2
Nov
2020

Cosa mi piace e cosa non mi piace di Trump

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Rainer Zitelmann

Attenzione: se odiate o adorate Trump, potreste non voler leggere questo articolo. Vi arrabbiereste e basta. La maggioranza degli europei occidentali è contro Trump e a favore di Biden. Poi c’è una piccola minoranza di fan di Trump. I media in Germania e in Europa hanno una posizione per lo più unilaterale: sono dalla parte di Biden e contro Trump. Questo fenomeno porta una minoranza dei media a una contro-reazione, schierandosi al fianco di Trump perché tutti gli altri sono contro di lui. Su Trump pare sia impossibile avere posizioni più sfumate: o le persone sono al 100% contro di lui e pensano che sia una creatura demoniaca. Oppure sono al 100% a suo favore e lo considerano una persona geniale.

Ho avuto a che fare con Trump per molti anni. Durante la campagna elettorale di quattro anni fa, ho trascorso due mesi negli Stati Uniti; ho anche letto tutte le biografie più importanti su di lui. E tutti i giorni mi documento guardando Fox News e la CNN. In Germania, Fox è ritratta come il canale portavoce della propaganda pro-Trump. In realtà la questione è più complessa. Trump si è lamentato del trattamento che gli ha riservato Fox News più e più volte negli ultimi mesi. In un discorso pronunciato la settimana scorso ha detto che la differenza tra queste e le precedenti elezioni è la seguente: “Abbiamo perso Fox”. Certamente Fox News è tutt’altro che ostile a Trump (soprattutto il suo conduttore Sean Hannity), ma la posizione della rete non è così unilaterale come la CNN o il New York Times che sono invece compattamente anti-Trump.

Mi prendo la libertà di assumere una posizione diversa su Trump, sapendo che le mie idee non piaceranno né a chi detesta Trump né a chi lo ammira.

Cosa mi piace di Trump

Trump ha fatto delle buone cose, soprattutto nel campo della politica economica e fiscale. Invece di andare nella direzione di una sempre maggiore regolamentazione, come ha fatto Obama, ha tendenzialmente puntato sulla deregolamentazione e ha abolito una serie di norme superflue. Ha inoltre abbassato notevolmente le tasse. Entrambe le cose hanno avuto effetti positivi per l’economia statunitense: la disoccupazione è calata (fino all’inizio della crisi sanitaria) e i mercati azionari hanno avuto un vero e proprio boom.

Quello che mi è sempre piaciuto di Trump è che non si preoccupa del “politicamente corretto”. Il politicamente corretto è una minaccia per la libertà, ed è ancora più diffuso negli Stati Uniti che in Europa. Quindi è apprezzabile quella persona che non segue il linguaggio del politicamente corretto. Il predecessore di Trump, Obama, si è occupato di questioni come le toilette per i transessuali e si è persino scusato per aver elogiato l’aspetto estetico di un procuratore generale donna (si è dovuto scusare dopo che i politicamente corretti si sono indignati per le sue parole). Molti americani erano e sono tuttora infastiditi per questa “correttezza politica”, e Trump ha tratto grande beneficio da tutto ciò.

Infine Trump si presenta come un difensore della legge e dell’ordine pubblico e ha risposto energicamente alle violenze che scaturiscono da forze come l’ANTIFA. In questo campo i democratici rimangono purtroppo in silenzio. Chiunque legga i media in Europa non ha un quadro sufficientemente corretto dell’entità di queste violenze che accadono negli Stati Uniti. E Trump si oppone risolutamente alle folli richieste del movimento “defund the police” (tagliare i fondi alla polizia). Tutto questo è quello che mi piace di Trump.

Cosa non mi piace di Trump

In generale non mi piacciono le persone che mentono. Alcuni fan di Trump accettano le sue bugie dicendo che tutti i politici a volte mentono. Ma raramente un politico ha mentito così spesso e così sfacciatamente come ha fatto Trump.

E non mi piace la gente che parla di cose di cui non sa nulla. Trump stesso pensa di sapere più di chiunque altro su tutto ciò che avviene nel mondo. Naturalmente, non è così. Una persona che non conosce i suoi limiti commetterà più errori di una persona che ha un atteggiamento più umile. Leggendo i commenti di Trump sul Covid19 (a partire da febbraio 2020), ci si può fare una idea di ciò che intendo. Il fatto che la maggior parte dei politici europei abbia contrastato la crisi sanitaria attuando misure discutibili non rivaluta il comportamento di Trump.

Quello che non mi piace di Trump è poi la sua simpatia per i dittatori. Raramente ha usato parole ostili per autocrati e dittatori come Putin, Erdogan o Kim Jong-un. Trump ha fallito nella sua politica di contrasto alla Corea del Nord, proprio come hanno fatto i suoi predecessori. Ma ha elogiato il dittatore Kim con toni non solo non necessari, ma anche indegni di un presidente americano.

In politica economica e fiscale, come ho detto, ha fatto alcune cose giuste. Ma con il suo operato ha anche proseguito sulla strada di un indebitamento pubblico massiccio. E ha favorito una politica protezionistica andando contro i principi del libero scambio. Queste due cose (indebitamento pubblico e protezionismo) sono due aspetti della presidenza Trump che proprio non mi piacciono.

E da un’ottica tedesca, quale dovrebbe essere il giudizio nei confronti di Trump? Il fatto che a Trump non piaccia Angela Merkel non è da giudicarsi negativamente, anzi è un punto a suo favore. Ci può stare che chieda un maggiore sforzo militare, di difesa, da parte degli europei, e soprattutto dei tedeschi, ma la sua politica commerciale protezionistica è un pericolo per la nostra economia.

A prescindere da questo, anche se fossi americano non voterei per Trump. Ma nemmeno voterei per Joe Biden. Biden è stato portato avanti dall’establishment dei Democratici, per allontanarsi da posizioni di estrema sinistra. Biden, però, credo che non solo continuerà le cattive politiche di Barack Obama, del quale è stato vice presidente, ma realizzerà anche parte dell’agenda di sinistra di politici come Bernie Sanders ed Elizabeth Warren – e questo, se dovesse accadere, sarebbe un male per gli Stati Uniti.

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