1
Apr
2021

Maratona concorrenza: l’eterno ritorno dei servizi pubblici locali

I servizi pubblici locali sono al centro della segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e il Mercato.

In particolare, l’Antitrust critica l’affidamento in house, così come anche ricordato dalla stessa Corte Costituzionale nel 2020. Il problema alla base è che l’ente affidante sceglie di solito senza gara l’azienda pubblica controllata che poi svolgerà i servizi e questo provoca una potenziale inefficienza in termini di qualità del servizio e di costi.

Questo è alquanto evidente nel trasporto pubblico locale, come nel caso di Milano con ATM, a Roma con ATAC, o in Regione Lombardia con Trenord. Le giustificazioni circa la necessità di non fare delle gare non sono mai fornite e questo è un vulnus assai grave. Sembra quasi che agli Enti Locali non interessino eventuali risparmi che potrebbero arrivare dalla messa a gara del servizio.

Come abbiamo mostrato più volte, queste scelte, per esempio nel caso di ATAC o altri, portano ad avere servizi sostanzialmente più cari (per i contribuenti) rispetto ai casi nei quali si è scelto di andare verso la concorrenza. Se l’obiettivo è quello di avere molti dipendenti (magari con tassi d’assenteismo elevatissimo), la politica lo ha indubbiamente raggiunto, tanto che, proprio in ATAC, il costo del personale ha raggiunto ormai il 57% dei costi totali e l’assenteismo supera il 12 per cento.

Nel merito, l’Antitrust chiede infatti di applicare l’articolo 192 comma 2 del Codice dei Contratti Pubblici in modo da andare nella direzione della trasparenza nella scelta e non lasciare alle Amministrazioni Locali una scelta di “convenienza”.

Il tema dei servizi pubblici locali è affrontato anche per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. Il tema delle gare e della concorrenza rimane al centro della segnalazione, perché anche in questo caso, le aziende pubbliche locali portano ad avere dei costi superiori per la loro inefficienza dovuto alla ricerca di target diversi dall’efficienza.

Un tema altrettanto importante è quello che per abbassare i costi e migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti è necessario favorire gli investimenti in impianti TMV (termovalorizzatori). La previsione di compensazioni per le popolazioni interessate dall’impiantistica e lo snellimento burocratico per queste infrastrutture essenziali per il ciclo dei rifiuti sono alcune delle proposte contenute nella segnalazione. Inoltre, per avere maggiore concorrenza nel settore dei rifiuti si dovrebbe agire tramite una riduzione della durata minima per gli accordi con le utenze non domestiche e con procedure di gara aperte.

Le proposte sono dunque chiare e dicono che la concorrenza nel settore dei servizi pubblici locali non è solo utile, ma necessaria.

Il primo articolo della maratona #concorrenza2021 e la lista degli altri articoli sono disponibili qui.

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