30
Set
2012

Liberalizzazione ferroviaria: chi dice il falso, l’IBL o Moretti?

Commentando il nostro Indice delle liberalizzazioni, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti, ha dichiarato:

per Bruxelles l’Italia é il Paese più liberalizzato d’Europa nel settore, al pari della Gran Bretagna. L’Istituto Bruno Leoni dice cose false.

Chi dice il falso?

Prima di entrare nel merito della questione, vorrei liberare il campo dal gossip. Moretti sostiene che il nostro presunto pregiudizio negativo sul mercato ferroviario italiano sia spiegabile alla luce del fatto che “il presidente [dell’IBL] è Nicola Rossi, che è anche membro del comitato direttivo di Italia Futura”, il cui presidente, Luca di Montezemolo, è pure presidente dell’unico concorrente di Trenitalia, cioè Ntv. Una catena di interessi tanto lunga è di per sé poco credibile, ma in questo caso a pensar male si fa peccato senza azzeccarci: la metodologia con cui costruiamo l’indice sulle ferrovie è sostanzialmente immutata fin dalla prima edizione, nel 2007. Nel 2007 Nicola non era presidente dell’IBL (lo è diventato nel 2011) e neppure esisteva Italia Futura (fondata nel 2009). Spero che questo chiuda la questione.

Nel merito. Naturalmente IBL non dice il falso: è facilmente verificabile che i risultati dell’Indice sono coerenti con la metodologia dichiarata (fin dalla prima edizione). Si può ritenere che tale metodologia sia inadeguata a rappresentare la realtà ma non che essa sia falsa. In più, l’indice è costruito attraverso indicatori facilmente reperibili e, credo, difficilmente contestabili (numero licenze concesse, numero operatori attivi, sviluppo trasporto merci e passeggeri, quote di mercato, ecc.). In verità, i nostri risultati sono coerenti con quelli di altre misurazioni simili (per esempio il Rail Liberalisation Index).

Per Moretti, a dispetto di quello che suggeriscono tutti i dati disponibili il mercato ferroviario italiano è liberalizzato, addirittura “il più liberalizzato d’Europa”.

Se intende che il settore ad alta velocità è liberalizzato in Italia più che in altri paesi, bisogna dargli ragione e non ci siamo mai sognati di dire il contrario. Purtroppo per i viaggiatori italiani l’alta velocità conta relativamente poco, perché la maggior parte del traffico viene effettuata in quello che si chiama trasporto regionale. A questo proposito riconosce lo stesso Moretti:

[I pendolari] Si lamentano per i treni regionali e hanno ragione.

E’ esattamente quello che diciamo noi. Il grafico seguente riporta i risultati di un’indagine Eurobarometro sui mercati ferroviari europei.

L’Italia è il paese dove convivono il massimo grado di insoddisfazione per la qualità dei servizi ferroviari (solo il 27% degli italiani si dicono soddisfatti, contro una media Ue27 del 46%) e un altissimo sostegno a misure di liberalizzazioni (le chiedono l’80% degli italiani contro il 71% degli europei). Sarebbe difficile non mettere in relazione questi risultati così netti con lo scarso uso che gli italiani fanno dei treni (dicono di usarli spesso il 48% degli italiani contro una media europea del 55%).

Gli italiani non si differenziano dagli europei nel chiedere prezzi più bassi (li vogliono il 40% degli italiani e il 43% degli europei) ma pretendono servizi più affidabili (24% contro 16%) e carrozze più pulite (31% contro 16%). Gli italiani, insomma, vogliono quell’attenzione al consumatore che è tipica di un mercato liberalizzato e che è irrilevante per un monopolista pubblico.

Se l’IBL mente dicendo che il mercato ferroviario deve essere liberalizzato, viviamo in un paese di 60 milioni di boccaloni. L’alternativa, ma non mi permetterei mai di considerarla, è che sia Moretti a prenderci in giro tutti quanti.

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9 Responses

  1. marco maria

    Dott.Stagnaro lei e’ nel giusto e coerente, penso che i suoi detrattori si sono dimenticati di Arenaways! Sappiano inoltre che se istituiscono da subito una tessera per giovani fino a 35 anni a 30 euro anno per circolare su tutte le tratte del nostro Paese (come fanno in Germania) credero’ anch’io che ci sia un’inizio di liberalizzazione anche da noi ma ne dubito fortemente essendo in regime di monopolio conclamato!.Saluti,Marco Maria.

  2. Flavio74

    Moretti farebbe ridere, se le condizioni delle fs non fossero quelle che sono. Io vivo in Germania, e molto spesso ritorno in italia, con treni tedeschi! Non dico che i treni tedeschi siano eccelsi, anche loro spesso arrivano un po’ in ritardo (e a volte ho perso la coincidenza), ma c’è un ma. Facciamo una veloce comparazione, considerando un treno medio ovvero l’Inter City o l’Euro City. il sito web tedesco è migliore e di più facile comparazione, ed inoltre è disponibile in varie lingue, non solo inglese. I prezzi indiscutibilmente sono più vantaggiosi quelli tedeschi, non in assoluto sia chiaro, ma sovente vi sono offerte veramente basse, per cui per un viaggio di 600km ho sempre speso attorno ai 60euro. I vagoni: anche qui non c’è storia, molto più comodi ed ampi quelli tedeschi, e quasi sempre discretamente puliti!
    Se poi ci spostiamo alle tratte regionali, qui proprio non c’è trippa per gatti! Per i viaggi nei vari laender tedeschi, esistono offerte impareggiabili, come ad esempio: dalle 7 di sera si può comprare un biglietto al prezzo di un singolo con cui possono viaggiare 5 persone per tutta la notte.
    Ultima chicca, non da poco. Quando si compra il biglietto tedesco, viene sempre indicato il binario da cui si parte e quello di arrivo, anche nel caso di più cambi intermedi. Partendo da Karlsruhe per l’Italia, la casella indicante il binario di arrivo nella stazione italiana, resta sempre desolatamente vuoto….informazione non disponibile.
    Continui pure così collega ingegner-Moretti, l’auto in Italia sarà sempre la mia prima opzione; diversamente dalla Germania, ove un pieno mi dura un mese da quanto la uso……

  3. ALESSIO DI MICHELE

    Vorrei considerare che:

    1) fare il confronto con le ferrovie nordiche è ingeneroso, perdiamo già prima di cominciare il confronto. Facciamo il confronto con la Spagna (sì, ho detto “Spagna”): in una mia personale esperienza (una sola, non la eleggo certo a regola, ma è, credo, indicativa) il treno dei pendolari Madrod-Toledo, con carrozze spaziose, pulite e ben tenute; nonstante faccia almeno 12 fermate in 88 km., li copre in 70 minuti. Chiunque abbia fatto il Civitavecchia-Roma se li sogna questi tempi e questa capillarità di servizio.

    2) recentemente l’ Antitrust ha multato Trenitalia di ben (!) € 300.000 per la questione Arenaways: oltre al fatto che è una cifra che fa ridere sia Morettti che Trenitalia, ed al rischio che Trenitalia la pagherebbe a spese del Tesoro, come minori utili o maggiore perdita, mi piacerebbe vedere, oltre ad una sanzione seria (facciamo € 30 milioni a Trenitalia per vedere di lontano l’ effetto che fa), ma almeno € 3 milioni dal porcellino di Moretti e poi che questi soldi vengano devoluti agli azionisti ed ai creditori di Arenaways !

  4. Piero from Genoa

    è ovvio che Moretti nn dice la verità sulle liberalizzazioni ferroviarie..

    è ovvio che in Italia il Nobile Ferroviere Privato stà quasi entrando in Politica..
    come prima, ed in modo diretto, lo fece uno dei Mass Media..
    come tanti anni fa uno vendette Macchine da Scivere alla Poste quando c’erano già i computer.. e come quando l’Iri vendette l’AlfaRomeo al Monopolista Nazionale dell’auto (all’epoca)..

    ovvero.. in Italia (ma nn solo) agli “alti”l livelli la distinzione stato/mercato è finta..
    si sono fusi insieme.. nn si sa se è nato prima l’uovo o la gallina..

    PS: invece una verità Moretti la dice quando dice che il Debito delle Ferrovie è un Debito Statale Fuori Bilancio x nasconderlo..

  5. marco

    Bisogna però consentire che è comunque bizzarro cominciare la liberalizzazione dall’alta velocità. Forse nel settore dek trasporto regionale la Lombardia sarebbe l’unica attualmente liberalizzabile (come in effetti ha le Nord Milano) ma bisognerebbe dimostrare che regioni tra i 6-9 milioni di abitanti avrebbero migliori liberalizzazioni e migliori servizi non solo in ferrovie ma in strade, farmacie, ospedali, università, ed incubatori industriali. Bizzarro che i professori non abbiamo nemmeno la sensibilità culturale per parlarne ed innescare cambiamenti almeno culturali virtuosi.

  6. Angelo

    Beh, che Moretti si diverta a prendere in giro gli italiani è evidente a chiunque abbia la sventura di prendere un treno regionale e, soprattutto, a chi abbia avuto a che fare almeno una volta con il ferroviere tipo. Uno dei motivi per cui gli italiani hanno per decenni snobbato i treni e solo adesso e solo a causa della crisi, hanno ricominciato ad avvicinarsi a quel tipo di trasporto è stato lo schifo di trattamento che veniva loro riservato. Le FS sono solamente un grumo sindacalizzato che prima verrà troncato meglio sarà per tutti. Il mio voto certo al premier che metterà in campo questo tipo di proposte.

  7. Paolo

    Da pendolare purtroppo di cavolate scritte da questo dirigente bugiardo ne ho sentite fin troppe. L’ultima è che quello dei pendolari non è un problema suo !

    E ricordo anche la triste vicenda di Arenaways che tra il 2010 e il 2011 aveva provato a sfidare il monopolio, ma che poi è casualmente fallita (forse ritornerà parzialmente sul mercato previ accordi col monopolista).

  8. Stefano

    Probabilmente nessuno conosce cosa vi sia dietro un treno e i costi di manutenzione che abbia la ferrovia che l ha resa forse nn la più pulita ma la più sicura al mondo! Nn sento nessuno parlare di ciò ! Qualcuno si ricorderà che prima della privatizzazione in SPA le condizioni erano ben diverse e migliori! Volete privatizzarle va bene ma i privati si devono assorbire anche le tratte meno redditizie dato che di trasporto pubblico si tratta e gli esorbitanti costi di manutenzione troppo comodo lasciarlo allo stato e prendere solo i profitti come e stato con Alitalia se ciò avverrà ne riparleremo allora!!!

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