14
Nov
2013

Un nuovo sito per studiare i progressi dell’umanità

Secondo numerose stime, nessuna epoca storica è stata migliore di questa per abitare il nostro pianeta. In realtà non serve certo un genio per capirlo: basta guardarsi attorno. Ma d’altra parte, come osservava argutamente Herbert Spencer, “tanto più migliorano le condizioni dei tempi, tanto più ci si lamenta dei loro mali”. Purtroppo, il divario tra la realtà e il senso comune è notevole. E oggi più che mai va di moda il pessimismo, a cui contribuiscono le opinioni di persone influenti, politici affermati e studiosi di ogni campo. Ma più di chiunque altro sono i media a bombardarci di cattive notizie, ignorando i tantissimi progressi che l’umanità compie ogni giorno nel rendere il mondo un posto sempre migliore.

A combattere questa tendenza sconsideratamente pessimistica ci aveva provato qualche anno fa un grande scrittore scientifico, Matt Ridley, con il suo saggio “L’ottimista razionale”. Secondo Ridley, “gli standard di vita umani sono molto migliori oggi rispetto a qualsiasi altro periodo della storia: a livello globale, il reddito pro capite si è triplicato solo nel corso della mia vita, tenendo conto anche dell’inflazione; la durata media della vita ha avuto un incremento del 30%; la mortalità infantile si è abbattuta di due terzi. Questi trend sono globali e non locali. Se si guarda alle cifre, non si può non riconoscere che siamo sempre più in salute, felici, liberi, benevoli, più pacifisti, più attenti all’igiene, più uguali e anche più intelligenti. Ovviamente non tutti in tutte le parti del mondo. Ma mediamente è così”.

E su questa stessa linea di pensiero è stato inaugurato recentemente un sito, www.humanprogress.org, che si pone come contraltare delle troppe teorie complottiste e fobie immotivate a cui siamo abituati. Come? Semplicemente mostrando l’evidenza. Creato dal Cato Institute (http://www.cato.org), HumanProgress nasce con l’intento di smontare le false convinzioni sullo stato dell’umanità, attraverso un database di studi e pubblicazioni delle più autorevoli istituzioni planetarie (come ad esempio Banca Mondiale, OCSE, Eurostat e ONU) completo e accessibile per studiosi, giornalisti, studenti e chiunque sia interessato. Tra le tante funzioni offerte, il sito permette di esplorare e confrontare diversi indici di sviluppo all’interno di una vasta gamma di fonti, calcolare gli indicatori di benessere umano dei diversi paesi nel corso del tempo ed esaminare dati su tantissimi temi divisi per categorie (tra cui, per esempio, ricchezza, salute, alfabetizzazione, mortalità infantile, transizione verso fonti energetiche alternative, libertà politica ecc.).

Indubbiamente il mondo è ancora popolato da troppe persone che soffrono la fame, le malattie, la violenza e la mancanza di libertà, e la condizione umana è ben lungi dall’essere perfetta. Ma la tendenza dell’umanità è sorprendentemente chiara: il progresso, nonostante tutto, tende a una costante e irreversibile evoluzione in positivo. Constatare i progressi dell’umanità non significa affidarsi a un cieco ottimismo, odioso quanto superficiale. Significa, invece, mettere da parte le opinioni per dare retta ai fatti. Ed è proprio quello che www.humanprogress.org ha l’ambizione di fare su scala planetaria.

 

1 Response

  1. Piero

    indubbiamente nel lungo periodo il progresso c’è stato.. sarebbe irrazionale negarlo.. per spiegare il pessimismo dilagante in occidente provo a suggerire alcune chiavi : 1) un uomo silgolarmente vive nel breve periodo, e se mi becco 40 anni di recessione/guerre la mia vita và male anche se quella è solo una buca temporanea x l’umanità (Keynes: nel lungoT. siam tutti morti) 2) a parità di condizzioni assolute degli standard materiali di vita di un soggetto, se aumentano le differenze relative tra i vari gruppi sociali (precarizzazione del ceto medio, 10% che ormai controlla il 60%) cioè aumenta la discriminazione (come oggi) allora aumenta la insoddisfazione 3) secolarizzazione/materialismo: i consumi ed il ben-avere-al-di-qua hanno sostituito in occidente (ed ora sempre più anche in Oriente) le religioni dell’ al-di-là come cura esistenziale verso l’eterna inconscia/conscia paura del futuro, della solitudine, della malattia, della morte, ma questo sostituto materiale (benemerito of course) nn è riuscito a mantenere la promessa di ristoro esistenziale.. e questa mancata promessa si fà più evidente quando le cose van meno bene anche sul lato materiale perchè rimani senza al-di-qua e senza al-di-là.. 4) la terra nn aveva mai avuto 7 mld di persone che vogliono consumare in concorrenza come noi occidentali abbiam fatto da soli x 50 anni.. questo è un Salto Imparagonabile con i processi storici studiati negli ultimi 3000 anni…

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