15
Nov
2010

Crisi politica, istruzioni per l’uso

Con le dimissioni dei ministri finiani appartenenti a Futuro e Libertà, comincia di fatto la crisi di governo. E’ il caso di darsi alcune esplicite istruzioni per l’uso di questo blog, nel rispetto delle convinzioni di ciascuno. Tre semplici regolette, dichiarate ex ante come piace a noi e come vorremmo si facesse sempre e dovunque, per evitare discrezionalità ex post e consentire a tutti gli attori e contributori del blog nonché lettori di condividere i criteri. Read More

14
Nov
2010

9 mld. in 9 anni e 9 mila occupati in meno (Piccolo Guinness della vecchia Alitalia)

Qual è stata la distruzione di valore prodotta dalla gestione pubblica della vecchia Alitalia nell’ultimo decennio di storia della compagnia? E’ una domanda alla quale non abbiamo mai provato a rispondere, avendo in passato concentrato l’attenzione sui soli oneri prodotti sul settore pubblico (e quindi sul contribuente azionista). In questo modo abbiamo tuttavia tralasciato le conseguenze economiche prodotte sui creditori, sugli obbligazionisti e sugli azionisti, rimasti impigliati nel fallimento e che sono stati o saranno rimborsati solo in misura limitata. Proviamo quindi a fare un stima della distruzione di valore realizzata dalla gestione pubblica: Read More

12
Nov
2010

In piccolo, si può smuovere anche il Quirinale

Segnalo giusto tre particolari non troppo secondari, a conclusione della giornata: abbiamo lasciato sul sito di questo blog lo stesso intervento video del sottoscritto da mesi, e purtroppo c’era un perché; la scelta del contatore del terrore, cioè del debito pubblico, oggi si comprova di bruciante attualità; in piccolo, sono riuscito senza sforzo e con un minimo di fatica a ottenere che il Quirinale uscisse dall’ambiguità sulla spesa pubblica. Soddisfazioni intellettuali, certo. Solo queste, del resto, possiamo qui permetterci.  Read More

11
Nov
2010

La rivoluzione delle ferrovie

Tra governo, ferrovieri e azienda è guerra aperta. Con una direttiva bomba al management delle Ferrovie firmata dal presidente del consiglio … e destinata a rivoluzionare gestione, agevolazioni, organizzazione del lavoro e contrattualistica della Spa, ieri Palazzo Chigi ha aperto un drammatico braccio di ferro con i sindacati che hanno già proclamato due giornate di sciopero generale del personale viaggiante … Ma cosa prevede di tanto drammatico questo documento che il segretario della Fit Cisl … ha bollato come “una bomba atomica, un inaccettabile attacco alla contrattazione collettiva e alla autonomia delle parti”? … le Ferrovie dello Stato si suddivideranno in due società: una per la gestione della rete e l’ altra per la gestione del servizio; all’ interno di queste due società ne saranno create altre che si occuperanno dei diversi servizi di trasporto (viaggiatori, merci, locale) e della manutenzione dei treni. Tutte le attività estranee al “core business” del trasporto infine andranno cedute il più rapidamente possibile. “Il Governo …, con un atto di occupazione e di imperio, ha deciso lo smembramento societario delle Ferrovie, lo smembramento contrattuale dei ferrovieri, l’ azzeramento di ogni possibilità di rinnovo contrattuale, l’ abolizione delle concessioni di viaggio”. (Repubblica)

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10
Nov
2010

Matteoli non va in rete

Errore di mira per il ministro Matteoli. Bastava una dichiarazione pubblica per prendere posizione a favore delle liberalizzazioni. Invece l’azione e le parole espresse da membri del governo rimangono lontane da propositi di rinnovamento del nostro assetto economico e infrastrutturale. In questo caso, il punto non segnato dal ministro riguarda il suo secco “no” alla separazione della rete ferroviaria da FS. Naturalmente, le frasi di Matteoli non possono non avere fatto piacere all’a.d. Moretti. Read More

9
Nov
2010

Gli ultimi giorni di Pompei

Domani, 10 novembre, il ministro Bondi riferirà in Parlamento sul crollo avvenuto nei giorni scorsi a Pompei. Il disfarsi della Scuola dei gladiatori ha dato il via a una serie interminabile di dichiarazioni, alcune troppo “di pancia” per essere prese in considerazione, altre utili per capire cosa è successo e come fare in modo che in futuro l’attività di tutela possa prevenire ulteriori crolli, a Pompei come in altri siti di particolare valore storico/archeologico. Premesso che chi scrive non ha una laurea in conservazione dei beni culturali, alcune cose però possono essere messe in evidenza per definire precisi problemi. Read More