di essere scienziati siano parte integrante di un sistema di burocrazia connivente al potere e che alle sollecitazioni del potere di essere rassicuranti non abbiano potuto sottrarsi.
    Da qui il comunicato nel classico stile paraculo, da qui i loro guai!

    Ora mi resta un’ unica domanda: cosa avranno ricevuto dal potere politico i membri della Grandi Rischi come ricompensa per i loro buoni uffici ? Dato quello che si vede oggi in Italia a pensar male…..€€€

  23. sergio barsotti

    si certo riflettendo in termini di “nesso di causalita’”…

    le cose si complicano assai quando con una visione piu “sistemica” consideriamo “correlzioni di tipo staistico” quindi lunghissimi tempi per le rilevazioni, formazione di campioni attendebili, stabilizzazione dei risutati …

    infatti esite la poco frequentata facolta’ di statistica, assai importante disciplina da inserire, forse che so, anche in quella di giurisprudenza nel caso non fosse gia’ avvenuto … (in modo significativo)

    forse poi non parleremmo piu’ del famoso pollo …

    grazie, con simpatia

  24. Francesco_P

    @Marco Tizzi,

    La sua domanda retorica “se i terremoti non sono prevedibili, che cacchio esiste a fare una “commissione grandi rischi” che si occupa dei terremoti?” è occasione per qualche riflessione, sebbene ne abbia già parlato.

    La Commissione grandi rischi è una struttura di consulenza della Protezione Civile formata da accademici di riconosciuta fama internazionale che ha come compito principale quella di fungere da legame fra la Pubblica Amministrazione e il mondo della ricerca. La Protezione Civile è sotto attacco da parte del sistema burocratico perché a fronte delle emergenze può sfuggire al suo controllo proprio perché deve poter agire in deroga alle procedure ordinarie che richiederebbero tempi biblici.

    Se dobbiamo contestualizzare la vergogna della sentenza de L’Aquila non possiamo prescindere dagli attacchi mediatico giudiziari mossi strumentalmente alla protezione Civile oltre che dal particolare contesto della città in cui esiste una larga parte della popolazione strumentalizzata dai ciarlatani.

    La Commissione Grandi Rischi si occupa principalmente dei rischi idrogeologico, sismico e vulcanico.

    I primi due rischi sono diffusi estesamente sulla quasi totalità del territorio nazionale, mentre il rischio vulcanico è più circoscritto geograficamente e diluito del tempo, ma non meno pericoloso(1). L’Italia non è certo uno dei posti più pericolosi al mondo per tutti e tre tipi di rischi, con l’eccezione l’area Flegreo-napoletana(2).

    Il rischio idregeologico è dovuto all’interazione delle correnti umide con l’orografia e non è prevedibile a lungo termine; solo nell’imminenza dell’arrivo di una perturbazione possono essere riconosciute le condizioni per fenomeni alluvionali(3). Però si possono vare valutazioni statistiche per indirizzare correttamente la gestione del territorio. Nella realtà del nostro ordinamento cavillocratico il rischio è un optional e non si premia fiscalmente la ricostruzione in aree sicure.

    I terremoti non si possono prevedere, ma si può conoscere la pericolosità sismica reale di una zona: basta andare su internet al seguente indirizzo http://esse1-gis.mi.ingv.it/ e impostare i parametri corretti, non quelli che servono alle assicurazioni per non pagare i rischi maggiori. Ci si può difendere efficacemente grazie all’adozione di corrette pratiche edilizie.

    Il rischio vulcanico è quello meno prevedibile nel lungo termine (i vulcani sanno sempre sorprendere con il loro comportamento), ma almeno si possono riconoscere variazioni significative del background con mesi di anticipo e riconoscere l’imminenza di un’eruzione con un certo anticipo. Questo anticipo è sufficiente per evacuare una popolazione di qualche migliaio o poche decine di migliaia di persone, non milioni come Napoli o Mexico City.

    Comunque basta pensare ai costi di gestione dei profughi, a ricostruzione e soprattutto al mancato contributo al PIL ed all’uscita dal mercato di gran parte delle imprese per rendersi conto che dietro la mancata prevenzione italica c’è un misto di sottocultura e di loschi interessi.

    NOTE

    (1) Di vulcanesimo definitivamente estinto ci sono pochi esempi in Italia (la Sardegna nord occidentale e i Colli Euganei), ma la probabilità di riattivazione del vulcanesimo dell’alta fascia tirrenica (da Lardarello ai Vulsini) e considerata estremamente bassa. Viene considerata bassa anche la probabilità di riattivazione dei Colli Albani e del Roccamonfina. Invece per quanto concerne l’area flegreo-napoletana e l’arco delle Eolie siamo di fronte ad un vulcanesimo attivo e pericoloso perché siamo in presenza di un processo di subduzione alquanto importante, come indica la frequenza dei terremoti profondi.

    (2) Nelle aree esposte alle future eruzioni intracalderiche dei C.F e del Vesuvio vivono più di 3 milioni e mezzo di persone fra la Provincia di Napoli e parte di quella di Caserta che non potrebbero essere evacuate in tempo utile nel caso in cui si riconoscesse l’imminenza di un’eruzione. La pericolosità dei C.F. è decisamente sottostimata nell’immaginario della gente, ma la sua storia eruttiva post Ignimbrite campana e costellata di eruzioni di potenza elevata con intervalli di alcuni migliaia di anni.

    (3) Un fenomeno ricorrente in Italia è quello delle cosiddette bombe d’acqua. Pensiamo ad un nubifragio che scarica nel giro di poche ore 300 mm. di pioggia su un’area di 3 x 4 Km. Fanno 3,6 milioni di tonnellate d’acqua che devono trovare sfogo infilandosi in una fogna sotto la città come accadde a Genova poco meno di un anno fa. Per di più questi fenomeni avvengono in un contesto di precipitazioni estese a livello regionale.

  25. MicheleS

    Dal sito http://www.protezionecivile.gov.it leggo:
    “La Commissione Nazionale per la Previsione e Prevenzione…”
    Questi signori sismologi cos’hanno fatto? Hanno previsto? Non mi sembra. Hanno prevenuto? Neppure.
    Se i terremoti non si possono prevedere e se non è possibile fare opera di prevenzione, seppure in una situazione come quella che si stava verificando all’Acquila a che serve questa commissione? E chi ne fa parte non dovrebbe forse assumersi delle responsabilità?

  26. Tremore

    Francesco_P :
    @Marco Tizzi,
    La sua domanda retorica “se i terremoti non sono prevedibili, che cacchio esiste a fare una “commissione grandi rischi” che si occupa dei terremoti?” è occasione per qualche riflessione, sebbene ne abbia già parlato.
    ….La Protezione Civile è sotto attacco da parte del sistema burocratico perché a fronte delle emergenze può sfuggire al suo controllo proprio perché deve poter agire in deroga alle procedure ordinarie che richiederebbero tempi biblici…..
    Se dobbiamo contestualizzare la vergogna della sentenza de L’Aquila non possiamo prescindere dagli attacchi mediatico giudiziari mossi strumentalmente alla protezione Civile oltre che dal particolare contesto della città in cui esiste una larga parte della popolazione strumentalizzata dai ciarlatani.

    Caro Francesco,

    non condivido la tua difesa d’ ufficio della Protezione Civile per i seguenti motivi:

    1)Dire che la Protezione Civile e’ sotto attacco della burocrazia e’ una pura balla, la Protezione Civile e’ parte della burocrazia!

    2)dire che la Protezione Civile si trovi sotto attacco mediatico/giudiziario in modo strumentale, vuol dire dimenticare lo spettacolo che la protezione civile ha dato di se! Che ne pensi degli appalti del G8 alla Maddalena, di quelli dei grandi eventi etc. Etc. Tutto normale ?

    3)Dare la colpa alla cittadinanza dell’ Aquila attribuendogli anche i caratteri dell’ idiozia generalizzata in quanto facili alla strumentalizzazione e’ infine una caduta di stile di cui potevi fare a meno. Prova tu a vivere 4 anni nelle loro condizioni, prova a vivere in una città che ha subito lutti ed annientamento economico, prova a vivere aggiungendo alle 1000 difficoltà anche quelle di una burocrazia che non ti permette un ritorno alla normalità ed una rapida ricostruzione….magari cambi idea!

    Per come la vedo io la Protezione Civile e’ figlia dello stato cui appartiene e ne porta il DNA.
    E’ una questione di “stile”!
    E di questo stile fanno parte tangenti e commissioni inutili che servono solo a creare poteri e benefici personali!

    Infine, per tornare alla Grandi Rischi, concordo con Marco Tizzi di cui quindi seguito contestualizzo il ragionamento.
    La commissione Grandi Rischi si e’ riunita (6 giorni prima del sisma) a seguito di sciami sismici verificatisi a L’ Aquila nei mesi precedenti il terremoto.
    Gli eventi sismici non erano nella norma (nella memoria dei pm ci sono tutte le registrazioni degli eventi degli ultimi 9 mesi ed anche un profano vede che negli ultimi mesi il territorio aquilano era soggetto ad una intensa attività), altrimenti perché la popolazione era allarmata al punto da richiedersi la convocazione della grandi rischi, era strumentalizzata anche prima del sisma ?
    Se l’ unica cosa che si può fare contro il sisma e’ una buona prevenzione e delle buone costruzioni (e tutti concordiamo su questo, anche i bambini dell’ elementare) cosa si sono riuniti a fare ?
    Perché non hanno semplicemente detto che la loro riunione e la loro commissione in un caso del genere non serviva a nulla ? Perché non si sono dimessi in massa allora ? Perché non si sono dimessi neanche dopo il sisma ? Perché in Italia siamo bravi ad occupare posizioni di potere ma non le esercitiamo con la dovuta indipendenza dalle sollecitazioni politiche e non siamo disposti ad assumercene le responsabilità ?

    Cordiali saluti

  27. Tremore

    Una domanda ed un pronostico…

    Domanda:
    Si dimetteranno i componenti della Grandi Rischi da tutti i loro incarichi o faranno alla Fini ?

    Pronostico:
    Alla Fini!

    Facciamo qui un sondaggio e vediamo se c’ azzecchiamo!
    Esprimete anche voi il vs. Pronostico!

  28. Giorgio Andretta

    @Abate di Thélème
    lei è avezzo ad usare le citazioni come corimano o come maniglia tutrice?
    Non è in grado di sostenere con le sole sue energie un concetto?

    Io non ce l’ho affatto con il sig.Pardo anzi, ho cercato di evidenziare l’abisso di sconoscenza che regna in questo blog quando si esborda dal tema economico/finanziario/tributario. Il Nostro ha reagito solamente perchè è stato chiamato in causa dal sottoscritto, ma in molti commenti remoti, a mia firma, ho evocato la chiusura totale del Servizio Sanitario Nazionale che rappresenta la maggior spesa di questo fallimentare stato. Accadimento che non succederà facilmente visto la quantità di denaro in ballo e solo per detto motivo non si percorrono soluzioni alternative in quanto a costo zero. Mi scusi se è poco!

  29. Giorgio Andretta

    @Marco Tizzi ,
    come mai non si è fatto vivo quando pochi post addietro alcuni internauti hanno sostenuto che i “grillini” sono i neo leghisti avezzi a ragionare con il litro di rosso stazionato nel tavolo difronte?
    Lei non ha mancato occasione di dichiarare che alle prossime elezioni probabilmente consegnerà la sua preferenza al M5S, vuole forse entare nel circolo degli alcolisti anonimi?

    Il suo appunto:”“..guarda bello, io sono un superesperto di medicina e ti dico: non ci capiamo nulla, è tutto casuale”. Altrimenti invece che andare dal medico parlo col mio gatto.” è del tutto inopportuno, infatti il suo gatto è molto più addentro alla materia di qualsiasi luminare della medicina riconosciuta, vale anche per lei il suggerimento che ho proposto al sig. Pardo.

    Sono millenni che si possono prevedere i terremoti, certo non consultando i bidoni delle immondizie o leggendo le pagine finanziarie di un media specializzato.
    Sarà un piacere rileggerla.

  30. Marco Tizzi

    @Francesco_P
    Grazie dell’accurata spiegazione, ma i dubbi restano: serve ‘sta roba?

    La sensazione che esista solo per dare un velo di scientificità a scelte politiche è molto forte.

  31. Riporto la risposta data ad un amico che mi ha scritto privatamente.
    Che non sia possibile prevedere i terremoti è un’ovvietà, nota lippis et tonsoribus, che si potrebbe tradurre “anche ai cani e ai gatti”.
    “E allora cosa ci stavano a fare?” i grandi tecnici, chiede lei. E qui non ci siamo più. A quanto pare per Lei non c’è nulla in mezzo, fra la più ferrea certezza e la più totale ignoranza. Esiste la probabilità. Quando un medico è richiesto di dire se il malato morirà o no, fra quanto tempo guarirà o fra quanto tempo morirà, egli emette una “prognosi” che non è né un oroscopo né una ferrea certezza. Condanneremo al carcere il medico che aveva previsto la guarigione, se il malato muore? E lo condanneremo al carcere se avrà commesso l’errore di prevedere la guarigione in termini di certezza, scambiando il dato statistico con una previsione astronomica?
    Ulteriore osservazione da tenere presente. Se un giudice condanna un innocente, non corre nessun rischio, purché l’abbia fatto in buona fede. Se sbaglia lo scienziato – e lo si è visto anche in questi commenti – tendenzialmente non c’è pietà. Perché la giurisprudenza si ammette che possa sbagliare e si crede al contrario che la scienza non possa sbagliare. Questo è un errore. Perché, come ho detto qualche riga prima, in alcuni casi (medicina, meteorologia, sismologia, ecc.) la scienza si esprime anche in termini di probabilità. E se poi si sbaglia… come si dice in musica: da capo.

  32. Piero from Genova

    lei dice : “” Per Aristotele o per Tommaso d’Aquino l’esistenza di Dio non è una loro opinione, o qualcosa che ulteriori dati potrebbero smentire: è una certezza da sempre e per sempre. Chi la pensa diversamente semplicemente sbaglia. Atteggiamento che, in politica, ha fatto giudicare il comunismo una religione. “””

    ………………………………………..

    condivisibile..

    ma ciò vale anche x altre ideologie politico/economiche inclusa quella liberista.. esistono altre keynesiane che dicono contrario.. come i filosofi..

    Platone nel Teeteto replicò a Protagora il Sofista che diceva “tutto è opinione” :
    “ma allora è opinione anche che tutto sia opinione”.. si viola principio logico di “non contradizione”.. ed infatti i logici (nn i filosofi) del ‘900 (Godel & Tarski) hanno “dimostrato” che la “dimostrazione stà sotto la verità” (vedi “principio di incompletezza anche dei “sistemi formali secondo Turing”)..

    anche scienziati quando parlano di cose nn sperimentabili galineianamente ri-petibili (ci fu big bang ? particelle subatomiche o stringhe ? evoluzionismo parte da tracce pres-enti ma nessuno potrà mai provar com’era ! luce è onda o particella ?) sono un pò filosofi..

    cmq daccordo sul merito : condannare giudizialmente le previsioni scientifiche/probabilistiche è folle…

  33. @Piero from Genova
    “ma ciò vale anche x altre ideologie politico/economiche inclusa quella liberista.. esistono altre keynesiane che dicono contrario.. come i filosofi..”
    Mentre anch’io condivido la maggior parte delle cose che Lei scrive rispondo alle due righe sopra riportate. La teoria economica classica parte dall’osservazione del reale. Si pone dunque, fondamentalmente, come una scienza di osservazione. Mentre Keynes propone una soluzione per le crisi economiche, la cui validità va verificata in quella stessa realtà che l’economia classica si limitava ad osservare. E purtroppo per Keynes la storia non gli ha dato ragione, anzi le sue teorie, magari malintese, sono alla base dell’enorme debito pubblico che sta portando alla rovina l’Europa.
    Dunque la teoria liberista mi sembra più scientifica dell’economia impregnata di teoria (Keynes) o di politica, per non dire di profezia (Marx). Ma nulla impedisce di considerare l’economia una branca dell’indagine umana che confina da un lato con la scienza e la statistica, dall’altra con la Fede.
    Altrove ho cercato di dimostrare che certe attività dell’intelletto umano non si pongono come “fede” ma come “default”. Il liberismo sarebbe il “default” dell’economia. È in questo senso che non si può definire l’ateismo una “fede”, simmetrica alla fede in Dio. Se è interessato le mando l’articolo privatamente (giannipardo@libero.it).
    Tenendo conto che io non sono un economista, e che questo un giornale di economisti, magari avrò detto qualche sciocchezza. Poco male, i competenti mi correggeranno ed io imparerò qualcosa.

  34. Piero from Genova

    in pubblico mi limito ad osservare che giustamente lei parla di TEORIE/MODELLI..
    Liberista vs Keynesiana.. Big Bang & Modello SubAtomico.. ecc..

    x il resto la contatto in privato xrchè questo sito tratta economia e politica..

    cordiali saluti

    PS: mi interesso di Finanza&Filosofia.. in entrambi nn ho 1 Parte Ideologica..

  35. Giorgio Andretta

    @Gianni Pardo
    sono dell’avviso che prima di misurarsi con un argomento sia doveroso assumere ogni notizia sul fatto. Soffermarsi ai titoli dei giornali o dei mass media in generale lo ritengo un grossolano errore se non una superficialità in considerazione della preparazione da tutologi cui sono custodi i giornalisti.
    Nello specifico, lei si è letto la sentenza in oggetto?
    La sua presa di posizione, condivisa anche dall’internauta Piero from Genova e da una consistente parte di opinione pubblica, mi precipita nella basitudine.

    Le presento i miei complimenti per essersi dichiarato “non economista in un blog definitosi come specializzato in detta branca, aggiungo io da bar sport, infatti sono talmente addentro alla materia come i tifosi di calcio, quest’ultimi conoscono anche i sogni dei propri beniamini, salvo vendersi il proprio diritto elettorale per 50€ o mettere la propria vita nelle mani del primo medico propostogli dal SSN, non curandosi personalmente della sincera preparazione di quest’ultimo, ma solo perchè così ha stabilito lo stato(sic!).
    Tanto le dovevo.

  36. sergio

    Condannati per “non aver valutato il rischio” , per aver fornito “informazioni non corrette”;aspetto sempre di vedere quando sarà condannato un magistrato che per “errori di valutazione e per informazioni non corrette” produce gravi danni ai cittadini.
    Adesso mi rendo conto della saggezza di Veltroni con la sua “filosofia politica del …ma anche”;da oggi ad ogni richiesta di parere sarà meglio rispondere con Battisti “vorrei…non vorrei…ma se vuoi”.

  37. Piero from Genova

    @Giorgio Andretta

    ok.. mettiamola così..

    se scienziati hanno nascosto x dolo (come pare a Genova la protezione civile con alluvione) vanno condannati..

    se scienziati nn avevano curriculum scientifico e son stati messi lì da amici vanno condattati entrambi..

    in caso contrario (assecondando “versione” riportata da stampa) i giudici han fatto un intervento ideologico e pernicioso..

    e lo dice uno che quando il Politico x scampar le indagini dice son un perseguitato così mi cambio le leggi x salvarmi (x il Vostro bene of course:) stava dalla parte dei magistrati..

    cordialità..

  38. Egregio Andretta,
    certo suo tono acido mi induce per una volta a replicare. Ma poiché il modo in cui intendo farlo potrebbe urtarla, se fatto in pubblico, le sarei grato se mi inviasse la sua mail (giannipardo@libero.it), in modo che possa scriverle privatamente.

  39. giuseppe 1

    Penso che si debba partecipare alla discussione su un blog se si è interessati al dialogo, e non perché si vuole affermare la propria tesi in funzione di una presunta superiorità culturale.

  40. Marco Tizzi

    @Giorgio Andretta
    Sono molto impegnato in questi giorni, non ho tempo di leggere tutto il blog e tutti i commenti.
    Resto fermo nella mia convinzione che il voto per il M5S sia tatticamente giustificato dalla necessità di mettere lo Stato in bancarotta.
    Si può non essere d’accordo, ci mancherebbe, ma mi pare che il discorso sia molto semplice: voglio che lo Stato faccia default, quindi voto chi mi da la probabilità più alta di ottenere il mio scopo.
    Ribadisco (ma davvero interessa a qualcuno?) che comunque non ho ancora deciso chi votare.

    Non sono un geologo, non ho nessunissima conoscenza della materia. Mi baso solo sulle affermazioni che presunti esperti dichiarano in tutto il mondo: i terremoti non si possono prevedere.
    Se così è, non ha alcun senso che esista una commissione “Grandi Rischi” che si occupa di terremoti: nel solo accettare l’incarico il presunto esperto si contraddice.

    Se non le piace l’esempio del medico (è vero, Felipe fa guarire da molti mali, ma comunque non è abilitato ad esercitare) le faccio quello di un ingegnere: se fossi chiamato a studiare un ponte dalla terra alla luna, le sembra onesto che io partecipi alla commissione pinte terra-luna?

  41. Francesco_P

    @Tremore

    L’organizzazione del G8 a La Maddalena era stata assegnata da Berlusconi alla Protezione Civile per “saltare” i vincoli della burocrazia che avrebbero impedito la realizzazione delle opere in tempo utile. Per l’occasione venne promulgata un’apposita legge che estendeva i compiti della Protezione Civile anche all’organizzazione di eventi rilevanti. Si tratta di un compito non voluto, bensì imposto alla Protezione Civile. In altre parole, un classico pasticcio all’italiana.

    La sede de La Maddalena era stata scelta perché decentrata e raggiungibile solo via mare, meglio controllabile dagli assalti dei black block che avevano funestato il G8 del 2001 a Genova. L’alternativa a quello splendo posto era costruire un fossato di 20 metri attorno alla sede del G8-G20 e riempirlo di coccodrilli al fine di garantire la separazione fra la sede degli incontri internazionali e quelle orde vandaliche prezzolate vendute da certi media come “protesta popolare”.

    A mr. B contesto di aver cercato di aggirare i vincoli della paranoia burocratica-leguleia della nostra “cavillocrazia” anziché combatterla.

    PER LA SERIE UN ATTO MASOCHISTICO AL GIORNO
    La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la “Mediazione civile obbligatoria”. Una bella montagna di liti minori che andrà ad intasare la già precaria situazione dei tribunali civili. W il caos!

  42. giuseppe 1

    @Francesco_P
    Berlusconi ne ha fatte di cotte e di crude.
    Raccontava le barzellette sulla finanza, e poi ha messo in parlamento due o tre generali dello stesso corpo. Tremonti si è preso come braccio destro un ex ufficiale. Gli stipendi agli alti burocrati militari, compreso il capo della protezione civile, li ha raddoppiati lui. Con il suo governo sono avvenuti i fatti di Genova. Esibiva un’anima liberale, ma il suo entourage si è dimostrato per quel che era: fascista. Poteva tentare di cambiare qualcosa al prezzo della perdita del potere dopo cinque anni. Ha pensato solo a mantenerlo, a costo di non cambiare niente. Nessuna giustificazione. Una schifezza.E’ finita. Amen.

  43. Enrica

    Giorgio Andretta :@Gianni Pardo ,mi sarò spiegato insufficientemente ma un giro in rete è illuminante.Personalmente conosco molti medici che guariscono “l’ammalato” solamente parlandoci e senza l’uso di nessun tipo di farmaco che sia allopoatico, omeopatico, erboristico od altro.Non le presento alcun nome per non essere taciato di partigianeria ed anche perchè lascio alla libera scelta di ognuno nell’individuare il proprio percorso di crescita spirituale oltre che fisica. Si fa presto a gridare dai allo stregone!!!.Quando ti hanno appiccicato un’etichetta le fatiche d’Ercole non sono sufficienti a renderti intonso, il caso Di Bella ed altri sono li a testimoniarlo, ma se lo dice il venerando prof. già ministro U. Veronesi allora assume tutta un’altra veste.A disposizione.

    Per ammalato intende ammalato di cancro?

  44. giuseppe 1 :
    @Francesco_P
    Berlusconi ne ha fatte di cotte e di crude.
    Raccontava le barzellette sulla finanza, e poi ha messo in parlamento due o tre generali dello stesso corpo. Tremonti si è preso come braccio destro un ex ufficiale. Gli stipendi agli alti burocrati militari, compreso il capo della protezione civile, li ha raddoppiati lui. Con il suo governo sono avvenuti i fatti di Genova. Esibiva un’anima liberale, ma il suo entourage si è dimostrato per quel che era: fascista. Poteva tentare di cambiare qualcosa al prezzo della perdita del potere dopo cinque anni. Ha pensato solo a mantenerlo, a costo di non cambiare niente. Nessuna giustificazione. Una schifezza.E’ finita. Amen.

    E tutto questo dimostra che la sentenza dell’Aquila sul terremoto è giuridicamente e scientificamente perfetta.

  45. Enrica

    Credo sia importante far girare. Tra poco nemmeno il Oscar Giannino potrà più chiamare ladri i politici senza poi rettificare entro 48 ore!

    Gentili lettori,

    ancora una volta l’indipendenza di Wikipedia è sotto minaccia.

    In queste ore il Senato italiano sta discutendo un disegno di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491) che, se approvato, potrebbe imporre a ogni sito web (ivi compresa Wikipedia) la rettifica o la cancellazione dei propri contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o anche della propria privacy, e prevede la condanna penale e sanzioni pecuniarie fino a 100.000 euro in caso di mancata rimozione. Simili iniziative non sono nuove, ma stavolta la loro approvazione sembra imminente.

    Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno e i volontari che vi contribuiscono gratuitamente già si adoperano quotidianamente per garantirla. L’approvazione di questa norma, tuttavia, obbligherebbe ad alterare i contenuti indipendentemente dalla loro veridicità. Un simile obbligo snaturerebbe i principi fondamentali di Wikipedia, costituirebbe una limitazione inaccettabile alla sua autonomia e una pesante minaccia all’attività dei suoi 15 milioni di volontari sparsi in tutto il mondo, che sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per “non avere problemi”.

    Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia del genere umano: in 12 anni è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. L’edizione in lingua italiana ha quasi un milione di voci, che ricevono 16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe oscurarle per sempre.

    L’Enciclopedia è patrimonio di tutti. Non permetteremo che scompaia.

    ——————————————————————————–

  46. lodovico

    Il problema sollevato da Gianni Pardo è di grande importanza: si dovrebbe chiedere, in presenza di sciami tellurici, alle varie commissioni grandi rischi solo un parere circa la durata futura di ulteriori scosse e poichè non se ne può escludere il grado di pericolosità la commissione, in via cautelativa, dovrebbe consigliare la popolazione su come si possono migliorare le caratteristiche costruttive dei fabbricati o dettare norme di comportamento in caso di scosse e invitare la popolazione ad abbandonare le case prive di sicurezza per sei mesi con proroga automatica di sei mesi ove si fossero nel frattempo avute qualche minima scossa. comunque per un periodo non superiore ai 99 anni.

  47. Paolo

    @Andrea
    ancora con questa storia ? Ma quale fraintendimento ? Cito testualmente dal sito dei geofisici americani: “se non si conosce il fatto basilare che i terremoti non possono essere prevenuti vuol dire che l’intero sistema educativo della media superiore è un totale fallimento !”

    Non c’è altro da dire. In Italia, unico esempio, una grossa percentuale dei ragazzi si forma in un liceo classico che esclude la considerazione della cultura scientifica, ben confortato dalla tanta gente che vive e prospera in questa mancanza di cultura e pretendendo che quella umanistica sia l’unica necessaria.
    Da qui discende la presunzione e l’arroganza con cui vengono fatte certe accuse e determinate certe sentenze.
    Non piacerà ma c’era stato almeno un precedente, quello dell’uranio impoverito, incolpato da un giudice contro tutti gli studi svolti e anche dove non c’era.
    Per non parlare d’altro

  48. giuseppe 1

    @Paolo
    Già. E questo governo ha confermato il fondo (mi pare 9 milioni di Euro già attribuiti da Berlusconi) per le vittime dell’uranio impoverito.
    Cause di servizio a non finire, nello Stato. Basta vedere i loro blog.
    (digitare si Google “causa di servizio” – provare per credere)

  49. roby

    Ma ancora insistete su questa sentenza.
    E’ proprio vero che si è creato su super schieramento a difesa di questi scienziati.
    Io ricordo a tutti che il giudice non li ha condannati perchè non sono stati in grado di prevedere il terremoto. Non insistente nel dire questa stronzata.
    Sono stati condannati proprio perchè non è possibile prevedere il terremoto, cioè non si può prevedere ma non si può escludere.
    Quindi le gratuite rassicurazioni ai cittadini sono state frutto di negligenza e imprudenza.
    Questo ha detto il giudice. Punto.
    Poi se vogliamo speculare aggiungiamo le intercettazioni di Bertolaso, nella quali invita tutti a fare il comunicato stampa del tipo state tranquilli.
    Be se io fossi uno scienziato, uno scienziato serio, mi sarei dimesso una volta ricevuta quella telefonata, non dopo 3 anni soltanto perchè mi hanno condannato. Dopo 3 anni di super stipendi.

  50. Tremore

    @roby

    Esatto!
    Ma gli stipendi sono poca cosa!
    Sono curioso e forse malpensante, ma mi piacerebbe molto se si potesse fare un bell’ accertamento patrimoniale ai membri della Grandi Rischi prima e dopo il terremoto dell’ Aquila!
    Vuoi vedere che gli “scienziati” sono diventati ricchi con il terremoto (anemone docet) ?

    Quali incarichi incarichi professionali hanno avuto nella ricostruzione ? Quali finanziamenti della protezione civile ai loro centri di ricerca ?
    Se un po’ di giornalismo d’ inchiesta si interessasse a queste faccende credo che ne scopriremmo delle belle!

    Con buona pace della scienza…..il paraculismo non e’ materia scientifica!

  51. Tremore

    Gentile Sig. Pardo,

    non so’ se la sentenza sia giusta o meno, probabilmente non lo e’, ed e’ anche assurdo che un magistrato, che non assume sul suo capo responsabilità alcuna, sia titolato a distribuirne sul capo altrui.

    Ciononostante confido nella sua onesta intellettuale per riconoscere che delle responsabilità, se non penali, morali ed etiche i membri della Grandi Rischi le hanno, eccome!

    Personalmente la faccenda mi ha parecchio incuriosito e mi sono documentato attraverso la lettura della memoria del pm, della relazione della Grandi Rischi e anche di alcune notizie in merito ai lauti incarichi professionali ricoperti da membri della grandi rischi nelle progettazioni per la ricostruzione (robettte da qualche milione di euro di parcella per ciascuno).

    Le pongo qualche domanda veloce veloce:

    1) la relazione del pm lei l’ ha letta ? Mi dice dove esattamente si accusa di non aver previsto il sisma ?
    2) le sembra normale che i vertici della protezione civile sollecitassero un comunicato tranquillizzante ? E le sembra normale e scientifico che la grandi rischi abbia fatto ciò che il capo chiedeva ?
    3) le sembra normale che gli “scienziati” della grandi rischi abbiano fatto la parte del leone nel progetto C.A.S.E. per la ricostruzione dell’ Aquila (con consulenze milionarie) ? Le sembra normale che, nonostante la supervisione strapagata degli “scienziati” della grandi rischi, gli isolatori sismici usati in quello stesso progetto siano risultati irregolari, fuori norma e che ci siano indagini in corso in tal senso ?

    Sarà che vedo tutto nero, forse sono depresso, ma sento puzza…..di soldi!

    La ringrazio per aver aperto questa discussione e mi auguro che lei possa smentirmi, davvero sarei felice di poter dire che le mie sensazioni sono sbagliate, mi ridarebbe un po’ di fiducia nelle istituzioni di questo paese.

  52. cybertty

    1 – Cosa vuol dire “previsione”: partiamo dalle più comuni, ovvero le previsioni meteo. Non è possibile fare bollettini predittivi, del tipo: “alle ore 15:34, cadrà un fulmine sul campanile della piazza di Talpaese”, ma questo non vuol dire che non sia possibile prevedere, in termini scientifici, “probabilità di temporali pomeridiani nella Talzona”. Esattamente allo stesso modo, non è possibile stabilire luogo e momento esatto di un terremoto, né avere certezze di sorta sul fatto che ci sarà o no. A S.Francisco, in California, ci si aspettava il “Big One”, evento che per la sua regolarità era atteso già da anni, ma è “in ritardo” e nessuno può dire quando ci sarà; tuttavia, l’attività geologica della zona è ben nota ed il fatto che si tratti solo di una questione di tempo è fuori di dubbio. A L’Aquila è situata una delle faglie attive storicamente già note, ed è noto che tale faglia ha un tempo di ritorno di circa 300 anni; l’ultimo terremoto avvenne nel 1703, che sommando 300 diventa 2003, CIRCA. Ma già nel 1997, chi di dovere aveva pubblicato un documento ufficiale nel quale si parlava in termini rigorosamente scientifici di “forte probabilità di evento sismico significativo nell’appennino centrale entro il 2010”. E’ arrivato nel 2009: è stato puntuale. Tale documento fu posto a conoscenza, a suo tempo (ripeto, sin dal 1997) di tutte le Autorità competenti, a partire dalle Istituzioni CENTRALI dello Stato, ma come da prassi tipicamente italiana, il tutto è stato semplicemente IGNORATO. 2 – Immediatamente dopo il sisma, le Autorità Pubbliche hanno instaurato un clima di terrorismo minacciando procedimenti penali contro chiunque parlasse di pericolo, con l’accusa di “allarmismo”. Dunque, processati e condannati dovrebbero essere i fautori di tale clima terroristico, che NON sono certo i Geologi, che evidentemente si vogliono togliere di mezzo per evitare intralci alle future operazioni di demagogia politica. 3 – Ciliegina sulla torta: è noto che esistono altre faglie attive di cui è nota anche la periodicità; due, in particolare, di cui è legittimo aspettarsi che si muovano (speriamo senza danni), entro questo decennio: una è la faglia di Sulmona, che ha una periodicità quasi sincrona con quella de L’Aquila (sempre 300 anni) e che si è mossa l’ultima volta nel 1706 (tre anni dopo L’Aquila); l’altra è quella di Avezzano, che ha una periodicità di circa 100 anni e che si è mossa l’ultima volta nel 1915. Altro, che lo “spread”. Saluti e auguri.

  53. Giorgio Andretta

    @Gianni Pardo
    forse lei intende le motivazioni della sentenza che ovviamente non posso aver letto, bisognerà aspettare il deposito.
    Il mio intento non è di polemizzare ma di apportare un contributo d’ampliamento all’orrizzonte conoscitivo per disporre una platea maggiore d’informazioni.
    A rileggerla.

  54. Giorgio Andretta

    @Piero from Genova
    avendo più volte testato personalmente il funzionamento dell’apparato giudiziario sono, a prescindere, avverso ai magistrati che considero una specie di demonia, infatti questa sentenza mi lascia basito e resto in attesa della blateale surrettiziosità congenita nella casta.
    A rileggerla.

  55. Giorgio Andretta

    @Marco Tizzi
    condivido in toto le sue riflessioni ed a maggior gloria ribadisco che se io decido devo essere libero di farmi curare da Felipe e non dal medico della mutua, altrimenti che anarchico sarei?

  56. Giorgio Andretta

    @giuseppe 1
    non ricevo la definizione di “fascista” indirizzata a B. è semplicemente inconsapevole.
    Provi ad armare la mano di un gorilla(inconsapevole) con un macete e “vedere di nascosto l’effetto che fa”.

  57. Giorgio Andretta

    @Enrica
    Beppe Grillo sostiene che una buona parte di responsabilità del degrado e sfaldamento della società italiana sia da imputare ai giornalisti, infatti solo ieri in prima pagina ed a caretteri cubitali è stata presentata la notizia che un giovane siciliano, ammalato di cancro, che si curava con il bicarbonato in una struttura ospedaliera albanese è morto.
    Ogni giorno decedono centinaia di ammalati di cancro nelle nostre strutture sanitarie, non solo, ma i decessi per cause allopatiche rappresentano la più alta percentuale di causa di morte, se non è tendenzioso, per trattarlo con un eufemismo, tale comportamento, diversamente non potrei definirlo.
    La patologia del cancro rientra nelle malattie.
    Tanto le dovevo.

  58. Giorgio Andretta

    @Claudio Di Croce
    usualmente non sono bramoso dell’operato dei magistrati e nemmeno ingenuo da non accettare che per operare nel mercato internazionale è necessario pagare delle mediazioni, si ma alla luce del sole.
    Quando si agisce in modo carsico si da la stura a qualsiasi congettura e questo è l’agito di C. Scajola degno sodale del suo inconsapevole presidente B.
    A rileggerla.

  59. Dal momento che non credo Chicago-blog pubblicherebbe questo secondo articolo, che apparirà su altri blog, lo inserisco qui, come risposta ad alcuni commentatori.
    PLAUSIBILITÀ DELLA SENTENZA DELL’AQUILA.
    Da più parti si sentono avanzare argomenti a difesa dei giudici dell’Aquila che hanno condannato a sei anni i membri della Commissione Grandi Rischi. È bene esaminare i loro argomenti. Meglio dire, se è necessario: “Mi sono sbagliato”, che insistere su una posizione solo perché la si è già presa.
    I sostenitori della plausibilità della sentenza richiamano l’attenzione di tutti sul fatto che le critiche nascono da un fraintendimento. Se abbiamo capito la loro tesi, i magistrati non avrebbero affatto chiesto agli scienziati di prevedere il momento della prossima grande scossa. Al contrario – attenzione alla frase seguente, che sembra un gioco di parole – la colpa di quei professionisti non sarebbe quella di non avere previsto una forte, tragica scossa (dal momento che i terremoti sono imprevedibili), ma quella di averla esclusa in tempi brevi (dal momento che i terremoti sono imprevedibili). Insomma essi avrebbero violato il principio basilare della loro stessa scienza. Se i terremoti sono imprevedibili, come non si può dire ai cittadini: “Ci sarà una scossa alle tre del mattino di martedì prossimo” non si può neppure dire: “State tranquilli, non succederà niente”. E se invece glielo dite, e quelli si tranquillizzano, e rimangono nelle loro case, e poi muoiono sotto le macerie, la colpa e vostra e noi vi condanniamo per omicidio colposo.
    Sembra anche che le improvvide dichiarazioni degli scienziati siano state sollecitate dal mondo politico, e che male avrebbero fatto i professionisti ad accogliere quelle pressioni. Se questo è il quadro, se ne può esaminare la plausibilità.
    Personalmente non sappiamo quali termini abbiano esattamente usato gli scienziati. La formulazione peggiore che essi avrebbero potuto adottare è la seguente: “Escludiamo categoricamente che si possa verificare una fortissima scossa sismica in tempi brevi”. Questo basterebbe a renderli colpevoli?
    In primo luogo, se è nozione comune che i terremoti sono imprevedibili, sia che dei professionisti li dichiarino imminenti, sia che li escludano, stanno facendo il passo più lungo della gamba e non vanno presi sul serio. Infatti sia “prevedere” che “escludere” corrispondono a “sapere in anticipo”. E questo non è possibile. Dunque la distinzione che si vorrebbe fare, a difesa di quei magistrati, fra “prevedere” ed “escludere” è capziosa e logicamente insostenibile.
    È vero che i sismologi non avrebbero dovuto “escludere categoricamente” una nuova, forte scossa (sempre che l’abbiano fatto) ma dal momento che ciò essi avrebbero fatto sulla base dei precedenti storici e statistici, esagerandone il valore, non sarebbero più colpevoli del medico che dà per sicura la guarigione a un malato che poi improvvisamente muore. È avvenuto centinaia di volte. La risposta della scienza è semplice: “la previsione, fino a quel momento, era ragionevolmente quella, poi le cose sono andate diversamente”. Forse il medico avrebbe fatto meglio a non dare per sicura la guarigione, ma da questo a condannarlo per la morte del paziente ce ne corre.
    C’è ancora un argomento giuridico non indifferente che rende discutibile la condanna. Ammettiamo che io veda da cento metri un uomo che si appresta a bere da un ruscello e che gli gridi: “Bevi pure, quell’acqua è ottima”. L’uomo tuttavia non ode il mio incoraggiamento, beve l’acqua e muore, visto che l’acqua era avvelenata. Sarò colpevole di omicidio colposo? Certamente no, perché l’evento si è verificato indipendentemente dalla mia azione. Infatti, secondo l’art.40 del Codice Penale: “Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l’evento dannoso o pericoloso, da cui dipende l’esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione”. Se i sismologi, pur richiesti di dire la loro, non avessero aperto bocca, forse che la gente avrebbe lasciato le proprie case? A tempo indeterminato? Certo che no. L’avrebbero fatto se i sismologi avessero dichiarato imminente un terremoto devastante. Ma, lo si ripete, si sa che i terremoti sono imprevedibili. E allora essi non hanno determinato l’evento di cui li si dichiara colpevoli.
    Qualcuno infine li accusa di avere ceduto alle pressioni politiche di chi temeva che il panico provocasse più danni dello sciame sismico. Una scelta politica. E la politica è l’arte del possibile, non della certezza. Si agisce per il meglio e si incrociano le dite. Di più gli uomini non sanno fare.
    In conclusione la sentenza rimane abnorme sia dal punto di vista scientifico che dal punto di vista politico e umano. Ora, sulla base dell’attuale giurisprudenza, se avendo un giradito chiediamo al medico fra quanto tempo guariremo, lui prudentemente ci risponderà che nessuno ci assicura questa guarigione e che anzi potremmo morire prima di sera.
    Gianni Pardo, pardonuovo.myblog.it
    26 ottobre 2012

  60. Enrica

    @giorgio andretta
    Quindi lei afferma che si possa curare un ammalto di neoplasia solo parlandogli.
    Mi citi solo un caso conclamato e provato scientificamente, e credo che avrei ancora dei dubbi. Nememno le piante guariscono se gli si parla e basta.
    Per ultimo: ho perso 4 familiari per il cancro, il suo sarcasmo è completamente fuori luogo.

  61. Tremore

    Caro Sig. Gianni Pardo,

    mi spiace dirlo ma il suo argomentare ha molto dell’ azzeccagarbugli.

    Io non sono un giurista e non me ne impippa nulla di spaccare il capello in 4 dal punto di vista formale.

    Non sono nemmeno un forcaiolo, sono anch’ io stupito della condanna e non godo nel pensare a delle persone che rischiano il carcere.

    Cio’ pero’ non mi impedisce di farmi una certa personale opinione sul come la Protezione Civile, la Grandi Rischi ed i suoi componenti abbiano gestito le emergenze e la ricostruzione. Ed il quadro che ne viene fuori e’ desolante!

    La cosa che mi rende perplesso e’ che lei su tutto questo non spende nemmeno una parola.

    Mah!

  62. giuseppe 1

    @Gianni Pardo
    Credo di non aver capito.
    Ho già detto,in un commento precedente,che sono sostanzialmente d’accordo con Lei. Si riferisce la fatto che sono andato fuori tema?
    E’ normale nei blog che si commenti il contenuto del post, ma anche che si segua un pò l’attualità (il Suo è l’ultimo post in ordine di tempo) e si risponda ai commenti degli altri blogger, anche se non c’entra niente.

  63. De iure condendo:
    considerata la povertà del materiale probatorio, in buona parte testimoniale;
    aggiunto che pretendere decisioni fondate su saperi allo stato dell’arte non esistenti è assurdo, “ad impossibilia nemo tenetur”;
    accettati tutti gli evidenti paradossi che Pardo descrive, con l’aggiunta di possibili richieste risarcitorie per aver svuotato preventivamente una città, anzi una regione, senza motivo);
    ribadito che in Italia ai fini di una condanna penale serve la certezza al di fuori di ogni ragionevole dubbio
    la mia corte abbaziale stabilisce che, secondo accreditate teorie dottrinarie, la sentenza di cui sopra costituisce un raro caso di monstrum, di “non atto”, da cui discende una nullità insanabile.
    Ahug, ho detto

    @ Pardo, ragionando in diritto trattasi davvero di nullità insanabile dell’atto.
    Ma purtroppo abbiamo ministri che accenano a ciò se trattasi di atto legittimo e ampiamente motivato in fatto ed in diritto, come nel caso della rimozione dal ruolo di custode del presidente dell’ILVA Ferrante, ordinata dal Gip, ma non si azzardano a suggerire tale ipotesi qualora le decisioni giudiziali seguano, evidentemente, un qualche percorso obliquo, che a me ricorda tanto uno spoil system all’italiana…
    perdonatemi la malignità, ma per dare soddisfazione ad Andretta, citerò Andreotti:

    “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”
    😉

    P.s. le citazioni mi fanno da condom…

  64. alberti

    @Gianni Pardo

    La sua tesi non convince. Ad esempio, le persone che vivono sul vesuvio sono da anni informate sulla pericolosità e tutti ne sono coscienti. La scienza lo dice sempre e nonostante questo non ci sono scene di panico o procurati allarmi. Tutti lo sanno. All’aquila da adesso in poi sarà così. E’ una zona pericolosa punto e basta.

  65. @ Pardo

    Ovviamente leggeremo le motivazioni, ma temo saranno simili a quelle date dalla suprema corte per il rifiuto della riduzione di emolumenti e loro medesimi ed a grand commis d’etait… non nel merito, naturalmente, ma nell’inseplicabilità complessiva…

  66. Giorgio Andretta

    @Enrica
    non faccio fatica ad accettare che suoi 4 famigliari si siano disincarnati per effetto del cancro, visto come tratta me chissà come si sarà relazionata con loro.
    A lei non devo alcuna dimostrazione ed io non ho mai detto:”…che si possa curare un ammalto di neoplasia solo parlandogli.
    Ma che ci sono medici/chirurgici con varie specializzazioni che lo fanno.
    Se non ci crede può sempre chiedere a prestito il dito a San Tommaso.

  67. Tremore

    Cari voi,

    Sottopongo nuovamente alla vs, att.ne il seguente link:

    http://www.giornalettismo.com/archives/109683/laquila-e-frode-su-c-a-s-e-e-ricostruzione-sei-avvisi-di-garanzia

    Se avrete la pazienza di leggerlo scoprirete che alcuni dei cosiddetti “scienziati” della Grandi Rischi non solo hanno avuto gli incarichi professionali per la ricostruzione all’ Aquila (in palese conflitto di interessi), ma hanno così ben operato da ottenere i seguenti mirabolanti risultati scientifici:

    1) costo di costruzione 2700 euro mq, laddove normalmente se ne spendono circa 1000.
    2) accettazione di fornitura di oltre 4500 isolatori sismici (si parla di una fornitura di alcune decine di milioni di euro) irregolari, fuori norma, senza le necessarie certificazioni.
    3) tali meraviglie a fronte di parcelle professionali degli scienziati per svariati milioni di euro a testa.

    Poi fate un po’ di indagini e scoprirete che alcuni di questi scienziati presiedono centri di ricerca con mirabolanti macchinari ed uffici interamente pagati dalla protezione civile e interamente dediti al lucro.

    Sommate a questo quanto emerso per la Grandi Rischi e fatevi la vs. Opinione.

    La condanna dei giudici poco importa, ma per favore non confondiamo la scienza con questa roba!

  68. Francesco_P

    Dopo aver bruciato sul rogo gli scienziati accusati di stregoneria dai ciarlatani, cambierà qualcosa a vantaggio della gente colpita e delle popolazioni non ancora colpite?

    NO, anziché fare PREVENZIONE, cioè costruire bene dove si può, continueremo a fare PGT e varianti, a produrre carta bollata, a subire interferenze di enti inutili, a non eseguire controlli sul rispetto delle specifiche di progetto nei cantieri e a mantenere in vita costruzioni che sappiamo essere inadeguate.

    Però questa palese assurdità fa bene a chi intasca soldi dal business della ricostruzione. Ecco perché i partiti si azzuffano sulle ricostruzioni dove sono in gioco miliardi di euro delle nostre tasse da distribuire agli amici. Ecco perché le ricostruzioni gestite con i soldi pubblici durano come la vergogna del Belice e costano come lo sproposito dell’Irpinia. Ed ecco perché si specula sulla disperazione della gente fino a dar credito ai ciarlatani.

  69. Tremore

    Francesco_P :
    Dopo aver bruciato sul rogo gli scienziati accusati di stregoneria dai ciarlatani, cambierà qualcosa a vantaggio della gente colpita e delle popolazioni non ancora colpite?
    NO, anziché fare PREVENZIONE, cioè costruire bene dove si può, continueremo a fare PGT e varianti, a produrre carta bollata, a subire interferenze di enti inutili, a non eseguire controlli sul rispetto delle specifiche di progetto nei cantieri e a mantenere in vita costruzioni che sappiamo essere inadeguate.
    Però questa palese assurdità fa bene a chi intasca soldi dal business della ricostruzione. Ecco perché i partiti si azzuffano sulle ricostruzioni dove sono in gioco miliardi di euro delle nostre tasse da distribuire agli amici. Ecco perché le ricostruzioni gestite con i soldi pubblici durano come la vergogna del Belice e costano come lo sproposito dell’Irpinia. Ed ecco perché si specula sulla disperazione della gente fino a dar credito ai ciarlatani.

    @Francesco_P

    Caro Francesco,

    concordo su tutto tranne un piccolo aspetto su cui dovresti documentarti meglio.
    Qui non si tratta di condannare al carcere degli “scienziati”, ma di esprimere un giudizio etico e morale su dei “paraculi” amici degli amici che si sono arricchiti sulle spalle dei terremotati (intascando soldi dal bussiness della ricostruzione), non eseguendo controlli nei cantieri (vedi il link del mio post precedente) ed occupando posti di potere in enti inutili (la Grandi Rischi).
    Anch’io difendo la scienza, ma i paraculi sono di un’ altra specie ed in Italia spesso insegnano all’ università!

  70. Giorgio Andretta

    Egr.Gianfranco, non riesco a far accettare il mio commento in risposta a quello sulle quote rosa, perciò sto tentando di capire la motivazione della non accettazione dal momento che non esiste il vaglio preventivo.

  71. Giorgio Andretta

    Continua a propormi la già presentazione del commento senza tuttavia pubblicarlo.

    E’ vecchio chi si sente tale, egr.Gianfranco, vedo improbe le proposte avanzate dalla signora più sopra, alla luce del groviglio degli esercizi erotici attuali.

  72. giuseppe 1

    @Gianni Pardo

    Infatti. Quello che ho detto non c’entra niente col piano giuridico.
    Posso benissimo essere in disaccordo con il Pdl e non approvare i giudici che condannano ingiustamente. E’ Lei che mischia le cose. Come i magistrati.

  73. Mauro Carrannante

    Mi rendo conto di non riuscire a prevedere se in Cile, esattamente il giorno 20 febbraio del 2017, pioverà o meno. Sono passibile di condanna penale?

  74. Alessio certi

    Pardi
    ma la pericolosità sul vesuvio è certa tutti lo sanno ma non quando. Anche a san francisco lo sanno che è pericolosa. All’aquila è stata sbagliata la comunicazione. Ma la cultura italiana ancora crede in buona fede che negare sempre tutto e il contrario di tutto sia il sistema migliore per evitare guai peggiori. Che ci sia una condanna o che siano assolti, comunque l’errore è stato fatto. E infatti in futuro nessuno comunicherà più in quel modo per paura di essere condannato. A san francisco le autorità dicono sempre la verità e non ci sono scene di panico né tantomeno la città subisce cali demografici ed economici. La stessa cosa sarebbe successa all’aquila. E’ un vizio italiano comunicare in questo modo arcaico e antiquato con le pacche sulle spalle e che per fortuna finirà proprio perché adesso tutti avranno paura di comunicare in quel modo. Che seppure in buona fede è sbagliato.

  75. Alessio certi

    Mauro Carrannante :Mi rendo conto di non riuscire a prevedere se in Cile, esattamente il giorno 20 febbraio del 2017, pioverà o meno. Sono passibile di condanna penale?

    Basta dire che può avvenire. Se invece dici che non dovrebbe avvenire alla luce delle conoscenze attuali ma non si può escludere che avverrà allora vuol dire che ti metti al “centro” ovvero non prendi posizione. Se non prendi posizione per non scatenare il panico o perché ti arrivano pressioni politiche ed economiche per impedire la svalutazione della zona in questione sei colpevole o no? Anche i nazisti dissero che eseguivano gli odini e non erano quindi colpevoli. A te la risposta.

  76. @Mauro Carrannante
    Credo di no, ma per prudenza non esterni la sua convinzione ad alta voce. Soprattutto se, avendo fatto studi scientifici, avrebbe il dovere di sapere tutto. E invece non lo sa. Vergogna.
    Io pure mi asterrei dalle previsioni, soprattutto in considerazione dell’estrema lunghezza di quel Paese, e del fatto che potrebbe piovere in un posto e non piovere in un altro posto. Rischiando la galera per avere detto che non sarebbe piovuto nel posto x, ma dovendo poi constatare che era piovuto nel posto y. E per questo secondo posto potrei essere condannato.
    Che brutto mestiere, quello del profeta.
    Ormai, se mi chiedono se è sicuro che tutti moriremo, risponderò: la dottrina prevalente ritiene che sia così, ma dalla costanza del fenomeno nel passato non abbiamo modo di dedurre la sua ineluttabilità futura, sicché contare sul fenomeno è scientificamente azzardo e moralmente discutibile.
    Del resto, lo prova anche un famoso sillogismo.
    Nessuno è immortale. Io sono un nessuno. Io sono immortale.
    Ve lo dicevo che avevo ragione di essere prudente.
    P.S. Questo non rientra nella discussione sul terremoto dell’Aquila. È solo uno scherzo.

  77. Emilio46

    # Tremore

    Cosa significa che sono stati acquistati “…4500 isolatori sismici … irregolari, fuori norma, senza le necessarie certificazioni”?
    E’ vero che sono cinque anni che non me ne occupo e che, quindi, non sono al corrente dell’ultimissima legislazione, ma prima ma ne sono occupato per anni e per installazioni in varie plaghe del globo.
    Che io sappia per gli isolatori sismici il progettista specifica delle caratteristiche elastiche/elastoplastiche che vengono verificate con prove di laboratorio: niente di più.
    Per altro il controllo di queste prove è a carico del Direttore dei Lavori e non del progettista.

  78. Emilio46

    # Gianni Pardo

    Mi sembra che nei commenti non appaia o sia in tono molto sommesso una considerazione che mi fa ritenere almeno eccentrica la sentenza di condanna a seguito del sisma nell’Aquilano, anche ammesso che si sia colpevolizzato solo l’aver tranquillzato le popolazioni.
    Dato per acquisisto che i sismi e la loro evoluzione non si possono prevedere, che si sarebbe dovuto fare?
    Dichiarare si sarebbe verificato in terremoto importante da lì in poi (dopo quando? un giorno, una settimana, un mese, un anno, lustri, decenni?)?
    A parte che sarebbe stata un’affermazione banalmente lapalissiana (mi stupirei che qualcuno ritenesse che in una zona ad alto rischio sismico non possano avvenire terremoti di rilevante intensità), l’unico risultato che si sarebbe ottenuto sarebbe stato creare panico, senza poter intervenire con qualche efficacia.
    Che si sarebbe dovuto fare nella zona del Pollino dove, prima del terremoto di ieri, insisteva da due anni uno sciame sismico di bassa intensità? Sfollare l’intera zona per due anni o meglio, allo stato delle conoscenze di allora, per un tempo imprecisato? Allora, per precauzione, dovremmo, come minimo, far evacuare subito Reggio Calabria, Messina, l’Avellinese, la fascia pedemontana del Friuli, ecc.
    La verità è che la qualità media delle costruzioni italiane è penosa, con le conseguenze che si registrano.

    P.S. non è vero che non si possa intervenire sugli edifici storici. Si può fare.

  79. Tremore

    @Emilio46

    Riporto quanto scritto sul link che ho postato in precedenza:

    “IL CASO – Gli avvisi di garanzia sono stati notificati alle parti ieri pomeriggio dopo l’accoglimento, da parte del gip, dell’incidente probatorio richiesto dal pm titolare dell’inchiesta, il sostituto Fabio Picuti per chiarire alcuni aspetti relativi al funzionamento del 4.896 isolatori sismici a pendolo. Secondo il pm tali isolatori sarebbero stati, al momento della fornitura e del montaggio, privi dei necessari certificati di omologazione e qualificazione del servizio da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Secondo il pubblico ministero, Calvi e Dolce pur consapevoli della mancanza delle certificazioni avrebbero accettato gli isolatori e avrebbero dato il via al montaggio venendo meno ai loro doveri di controllo”

    Visto che hai installato isolatori sismici in giro per il mondo, mi fai una valutazione del valore di un appaltino per 4896 isolatori ?
    Niente male vero?

    Bye

  80. isabella49

    Credo che i componenti della commissione grandi rischi non potessero dire alcunchè circa la probabilità di una forte scossa all’Aquila. Proprio per questo motivo avrebbero dovuto essere ben chiari con la popolazione: non potevano dire nulla; non potevano nemmeno rassicurare; ognuno di conseguenza si sarebbe comportato secondo il suo sentire. Forse qualcuno degli studenti che poi è rimasto sotto alle macerie avrebbe deciso di tornare a casa e sarebbe ancora vivo; forse qualcun altro avrebbe deciso di dormire in auto o forse no: dare delle rassicurazioni o permettere che qualcun altro interpreti in questo modo un pensiero diverso significa assumersi delle gravi responsabilità e merita comunque una condanna morale.

  81. Tremore

    Cortese att.ne Gianni Pardo,

    Consiglio un’ accurata lettura dell’ articolo che oggi Repubblica dedica a Bertolaso ed alla Grandi Rischi.
    Consiglio anche l’ ascolto delle intercettazioni di Bertolaso pubblicate on line da Repubblica oggi.

    Dopodiché possono essere o non essere responsabili penalmente, ma fossi in loro mi nasconderei per la vergogna!

  82. antonio lupo

    Valerio Lucchinetti :Da gestore avevo sempre pensato che la sfera di cristallo fosse strumento di lavoro indispensabile per la nostra professione, ora scopro che invece quelli che ne hanno veramente bisogno sono i sismologi.

    gestore di cosa?

  83. antonio lupo

    Per pardo
    quando le motivazioni saranno pubblicate anche gli scienziati stranieri si dissoceranno dal modo in cui quelli italiani comunicano la scienza al popolo. saluti

  84. Franco

    @roby
    Nel 1985 l’allora capo della protezione civile Zamberletti fece evacuare 100.000 persone nella Garfagnana per timore di un previsto terremoto; non avvenne e lui fu indagato per “procurato allarme”.
    Direbbero i romani “come te movi te fulmino”
    Franco

  85. Tommaso

    sono in disaccordo con l’autore del’articolo

    gli scienziati da anni fanno affermazioni sulla realta’ naturale e sociale. ma, normalmente, premettono affermazioni quali “nell’80% dei casi la mia successiva affermazione X” e’ vera; oppure premettono “le affermazioni riportate sono affermazioni basate su esperienza ecc. ecc., e non si assume la responsabilita’ delle conseguenze delle azioni che individui potrebbero intraprendere come conseguenza di queste affermazioni”

    bastava un po’ di buon senso comunicativo, e questo assurdo giuridico-scientifico sarebbe stato evitato

    ma e’ bene che sia accaduto, cosi’ nel futuro gli scienziati si renderanno conto meglio ce vivono in una societa’ che li ascolta, e non in una torre d’avorio

  86. Tremore

    Leggete e ditemi se e’ tutto normale:

    http://www.cadoinpiedi.it/2012/10/25/terremoto_laquila_bertolaso_la_verita_non_va_detta.html

    La scienza non c’ entra nulla in questa storia, sono solo le solite storie di potere italico che si avvale di qualche accademico amico, o forse peggio se prezzolato con denaro pubblico.

    Per me non ci vuole la condanna penale, ma l’ interdizione perenne da qualsiasi incarico pubblico e le dimissioni dall’ università.
    Vista la genialità non avranno comunque problemi ad esercitare una professione, saranno ricercatissimi, sempre meglio che ricercati….

  87. giuseppe 1

    @Tremore
    Tutte le possibili argomentazioni, pur valide in via di principio, non assolvono il giustizialismo e sopratutto l’annichilimento delle Libertà Personali in atto in questa sottospecie di paese. Il problema vero è che se succede a me o a qualche altro morto di fame (ed a me succede – come a milioni di altre povere vittime) non frega niente a nessuno.
    Tutto sommato assistiamo ad una lotta di potere fra aristocrazie combattuta anche a suon di atti giudiziari. Al di là del merito e dello specifico, tifare per l’una o l’altra parte sarebbe da cretini. Per me e per altri 59 milioni di italiani. Spero che dopo tante bastonate abbiamo acquisito almeno questa consapèevolezza.

  88. antonio lupo

    Franco :@robyNel 1985 l’allora capo della protezione civile Zamberletti fece evacuare 100.000 persone nella Garfagnana per timore di un previsto terremoto; non avvenne e lui fu indagato per “procurato allarme”.Direbbero i romani “come te movi te fulmino”Franco

    infatti non doveva evacuare doveva solo avvertire. a quel punto ogni cittadino decide se evacuare o no. se dormire in auto oppure prepararsi dentro casa in modo da uscire presto. almeno finché lo sciame non si placa. questa è informazione. l’autorità al massimo può allestire qualche campo per chi vuole uscire di casa. i soldi li usassero per queste cose non pr arricchire i politici.

  89. Franco Maloberti

    @Andrea
    Anche lei non ha chiaro cosa voglia dire omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Se si parla di inutilità di una commissione Grandi Rischi che, tra l’altro comprende Maiani che di professione era (tempo fa) un fisico nucleare con competenza nulla di rischi sismici e, in generale, di qualsiasi altro tipo di rischio, con eccezione il rischio di attraversare la strada sulle zebre, allora siamo d’accordo.

  90. Daniele

    @Gianni Pardo
    Caro amico,
    è inutile che tenti di arrampicarti sugli specchi con arguti ragionamenti da filosofo.
    E’ SUCCESSA UNA COSA A CUI IN ITALIA NON SIAMO ABITUATI: FINALMENTE E’ STATO STABILITO CHE IL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ ESISTE NON SOLO IN CHIACCHERE.
    Perchè caro mio, checchè tu ne dica, chi tranquillizza la gente per farla rientrare nelle case quando c’è una seppur minima possibilità di terremoto, SI ASSUME UNA RESPONSABILITA’ GRAVISSIMA.
    E in questo paese è fin troppo facile ricoprire posti di responsabilità (profumatamente retribuiti) senza poi rispondere delle proprie azioni… la nostra classe politica docet.

  91. Claudio Di Croce

    @Daniele
    Ai prossimi sintomi di un nuovo terremoto gli ” esperti ” diranno a tutti di stare fuori casa e se poi il terremoto non si verifica quelli come lei diranno che le persone con responsabilità devono essere condannate per procurato allarme inutili con tutte le conseguenze relative. Contento ?
    Sono d’accordo con chi dice che queste supercommissioni sono inutili, costosissime.

  92. giovanna

    i terremoti non sono prevedibili pertanto i pareri della commissione sono inutili,ma ognuno sa(o dovrebbe sapere) in quale situazione si trova la sua casa.Tutta l’Italia è a rischio ma alcune zone sono più a rischio di altre,orbene i tali zone il controllo delle fondamenta ,dei soffitti ecc. è interesse del proprietario farlo e farlo periodicamente.Un mio amico a Santiagodel Cile,abitante al 13mo piano dopo un terremoto del grado 8 della scala Richter della durata di 3 minuti, è sceso per le scale e,a parte la perdita di tutto quanto era porcellana o vetro nella abitazione,la casa non ha avuto alcun danno.

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