8
Dic
2010

Telefonia mobile: Italia ancora al top

L’appuntamento con l’International Communications Market Report curato dal regolatore inglese Ofcom conferma anche quest’anno la vivacità della telefonia mobile in Italia.  Alcuni tra i risultati (cito dalla sintesi Agcom):

  • i prezzi dei servizi mobili dal luglio 2009 al luglio 2010 sono diminuiti del 24% (migliore performance europea) e risultano in assoluto i più bassi (al pari del Regno Unito) rispetto a quelli degli altri Paesi europei;
  • ben il 24% dei consumatori (la percentuale più alta in Europa) ha ridotto la spesa pro-capite nella telefonia mobile negli ultimi 12 mesi;
  • i prezzi per il mobile broadband sono i più bassi e il mercato della larga banda mobile risulta più maturo rispetto agli altri Paesi;
  • la quota di abitazioni servite solo dalla telefonia mobile è la più significativa tra i principali Paesi sviluppati (pari al 29%);
  • la penetrazione della banda larga mobile è la più elevata (nel 13% delle abitazione si accede alla larga banda solo attraverso dispositivi mobili);
  • la diffusione di smartphone è la più alta (26% della popolazione sopra i 13 anni e 66% degli utilizzatori abituali di internet);
  • la diffusione di apparecchi per la fruizione di musica in formato digitale è di gran lunga la più ampia: utilizzo pari al 64% di media players e pari al 31% di cellulari per l’ascolto della radio;
  • l’utilizzo dei social network è il più elevato al mondo (66% degli utilizzatori di internet), in particolare per quanto riguarda l’accesso a Facebook.

Assai meno lusinghiere sono le prestazioni registrate dal nostro paese nel settore del fisso – e particolarmente in quello della banda larga fissa, che ci vede all’ultimo posto tra i principali paesi europei.

Queste conclusioni ambivalenti confermano l’attualità di uno studio condotto con Andrea Giuricin, in cui abbiamo cercato di dimostrare – dati alla mano – come il fondamento di questo vistoso gap di efficienza vada individuato nel robusto competition divide esistente tra i due settori.

È una lezione da tenere a mente alla vigilia della definizione delle regole per la rete di nuova generazione. Se il caso della telefonia mobile può insegnare qualcosa, è auspicabile che il regolatore resista alla tentazione di strafare e dia alla concorrenza una possibilità.

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4 Responses

  1. j

    Sarà, ma personalmente più che competizione io vedo cartelli più o meno evidenti. Basta guardare al costo degli SMS, al concetto di “scatto alla risposta”, al concetto di scatto anticipato di 15 minuti per le connessioni mobili a internet, ai costi di ricarica (aboliti per legge, ricordiamolo, non per concorrenza) ecc…
    Quella che a voi sembra concorrenza, in realtà, non è altro che il riflesso obbligato di quello che avviene in paesi in cui la concorrenza c’è veramente (UK, Germania…), per cui i nostri operatori si devono avvicinare per non essere troppo evidenti nei loro intrallazzi.
    Se avessimo un’autorità degna di tale nome la concorrenza si vedrebbe veramente, in quello che è uno dei maggiori mercati di telefonia mobile del mondo, invece si consente l’uso della parola Gratis a sproposito e si prende la gente per stupida di continuo.
    Comunque meglio di niente…

  2. Questi dati mi fanno ovviamente piacere. La mia perplessita (non conoscendo il settore telefonia) è se a fronte dell’essere uno dei più avanzati mercati nel settore siamo solo un mercato (che comunque non è poco almeno per noi utenti) preda di operatori stranieri o tale situazione ci permette/ci ha permesso di sviluppare tecnologia, aziende, prodotti che possiamo esportare?
    Qualcuno mi sa rispondere?

  3. Sul giudizio sulla concorrenza nel settore della telefonia mobile mi trovate perfettamente concorde.
    In Italia,per fortuna,il mercato è davvero libero ovvero tra le altre cose non ci sono switching cost particolarmente alti almeno per le prepagate…nei restanti casi la legge Bersani che aboliva le penali non è stata davvero applicata(o meglio è stata aggirata).
    Nel mercato della telefonia fissa,a mio parere(e non solo mio a quanto pare), la situazione per quanto riguarda la concorrenza è disastrosa.Basti pensare che chi gestisce le centrali è il soggetto che ad oggi detiene una posizione (ultra)dominante.E questo non aiuta di certo una competizione sana,è,a mio parere, come se le ipotesi di un teorema fossero sbagliate in partenza….

    @Gianluigi

    Gianluigi Moretta :
    Questi dati mi fanno ovviamente piacere. La mia perplessita (non conoscendo il settore telefonia) è se a fronte dell’essere uno dei più avanzati mercati nel settore siamo solo un mercato (che comunque non è poco almeno per noi utenti) preda di operatori stranieri o tale situazione ci permette/ci ha permesso di sviluppare tecnologia, aziende, prodotti che possiamo esportare?
    Qualcuno mi sa rispondere?

    Vuoi che ti dica la mia?
    Pensaci:gli operatori sia di telefonia mobile che fissa sono praticamente tutti in mani straniere(telecom in parte compresa grazie a telefonica)…almeno per quanto riguarda l’infrastruttura di rete mobile,di “campioni nazionali” non ne abbiamo praticamente più.
    Oggi quindi siamo principalmente un pollo da spennare.

    Se interessa posso approfondire il tema in un articolo per questo blog….

  4. Se sei residente in Lombardia, hai riscontrato problemi con le compagnie telefoniche e non sei riuscito a far valere i tuoi diritti, pur avendo sporto RECLAMO, puoi rivolgerti al servizio GRATUITO di conciliazione di Corecom Lombardia.
    Il procedimento agevola la risoluzione dei problemi che si vengono a creare tra clienti e operatori di telefonia mobile e fissa, operatori internet, telefonia pubblica e, servizi di televisione a pagamento.

    Maggiori informazioni su corecomlombardia.it..

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