29
Giu
2012

La vittoria dei due Mario Bail-out-elli

Ok, stamane travolto nel mio filogermanesimo da migliaia di mail prorotte da petti gonfi di orgoglio nazionale, ho dovuto cominciare a radio24 con l’inno di Mameli. Di calcio m’intendo e m’appassiono poco, ergo auguri all’Italia in finale con la Spagna e buona sbornia a tutti i tifosi. Quanto alla vittoria all’eurovertice di Mario Monti, tre considerazioni secche in attesa di conoscere il testo concreto, peché il diavolo sta nei dettagli. Un bravo, un ma, e un dunque.  Il bravo a Monti è sulla tecnica negoziale. Nessun premier italiano avrebbe potuto porre il veto all’approvazione dei passi avanti sull’unione economica e la disciplina di bilancio, se non avesse avuto rilevante credito personale e politico riconosciuto in Europa. E’ stato molto rischioso, persino gli spagnoli hanno aspettato al tavolo tecnico notturno prima di allinearsi al veto italiano. mentre Hollande aveva diplomaticamente finto nel bilaterale con la Merkel di aver mollato l’Italia, ma al tavolo tecnico Parigi ha tenuto ferma la posizione con Roma e Madrid.

Nel merito, però, attenti.  Gli spagnoli hanno ottenuto su tutta la linea quanto volevano, gli aiuti alle banche diretti da EFSF-ESM senza far debito pubblico asggiuntivo, anche se per questo occorrerà il giudizio della vigilanza europea comune che non nascerà prima di ottobre.

Quanto allo scudo antispread chiesto dall’Italia per quei Paesi vicini all’avanzo primario – praticamente noi soli –  il no tedesco è stato scalfito e intaccato,  ma Monti in queste ore sta  barando col suo ottimismo a piene mani. In realtà non c’è licenza bancaria per l’ESM -che avrebbe risolto ogni problema, abbeverandosi alla fonte BCe anche illimitatamente se necessario – ma solo un placet di massima alla procedura di acquisito maggiorati EFSF-ESM per Paesi a rischio, con la BCE che esegue materialmente gli acquisiti rivalendosi sulla loro dotazione finanziaria (500bn). Le modalità operative saranno da fissare all’eurogruppo del 9 luglio, la Merkel contrariata già stamane ha iniziato a dire che comnunque si passa per la trojka e per il Fmi, inutile che l’Italia s’illuda. Ma in ogni caso al Consiglio europea la carta giocata da Monti è stata una inversione di tendenza, con l’Italia protagonista. Gli eurottimisti possono brindare. Il merito negoziale va riconosciute, perché Monti rischiava di doversi dimettere, tornato a Roma a mani vuote. Ma quanto al merito vero, cioè la sostanza del’accordo, è assai meno risolutivo per l’Italia di quel che venga detto stamane.

Il “ma” deriva dal fatto che i mercati verranno comunque  a testare la tenuta sul meccanismo votato a vantaggio dell’Italia, al di là dell’entusiasmo in Borsa nelle prime ore. L’economia italiana sta andando negli abissi, per via delle tasse e delle spese pubbliche, e abbiamo 400 miliardi di carta pubblica da piazzare nein prosismi 12 mesi. Balleremo, e sarà il caso di non prendersela con gli altri se l’ESM avrà dei limiti naturali a sostenerci a galla.

Il “dunque” sta nel fatto che la clausola di salvataggio – funzioni o meno – non cambia la sostanza del guaio italiano. Dismisisoni pubbliche massicce per ababttere il debito, tagliare spesa corrente e tasse per molti punti di Pil in tre anni, ventre a terra. Esultare per la nazionale e per il successo all’eurotrattativa diomenticando che non abbiamo affatto svolto questo impegnativo compito a casa – che dobbiamno a noi stessi e non agli altri – significa commettere il solito errore italiano di miopia.

L’autore delle due reti azzurre è già stato soprannominato Bail-out-elli, il signor Salvataggio. Ma nuotare per forza propria è altra cosa che dipendere dai salvagenti pietosi riservati a chi non sa farlo.

 

194 Responses

  1. Mandingo

    credo che nessuno ritenga che il (magro) risultato ottenuto da Monti sia sufficiente a “salvare” la baracca, ma senza quel poco pochissimo che ha ottenuto non avremmo avuto nemmeno il tempo di provare. Lei giustamente dirà che il tempo in passato l’abbiamo avuto e non abbiamo fatto nulla, verissimo, l’unica cosa che si può fare è augurarsi che stavolta sia possibile quella inversione di tendenza in materia fiscale e sulla spesa pubblica senza la quale non abbiamo speranza (e non solo noi, tutto l’area Euro, perchè la dicotomia tra virtuosi e spendaccioni è solo retorica giornalistica basata su valori del debito pubblico che sono platealmente falsi).
    Credo che la cosa ragionevole da fare ora sia continuare a martellare cercando di spiegare agli italiani che con una spesa pubblica al 55% non si può che fare default e che i sacrifici, ahimè, si devono fare (potendo in maniera decisa sul fronte della macchina pubblica, capisco che perdere il lavoro sia duro ma capita a tanta gente nel settore privato senza troppi drammi).
    Il tifo per la Germania, come se ci fosse chi può chiamarsi fuori, mi pare triste, anche senza considerare che la Germania in materia di debito pubblico non è proprio un fuglido esempio se consideriamo che tra tutti i paesi dell’Eurozona l’Italia è quella con la traiettoria del debito pubblico più favorevole (per la serie, qui il più sano ha la rogna).
    Insomma o in Europa TUTTI cambiamo il modello statale che ci ha contraddistinto e smettiamo di pensare di risolvere i problemi con soldi pubblici e debito o TUTTI siamo destinati alla rovina.

  2. Io resto dell’opinione che i “salvagenti” offerti dagli altri per pietà non siano semplicemente inutili, ma controproducenti. Qualcuno crede davvero che, se qualcuno lancerà un salvagente all’Italia, il governo comincerà a tagliare la spesa assassina più di un ridicolo 0,5%? Suvvia, signori: ci si metterebbe comodi comodi sul salvagente e si continuerebbe a spendere a manetta, anzi si spenderebbe di più, perché c’è sempre il Krugman de noantri pronto a spiegare a reti unificate che per crescere bisogna indebitarsi.
    Quindi, a mio parere l’unica soluzione è che la Merkel ci dia una spinta per cadere finalmente nel baratro. Solo allora il governo si deciderà a tagliare davvero. E ci sarà un nuovo miracolo italiano. Lo so, è una visione semplicistica. Ma a volte il semplicismo è quello che ci vuole.

  3. Carlo

    Caro Oscar

    le porto il mio piccolo sostegno nei confronti delle migliaia di imbecilli che sono usciti allo scoperto , punta di iceberg della vasta platea di beoti nazionali , per insultarla
    a causa delle sue note e condivisibili opinioni riguardo alla necessità di cercare di
    imitare i tedeschi sul fronte della serietà amministrativa e contabile.
    Purtroppo e penso di far parte di una minoranza che non si fa anastetizzare il cervello dalle imprese di ultrapagate fighette della pelota ; allora da domani via con nuove tasse e spese senza controllo sul fronte pubblico tanto i rimbambiti del goal al massimo
    brontoleranno in attesa della nuova iniezione di droga sportiva!

  4. Andrea Wollisch

    Carissimo Oscar, spesso mi sento un imbecille!!Perchè il nostro punto di vista è fortemente minoritario al momento e si va sempre nella direzione diametralmente opposta. Ma poi quando si parla con amici e familiari imbevuti del mainstream e si tenta di farli ragionare ecco che ti danno ragione. Allora forse una speranza c’è….Per l’attualità direi che forse abbiamo guadagnato un altro po’ di tempo, ma sostanzialmente poco cambia, e comincio a temere che il ritorno, almeno per noi, alla lira sia una ipotesi seria perchè o l’europa diventa come gli stati uniti( e bisogna convincere tutte le opinioni pubbliche e sopratutti tutte le classi politiche dell’ue) oppure si torna indietro, questo mostruoso ibrido europeo non può reggere e sopratutto noi non reggiamo!!!

  5. Marco Tizzi

    Caro Oscar,

    mi auguro che oggi segni la fine della sua pseudo-propaganda alla Goebbels e il ritorno definitivo a parlare di cose serie e soprattutto di cosa debba fare l’Italia.
    Se anche solo questo obbiettivo sarà stato ottenuto grazie alla vittoria della nazionale di calcio, allora è vero che serve anche al di fuori dello sport.

    Un fondo con le spalle coperte dalla BCE che fornisca liquidità in cambio di riforme è la carota che proponevo da affiancare al bastone per la Grecia a settembre, quindi adesso non posso esimermi dal fare i complimenti a Monti, pur non condividendo ancora l’operato del suo governo e nemmeno la sua legittimità, al di là dei cavilli.

    Resta il grande problema: quali sono le riforme da fare?
    In questo dalla signora Merkel (che immagino dopo Monti-Draghi-Balotelli non vorrà più conoscere un Mario in vita sua…) perdura un silenzio assordante.
    Una politica che si pone a leader europea con lo slogan “i risultati arrivano solo con le riforme” e non dice quali “riforme” non è meglio di Casini.

    Da lei arrivano segnali più incoraggianti (e per questo dico: se è meglio della Merkel, perché diavolo dice “viva la Merkel”? Mah!), ma penso sia ora di dettagli un po’ specifici.
    Insomma: ce la da qualche anticipazione di questo programma di governo?

  6. Claudio

    Io continuo a essere un che non capisce un tubo di economia, ma a proposito della questione Merkel – Paesi deboli, mi è venuta in mente la seguente metafora:
    1. se uno vuole la bicicletta poi deve pedalare;
    2. se uno accetta di andare in tandem deve aspettarsi di poter essere costretto a pedalare di più anche per chi pedala di meno;
    3. se il compagno pedala poco ha pienamente ragione di richiamarlo all’ordine;
    4. se pedalare anche per il compagno scansafatiche non gli sta più bene ha altrettanta ragione, ma allora deve abbandonare il tandem e tornare sulla sua bicicletta, non può pretendere che il tandem continui a funzionare se si rifiuta di intervenire al posto dell’altro.
    Se sbaglio correggetemi.

  7. LucaS

    X Marco Trizzi

    Certo che su questo punto specifico (perchè sul resto 6 uno ragionevole e siamo abbastanza in sintonia) 6 davvero incredibile! Quando dici che la Merkel non sa che riforme chiederci dici una cosa assurda e non capisco come ti sei convinto di sta cosa. Le riforme che la Merkel ci chiede, poi modi e tempi possono cambiare e vanno adattato al contesto politico… sono sempre le stesse: taglio netto delle spese, vere liberalizzazioni, vere privatizzazioni, vere riforme del lavoro, della giustizia e dell’istruzione e amministrativa! Vendita massiccia del patrimonio statale, comunale e regionale, taglio dei dipendenti pubblici, riformare tutto l’assetto della PA, taglio della casta e del sottobosco politico tanto per cominciare…. Possibile che non hai ancora capito che sui PROGRAMMI la Merkel non ha le idee chiare ma le ha chiarissime? Come fai a dire che non sa che riforme chiederci? Il punto semmai è un altro:
    1) Sa che queste riforme sono molto difficili da imporre in uno stato medievale-feudale come l’Italia.
    2) Sa che se c’è qualche probabilità di approvarle non appena lei dice che l’Italia deve approvarle le probabilità calano a 0 quindi è meglio che stia zitta e parli per canali non ufficiali..
    Capisco che per te la Merkel è peggio di Scilipoti e Mastella messi insieme ma adesso stai un po esagerando in questa tua crociata personale non credi?

  8. io spero che nessuno possa pensare a quanto ottenuto da Monti, come ad una vittoria (ma di che e su chi?); purtroppo non ne sono certo.
    C’è anzi il rischio che il 2a1 di ieri venga considerato un evento almeno importante quanto quelli legati alla nostra economia, già in caduta libera.
    D’altronde, basta provare a declinare una delle frasi di Churchill sugli italiani, il calcio e la guerra:
    “Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre”

  9. cyrana

    @Giovanna Jacob d’accordissimo. L’unico modo di tagliare gli enormi sprechi (quelli previsti ci fanno un baffo: decisamente ridicoli, chi credono di prendere in giro?) è cadere in fondo al pozzo. Idem per le riforme “vere” e per dare almeno un colpetto alla immane corruzione che strangola il Paese (fin qui, nemmeno un buffetto). Non stanno combinando un bel niente né in casa né fuori: sono d’accordo anche con Oscar Giannino sul fatto che i risultati ottenuti dal prof siano uno specchietto per le allodole, tutto fumo e niente arrosto. Qualche volta mi chiedo se “loro” non si sono accorti che il popolo bue si è evoluto e non ci casca più, o se abbiano ragione loro e quelli che usano il cervello e sono dotati di autonomia di pensiero siano davvero una minoranza ininfluente.

  10. Marco Tizzi

    @LucaS
    Luca, tu queste richieste continui a sognarle la notte.
    Non sono presenti in nessuna dichiarazione, in nessun documento e in nessun programma politico di Angela Merkel.

    Queste sono le TUE idee e forse anche le idee di Giannino.
    Non di Angela Merkel, eprché con queste idee in Germania prendi ad andar bene il 5%, ma più no che sì.

  11. Flavio

    Sempre avanti Giannino! Non bisogna mollare la presa. A me l’inno tedesco piace, vuoi perche’ parla di liberta’ (non guerrafondaio come certe marcette di nostra conoscenza), vuoi perche’ e’ proprio bello ed infine vuoi perche’ io ci vivo in Germania. Scrivo solo una cosa, che la polita ed i giornali italiani hanno ben capito da molto tempo, ed e’ stato scritto circa 2mila anni fa:

    …iam pridem, ex quo suffragia nulli / uendimus, effudit curas; nam qui dabat olim / imperium, fasces, legiones, omnia, nunc se / continet atque duas tantum res anxius optat, / panem et circenses.
    (Juvenal, Satire 10.77–81)

  12. LucaS

    X Oscar

    1) Tanto per cominciare: grazie per la tua opera di informazione e smascheramento delle palle della controinformazione mainstream che fai quotidianamente, esponendoti in prima persona. Avendo una buona formazione economico-finanziaria capisco in pieno la tua frustrazione nel “dare perle ai porci” e vedere che questi si bevono tutte le idiozie che passano i giornali e le tv… è la stessa frustrazione che provo io quando cerco di spiegare questi argomenti ai miei amici.. Il massimo della tristezza l’ho provato quando ti ho visto su youtube costretto a spiegare l’ABC della politica monetaria e di come funzionano i mercati finanziari a gente come Barnard, Chiesa e addirittura il cantante Ruggeri che si improvvisava esperto di nucleare..roba da matti! Secondo me lo fanno apposta: chi organizza i programmi ti fa parlare assieme a questi ignoranti in modo che la gente da casa ti accomuni a loro e non ti prenda sul serio…
    Allo stesso tempo ti invito a fregartene nel modo più assoluto di tutti quei “fenomeni” che ti mandano le mail e non sanno letteralmente di cosa stanno parlando e non aggiungo altro per educazione! Sia per l’economia sia, e hai fatto non bene ma benissimo a ricordarlo, sul nucleare!
    2) Secondo me dovresti sfruttare molto di più la rete facendo dei video su youtube in cui hai piena libertà di parola e oltre ad ascoltarti uno può anche vederti e puoi mandare dei grafici che per questi argomenti possono tornare molto utili… A suo tempo l’aveva fatto Travaglio: all’inizio lo guardavano in pochi (io c’ero) ma ben presto sono diventati tantissimi! L’ideale sarebbe 1 appuntamento fisso a settimana in cui sviluppi un tema in piena libertà… Per esempio sarebbe fantastico un video in cui spieghi dati e grafici alla mano i disastri di bilancio dell’accoppiata Berlusconi-Voltremont…. (magari assieme al mitico Boldrin)
    3) Tornando a bomba: ma che cavolo sta combinando la Germania? A me sembra che stia cedendo su tutti i fronti! Secondo me non avrebbe mai dovuto concedere nulla all’Italia! Monti minaccia di non schiodarsi dal tavolo e porre il veto? Fossi stato la Merkel gli avrei risposto: fai pure quello che ti pare, tanto 6 tu che stai per fallire mica io! Fossi stato la Merkel gli avrei detto: quando mi approvi con decreto legge la cosiddetta lettera della BCE e mi porti le riserve auree in garanzia, allora e solo allora! magari possiamo parlarne…. ecco quello che doveva fare! Tanto per cominciare in questo modo rende l’incentivo a fare le riforme ancora più debole e già era debolissimo inoltre non serve nemmeno a contenere la cosiddetta “speculazione” perchè le risorse da usare per cappare gli spreads sono limitate e il mercato sicuramente vorrà “vedere” andando a metterle alla prova… Coma ha spiegato perfettamente Zingales (cosa ci fa con Renzi uno come lui è un mistero di fatima! l’altro è Giavazzi con suo liberismo di sinistra e adesso consulente di Monti… una roba ridicola!) questo serve solo ad aiutare chi vuole scaricare debito eurodebole: una sorta di PUT gratis per scaricare senza perderci troppo: l’ennesi regalo ai financials che infatti oggi volano! Ma quando le risorse non basteranno chi fermerà gli spread (do per scontato che alla Spagna servano ben più di 100 miliardi)? E cmq le risorse non appaiono per magia ma vengono comunque dai bilanci pubblici! quindi l’Italia si svena per prendere a prestito sul mercato a tassi stratosferici, poi spreca questi soldi per riacquistare titoli sul mercato e per poterlo fare per un certo periodo (gli attacchi speculativi mica durano 5 minuti) deve indebitarsi ulteriormente sul mercato a tassi ancora più elevati dei precedenti (essendo “l’attacco” in corso)…. vorrei tanto sapere quale mente malata ha concepito questa buffonata? Ma vendere l’attivo (sul quale tra l’altro stiamo perdendo soldi) e ripagare i debiti no è, troppo complicato?
    4) Perchè nessuno risponde al signor Obama che “fargli rivincere le elezioni non rientra tra le priorità ne tra i doveri dei politici europei” Se quanto sta avvenendo in Europa farà perdere Obama, tanto di guadagnato!
    5) Nella puntata di oggi ha lasciato intendere che potrebbe smettere con la radio per proseguire con altro… alludeva ad una sua possibile ingresso in politica con la “formazione che tempo fa disse che sarebbe stata presente alle prossime elezioni a rappresentanza dei nostri interessi”? Se cosi non posso che rallegrarmene! In ogni caso la invito a usare molto di più youtube!

  13. Marat

    Complimenti per la sua trasmissione su radio 24 Dottor Giannino
    la seguo quando posso e condivido le sue idee sull’economia.
    Un piccolo appunto:
    la smetta di citare i titoli di fogliacci di carta igienica indegni come il foglio o il giornale(bye bye culona)dicendo che sono il meglio del giornalismo italiano.

    Io leggo un altro quotidiano(Repubblica,che a lei evidentemente non piace)e cose del genere cosi becere e cafone non ne ho mai viste.

    Libero,il giornale,il foglio la padania non fanno informazione ma propaganda.
    Mi meraviglio che lei non colga la differenza.

    La saluto
    con immutata Stima

  14. dante

    Interessantissima teoria.
    Per smettere di fare debiti, per rimettere in sesto l’economia in Italia basta vincere a una prtita di calcio !
    Balotelli for President.
    .

  15. LucaS

    X Marco Trizzi

    1) Lo so perfettamente che non ci sono in nessun documento e il PERCHE’ te l’ho già spiegato: se ci fossero le probabilità di una loro attuazione sarebbero ancora più basse di quanto già non siano!
    2) So anche che in Germania chi le propone ci prende pochi voti quindi figuriamoci in Italia! Tu parti dal presupposto che la Merkel ci chiede solo cose che lei farebbe in Germania ma ti sbagli di grosso! Per esempio alla Grecia non solo ha proposto ma ha proprio imposto le cose che dico io pur non facendole in Germania….. Parti da un presupposto sbagliato!

  16. LucaS

    X Marco

    1) La dimostrazione che QUELLE sono le cose che vuole/vorrebbe la Merkel sta nel fatto che quando Hollande proponeva l’esatto opposto lei ha detto chiaramente che stava sbagliando (episodio più evidente è relativo alla riforma delle pensioni).
    2) Tu continui a ritenere la lettera della BCE opera di Berlusconi… io assolutamente no! E il motivo è semplice: quelle cose Berlusconi non le ha mai fatte in 18 anni e non le farebbe mai se non con la pistola alla testa perchè ci perderebbe un mucchio di voti… allora spiegami per quale motivo in una situazione economica difficile, con l’Italia nel mirino dei mercati e senza una maggioranza in parlamento Berlusconi avrebbe dovuto uscirsene con quella lettera? Che interesse avrebbe avuto in questa operazione? Nessuno tanto è vero che la sua incapacità nel realizzare nemmeno 1 di quei punti lo ha condannato definitivamente! Quelle erano DAVVERO le richieste programmatiche della Troika e della Germania! Poi che a casa loro ci vadano molto più cauti nell’applicarle è un altro discorso….

  17. Con riferimento alla sua eccellente (come sempre) trasmissione di stamani a Radio24, Non sono così sicuro che la “nostra” sia una minoranza. Forse siamo in minoranza perchè lavorando molto e cercando di far sopravvivere le nostre imprese, non abbiamo molto tempo per scrivere, guardare o andare in TV ad esprimere i nostri pareri. Comunque Lei sicuramente rappresenta in pieno la mia opinione, che cerco di far capire non solo ai miei dipendenti, ma anche a tutti gli incontri e le conferenze a cui partecipo.
    Grazie di cuore, e continui così

  18. Giordano

    Horror vacui. Così come la natura rifugge il vuoto, si cerca di spiegare il tutto (o quasi) con meccanismi economici-economicistici. Validi, per carità, per spiegare che se si hanno tre euro non di possono comprare cinque mele che costano un euro l’una, ma non sufficienti a dire cos’è una mela e chi la deve mangiare. Umwelt, direbbero i crucchi. Così, oggi, si discute di spread, avanzo primario, bond, bonos ecc..ecc. con la stessa passione con cui trent’anni fa si discuteva in assemblee meno telematiche, ma altrettanto calde, di Nietsche e Marx. Si sbagliava allora, si sbaglia oggi. Ma forse di più oggi. L’euro andrà giù perchè siamo diversi e nessuno (anch’io) vuole rinuciare a questa diversità. Ed anche i tedeschi (l’ubermensch l’hanno inventato loro, mica noi..). Domanda: quale sarà la lingua unica dopo la moneta unica?

  19. laura bendel

    buongiorno Dott. Giannino, mi unisco alla voce di molti che La ringraziano per la Sua instancabile opera di informazione.
    Secondo me il titolo del giornale di oggi 29 giugno è una offesa per tutti gli italiani non per la Merkel, io sicuramente mi sono sentita offesa quando l’ho sentito, come si può essere così oltre che maleducati anche poco intelligenti e fare vedere a tutti il niente che si è?
    Tutti i giorni ci portano esperienze che ci fanno toccare con mano le le omissioni, l’inerzia , le menzogne di coloro che guidano questo paese.
    Il cittadino però è stratto dentro questa morsa di inettitudine e mala fede, cosa può fare se non allontanarsi quanto possibile da questo marasma?
    Oggi, incidentalmente ho parlato con la telefonista di un importante ente statale, la poveretta era disperata e diceva: ” li devo cercare ovunque, non sono mai al loro posto, vorrei che li mettessero a lavorare a una linea di montaggio, così capirebbero cosa significa lavorare!” sicuramente era uno sfogo, ma mi ha lasciato ancora più depressa di quando debbo contattare i funzionari di un ente pubblico, molto spesso impreparati, incuranti ma forti di ‘essere lo Stato’.
    Un esempio chiarissimo sono le Poste: servizio pessimo, attese lunghissime, aumento continuo del prezzo dei servizi postali e inoltre diamo alle Poste anche un contributo annuo di c.a 6 miliardi, mi sembra di aver capito dal Vs programma, per trattarci come dei…..
    Se Lei è sicura di conoscere della gente degna di guidare il paese, fate un partito e la gente con un pò di cervello e di buon senso Vi seguirà.
    L Bendel

  20. Marco Tizzi

    @LucaS
    La situazione greca non è in alcun modo (ma proprio nessuno) paragonabile con quela degli altri Piigs.
    E comunque ormai mi sembra palese che la ricetta sia fallimentare, non credi?
    Poi potrebbe essere che lo siano perchè non sono applicate o applicate male oppure perché si è usato troppo bastone e zero carota.
    Ma che non ottengano risultati ormai è chiaro a tutti.

    La questione è un’altra: il sistema copia-e-incolla non esiste.
    Quindi su cosa ci chiederanno per poter accedere all’ESM ci vuole un po’ di calma e poca ideologia.
    Esempio: se applicassimo gli Hartz in Italia il deficit aumenterebbe. A me sta benissimo, ma non sono certo stia bene a tutti.

    Per me la vera, grande riforma è una sola: vogliamo o non vogliamo passare la sovranità a Bruxelles?
    Perché tanto se poi governano loro è inutile porsi troppe domande.
    Su questo a ragione Shauble: bisogna pensarci bene, rifletterci e discuterci apertamente sopra e poi va data la parola ai cittadini. Perché comunque la si pensi la risposta non può essere scontata.

    Angela Merkel da un certo punto di vista è la leader più democratica del mondo: si sente una rappresentante del popolo tedesco e cambia le sue idee per farle coincidere con quelle del suo popolo.
    In questo è da ammirare, se non fosse che, tradizionalmente, il popolo tedesco si interessa poco di politica e ha un sistema di informazione quanto meno discutibile: che il Bild sia il giornale più venduto ne è un esempio.
    Con questo non sto dicendo che siano dei caproni, ma semplicemente che sono cose di cui nel nord europa si tende giustamente a fottersene, perché le cose funzionano e ci si limita a fare il proprio lavoro.
    Situazione da sogno, per quel che mi riguarda, ma in un momento di decisioni così importante è fondamentale che anche il grande popolo tedesco si riappropri della propria grande fonte culturale, soprattutto in ambito filosofico, per compiere decisioni importanti.
    Il primo passo per questo grande momento è abbandonare i pregiudizi e diventare più pragmatici. Non so se saranno in grado di farlo.

    Per quanto riguarda noi, invece, si tratta di scelte politiche: so di essere in minoranza, ma credo che il popolo italiano sia sempre stato mal rappresentato dai suoi politici.
    A ottobre per le primarie del PD e dopo a Marzo per le politiche sarà la più grande scelta che gli italiani saranno chiamati a fare dalla fine della seconda guerra mondiale.
    Mi auguro che gli attori in campo, tra i quali ci sarà anche Giannino, si comportino come gli italiani si meritano: poca caciara, tante cose concrete e, soprattutto, nessun preconcetto verso le nuove forze in campo, in particolare il M5S.

  21. Giordano

    P.S. Certo che la goduria di vedere un bresciano nero, servito da un meridionale tamarro fare goal alla “perfetta”, “multietnica”, “politically correct” ed educata Germania, lei si proiettata nel futuro, non come noi arretrati, pasticcioni, inaffidabili e ladri…… vittoria salvata dalle parate di uno scommettitore incallito…..

  22. Marco Tizzi

    Marco Tizzi :
    Esempio: se applicassimo gli Hartz in Italia il deficit aumenterebbe. A me sta benissimo, ma non sono certo stia bene a tutti.

    Su questo a ragione Shauble: bisogna pensarci bene, rifletterci e

    Buco le h…. sarà il caldo.
    Chiedo scusa.

  23. Giordano

    per non parlare di Schettino, la P38 ecc..ecc… e non mi sivenga a dire che Berlusconi un pò puttaniere lo è e dunque la copertina è giusta perchè allora anche la Merkel è un pochino sovrappeso. Detto ciò la copertina di Libero è volgare.

  24. adriano q

    Non sono eurottimista e quindi non brindo.Non mi piace un governo che ritengo illegittimo ma con le prime notizie mi sembrava che finalmente Monti avesse fatto qualcosa di utile.Poi sono arrivate le precisazioni tedesche e mi è venuto da ridere.Provaci ancora Sam.Come dice Giannino occorre aspettare i venerabili testi ma si prospetta l’ennesima infornata di aria fritta.Prevedo norme capziose altro che automatismi e tutto come prima.Quando si discute di risorse per gli aiuti che alla fine provengono dagli stati che li richiedono mi ritorna da ridere.Bisogna autorizzare la BCE ad acquistare con soldi freschi di stampa.Sic et simpliciter.Altrimenti tutti a casa.Ps:Giannino insiste sul debito,la spesa,le tasse da ridurre.Tutto giusto.Sono le solite condizioni necessarie.Purtroppo non sono sufficienti.

  25. Marco Tizzi

    @LucaS
    Che la lettera della BCE l’abbia scritta Berlusconi l’ha detto Tremonti e anche se non ti piacciono il personaggio e le opere (idem, per capirsi) devi ammettere che una dichiarazione del genere non ha senso sia falsa.

    Il tentativo era di fare “a forza” in poche settimane ciò che non ha fatto in 18 anni.

    Probabilmente in un momento di lucidità s’è ricordato che 18 anni fa magari aveva anche ragione.

    Sulla Merkel la vediamo diversamente, anche con Giannino, ma ripeto l’appello: smettiamo di parlare di un leader politico per ora straniero e ricominciamo a discutere di Italia e di Europa.

  26. LucaS

    X Marco

    1) Tanto per cominciare per dire se una cosa ha avuto successo o fallisce bisogna iniziare a farla e in Grecia di riforme ne hanno fatte poche! Prova ne è che dovevano licenziare migliaia di statali invece ne hanno assunti migliaia! In Grecia la situazione è crollata a causa del collasso delle banche e non della cosiddetta “austerità”… visto che tu citi sempre Seminerio posso dirti che questa è la tesi di Boldrin. Poi vorrei aggiungere che se si parte da una situazione in cui la gente vive abbondantemente al di sopra dei propi mezzi e si arriva ad una in cui la gente è più povera di prima questo è assolutamente normale, direi quasi matematico: non dimostra che è fallito un bel niente!
    2) Io non credo che nessun popolo europeo voglia essere governato da Brussels! E questo vale in particolare per i tedeschi perchè in questo caso pagano per tutti ma non deciderebbero niente in quando il numero di seggi dipenderebbe dal numero di abitanti e la Germania peserebbe poco più della Francia… quindi il Sud Europa in sostanza potrebbe imporre al Nord europa di mantenerlo… Insomma i tedeschi farebbero la fine di Lombardia e Veneto in Italia: pagano e non possono farci niente.. al massimo possono provare a ridurre al massimo lo stato (e continuano a votare per chi non lo ha fatto per 18 anni aggiungerei)… invece almeno adesso pagano ma dettano loro le condizioni! Questo spiega anche perchè proposero senza successo che i paesi che non avevano i conti in ordine perdessero il diritto di voto in europa ma la Francia si oppose sapendo che dopo il club med sarebbe toccato a lei adesso poi con Hollande faranno la fine della Grecia! E poi una cosa del genere deve essere votata direttamente dal popolo tramite referendum non possono imporla tramite un voto del parlamento: secondo te il popolo accettarà mai di trasferire poteri a Brussels? Io non credo proprio!
    3) Al di la dei tedeschi sono troppe le differenze tra i vari paesi che un governo unico è irrealizzabile almeno per i prossimi 20-25 anni… E poi se anche miracolosamente e non si sa come si dovesse fare questo governo non risolverebbe niente: semplicemente molti stati tra cui l’Italia ma anche la Francia.. hanno una mole di debiti che non può essere ripagata e necessitano di talmente tante riforme che nessuno sarà mai in grado di farle… Che senso ha per i tedeschi restare imbottigliati in tutto questo casino? Se fossi in loro lascerei subito l’eurozona limitando i danni… Chi dice che ci perderebbero molto ha ragione… il punto che non facendolo ci perderebbero molto ma molto di più e avrebbero in futuro le mani legate! E’ meglio perdere molto sui crediti concessi finora o farsi carico dei debiti passati, presenti e futuri degli altri paesi, mantenerli a vita senza poter decidere niente… per me è molto meglio la prima ipotesi e credo che i tedeschi non soffrano di sindrome di Stoccolma!
    4) Tu dici che la situazione greca non è paragonabile a quella degli altri piigs.. e secondo me è proprio questo l’errore che vizia tutto il tuo ragionamento! La situazione greca è il risultato di molti anni delle stesse politiche economiche degli altri piigs… solo che questi sono in ritardo di alcuni anni e hanno ancora, non si sa per quanto, qualche elemento di forza che li sostiene… Il punto è che le loro politiche (pensa ad es. a Italia e Francia) non stanno affatto cambiando nè l’opinione pubblica che è quella che vota e esprime il parlamento sembra propensa a cambiare… dunque la dose di socialismo-reale aumenterà ulteriormente accelerando il nostro declino fino al punto di non ritorno (per me l’abbiamo già superato)! Se consideri questo i piigs sono esattamente come la Grecia di qualche anno fa senza la possibilità di fermarsi per tempo..

  27. Giovanni Mangraviti

    Caro Giannino,

    Sono un italo-brasiliano nato in Brasile, e porto con orgoglio entrambi cittadinanze. Delle mie due patrie porto anche dissapori distinti. In Italia, tra altre cose, mi dà molto fastidio una generale mancanza di rispetto nei confronti dei simboli nazionali, soprattutto l’inno di Mameli. Aldilà del significato originale delle parole, l’inno è sempre al disopra delle opinioni politiche, economiche, sindacali, destra o sinistra. Và rispettato, aldilà di cosa potrebbe originalmente significare il porgere della chioma.

    Devo dire che condivido quello che dice Lei su la Germania, siamo in questa situazione perche loro hanno fato la dieta mentre noi ingrassavamo con soldi che non avevamo. Vero, ma non si può “smangiare”, non esiste, posso solo promettere che d’ora in poi farò anch’io la dieta, aggredendo sia il deficit sia il debito pubblico. Monti ha già dato il colpo all’incudine, ma quello al martello richiede una credibilità politica solo possibile se si porta a casa qualche concessione sulle contropartite europee al sacrificio nostrano. E questo la Germania lo deve si capire, se crede che l’Euro debba andare avanti.

    Per quanto riguarda il calcio, solo nel confronto diretto con il Brasile posso dire “che vinca il migliore”. Io ne ho il diritto di dirlo. Per tutte le altre partite, viva l’Italia.

  28. Marco Tizzi

    @LucaS
    Alura (arf, che fatica che si fa con te):
    1) In Grecia è successo tutto il peggio di quel che poteva succedere, gli errori sono stati tantissimi. Come ho più volte ripetuto la dimensione della Grecia consentiva di creare un fondo chiuso e fornire aiuti all’approvazione della riforma. In quel caso bastava un EFSF senza licenza bancaria.
    Cosa fosse da fare è molto più complicato di come la metti: licenziare senza sussidi è un suicidio economico, ridurre i salari all’interno di un sistema monetario forte è anche peggio.
    La verità è che tutto è stato molto sottovalutato perché, come si diceva ai tempi (tutti i politici lo dicevano) “questa è una crisi americana”.

    2,3) se nessuno vuole il governo di bruxelles, l’euro non ha alcun senso di esistere. Lasciamo perdere, il più in fretta possibile.
    I “patti segreti” che prevedevano l’Euro come compensazione al default tedesco del ’52, della concessione della riunione e della concessione di un esercito possono essere riscritti.
    Ovviamente non si può pensare che tutto questo sia gratis perché significherebbe riscrivere la storia.

    4) La Grecia non ha un’economia. La Spagna poco più.
    L’Italia è in tutt’altra situazione: ha un settore industriale molto più vario di quello tedesco che è assolutamente dipendente dall’automotive (ne riparliamo fra qualche anno su questa cosa…), un settore finanziario molto meno indebitato e fondamentalmente privo di derivati rispetto al resto del mondo occidentale, servizi con un potenziale enorme soprattutto in ambito turistico.
    Purtroppo c’è uno Stato che ostacola il tutto, ma da noi una riduzione della tassazione avrebbe un moltiplicatore gigantesco sul PIL perché l’economia è fertile, mentre in Spagna, Grecia e Portogallo tutto ciò non avverrebbe.
    Per quanto riguarda l’Irlanda il discorso è tutto diverso perché, siamo sinceri, l’Irlanda è stata truffata dall’Europa.
    E questo dovrebbe lasciar molto pensare…

  29. Scusate, è tutto davvero interessante, ma non potreste sintetizzare un po’? Ogni post è un libro…
    La mia domanda al prof. Giannino è questa: se – come giustamente sottolinea – la colpa dell’attuale situazione italiana è nostra e non di Frau Merkel, la rigidità della Germania non rischia di assomigliare al concetto: “muoia Sansone con tutti i filistei?”. Insomma: abbiamo fatto le cicale, non dobbiamo chiedere alle formiche. Forse era giusto prima dell’Euro, ma adesso? Che facciamo?

  30. mick

    Caro Giannino,
    Se la vittoria dell’Italia le ha fatto eliminare l’inno tedesco è già un gran risultato!. Non che ce l’abbia con i tedeschi ma era francamente deprimente. Non do affatto la colpa della situazione ai tedeschi ma c’è un limite a tutto. Ad esempio: l’altro ieri sentire la prof.ssa non ricordo il nome dire che i singoli stati degli USA non condividono il debito (una palese ipersemplificazione) e poi subito dopo l’inno tedesco … verametne deprimente.
    Tornando a bomba comunque non c’è che dire: Bravo Monti. Ora avanti con le dismissioni, spending review seria e riduzione del carico fiacle. Subito.
    Certo i particolari, ma un segnale andava dato e poi a dar retta a quello che scrive Fubini sul Corriere da un pò di tempo adesso a muovere sarà Draghi …

    P.S. Speriamo solo che allo psiconano non venga in mente qualche bella trovata. Evitino per favore i giudici di disturbare il bunga bunga così lui se ne sta la buono buono con le sue donnette e non fa casino. Una punturina ogni tanto e via …

  31. Roberto

    FORZA GIANNINO !!!

    Sono perfettamente d’accordo che bisogna tagliare le spese improduttive e parassite senza ridurre lo stato sociale.

    Spero che i gol di Supermario non ci distolgano dall’essere furiosi con i partiti (PDL, Lega, Centro, PD, Italia dei Valori, …) che sono inadeguati alla gravissima situazione esistente.

    A titolo di esempio vorrei che i Siciliani si rendessero conto che sono sistematicamente presi per il c**o dalla loro classe politica che li fa strisciare come di mendicanti facendoli vivere di assistenzialismo pubblico e dandosi nel frattempo degli stipendi e delle pensioni vergognose.

    Bisognerebbe fare un po’ di “reingegnerizzazione di processi” della pubblica ammnistrazione con delle logiche “snelle” e tagliare senza pietà quello che non porta valore.
    Lo sa Bondi? … e a Monti lo ha detto qualcuno ?

    Bisognerebbe avere il coraggio di chiamare con il prorio nome (assistenzialismo) quelle attività pagate con i nostri soldi che distruggono ricchezza, cioè sperperano i soldi che ci vengono prelevati dai nostri redditi (sia autonomi che dipendenti) mediante le tasse.

    … si, lo so che è un usato e stra-abusato sistema di procacciamento di consensi elettorali da parte di tutte le appartenenze politiche, ma bisogna avere il coraggio e la forza di costringere la classe politica a tagliare gli spechi fatti con i nostri soldi.

    Mi sembra un elementare principio di buon senso non legato ad appartenenze politiche.

    Non possiamo più permetterci di sostenere una spesa pubblica come la nostra.

    Dobbiamo pagare gli interessi sul debito pubblico e non ci sono i soldi per pagare gli asili per i nostri figli, mancano i programmi di assistenza e cura per i nostri anziani, …

    Non capisco perchè gli italiani accettino di farsi prendere in giro. Non se ne rendono conto che stiamo pagando i privilegi ad una classe di persone inette, incompetenti, spesso corrotte (sia di destra che di sinistra)?

    Dobbiamo didurre il nostro debito e farlo il prima possibile per liberare risorse da investire in innovazione e miglioramento delle competenze delle persone che lavorano per lavorare meglio, in modo più efficiente e fare prodotti che siano richiesti dal mercato.

    FORZA GIANNINO

    PENSACI TU

    Roberto

  32. Marco Tizzi

    Giannino e resto del mondo, mi commentate per cortesia questa notizia?

    spiegel.de/international/business/greek-shipping-heir-nomikos-starts-debt-free-greece-campaign-a-841675.html

  33. LucaS

    X Mick

    Sarà anche deprimente ma è la verità! E non è affatto una semplificazione perchè il concetto è molto forte e si adatta perfettamente al contesto europeo: la prof. sosteneva che se persino negli Stati Uniti, che sono 1 unico paese a tutti gli effetti a differenza dell’EU, uno stato può fallire senza che gli altri debbano farsi carico dei suoi debiti perchè questo a maggior ragione non dovrebbe poter avvenire in Europa che non è affatto 1 stato unico? Più chiaro di cosi si muore!

    X Luigi

    Hai ragione: sono lungo ma non 6 obbligato a leggermi… Sul cosa fare vedi il mio post numero 7. Penso che Giannino sarebbe d’accordo.

  34. Massimo

    Ok, ma quando passiamo ai fatti?
    Quando ciascuno di noi potrà tornare a portare avanti un’ idea imprenditoriale?
    Quando torniamo allo Stato liberale?
    Si perchè questo è uno stato liberale, ma ormai, come noto, solo sulla carta.
    Infatti non possiamo fare più nulla…almeno cambiamogli nome per serietà e coerenza.
    Dott. Giannino, apprezzo moltissimo il suo operato, ormai unico in Italia e non capisco come la sua posizione possa essere minoritaria, ma credo che rimettere a posto i conti pubblici vendendo patrimonio non basti.
    Se non si è più nelle condizioni di fare impresa e dunque non si può lavorare vendere patrimonio vuol dire solo rinviare la fine che rimarrebbe comunque certa.
    Spero prosegua con forza il suo impegno anche a Radio 24 da cui è impensabile, come da Lei ventilato, che se ne vada.

  35. ALBERTO

    Salve Dott. Giannino,

    mi piacerebbe soffermarmi e condividere con Lei alcune idee di riforma che potrebbero trasformare il nostro paese in un paese virtuoso, nonostante la grave crisi.
    In primis: lotta vera alla corruzione, dimezzamento dei costi della politica e drastica riduzione dello spreco di spesa pubblica, il tutto con modalità assolutamente strutturali e non una-tantum.
    Riguardo, infine, alla partita Italia – Germania, avrei voluto perdere per dieci volte di fila 10 a 0 ed essere, però, come la GERMANIA nel senso di STATO GERMANIA.
    La saluto con affetto e grande stima.
    Alberto Mallamace (RC)

  36. Marco Tizzi

    LucaS :
    X Mick
    Sarà anche deprimente ma è la verità! E non è affatto una semplificazione perchè il concetto è molto forte e si adatta perfettamente al contesto europeo: la prof. sosteneva che se persino negli Stati Uniti, che sono 1 unico paese a tutti gli effetti a differenza dell’EU, uno stato può fallire senza che gli altri debbano farsi carico dei suoi debiti perchè questo a maggior ragione non dovrebbe poter avvenire in Europa che non è affatto 1 stato unico? Più chiaro di cosi si muore!

    Non è una semplificazione, è proprio una vaccata: negli USA c’è un governo centrale, con una finanza propria, che si occupa degli eventuali trasferimenti.
    Un default di un governo locale ha le stesse conseguenze che in Italia ha il default di Alessandria per i suoi cittadini: praticamente nulla.
    Vaccata aggiunta all’altra vaccata del garantire il debito pubblico con le riserve auree cosa che fuori da un sistema di gold standard o almeno gold exchange non ha alcun senso, anche al di là del fatto che un tocco delle nostre riserve auree i tedeschi se lo son già preso e non l’hanno restituito e al di là del fatto che la BCE ha più volte ripetuto che le riserve auree non sono dello Stato italiano, ma dei cittadini italiani.
    Questa roba di vivere in una moneta fiat facendo finta che non lo sia è la più grande idiozia che si possa fare: la garanzia del debito pubblico può essere solo il torchio della banca centrale. Non c’è nessun asset dietro.
    Così è in tutto il mondo e c’è un motivo.

    Altrimenti si cambia sistema e si mette in campo una proposta politica seria come quella di Ron Paul e si cerca di cambiare democraticamente il sistema.

  37. Francesco P

    Sinceramente mi piace il calcio ed ho “goduto come un riccio” per la grande prova della nazionale e i due goal del nostro afro-bresciano. Da qui a confondere fra bella partita e politica europea ce ne passa; le grandi dittature come quella nazista e quella sovietica erano bravissime a travestire le imprese sportive di nazionalismo. Oggi non c’è più lo sciovinismo, ma c’è il debitismo nazionale (perdonatemi il neologismo).

    Al momento ho potuto farmi solo un’idea approssimativa dei risultati del vertice. L’impressione che ho ricavato dalle fonti di stampa è che si sia giunti ad un compromesso sull’uso delle risorse degli Stati europei per prendere tempo sulla crisi del debito pubblico.

    In particolare il meccanismo “calmiera-spread” mi lascia alquanto perplesso. Se il mercato mostra segnali negativi, allora si toglie un po’ di “robaccia” dai mercati premiando in questo modo chi vuole liberarsi di titoli ad alto rischio. Il tutto verrebbe fatto con soldi degli Stati dell’area euro, vale a dire con altro debito pubblico.

    Mi sembra che:

    a) per non parlare di euro bond, cosa sgradita alla Merkel, si sia costruito un accrocchio molto più rischioso e costoso; è roba degna della peggior prima repubblica italiana mescolata alla peggior tradizione bizantina;
    b) si siano voluti mettere in atto solo provvedimenti dilatori per non affrontare la questione vera: “cari Stati europei (e Italia in primis), quanto spendete e quanto efficiente è la vostra spesa pubblica”?

    Le alchimie finanziarie possono essere utili per dilazionare le scadenze mentre si sta lavorando alla soluzione del problema. Le banche sono addirittura disposte a finanziare i piani di ristrutturazione pur di non passare i clienti a sofferenze. Ma se non si usa il tempo per risolvere i nodi strutturali, le dilazioni si traducono inesorabilmente in un crack di dimensioni maggiori.

    Ora lancio una provocazione:

    PRIMA DI VOTARE SOTTOPONIAMO I PARTITI AL RAI TEST

    Che cos’è il RAI test? Nient’altro che chiedere un’esplicita presa di posizione sulla privatizzazione della RAI come primo impegno di governo.

    Pensate che sia troppo malizioso? Pensate che non ci sia speranza? Pensate che la mia sia solo demenza senile?

  38. LucaS

    X Marco

    Deduco che tu non hai ascoltato la puntata ed è un peccato, cmq se vai sul sito di radio 24 sezione 9 in punto la puoi riascoltare quando vuoi gratis. Ti consiglio in particolare di ascoltare la professoressa citata sopra che a me è piaciuta tantissimo! Anyway:

    1) Fammi capire per te il default della California è paragonabile a quello di Alessandria? Casomai puoi paragonare il default di Stockton a quello di Alessandria! Curiosità mia: cosa succederà ai dipendenti pubblici di Alessandria?
    2) L’unica cosa che conta è la garanzia che CHI DEVE CACCIARE I SOLDI considera accettabile! I tedeschi per fare gli eurobond vogliono IN GARANZIA (cioè non le portano a Berlino domani mattina, ma le prendono solo se noi non ripaghiamo la nostra parte di debiti) le riserve auree. Se vuoi gli eurobonds devi essere pronto a dare qualcosa in garanzia e loro pretendono l’unico vero asset di valore (il tuo ragionamento sulla moneta fiat i tedeschi l’hanno chiarissimo ed è proprio per quello che chiedono le riserve auree e non partecipazioni statali come proposto da Prodi e Vaciago. Il tuo ragionamento semmai è una ragione in più per chiedere proprio quel tipo di collaterale e non un altro!) Se ti va bene è cosi altrimenti come si dice dalle mie parti ti attacchi e ti rifinanzi sul mercato senza pretendere che la BCE ti monetizzi il debito. La profe ha spiegato questi punti in modo perfetto e in particolare che gli eurobond non possono essere un free lunch come la stampa italiana ignorante li presenta.
    3) Mitico Ron Paul! Però se la sua proposta dovesse mai andare mai in porto vi sarebbero conseguenze economiche di portata enorme… Penso che a quel punto rimpiangeresti la Grecia e la cosiddetta austerità della Merkel….
    4) In realtà “dietro” qualcosa c’è comunque ed è la capacità di imporre le tasse ed escuterle.. però funziona solo entro certi limiti! Oltre questi limiti il gettito cala e si distrugge l’economia privata… esattamente quello che sta succedendo oggi in Italia!
    5) Se i piigs avessero il torchio monetario dovrebbero comunque prendere in prestito moneta estera: pensi che i petrolieri accetterebbero dracme o pesos stampati in quantità industriale come niente fosse in cambio del loro prezioso gas e petrolio per es….

  39. mick

    xLucas
    No scusi ma di che cosa stiamo parlando?
    Tanto per citare una differenza da nulla: non vi sarebbe alcun crollo del sistema bancario!!
    Gli USA sono un sistema unitario, l’Europa no. (per molti motivi …)
    Quello che ha detto Monti alla sig.ra Merkel in definitiva è questo: o nel sistema Europeo ci mettiamo qualcosa dentro oppure è del tutto inutile e muoia Sansone con tutti i filistei. La minaccia evidentemente era più credibile di quel che si poteva pensare! E, altrettanto evidentemente, la cancelliera tedesca lo sapeva,… la cosa è anche un pò inquietante a pensarci bene!

  40. Marco Tizzi

    @Francesco P
    Il funzionamento richiesto da Monti per il sistema di salvaguardia del debito pubblico è molto semplice, non è un accrocchio: dotare l’ESM di licenza bancaria, quindi risorse infinite, per poter minacciare l’acquisto di bond sovrani di Paesi che siano in regola con i parametri.
    Quali siano i parametri è ancora da decidere. Come è da vedere che sia certa la licenza bancaria.
    Mai come questa volta il diavolo sta nei dettagli, ma se la licenza ci fosse si tratta semplicemente di avere la garanzia di una banca centrale per il debito pubblico, come succede in tutto il mondo tranne i soliti 17 più furbi degli altri (che però incredibilmente pare proprio siano anche gli unici davvero in crisi. Bizzarre alchimie dell’astuzia).

    Per il Rai-test, che mi pare bellissimo, le risposte ci sono già.

    Favorevoli:
    – Movimento 5 Stelle
    – “Movimento Giannino” (purtroppo ancora non ha un nome e chiamarlo Italia Futura mi pare un balzo troppo in avanti)

    Mez-e-mez
    – Renzi che è favorevole alla privatizzazione di sole due reti. Moriremo democristiani?
    Odiando i “moderati” mi auguro di no.

    Contrari
    Tutti gli altri

  41. Marco Tizzi

    @LucaS
    Guarda, l’ho ascoltata purtroppo tutta la puntata e lasciamo perdere per l’incazzatura che mi son preso.
    Devo al più presto cancellarla dalla mia testa perché non voglio che mi resti di Giannino in testa questo terribile esempio quando sarò chiamato alle urne.

    Non so i dettagli del default di Alessandria, ma ho moltissimi dubbi che i dipendenti pubblici non prenderanno lo stipendio e verranno tutti licenziati, così come NON E’ VERO che TUTTI i dipendenti pubblici di uno Stato americano in default non prenderebbero lo stipendio.
    Interverrebbe il governo federale, altro che no, perché quei cittadini pagano le tasse anche al governo federale, cosa che invece non avviene in Europa.
    Certo, da loro potrebbero essere licenziati e qui no, ma questo è un altro problema (grosso, enorme) che si chiama “mercato del lavoro” e non ha nulla a che fare col debito pubblico.

    Ancora con ‘sta riserva?!?!?!? Ma ci fate o ci siete?????
    La Germania NON PUO’ DECIDERE COME FUNZIONA IL SISTEMA MONETARIO MONDIALE.
    Punto.
    E nel mondo, chi comandava nel 1971, leggasi Stati Uniti d’America, ha deciso che funziona senza riserve auree.
    Ha deciso che non esistono garanzie fisiche per i debiti pubblici.
    Take it or take it or take your army and try to convince them.
    E se gli altri paesi europei decidono che funziona in europa come in tutto il resto del maledettissimo mondo, incluso in Germania prima dell’introduzione dell’Euro è la Germania che si attacca al piffero, caro mio. Se non le sta bene se ne va, ripagando però tutti i debiti che le sono stati “condonati” in cambio della sua adesione all’Euro.

    E la professoressina dimostra che l’economia che si insegna nelle scuole tedesche, quella che la cancelliera vuole esportare in Europa (fa parte dei mitici “6 punti” di Angela Merkel per risolvere la crisi, pezzo divertentissimo di politica mondiale) è una favola. Una storia che si racconta ai tedeschi per convincerli che i debiti sono brutti brutti brutti.

    Non c’è nessun asset dietro al debito pubblico, perché non esiste nessun asset dietro ai debiti tutti: nel mondo ci sono oltre 200 000 miliardi di dollari di debito totale (pubblico + privato) corrispondente a circa 30 000 dollari a testa per ogni essere umano sul pianeta.
    Una famiglia di 4 persone nel Ghana (col massimo rispetto, si intenda) ha 120 000 dollari di debito sulla testa.
    Si ripaga con asset? Con prodotti reali?
    La risposta è NO. Non prendiamoci in giro.
    In un sistema basato sul debito i debiti si ripagano col debito, in un gigantesco schema Ponzi che va avanti a strappi tra bolle che scoppiano e catastrofiche bancarotte.
    E’ il sistema di cui parla Gordon Gekko, è quel magico capitalismo finanziario che ci ha consentito tanti passi avanti e che adesso ci fa tanta paura.
    Non ci piace più?

    Datemi una alternativa e ne parliamo.
    Ron Paul, che mi sta simpatico per molte proposte ultra-anarchiche (altro che semplice liberista) anche in ambito sociale e che non posso che ammirare – perché uno che fa una campagna elettorale con lo slogan “rivoluzione” e vuole fare irruzione al Bildeberg per me è un genio a prescindere – mi da un’alternativa che ha un senso dall’inizio alla fine. Che è coerente.
    Allora posso dire sì o no, ma non posso sfancularlo.
    Mentre invece la professorina mi viene a dire “no problem baby-baby se DB è la banca più indebitata dle mondo e il 40% dei suoi attivi è nei derivati, questo non è un problema per i conti pubblici tedeschi, figuriamoci, ma voi che avete un debito pubblico alto dovete darmi le vostre riserve auree!! Uuuuuuuuuuuuhhhhh”.
    La tua professorina Ron Paul se la magna viva se la incontra, come e peggio di quanto abbia fatto con Krugman nella storica sfida televisiva.

    Non mi fanno paura le idee coerenti, Luca. Ti ricordo che io spero in un mondo senza moneta, figurati quale può essere il mio livello di paura del cambiamento.

  42. Claudio Di Croce

    Spero che OG riprenda a suonare il Deutschland , Deutschland , uber alles ,anche per fare incazzare di più quelli che lo hanno insultato. Trovo la reazione degli italiani alla giusta vittoria nella partita di calcio contro la Germania , uguale a quella dei napoletani, nell’immondizia, nella camorra e nelle tante altre sconcezze che tutti conosciamo , quando la loro squadra di calcio vinse lo scudetto con Maradona .
    Rilevo infine che – come avevo previsto – il nostro fenomeno MM che ha piegato la Germania e tutta l’Europa ( sic !!) , si è subito dimenticato di quando aveva detto prima dei campionati europei e cioè che secondo lui il calcio doveva essere sospeso subito per 3/4 anni a causa dello scandalo scommesse, e si precipiterà a Kiev per la finale . Qualunque politico di professione non avrebbe saputo fare di meglio : ha sicuramente le doti per continuare la carriera politica .
    Herzliche Gluckwunsche.

  43. Giorgio

    Carissimo Oscar, io come te continuo a tifare Deutschland fino alla morte! W la Germania, W la Merkel!!!!!

  44. Bartolo da Sassoferrato

    Giannino l’unica cosa che deve fare quando va in giro è battere,ribattere e controbattere sul fatto che gli eurobond già sono stati fatti e già i governi se li sono mangiati…erani i 10 anni di bassi tassi di interesse che abbiamo avuto entrando nell’euro.Quindi anche se si facessero gli eurobond non cambierà nulla…semplicemente avremo trasferito i difetti italiani sussumendoli all’interno dell’europa….ormai non c’è speranza,siamo un virus che infetta ogni luogo in cui andiamo.

  45. Reb

    Egregio Giannino

    Don’t worry You’re right.
    Basterebbe farsi queste semplici domande
    Sono stati i tedeschi a fare 2 miliardi di debiti?
    A concedere centinaia di migliaia di pensioni baby?
    Ad avere una costo della politica e dello stato fuori controllo?
    A finanziare missioni all’estero che non possiamo permetterci?
    A prevedere una sanità gratis per l’intero emisfero?
    A costruire un sistema elefantiaco di norme che ha permesso ai soliti furbi di fare quello che volevano?
    Potremmo andare avanti per ore.
    E quindi perchè i tedeschi dovrebbero pagarci questi lussi?
    Io ho conosciuto per interposta persona la situazione dell’Argentina e non vorrei arrivare a questo trauma, anche se forse a volte sembra che ce lo meritiamo.
    Quello che conta adesso è trovare una rappresentanza che porti avanti questi pensieri e possibilmente fare delle trasmissioni in cui spiegare agli italiani come fare a proteggere il loro risparmio. Pensare che gli altri siano disposti a fornire salvagenti gratis , è come credere che i cinesi pagheranno le nostre pensioni.
    God save the Italians of their apathy.

  46. LucaS

    X Marco

    Insomma anche la povera Ester Faia proprio non ti va giu…. Potresti spiegarmi cosa diavolo dovrebbe fare la Germania? Te lo chiedo perchè qualsiasi cosa faccia a te (e a Seminerio) non va bene… Secondo me tutti i modi per risolvere in modo strutturale i problemi dei piigs ledono fortemente gli interessi tedeschi quindi loro ci vanno molto cauti e cercano di comprare tempo! C’è qualcosa che risolverebbe i problemi dei piigs senza ledere i legittimi interessi tedeschi? Se si ti prego di dirmela perchè a ma sfugge.

  47. Marco Tizzi

    @LucaS
    Quello che ripeto da settembre e che Monti, forse, ieri è riuscito ad ottenere: soldi in un fondo, con licenza bancaria, che facciano da garanzia per i titoli sovrani.
    Al fondo si può accedere solo se si rispettano alcuni parametri, su cui si può ovviamente discutere apertamente.
    (se mi parli di rischio inflazione ti giuro che sbrocco :))

    La sola idea ha sparato un +6,5% a Milano ed un +4% a Francoforte, questo per cancellare definitivamente l’idea che “i mercati” siano d’accordo con l’austerity tedesca.
    I mercati ovviamente sarebbero morti se davvero si applicassero le bizzarre idee tedesche secondo le quali i debiti son brutti brutti brutti, figurati se son d’accordo. Se domani mattina Draghi dicesse “qualunque cosa succede al mondo la BCE garantisce per tutti i debiti sovrani Europei” le brose mondiali farebbero un +15%, altro che austerity.

    Cmq purtroppo penso che sia stato fatto un clamoroso errore politico perché sono stati dati fin troppi dettagli sulla trattativa di questa notte: in queste ore il parlamento tedesco doveva ratificare il fiscal compact e l’ESM.
    Dopo le agenzie praticamente tutto il parlamento sta chiedendo un rinvio a settimana prossima.
    Questa è una cosa terribilmente pericolosa, anche se potrebbe forse portare ad una crisi di governo in Germania – cosa secondo me positiva, ma non adesso – perché se così fosse lunedì mattina ci troveremmo in un completo stato di incertezza.

    Prevedo innondazioni, a meno che la Cancelliera non faccia un discorso serio al suo parlamento spiegando che se per lunedì mattina la Germania non ha approvato il fiscal compact che lei ha imposto con la forza al resto d’Europa lei è finita.

  48. cesare

    Caro Giannino,
    sono convinto che occorra abbattere i debito. Serve anche cacciarsi in testa di non farlo più il debito, perchè se con le dismissioni poi si finanziano delle spese insensate, come quelle che continuiamo a sostenere per pagare i dipendenti delle ipertrofiche amministrazioni pubbliche, le casse integrazionione delle aziende che non hanno alcun futuro le università che non formano, la corte dei politici ecc.ecc. Prima io taglierei tutte queste spese sterili poi venderei. Se ho problemi di soldi prima smetto di pagare chi viene a stirare, le liberalità al circolo dei nonni e l’assistnte al fen tsui, poi considero di vendere un pezzo di casa…

  49. Marco Tizzi

    @LucaS
    P.S.
    Lo Spiegel titola adesso “i mercati hanno festeggiato troppo in fretta”.
    Pensa te quanto sono d’accordo i mercati con i tedeschi!!!!!!
    Cioé, secondo loro era molto meglio se le borse perdevano un altro bel 5%.
    E non sono matti?

  50. Andrea

    Avanti così Oscar, gli italiani hanni bisogno di essere svegliati e resi consapevoli della realtà finanziaria di questo paese. Sono trenta o quarata anni che vivino di favole e di panzane seguendo il pifferaio di turno, quello che le spara piu’ grosse !! Lei sta facendo un lavoro egregio !!! BRAVO BRAVO BRAVO. E ancora BRAVO !!!

  51. Francesco P

    Marco Tizzi :
    @Francesco P
    … dotare l’ESM di licenza bancaria, quindi risorse infinite …

    Il campo dei numeri reali ammette valori illimitati sia per la parte intera che quella decimale. Quando passiamo dal mondo autoconsistente, ma pur sempre intellettuale, della matematica alle grandezze fisiche, scopriamo che esistono dei limiti oltre i quali una grandezza non può crescere, ma da luogo ad un qualcosa di differente. Ad esempio una stella di massa inferiore a 1,44 masse solari evolverà in una nana bianca, una di massa compresa fra 1,44 e 3 masse solari in una stella a neutroni ed oltre in un buco nero.

    In economia le grandezze finanziarie non sono mai astratte; rappresentano delle attività o delle passività reali, sebbene si sia portati a dimenticarsene per via dell’uso di modelli e di formule d’ingegneria finanziaria estremamente raffinate.

    Un debito diventa sempre una sofferenza ovvero un default quando raggiunge un rapporto insostenibile rispetto alle entrate. E’ il futuro che attende a breve l’Italia a meno che non riesca ad incidere sulla spesa pubblica in modo aggressivo e senza danneggiare la capacità industriale e competitiva della nazione.

    Il meccanismo calmiera-spread dell’ESM con licenza bancaria per operare sul mercato secondario è solo una boccata d’ossigeno da sfruttare con molta sollecitudine. Altrimenti è destinato ad implodere inghiottendo tutti i Paesi partecipanti al meccanismo ed innescando un effetto domino catastrofico.

    Siamo sempre alle solite: il problema sta lì, nella spesa pubblica per sostenere partiti, burocrazie fuori dal mondo, faccendieri, clientes, profittatori vari, ecc.

    Chissà se e quando nascerà il Movimento per lo Stato Leggero, aperto anche ai “rottamatori di tutti i partiti” purché non troppo chiacchieroni.

  52. freedom

    Ma nessuno si è accorto che la terza banca italica (le nostre solide banche!) è stata nazionalizzata?
    Mentre chi l’ha ridotta così continua a far carriera e prima o poi ce lo ritroveremo sottosegretario?

  53. Marco Tizzi

    @freedom
    Però Siena domina il mondo del basket italico da anni, vuoi mettere?

    E’ uno schifo immondo, ma è il sistema tedesco, spagnolo, francese…
    Come qualcuno qui ha già detto: il più sano ha la rogna.

    Cmq spezzo una piccola lancia a favore dei Tremonti-bond: con quegli interessi alla fine potrebbe rivelarsi un affare per i conti pubblici e il filotto di licenziamenti e dismissioni non è un brutto piano di risanamento.

    Vedremo… lo schifo resta e regna sovrano.

  54. LucaS

    X Marco Trizzi

    Piccolo particolare dei Tremonti bonds: Avevo letto tempo fa che in caso di risultato economico “contabile” negativo Monte Paschi non era tenuta a pagare i dividendi e non c’era la clausola in base alla quale i dividendi non pagati negli anni in perdita si cumulano e vengono comunque pagati in quelli in utile… quindi cercava di far risultare il bilancio in perdita per risparmiare parecchi milioni… articolo di Sandro Brusco su Noise fron Amerika se non sbaglio… Spero che almeno l’ultima tranche di aiuti tenga conto di questo loophole!

  55. Marco Tizzi

    @LucaS
    Fico!!!!

    Cmq lascia stare che se davvero fanno quei tagli un brandello di speranza di cavarci qualcosa di buono c’è.
    Anche se personalmente sono favorevole al fallimento sempre e a prescindere, so di essere nettamente minoritario, quindi mi accontento dei tagli.

  56. Pierluigi

    Egr. Dott. Giannino,
    Le scrivo per chiederle una delucidazione circa una puntata da lei dedicata su radio 24 al caso “islanda” e al temibile “default”.
    Ebbene, in rete ho trovato questo video: http://www.youtube.com/watch?v=sEeDS_cj3j8 dove, a differenza di quanto lei sostiene, si dichiara chiaramente che la storia del “default islandese” è andata alquanto diversamente. Potrebbe rispondermi nel merito, visto che lei è un esperto in materia e io la seguo sempre molto volentieri?
    In attesa di una sua cortese risposta, la saluto cordialmente.
    Pierluigi Caravella.

  57. Andrea

    Pagate somari, pagate somari… e molte partite per dimenticare !!…….la chiusura del tuo programma di oggi su radio 24 è davvero eccezionale !!! BRAVO Oscar , BRAVO . Se non ci fossi dobremmo inventarti . Avanti così, tutti i giorni. Non mollare !!!

  58. guido cacciari

    Domanda: ma se il ministero del tesoro possedesse davvero una banca, mediante il moltiplicatore monetario (95 volte) gli basterebbe una frazione del gettito fiscale per ricomprarsi tutto il debito ad interessi zero (ribaltando lo spread verso i tedeschi, i quali se lo vedrebbero tendere verso l’infinito).
    O no?
    Dov’è lo sbaglio?
    Nessuno è mai riuscito a rispondermi.

  59. Marco Tizzi

    @guido cacciari
    Sbagli a capire come funziona il moltiplicatore monetario.

    Il moltiplicatore è un moltiplicatore di depositi, non di prestiti, e si riferisce al sistema nel suo complesso, non alla singola banca.

    Tu immagini che se una banca ha un deposito 100 euro possa prestarne 10 000. Non è così. Può prestarne 99 e 1 lo da alla BCE.
    Ma quei 99 andranno in un’altra banca, che potrà prestarne 99-0,99 e così via.
    La somma totale tende a 10 000.

    Su wikipedia è spiegato molto bene.

  60. Angelo

    Complimenti dott. Giannino! Ottimo articolo…la mia preoccupazione è che dopo questo salvataggio gli Stati poco virtuosi dimentichino cosa hanno passato e non diminuiscano la spesa pubblica, credendo che il peggio sia alle spalle. Spero che dopo la Merkel ci sia un’altra Merkel per vigilare e contrastare qualsiasi ritorno a forme .di spesa senza rigore

  61. Omulupo

    Nonostante abbia una grande stima della sua visione dell’economia, continuo a leggere commenti ancora imbevuti, nel 2012, di nostalgie keynesiane di controllo monetario e attaccamento dello stato con i denti (ormai cariati) al Wachstum, Wachstum, Wachstum, che non mi sarei aspettato da un liberale convinto.

    La ricetta che porterà all’abbattimento totale di questa fase di capitalismo tecno-nichilista, che in nome del wachsen wachsen wachsen ci ha portato ad annullare ogni seria valutazione sull’individuo e sul valore individuale della produzione umana non esiste, e nessuno puó prevedere che cosa davvero accadrà negli scenari prossimi.

    Forse peró, applicare FINO IN FONDO il credo liberale, dovrebbe escludere la valorizzazione dell’interventismo pubblico in economia, che nonostante tutto ancora lei caldeggia, pur in forme assai meno invasive della fagocitazione auspicata da chi ha vissuto continua a viverer e vorrebbe vivere in futuro sul groppone produttivo altrui.

    Il credo liberale di oggi, ferme le funzioni statali essenziali, dovrebbe scavalcare l’attenzione scria alla saccoccia del valore, che è solo un concetto, e cercare di liberare l’uomo ormai schiacciato in tutto e per tutto da ció che, contrabbandato per tecnica, è solo un modo per opprimere e togliere libertà.

    Perchè, se deve fare un’istanza alla p.a., deve riempire QUEL MODULO, e solo quello, anche se la legge consentirebbe libertà delle forme?
    Finchè non si capirá questo e non si affronterà questo modo vergognoso e dittatoriale di togliere i diritti, non potrá succedere nulla di seriamente positivo.

    Giannino, da wachsen a erwachsen!!!!

    Cari saluti.

    Marco.

  62. Andrea

    Con il massimo rispetto delle opinioni altrui, mi sembra che la posizione di Oscar e Anghela abbia una cosa che li accomuna: in mancanza di una sponda politica credibile che sostenga la necessità di tagliare il debito con cessioni di patrimonio pubblico e di aprire spazi per lo sviluppo diminuendo la spesa pubblica (senza toccare i servizi) tifiamo perchè i mercati coatringano i politici a fare quello che non vogliono. Meglio spendere 20 miliardi all’anno di interessi in più nei prossimi due anni se ció comporterà la necessità di tagliare strutturalmente
    A spesa di 20 miliardi l’anno. Nel lungo termine avremmo comunque un guadagno di bilancio e uno stato più efficiente.
    Io peró penso che la situazione sia vera,ente arrivata al limite, adesso c’è necessità di tassi piú sostenibili E di tagliare la spesa. È necessario che succedano entrambe le cose, l’opinione pubblica è assolutamente favorevole a ció. Se non c’è proposta politica al riguardo si crei la domanda perchè questa posizione sia fatta propria. Qualcuno avrá pure l’intelligenza di prendere questa bandiera in modo credibile e portarla avanti.

  63. Mike

    Caro Giannino, condivido il Suo articolo in tutto e per tutto. Quella del Sig. Angelo è anche la mia preoccupazione. Inoltre, anch’io mi auguro che dopo la Merkel ci sia un’altra Merkel, perché dei nostri politici tassa-e-spendi non c’è da fidarsi.

    @Angelo

  64. Monti ha potuto minacciare il veto perché l’Italia era pressoché tutta con lui. In passato, invece, quando un Governo accennava alla possibilità di far uso di tale diritto, veniva, da almeno mezza Penisola, tacciato di antieuropeismo…

  65. Caro Giannino, concordo su molte delle analisi da te fatte in merito all’accordo strappato da Monti, che ritengo sostanzialmente un primo passo. Sono però stufo di vedere che non riusciamo a fare niente di concreto da soli, mentre con quattrosoldi ci stanno comprando il meglio dell’Itlaia per portarselo via. A sto punto meglio vendere il colosseo che un’azienda di calze. La vendita del patrimonio pubblico andava fatta quando i prezzi erano significativi ora si venda il minimo che serve e si punti invece alle riforme e poi ripresa la credibilità politica di un popolo non comunista le operazioni da fare possono essere tante e a parte , per non spaventare i benpensanti ingrassati a spese dello Stato ed i ladri che stanno ancora rovistando nel sacco , posso anche anticiparle. mz

  66. elegantissimo

    Carissimo dott. Giannino, ho sempre avuto grande considerazione nella Sua persona, personalità, preparazione e modalità di approccio al mondo della comunicazione e catturare l’attenzione del pubblico. Ebbene a tutt’oggi sono in attesa di sapere chi è, cosa fà, che altri incarichi ha, cosa ha fatto in passato, ecc. ecc. il Vs presidente dell’IBL(istituto Bruno Leoni)?. Cioè il sen. Nicola Rossi? Vorrei ricordare un passaggio del Vangelo: “Non guardare la pagliuzza nell’occhio del prossimo ma guarda la trave nel Tuo”. Un proverbio ” Non c’è bella scarpa che diventi vecchia ciabatta!” o meglio “Sole che nasce ha più adoratori di quello che tramonta.” Domanda: quando le giovani intelligenze e professionalità entreranno nel mondo del governo della conoscenza? Aspetterò paziente la risposta!

  67. Carlo

    Perfetto un aiuto alle banche,un governo di banchieri non poteva fare altro,”stato sempre più costoso e fatto da elementi non disposti a cedere un millimetrio di privilegi,lotta alla evasione concentrata solo sui piccoli(sono artigiano ne so’qualcosa)mercato ingessato,e voglio vedere da dove arriva la crescita quando si e’riusciti a bloccare interi comparti economici!!

  68. patrizio

    io credo che il rag.Monti goda di ampia autorità dovuta sopratutto all’ignoranza di tanti politici – è sicuramente molto autorevole e conoscitore degli intrighi finanziari , ma di economia reale , come tutti i direttori di banca ,ne mastica poco – dove va lo stato a prendere soldi se le aziende chiudono , e chi le paga le cassaintegrazioni ? Se non togliamo le pastoie burocratiche e non costringiamo le banche ad investire in titoli se non in proporzione agli investimenti in aziende e privati , secondo me , non ne caviamo le gambe…..auguri a tutti noi

  69. Io capisco poco di economia, ma quello che dice Giannino mi e’ sempre chiaro. Il che non e’ un merito da poco, per Giannino beninteso ! Insomma io sono una sua fan; per questo ho sottoscritto la petizione che chiede a Giannino di scendere in politica. Ppi mi e’ sorto un dubbio, ma Giannino sa dell’esistenza di questa petizione e soprattutto e’ d’accordo ? Mi piacerebbe avere una risposta. E tanto che ci sono faccio un’altra domanda: che ne pensa Giannino del Tea Party ? Mi riferisco al movimento italiano che fa capo a Giacomo Zucco, cui mi sono avvicinata principalmente per i noIMU day. Ribadendo che non capisco molto di economia, faccio una domanda ingenua: l’ESM non rischia di vanificare qualsiasi altro provvedimento abbia potuto ottenere Monti dal vertice dei giorni scorsi ?

  70. adriano

    Spero che arrivi un virus che attacchi il cervello e che renda impotenti tutti questi soloni della finanza e della politica che fanno solo danni alla gente che lavora e vive del proprio lavoro

  71. mario unnia

    E anche Monti andrà a rendere omaggio al dio pallone, con grande gaudio degli italiani drogati. Beati i popoli che non hanno bisogno di Ballottelli per sintirsi qualcuno.

  72. Reb

    Ricapitoliamo

    Il governo deve salvare le banche perchè sono quelle che lo finanziano attraverso l’acquisto dei titoli pubblici.
    La remunerazione del capitale è stata per anni eguale a zero, era chiaro che non poteva durare cosi.
    Quindi non esiste che le banche siano nemiche , sono solo delle società che fino a due anni fa avevavo in cassa titoli giudicati sicuri , ora gli stessi titoli non li vuole nessuno, oppure chi li compra vuole interessi maggiori o meglio sarebbe dire normali, visto che negli anni 80 gli interessi erano a due cifre. Anche il valore degli immobili è quasi del tutto virtuale , perchè se nessuno compra il valore è solo potenziale ma non reale. E in una situazione in cui la ricchezza diminuisce ci saranno parecchie costruzioni che semplicemente andranno demolite.
    Che cosa farà dopo il salva spead la Germania ?
    Ci sono più scenari i più dolorosi per noi è che la Germania faccia economicamnete quello che che non è riuscito al terzo reich, oppure preferire uscire dall’Euro facendo una specie di NAFTA lasciandoci al nostro UNASUR. Per chi interessa approfondire http://www.ilfoglio.it/soloqui/14034

  73. Francesco

    Se davvero ci fossero 120 miliardi a disposizione dovrebbero pagare una parte dei debiti e abbassare le tasse di conseguenza. Come se ci fossero veramente stati gli 80 miliardi di Passera – peratro inquisito per frode fiscale- lo stato Italiano poteva pagare le aziende che stanno fallendo a perché non ricevono gli oltre 100 miliardi che lo stato Italiano deve loro. Se ci fossero i miliardi che servono per acquisti massici di titoli del debito pubblico sul mercato secondario per abbassare gli spread di Italia e Spagna, potrebbero invece utilizzarli per ripagare i debiti di questi stati e gli spread scenderebbero comunque. La verità? Mina direbbe “parole parole parole”, ma non d’amor. I giornalisti, poi, mai che facessero domande vere: tipo: scusi ma se tutti sono super indebitati e non si riesce ad abbattere il debito pubblico, da dove vengono i soldi che voi sostenete di avere per “la crescita”‘? Chi li mette questi soldi? L’Italia? La Germania? chi? Quando la smetteremo di farci prendere in giro da 4 buffoni incompetenti travestiti da “professori”?

  74. Francesco

    La vittoria di Monti è quella di aver convinto l’europa che noi il nostro dovere lo abbiamo fatto e che i conti sono a posto. Tuttavia, siccome il problema è stato affrontato con aumento delle imposte che stanno uccidendo l’economia italiana e non con tagli alla spesa, la profonda recessione della nostra economia porterà ad una diminuzione del gettito fiscale e a quel punto la bugia del clown Monti verrà fuori e l’Italia perderà ulteriormente credibilità: “vedi questi Italiani, non puoi fidarti nemmeno quando sembrano persone serie”!

  75. Ezio

    Secondo me contate troppo su Oscar Giannino. Cominciate a rendervi conto che da solo non potra fare tutto e datevi da fare!

  76. Luca 78

    Concordo, se era cosi semplice….., è solo un passo che ci mette nelle condizioni di ripartire, ma l’Italia ripartirà?????….credo di no, l’Italia in economia è un paese COMUNISTA.

  77. Francesco

    @Luca 78
    Comunista senza i benefici del comunismo. Direi piuttosto feudale: i signori, pochi, che requisiscono tutto a chi produce e non ha alcun diritto.

  78. Giordano

    Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un’unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l’ora suonò……Son giunchi che piegano le spade vendute: già l’Aquila d’Austria le penne ha perdute.

  79. Giordano

    Ai Cari Signori che asseriscono che la spesa non è stata ridotta. Sappiate che noi sanguisughe dei gioiellieri da 13000 euro di reddito annuo o dei cumenda con porsc che dichiarano meno del loro tornitore, noi, ripeto, i tagli li stiamo vedendo sotto forma di blocco del turn over per cui dal mese prossimo chi avrà la colite in provincia di XYZ troverà un unico medico (per due mesi) che gli farà il clisterino. Speriamo che stanco come una mucca non si dimentichi di cambiarlo. Nonostante ciò saremo li, a fare il nostro DOVERE, certi, peraltro, che passata la buriana ricomincerete a prenderci per i fondelli, pardon per il culo. Cordiali saluti.

  80. Claudio Di Croce

    @freedom

    @Francesco
    Ma qualcuno pensa che il MPS sia stata una banca privata ? era gestita dal PCI – pds-ds-pd da decenni , sia direttamente che tramite Regione, Provincia, Comune di Siena . Vedrete che i grandi critici sinistri contro gli aiuti alle banche in questo caso staranno ben zitti , compresi quelli di questo blog.

    Mi sa indicare i ” meriti ” del comunismo ?

  81. Alberto

    Il problema come dicevo qualche post fa, è la crescita; senza crescita niente riduzione del debito sul PIL, ma sua crescita, in presenza di decrescita. E l’ effetto della crescita del rapporto debito PIL, su un Debito sopra il 100% del PIL, è marginalmente più oneroso che in caso di rapporto abbondantemente sotto il 100%.
    Se i debiti sovrani dei PIIGSF, ammontano a 5.800 MLD di $ pari al 105% sul PIL cumulato, per portare quel 105% almeno al 70% sul PIL, occorre ridurre i 5800 MLD a 3850 MLD di $ cioè occorre ridurre di circa 2000 MLD di $ i debiti dei paesi che non crescono, o cresceranno molto poco ma che addirittura recedono ed allora forse così, sarà possibile ritornare in equilibrio con i relativi conti pubblici.
    Noi come dicevo siamo messi peggio di tutti sotto questo punto di vista, e soprattutto abbiamo una pressione fiscale più alta di circa 10 punti rispetto agli altri paesie urodeboli ed è per questo motivo, che le misure ottenute da Monti, anche se da encomiare, sono acqua fresca, e non risolveranno né il prblema della crescita, nostra ed altrui, né i problemi di competitività all’ interno dell’ area euro; e la Culona nemmeno è contenta, figuriamoci!

  82. Francesco

    @Giordano
    A voi lo stipendio lo pagano gli imprenditori che producono ricchezza e che pagano le tasse, perché sennò stareste già in mezzo alla strada, dal momento che non producete nulla. Anzi, Le provincie servono solo a mettere ii bastoni in mezzo alle ruote con inutile burocrazia che succhia ulteriori risorse alle aziende, che potrebbero invece investire per lo sviluppo.

  83. giuseppe

    @Giordano
    Premesso che gli evasori ci sono (e come se ci sono) occorrerebbe evitare di cadere in queste semplificazioni. Capisco che è difficile uscire da certi stereotipi, ma occorrerebbe provarci. Ci provo con un paradosso (ma non tanto) Un pazzo che si è messo in testa di vendere cornici d’argento in un paesino di duemila abitanti credo sia tecnicamente un gioielliere. Naturalmente la gente va tutta nella cittadina accanto. Lì di gioiellerie ce ne sono una decina, hanno prezzi più concorrenziali, e sopratutto hanno scelta… Dopo un paio d’anni il povero “gioielliere” si ritrova con tutta roba vecchia, passata di moda (magari non aveva avuto neanche gusto nello sceglierla) e le tasse da pagare. Deve mettersi al minimo degli studi di settore, dichiara tredicimila euro e magari neanche li ha non guadagnati, ma nemmeno incassati. Se poi pensiamo che il 50% delle attività chiudono nei primi anni di esercizio, e che il reddito si divide (giustamente) per il numero dei componenti dell’impresa familiare, questi tredicimila euro non sono più così incredibili. Naturalmente occorre avere la sensibilità e la generosità per immedesimarsi nei problemi degli altri, che molto spesso se la passano molto peggio di quel che superficialmente possiamo giudicare.

  84. roberto manzoni

    Abbiamo patrioti da calciobalilla a nastro W l’Itaglia . La festa durerà una settimana se tutto va bene , se va male molto meno .
    In ogni caso per restare in ambito calcistico .Monti ha avuto la sua bella vittoria di Pirlo ! Tutti felici e contententi col pallone tra i denti .
    roberto.manzoni@fastwebnet.it

  85. Non se ne può più di questi statali che si atteggiano a povere vittime di tagli spietati. Quali tagli? Lo 0,5% tu lo chiami taglio? Io lo chiamo presa per i fondelli. Non se ne può più di questi statali che vengono in questo sito a denunciare con toni risentiti una presunta campagna d’odio nei loro confronti. No, no è odio: è realismo. La realtà è che negli uffici pubblici si lavora il meno possibile. Qualunque cittadino ha modo di accorgersene. La realtà è che sono proprio le immense mandrie di impiegati statali a devastare le praterie dell’economia nazionale. All’origine della ricchezza di una nazione, parafrasando Smith, c’è la libera impresa e il mercato; all’origine della distruzione delle ricchezze c’è l’impiego pubblico. Impiego improduttivo per definizione. So di persone che in certi comuni del sud sono assunte come “timbratori”.
    Preferisco che i soldi rimangano in tasca ai gioiellieri e ai cumenda piuttosto che darli ai fannulloni di stato. Almeno i gioiellieri e i cumenda i loro soldi o li investono in maniera produttiva o, male che vada, ci alimentano la domanda aggregata. Invece, dare i soldi ai fannulloni equivale a brucialri in un inceneritore. L’ideale sarebbe che i fannulloni la piantassero di fare i fannulloni e si cercassero un lavoro vero. Definizione di lavoro vero: lavoro soggetto al benefico influsso del mercato. Questo benefico influsso ti impedisce di fare il fannullone. Se fai il fannullone, vai fuori mercato e muori di fame. Invece, in un posto di lavoro pubblico non hai una sola ragione per rimboccarti le maniche e lavorare sul serio, perché la pappa a fine mese ti arriva anche se guardi siti porno dalla mattina alla sera. I primi ad essere danneggiati sono i pochi che nel settore pubblico lavorano sul serio. Essi infatti non vedono i loro meriti ricompensati, dal momento che nel pubblico se lavori tanto o se non lavori affatti ricevi sempre lo steso stipendio. Se questi onesti lavoratori lavorassero in un posto di lavoro privato, soggetto al benefico influsso del mercato, i loro meriti sarebbero ricompensati: nel mercato chi lavora meglio guadagna meglio.
    Ma che le dico a fare queste cose? Adesso verrà il solito statale a dirmi che sono una ricca borghese sfruttatrice del proletariato, ladra di plusavalore, evasore con la porsche che toglie il pane di bocca ai poveri statali eccetera.

  86. Alberto

    Lei non è una ricca borghese che sfrutta il proletariato, ma semplicemente una che spara stupidaggini senza nemmeno rendersi conto che le sta dicendo! Lei straparla e spara sentenze razziste e per questo stupide oltre che inutili, nel senso che sono fine a se stesse e che non cambiano alcunchè, non danno alcun contributo ad una seria discussione che voglia migliorare il comparto pubblico, oltre che dare una pessima immagine della sua persona. Io conosco molti impiegati e funzionari dello stato immensamente più preparati degli equivalenti dei settori privati e che lavorano onestamente, instancabilmente e che sono sottopagati, mentre conosco molti liberi professionisti che sono disonesti ed impreparati, soprattutto in categorie come quelle dei commercialisti e degli avvocati(settore particolarmente gravato da improfessionalità), nonchè dei comparti della medicina e molti commercianti che non fanno bene il loro mestiere, ed io vengo da una famiglia che da intere generazioni opera nel commercio di beni di largo consumo, come molti gioiellieri che non chiudono solo perchè evadono o addirittura fanno operazioni poco pulite. Non mi sognerei però nemmeno per un momento di definire tali categorie come mangiapane a tradimento o ladre. Generalizzare è sempre una cosa molto stupida, se lo ricordi.
    Stavolta mi sono speso per rispondere alle sue stupidaggini, ma non abusi della mia pazienza con ulteriori idiozie. @Giovanna Jacob

  87. igor

    il problema rimane sempre lo stesso, ed è sempre presente come su questo blog in alto a destra in bella evidenza come è giusto che sia….il nostro debito pubblico, che invece di diminuire continua ad aumentare. Quello che mi fa più inbestialire è che i politici invece di pensare a cambiare, a risolvere i casini che hanno fatto, pensano alla partita vinta con la germania…addirittura la lega dice che ballotelli è un padano…e anche una parte del popolo riesce a fare sciopero nella fiat per vedere la partita..ma ci siamo o no…e purtroppo ha ragione oscar, se segui i principali giornali ti vengono a dire che il problema è la germania che non vuole cedere i soldi, siamo un popolo incredibile piuttosto di ammettere i propri errori siamo capaci di tutto..io ho 26 anni e sono molto incazzato con questo stato che invece di aiutarmi mi tassa e mi ritassa..e per giunta il debito continua ad aumentare..ma questo belin di debito lo vogliamo abbattere o no…il problema viene principalmente da li…è inutile secondo me che prendiamo accordi anti spread se non cerchiamo di ridurre il debito…quello che mi chiedo è se lo vogliamo davvero o no…perchè monti non mette in atto delle strategie? perchè non c’è nessun politico di destra o sinistra che ne parla?

  88. ma vai vai

    GIOVANNA
    Sono un milione, un milione, sui 4 milioni totali.
    Basta licenziarne un milione, ben inteso non sul lastrico, ma che si trovino un lavoro produttivo e con i soldi risparmiati in 5 anni abbattiamo il debito.
    Un milione di persone.
    Brava che hai il coraggio di dirlo, perchè in Italia i politici non ne parlano perchè quel milione rappresenta 5-6 milioni di voti e sai com’è forse solo io e te non abbiamo statali in famiglia.
    Troppo scorretto, troppo pericoloso parlarne. Neanche Giannino si azzarda….

  89. Francesco

    @Alberto
    Se ci sono statali così bravi e preparati vadano a lavorare nel privato, lì vedranno riconsociuti i loro meriti. Chissa perché, invece, non conosco nemmeno uno statale -e ne conosco tanti visto che vivo a Roma – che invece passi al privato. Forse che: a. nessuno se li prende. b. se proprio qualcuno se li prendesse guadagnerebbero di meno e lavorerebbero di più. E triste ma è così, se quello che lei dice è vero mi presenti uno, dico uno, dipendente pubblico che è passato al privato. Poi, per definizione, gli statali NON PRODUCONO alcuna ricchezza. Produce il privato e con i suoi proventi -tasse- paga il pubblico. Che se il pubblico producesse qualcosa l’URSS sarebbe diventata la prima economia al mondo, e invece è crollata miseramente. I privilegi del settore pubblico in Italia non hanno eguali al mondo e sono innaccettabili. Se un privato lavora male, chiude e va per stracci, un dipendente pubblico che lavora bene è una primula rossa.

  90. @ Alberto:
    sia lei a non abusare della mia pazienza. Le parole rabbiose che lei dice mi fanno capiore che ho colpito nel segno, come ha capito il signor Ma vai vai. Lei abusa della mia pazienza perché non ha letto bene l mio commento, Infatti io per prima ho detto che nel settore pubblico ci sono anche delle brave persone, e ho detto che queste persone, purtroppo, non solo non vengono ricompensate ma subiscono l’umiliazione di avere dei colleghi fannulloni che guadagnano esattamente come loro. Citazione testuale:
    “Invece, in un posto di lavoro pubblico non hai una sola ragione per rimboccarti le maniche e lavorare sul serio, perché la pappa a fine mese ti arriva anche se guardi siti porno dalla mattina alla sera. I primi ad essere danneggiati sono i pochi che nel settore pubblico lavorano sul serio. Essi infatti non vedono i loro meriti ricompensati, dal momento che nel pubblico se lavori tanto o se non lavori affatti ricevi sempre lo steso stipendio. Se questi onesti lavoratori lavorassero in un posto di lavoro privato, soggetto al benefico influsso del mercato, i loro meriti sarebbero ricompensati: nel mercato chi lavora meglio guadagna meglio”.
    E che ci siano anche liberi professioniti e commercianti incapaci e disonesti, va da sé, non è mia intenzione negarlo. Solo che il commerciante o il libero professionista incapace e ladro viene punito dal mercato, perché nessun consumatore è così stupido da andare da un ladro incapace quando può andare da uno bravo e onesto. Invece, l’impiegato statale incapace e disonesto ha la pappa pronta alla fine del mese.

    Io posso dirlo perché non faccio politica:
    I DIPENDENTI PUBBLICI NON CREANO RICCHEZZE MA LE DISTRUGGONO SOLTANTO.
    MANDIAMOLI A LAVORARE E LA CRISI PASSERA’ IN FRETTA.

  91. Alberto

    Guardi mi faccia avere la sua mail e gliene presento quanti ne vuole da Palermo ad Aosta, visto che per lavoro ho avuto rapporti con il pubblico. Perchè dovrebbero lavorare nel privato poi, lo sa solo lei, a me sta benissimo che lavorino nel pubblico, come ad esempio il mio nefrologo o il capo dell’ ufficio tecnico del mio comune. Ma si rende conto delle idiozie che scrive anche lei? Non credo assolutamente che lei abbia contezza della cosa, ma è una questione che nulla ha a che fare con la critica al settore pubblico. @Francesco

  92. Francesco

    Il punto è che a chi lavora per lo stato in Italia sfugge il significato di base del loro lavoro – che è ben espresso dal termine inglese per impiegato pubblico: civil servant- sono pagati con i soldi di chi paga le tasse -quindi con la ricchezza prodotta da altri, non da loro – per servire il cittadino, per darci indietro dei servizi. E invece in Italia, malgrado ci sia la pressione fiscale reale più alta al mondo – ci sono dei servizi pubblici da terzo mondo. Quindi in Italia vi è una situazione dove il prelievo sul privato è ai vertici delle classifiche mondiali e i servizi che vengono resi in cambio sono tra i peggiori. Allora questo è il punto principale, questo è il motivo per cui oggi chi lavora per il pubblico è un NEMICO DI CLASSE: ha i privilegi e nulla dà in cambio ed è mantenuto da altri. In Italia più che in qualunque altra parte del mondo. Ho amici svedesi che sono venuti a vivere in Italia ed erano sinceramente scioccati per il fatto che di fronte ad un prelievo fiscale del genere tutto si dovesse pagare: asili, libri per la scuola, medici per i bambini ecc. Sì, perchè in Svezia ed in Danimarca, a fronte di un prelievo fiscale reale ormai inferiore a quello Italiano, anche se di poco, per i figli non devi tirare fuori un euro: asili nido fino alle 8 di sera gratis, libri per la scuola gratis, addirittura dentisti gratis o a prezzi simbolici in alcuni casi (10 Euro). Questo è il cancro dell’Italia e io penso che il pubblico, come sistema, non abbia scusanti.

  93. Alberto

    Parole rabbiose le usa lei e da tempo, addirittura si comporta come un bufalo delle paludi Pontine cui non va a genio magari uno sciame di moscerini che scambia per uno stormo di aquile. Si dia una buona calmata e cerchi di usare meglio gli strumenti che il buon Dio le ha assegnato per stare al mondo. Non conosco avvocati ladri o magari impreparati ed incapaci o geometri o architetti che abbiano chiuso bottega per impreparazione o commercianti truffatori ed evasori che non proseguano nella pratica della truffa e dell’ evasione che in Italia si può tranquillamente perpetrare e ripetere a volontà.@Giovanna Jacob

  94. Francesco

    @Alberto
    chi risponde con gli insulti è a corto di argomenti. Io di argomenti ne Ho tanti quindi non ho bisogno di insultare chi, come lei, evidentemente è fortemente legato al settore pubblico e quindi lo difende. Ma difendere l’indifendibile con validi argomenti e difficile: perché uno che lavora per il pubblico dovrebbe andare nel privato? Appunto, non ci vanno per i motivi che ho già detto. Quello che intendevo era rispondere al fatto che se sono tanto frustrati passino al privato, poverini, dove i meriti vengono riconosciuti, dove cambiare azienda è cosa normale, dove mettersi in gioco è cosa normale: insomma rischi e se ti va bene sei premiato, se va male sono dolori. mai sentito parlare della concorrenza? Ah già lei ha forti interessi con il pubblico e quindi il concetto di concorrenza le è sconosciuto. Mentalità da impiegato pubblico.

  95. Alberto

    Lei ha contezza di dove vada a finire la spesa pubblica e dei relativi flussi negli altri paesi OCSE? Se le mancano queste informazioni me lo faccia sapere, anche se spesso ho pubblicato qui sopra le quantità relative alle spese pubbliche dei paesi nel mondo. Il problema italiano non è nella spesa per gli stipendi nel pubblico, almeno quelli della mandria, tanto per usare un termine di Giovanna. @Francesco

  96. Francesco

    @ma vai vai
    Invece in Gran Bretagna, dove certo l’efficienza del settore pubblico sembrerebbe un miraggio per quelli che sono gli standard Italiani, Cameron ha annunciato la riduzione dell’organico pubblico dei ben 800.000 persone entro 3 anni. I paesi seri ….

  97. Francesco

    @Alberto
    la risposta è troppo ermetica perché io la possa comprendere davvero, tuttavia mi sembra che lei continui a sostenere che la spesa pubblica in Italia, per quantità e qualità, vada bene così com’è. Mah, a questo punto inutile rispondere ulteriormente, in effetti l’efficienza degli impiegati pubblici in Italia è leggendaria, però i suoi argomenti li vada a spendere in qualche sindacato di impiegati pubblici, li farebbero presa, non qui, dove conosciamo la realtà. Un uccellino mi ha suggerito che lei è un impiegato pubblico, e quindi giustamente difende la sua posizione. Rispetto tutto le idee, anche se non le condivido.

  98. Alberto

    Vede che lei dice cose non vere? Io sono un professionista del settore ingegneristico impiantistico, che ha sempre lavorato nel privato o col privato e solo in percentuale modesta ha avuto rapporti con il pubblico, lei di cosa si occupa invece? Non mi azzardo mai a dire nulla che non sia verificato e non conosco come tradurre dei cinguettii degli uccellini. Non ho mai detto che la nostra spesa pubblica vada bene così com’ è e spesso, ma con dati numerici inconfutabili perchè provati, ho contestato e rimarcato in modo negativo gli sprechi, ma altra cosa è bollare i dipendenti pubblici, tutti ed ovunque come nullafacenti; mi è impedito dal rispetto che ho delle mie idee e delle parole che dico soprattutto in pubblico e che debbo dimostrare con i numeri. @Francesco

  99. Quoto l’ultimo inervento di Francesco.
    Invece, accetto con riserve quello precedente. Non insinuiamo l’idea che ci sia un settore pubblico virtuoso da qualche parte del mondo. Diciamo chei n Svezia il settore pubblico funziona meglio che in Italia, ma ad una conferenza dell’Ibl cui ho partecipato un economista svedese mostrò, attraverso grafici molto precisi, che la spesa pubblica in Svezia aveva eroso gradualmente, anno dopo anno, la capacità produttiva della nazione. Quindi a nulla vale dire che lì gli asili funzionano, se poi il conto è lo stesso troppo alto e insostenibile. Si torna sempre allo steso discorso:se fossero gestiti da privati, gli asili e tutto il resto costerebbero di meno agli svedesi.

    @Alberto
    “Parole rabbiose le usa lei e da tempo, addirittura si comporta come un bufalo delle paludi Pontine cui non va a genio magari uno sciame di moscerini che scambia per uno stormo di aquile. Si dia una buona calmata e cerchi di usare meglio gli strumenti che il buon Dio le ha assegnato per stare al mondo.”

    Questa massa di insulti volgari mi confermano che lei è una persona volgare ossia un tipico dipendente pubblico.Il posto di lavoro pubblico involgarisce, corrompe le persone. Ed io ho semplicemente la certezza di avere colpito nel segno. E continuerò a colpire in quel segno.

    Lo ripeto: chi ha davvero voglia di lavorare, ma lavorare sul serio, dovrebbe abbandonare immediatamnete il posto di non-lavoro pubblico, se non lo fa significa che non ha davvero voglia di lavorare. Vuole solo avere la pappa pronta alla fine del mese.
    Lasciamo stare gli avvocati, che non sono veri liberi profeessionisti, dal momento che la loro è una categoria di tipo corporativo ch protegge se stessa dalle insidie del mercato e dalla concorrenza. Quanto ai commercianti disonesti, so solo che io in giro per la città vedo una altissima mortalità di negozi e un rapidissimo ricambio. A distanza di qualche anno, non sai se ritroverai lo stesso negozio in quel punto della città. Questo significa che quello del commerciante non è un lavoro protetto, anzi è un lavoro rischioso che richiede una grandissima capacità di adattamento. Niente pappa pronta.

  100. Alberto

    Lei ha contezza di quanti dipendenti pubblici non hanno avuto ricambio nella P.A. diciamo dal 2007 al 2011? Il problema non è il numero di dipendenti pubblici, che sono diminuiti nel complesso, ma dove appunto ci sono saldi addirittura positivi, infatti è solo il confronto comparato che rende possibile avviare il taglio. Ad esempio il costo per abitante del comparto dei dipendenti regionali, varie per un fattore di 1:100, riesce a capire dove costano 20 Euro e dove invece costano 2000 euro? @Francesco

  101. Alberto

    Bene lei continua a sparare preconcetti non supportati da dati numerici, come quelli che non vedo riguardo le attività che chiudono e tantomeno da ragionamenti consequenziali; io non ho più nulla da risponderle, continui ad infatuarsi di libero mercato e riempirsi la testa di stupidaggini, tanto non mi fa né caldo né freddo. @Giovanna Jacob

  102. Francesco

    @Giovanna Jacob
    Guardi che sono d’accordo con lei. Per me il pubblico dovrebbe essere ridotto allo strettissimo necessario per regolare la vita della comunità, cioè del paese. Riguardo alla Svezia, anche qui concordo pienamente, sostengo solo che in Svezia sono incomparabilmente più efficienti nella gestione pubblica rispetto all’Italia, tutto qui. CHe i settori pubblici ipertrofici distruggano ricchezza, anche se di standard Svedese, anche qui sono d’accordo. Il punto però che mi preme è che almeno in Svezia ci sono delle basi per discutere: pago tanto e ricevo tanto oppure preferisco pagare meno e magari veder “redistribuito” meno. In Italia, unico tra i paesi occidentali, paghi tanto e non ricevi nulla, anzi ti mettono i bastoni tra le ruote. Perché accettiamo questo?

  103. Alberto

    Ecco questa è la strada, pagare il giusto per ricevere l’ equivalente in servizi; non c’ è bisogno di guardare alla Svezia o alla Norvegia per trovare dei rapporti corretti fra le due quantità, Germania, Spagna, Austria hanno saputo raggiungere già notevoli risultati. Per fare questo però, occorre evitare le baggianate sull’ azzeramento del pubblico, che è obiettivo irrealizzabile, antistorico, pericoloso inutile e deleterio e cambiare la mentalità del nostro paese, non solo nel pubblico, attraverso comportamenti socialmente rispettosi in ogni ambito ed in ogni azione in cui ci si trovi ad operare. In Italia questi comportamenti, sia nelle piccole che nelle grandi cose, sia dei singoli o delle organizzazioni, sono molto ma molto lontani da questi standard, così comuni in altri paesi ed è
    d’ altronde per questo motivo che certi ragionamenti sull’ azzeramento del pubblico, trovino spazio soprattutto da noi e soprattutto da noi poi accade che le cose non cambino mai in meglio, ma quando va bene, restino nello stato pessimo in cui da decenni si trovano. @Francesco

  104. MBB

    Non so se la Germania abbia il diritto o meno di pretendere in garanzia le nostre riserve auree, se questo sia giusto o meno per ciò che è successo in passato. Io spero solamente che la Germania tenga duro su queste richieste perché è l’unica speranza che in Italia si venga costretti a fare tutte quelle cose (tagli alla spesa, diminuzione costi della politica etc. ) che altrimenti è impensabile vengano solo proposti da qualsivoglia forza politica (almeno quelle finora in campo).
    Ho goduto della vittoria calcistica, ma tifo per la Merkel (o chi per lei). Se ci daranno gli Eurobond a prescindere, il “nostro Stato” e i nostri politici con tutto il codazzo a seguito se li mangeranno a…. brindisi e champagne! Alla faccia dell’Europa.

  105. roby

    Alberto,
    Ma se lo vuoi mettere in testa quello che stiamo dicendo o fa il pesce in barile.
    Fintanto che il pubblico intermedia oltre il 50% del pil cioè oltre il 50% è rappresentato da camminatori, uscieri, timbratori, fancazzisti, sportellisti, marescialli, autisti etc etc. non si va da nessuna parte
    Fintanto che 20 milioni di persone mantengono altri 30 che non fanno un cazzo non si va da nessuna parte.
    La finisca con queste fregnacce del turn over, delle percentuali, la Svezia, la Norvegia, basta un neonato. Sono troppi, devono cambiare lavoro, sudare, BASTA. E quelli che rimangono devono sorridere e amare l’utente che va al loro sportello, perchè il cittadino è un cliente e loro sono i dipendenti (questo succede in Svezia). Chiaro?

  106. @ Francesco:
    d’accordo, avevo capito male il suo intervento.

    P. S. Nell’ultimo intervento, Alberto non fa che riproporre soliti argomenti degli adoratori del Leviatano d’oro, non so come chiamarli:

    1) Il debito non fa male a nessuno, cattivi voi che ve la prendete col debito, basta stampare un po’ di denaro per pagare gli interessi sul debito, come si fa in Giappone, e tutti vivranno felici e contenti.

    2) La pubblica amministrazione funziona come un orologio in tutti i paesi, solo in Italia fa schifo. Fa schifo per colpa degli italiani, che sono dei cialtroni immorali che fanno i furbi e si sno fatti convincere da Berlusconi a non pagare le tasse.

    Risposte:

    1) non è vero che basta un po’ di zucchero monetario per mandare giù la pillola del debito: lo sanno soprattutto i giapponesi, che per tenersi sul groppone il 220% di debito sono in una stagnazione permanente, che rischia di diventare recesione permanente, da più di venti anni.

    2) al di là delle apparenze, la PA fa schifo in tutti i paesi del mondo, semplicemente in certi paesi – come la Svezia – fa un po’ meno schifo e allora tutti gridano al miracolo. In tutti i paesi c’è una aneddotica sulla fannulloneria dei dipendenti pubblici. Ad esempio, Ann Coulter ha pubblicato articoli su articoli contro i fannulloni strapagati delle PA degli Usa, a partire dai fannulloni che a Washington scaricavano pornografia dalla mattina alla sera invece di controllare i mercati finanziari. E ho letto cose dell’altro mondo anche a proposito dei dipendenti pubblici di quella nazione cui tutti guardano come faro di civiltà: la Gran Bretagna.
    Quindi, piantiamola con questo anti-italianismo arci-italiano secondo cui la PA farebbe schifo solo in Italia in quanto gli italiani sarebbero degli untermeschen. Io non mi vergogno di essere italiana, al contrario. Dovrebbero vergognarsi i professionisti italiani dell’anti-italianismo, che sbraitano “mi vergogno di essere italiano”, gettando benzina sul fuoco del razzismo anti-italiano che divampa all’estero.

    Chiedo scusa ad Alberto, non ce l’ho con lui. Semplicemente, prendo spunto dal suo intervento per dire certe cose. Non me la prendo con le persone ma con le idee. Il sarcasmo è solo un espediente retorico.

  107. Alberto

    Le nostre posizioni sono radicalmente differenti ed io credo nella funzione del Pubblico per una dimensione storica, culturale, etica, religiosa scientifica e logistica e perchè soprattutto credo in un riferimento guida della mia vita che è quello di privilegiare sempre nelle mie scelte personali i bisogni del più debole. E’ un investimento di vita. Si ricordi la commedia di Eduardo “Napoli milionaria”. Sarò sempre uno strenuo difensore della solidarietà contro ogni farsi i cazzi propri, sempre e senza peli sulla lingua, come anche sarò un fustigatore dei fancazzisti e degli spreconi. L’ idea di base è quella che conta, contro le sue degenerazioni e la mia idea di base è quella giusta. @Giovanna Jacob

  108. Marco Tizzi

    @Giovanna Jacob
    Il debito è il fondamento del capitalismo oltre che del sistema monetario tutto.
    Senza debito non esisterebbe il mondo occidentale.

    Lei è di sicuro una di quelle che da una parte appoggia la cancelliera e dall’altra si lamenta del credit crunch, senza caprie che le due cose sono in netta e pesante contraddizione.

    “L’integrità…. quell’ultimo centimetro. All’interno di quel centimetro siamo liberi.”

    Se lo dimentica sempre chi usa la vernice della libertà per dipingere la propria maschera fascista.

  109. Alberto

    Caro Marco il debito è il fondamento anche delle imprese, anche del famoso droghiere di Misesiana memoria, se vuole espandere la sua attività ed anche di quelle tedesche, che però finora hanno risparmiato e molto a spese proprio delle aziende italiane. I paraculi di Wall Street, però utilizzano soprattutto gente giovane e che si riempie la testa di stupidaggini, per farsi i cazzi propri(parlo dei paraculi), come i verdi degli anni ’80 che pagati, alcuni ed inconsapevolmente, altri, hanno fatto abortire il programma nucleare italiano per i cazzi dei petrolieri ed oggi anche in questo campo siamo col culo per terra. @Marco Tizzi

  110. Marco Tizzi

    @Alberto
    Finché non usciremo da questa grandissima idiozia ideologica dell’equazione + debito pubblico = + stato continueremo a scavare la fossa.

    E sì che i numeri parlano chiaro: Singapore, Irlanda, USA e Italia hanno rapporti Debito/PIL molto simili e la dimensione dello Stato non mi pare nemmeno paragonabile.
    Ma i tedeschi hanno deciso di inventarsi “la loro economia” e noi tutti li ad abbeverarci delle idiozie.

    I paraculi a Wall Street non sono peggio dei paraculi a Francoforte o a Milano o a Londra o in qualsiasi altra città del mondo dove ci sia una banca o anche solo un computer con attaccato un trader: fare soldi finti usando soldi finti è il loro mestiere.
    Vogliamo cambiare il sistema?
    Largo alle proposte, son tutto occhi e orecchie.

    Ma dire che la più grande economia del mondo (questa è l’Europa) debba rientrare dei suoi debiti, sia pubblici che privati, equivale ad augurarsi che Marx avesse ragione: il capitalismo si autodistruggerà.

  111. @ Alberto
    Anch’io sono per la difesa dei deboli. Ma a difendere i deboli e i bisognosi non ci deve pensare lo stato: ci deve pensare la società civile. L’errore di fondo è trasformare i “poveri” in parassiti del denaro pubblico. Sappiamo bene che le PA sono state conccepite soprattutto come giganteschi distributori automatici di stipendi per persone di bassa estrazione sociale (una volta ho provato, e me ne vergogno, a fare un concorso pubblico per non so cosa: sul modulo era chiaramente indicato che coloro che appartengono a categorie sociali svantaggiate hanno una via d’accesso privilegiata). Insomma la società moderna ha pensato di trasformare i “poveri” in dipendenti pubblici, che in quanto agiscono fuori mercato e hanno la pappa pronta a fine mese, non possono non essere fannulloni, spreconi e ladri. Ora che ci penso, bisognerebbe affidare agli psicologi il compito di spiegare che l’essere umano, quando ha la pappa pronta, tende inevitabilmente a sviluppare certi vizi.
    Nei secoli passati, in seno alla società civile nascevano spontaneamente molti enti caritatevoli delle più varie specie, in cui fiorivano storie di santità. Ad esempio, c’erano santi, come don Bosco, che si dedicavano al compito di educare e insegnare un mestiere ai ragazzi disagiati. Poi la società si è secolarizzata, il dovere della carità ha cominciato a farci schifo e così abbiamo pensato di rimpiazzare la carità con tecniche di “ridisribuzione delle ricchezze”messe in opera dallo stato. Tecniche che, alla lunga, si sono rivelate inevitabilmente fallimentari, e oggi ne raccogliamo i frutti amari sotto forma di titoli sul debito amari. Insomma, il discorso è lungo. Dico solo che i privati, proprio in quanto agiscono nel mercato e sono pressati dalla concorrenza, potrbbero fornire a costi molto inferiori servizi molto migliori di quelli forniti dalle PA. Quindi, affidare certi servizi ai privati significherebbe innazitutto aiutare i poveri, che vedrebbero ridursi la pressione fiscale. Perché oggi ciò che rende i poveri sempre più poveri non è il “capitale”, ma il fisco.

    @ Marco Tizzi:
    Giusto, ben detto: il capitalismo si basa sul debito. Il capitalista va in banca (grandissima invenzione del Medioevo cristiano: legersi The victory of reason di Stark), si fa prestare dei soldi, li investe in opere produttive, che frutteranno molti più soldi di quelli spesi.
    Ma non ciurliamo nel manico. Qui non stiamo parlando di prestiti ragionevoli e oculati che una banca fa ad un capitalista responsabile che è in grado di fornire delle garanzie. Qui stiamo parlando di una espansione illimitata e irrazionale del credito dovuta all’imposizione di tassi di interesse artificialmente bassi da parte delle banche centrali (vedi Greenspan). Il denaro a basso costo gonfia le bolle, che poi ad un certo punto scoppiano lasciando sul terreno morti e feriti. E a questo punto, a causa del virus delle insolvenze, il credit crunch è inevitabile. E chi ha consigliato l’abbassamento artificiale dei tassi di interesse? Ma sempre lui: Keynes. Per non parlare del criminoso “deficit spending”, che trasforma il buco del debito in un gigantesco buco nero che risucchia stelle e pianeti. Secondo ragione, uno può permettersi il lusso di farsi prestare dei soldi solo se ha la ragionevole certezza di poterli restituire con gli interessi. Invece gli stati moderni, su consiglio di Keynes, hanno iniziato a contrarre debiti folli che hanno piantato i semi della futura rovina. Si è detto: godiamo oggi, chissene frega del debito, domani noi saremo morti, se la vedranno i posteri.
    E noi, purtroppo, siamo i posteri di quelli che ieri si davano alla pazza gioia nel nome di Keynes.
    E stampare denaro dal nulla è un rimedio peggiore del male costituito dal debito pubblico e dello stesso credit crunch. Infatti l’inflazione è una tassa occulta e criminale che danneggia specialmente gli strati inferori della società. Quindi, che vi piaccia o no, oggi chi difende i poveri è proprio quella culona che continua a dire “nein” all’inflazione.

  112. Marco Tizzi

    @Giovanna Jacob
    Guardi, non si addentri in cose troppo difficili: che l’inflazione, intesa come aumento generalizzato dei prezzi, sia dovuta solo all’offerta di moneta è una delle tante vaccate di questa nuova economia insegnata nelle scquole teutoniche, le stesse in cui gli alunni pensano Hitler sia un democratico riformatore.
    La dimostrazione è l’Italia oggi, dove l’offerta di moneta è in pesantissima contrazione mentre l’inflazione continua a crescere.

    Il denaro si stampa dal nulla da ben 41 anni e mi risulta siano stati anni parecchio prosperi per l’umanità tutta.
    E la decisione è stata di chi la guerra l’ha vinta e di chi ancora comanda, quindi se la sua culona vuole cambiare il sistema o convince Washington oppure prende i suoi bei carrarmatini e i suoi bei soldatini e riprova a fare quello che per due volte l’ha vista sconfitta.
    Stia tranquilla che il mondo non si farà attendere nella risposta.

    Il debito non ha nessuna garanzia sotto, l’ho già spiegato a Luca qualche post più in alto: 30 000 dollari a testa per ciascun essere umano che poggia i suoi piedi su questo microscopico puntino nell’universo non sono garantibili da nulla.
    I debiti si rifinanziano, non si pagano. In tutto il mondo, Germania inclusa.
    Così funziona un sistema basato sul debito: è uno schema Ponzi e se si smette di fare debiti crolla come un castello dando ragione a Marx.
    Questo è il “secondo ragione” all’interno di questo sistema.

    Altrimenti si cambia sistema e si cercano delle alternative. Quali?
    La sua eroina non ne propone.
    Anzi, l’articolo del “”suo”” giornale, lo Spiegel, dove veniva spiegato per filo e per segno cosa significasse il breakup dell’Euro diceva a chiare lettere “in Germania la disoccupazione aumenterebbe a dismisura, facendo esplodere il debito pubblico a causa dei sussidi di disoccupazione”. Che significa, chiaramente, che anche da loro la buffonata del pareggio di bilancio in costituzione è, appunto, una buffonata perché riguarda solo il budget e non il consuntivo.
    E i budget sono sbagliati per definizione.

    Gli unici politici nel panorama mondiale che stanno seriamente proponendo sistemi alternativi sono da una parte Ron Paul e dall’altra i parlamentari inglesi che invece propongono l’emissione diretta di moneta.

    Che cosa voglia lei non si capisce proprio, a parte un gran guazzabuglio tra capre e cavoli, tra una lettura di Keynes di terza mano e un po’ di nostalgia del passo dell’oca.

  113. Matteo Bartoli

    Che pena vedere Bruno Vespa(siano) la sera del trionfo pallonar politico. Tecnica giornalistica da Novella 2000 e milioni di beoti ad applaudire.

  114. Alberto

    Questo lo pensa lei e porta un esempio che è quello di Don Bosco, ambiente dove io sono cresciuto e mi sono formato, ma come le dicevo, certe questioni per motivi soprattutto di controllo della società in generale, e che va di pari passo con con il livello democratico del paese e quindi con gli standard da garantire ad ogni cittadino, in definitiva con le scelte basilari che il mondo occidentale si è voluto concedere a partire dalla rivoluzione francese, e per i criteri dimensionali che certe operazioni debbono necessariamente avere, vanno affrontate non da organizzazioni benemerite, che possono solo essere collaterali a quelle generali che il paese si è dato fin dalla sua formazione repubblicana e che a volte come nel caso dell’ OPUS, sono organizzazioni al limite della legalità, tanto per citarne una, ma potrei tranquillamente metterci dentro anche le organizzazioni sindacali che a volte degenerano in forme veramente vomitevoli; anche sulla cosidetta società civile, che lei vorrebbe in grande, parallela alla libera e senza regole attività del singolo. Ripeto l’ idea giusta è la mia non la sua che invece assegna al singolo ed all’ individualismo che ne sta alla base, una capacità di dare il benessere alle società avanzate. Altra cosa sono le degenarazioni del sistema italiano che sono sotto i nostri occhi e su cui è assolutamente e radicalmente necessario porre rimedio, ma con giudizio e con analisi serie, non partendo da preconcetti molto simili a quelli razzistici che lei usa. @Giovanna Jacob

  115. ANDREA

    Lei ha ragione ma il problema fondamentale è appunto la miopia del popolo italiano che comunque annovera nelle sue file persone competenti e che sanno quello che dicono come lei, ma purtroppo forse la maggioranza esulta al gol del bravo Balotelli e non si rende conto che quello è solo sport i veri problemi economici che Lei enuncia precisamente ogni giorno non si risolvono vincendo una manifestazione sportiva. Il problema è propio quello di capire se in Italia c’è qualcuno che può proporsi per risolvere la situazione. La cosa sarà difficilissima perchè sul panorama politico attualmente non c’è niente, ci sono solo le solite facce che sono presenti da troppi anni che cercano in QUALSIASI modo di distogliere l’attenzione della opinione pubblica dai misfatti da loro prodotti e che preferiscono dare la colpa alla Germania per i nostri problemi. Sbagliatissimo, a me lo stile tedesco non entusiasma, ma nella sostanza capisco e giustifico la forte opposizione alla nascita degli eurobond, perchè non è giusto che chi raggiunge un risultato con la fatica lo debba condividere con chi opera in modo non altrettanto corretto. Quindi aborro i titoli dei giornali che sbeffeggiano Merkel e popolo tedesco, che ripeto non mi è particolarmente simpatico, ma ha tutto il mio rispetto !!! Invidio fortemente il modo che ha il sistema Germania di operare come un esrcito che si alza tutte le mattine e produce risultati, una cosa simile mi piacerebbe vederla in Italia, mi piacerebbe vedere persone serie che si propongono per essere votate e che una volta elette facciano veramente quello che avevano promesso. A volte quando sono giù di morale penso che siamo solo il popolo della TV spazzatura e delle furbate per aggirare regole, ma poi mi capita di incontrare persone capaci e quindi in italia c’é grossa potenzialità che non viene sfruttata, quindi rimbocchiamoci le maniche e facciamo pulizia, A CASA CHI VUOLE SOLO SFRUTTARE LA NS. SPLENDIDA SOCIATA’ PER TRARNE PROFITTO PERSONALE NON VOTIAMOLO PIU’ !!!!!!!!!!!!

  116. Alessandra

    Parliamo di amministrazione pubblica? vi racconto un esempio dell’efficienza italiana.
    1 giorno. Una mia amica ha una figlia che studia all’estero e la sua università le richiede l’originale del diploma di maturità (i documenti per essere validati internazionalmente devono essere apostillati (timbro della prefettura))Va al liceo della figlia e le dicono che solo la ragazza può ritirare il diploma, altrimenti l’unico modo per ritirarlo è presentare una delega notarile. Nel pomeriggio dello stesso giorno lafiglia (che vive all’estero) riesce a fare la delega notarile.
    2 giorno. mandano una copia della delega notarile via mail perchè l’originale deve essere tradotto e inviato per corriere.
    3 giorno. la scuola anticipa gentilmente il diploma che viene portato dal notaio per fare una copia conforme e tenere così l’originale. Il notaio, contattato tramite amici, e avvertito dell’urgenza anticipatamente, riesce a fare la copia conforme.
    4 giorno. si fanno autenticare due fotocopie in circoscrizione.
    5 giorno. in prefettura con l’ originale del diploma, la copia conforme e le due copie autenticate in circoscrizione. La prefettura per apporre l’apostilla è aperta solo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 12. Quel giorno è chiusa.
    6 giorno. la prefettura può apporre l’apostilla solo sulle due copie autenticate in circoscrizione perchè: 1) il diploma deve essere portato al provveditorato per validare la firma del diploma e 2) la copia conforme deve essere apostillata in procura (che deve validare la firma del notaio). La procura ha bisogno di una settimana per mettere il timbro.
    6 giorno. Al provveditorato non riconosco la firma sul diploma. Interpelliamo la scuola che non lo sa. Sicuramente non è la Preside e la Vice Preside ma sembra non sia neanche il presidente della commissione. Minacciando un suicidio, l’impiegato del provveditorato capisce il dramma e procede al riconoscimento della firma.
    6 giorno. vengono portate le due copie autenticate e apostillate al corriere per spedirle all’estero.
    7 giorno. la prefettura è chiusa e quindi non si riesce a far apostillare l’originale.
    8 giorno. la prefettura apostilla il diploma.

    Conclusione: stiamo parlando del fatto che uno stesso documento deve essere trattato in tre modi diversi e deve fare tre percorsi diversi. stiamo parlando del fatto che un poveraccio deve prendere tre giorni di ferie per inseguire procedimenti amministrativi kafkiani. stiamo parlando che un genitore può ritirare un diploma di maturità relativo alla figlia, pur maggiorenne, solo con una delega notarile!!! stiamo parlando dell’anno 2012. stiamo parlando di un paese che sbandiera da anni riforme sull’amministrazione pubblica per servire meglio i cittadini. stiamo parlando del fatto che siamo in un paese dove parlano persone che non conosco nulla, nulla, nulla dei problemi di cui parlano. Mettono i test di ingresso per fare l’università. Mettono test di ingresso a ragazzi di 18 anni che vogliano solo studiare e che per non farsi tagliare le gambe e i sogni a 18 anni sono costretti (se se lo possono permettere) a fare bagagli e andare fuori. E i test per i nostri politici? Per studiare devi superare dei test e per governare no? Ma possiamo sperare in un cambiamento?

  117. Giovanni

    Il mio timore purtroppo sta nel credere che quanto ottenuto sia solo una tregua momentanea e non di utilità compiuta per l’economia se non spostare in avanti la necessita di una nuova manovra fiscale. E’ vero che i disastri della politica perpetrati in tanti anni neanche qualcuno più potente di super-Mario li risolverebbe in una settimana percui occorrerà molto tempo per scardinare le egemonie massoniche degli alti vertici dello “stato” (minuscolo come l’italia) solo che non ne è rimasto più. Dalla bella Emilia, un pò scossa ultimamente, non vedo nelle aree industriali attorno a Bologna fiorire nuove attività anzi vedo molte bandiere sindacali attaccate ai cancelli dei capannoni artigianali-industriali come se queste potessero impedire agli imprenditori di andare laddove vi sia più margine per loro e dove non vi sono bandiere compaiono come funghi i cartelli di affittasi e probabilmente dopo aver visto quanto pagheranno di IMU anche quelli di “vendesi” (ma a chi?). Inutile dire che spero di essere smentito. Italiani occorre inventarsi qualcosa di nuovo per dare lavoro ai nostri connazionali se per intanto a lor signori seduti comodamente a Roma-a Bologna-nelle Provincie e nei Comuni, venisse per caso l’idea di darci la burocrazia tedesca ed i costi della Germania allora anche a livello imprenditoriale forse si potrebbe parlare di 2-0 secco. A proposito dedicato a quei giornalisti che hanno insultato non commentato la vittoria Italiana sulla Germania VERGOGNATEVI CAPRE IGNORANTI Siamo noi che abbiamo votato questi politucoli la causa del nostro male. Se Mario non riesce a scardinare la nomenclatura statalista occorre rifondare la Carboneria non vedo altra soluzione visto che nessuno ha fatto un passo indietro anzi…………..

  118. random

    A Marco Tizzi

    Lei affianca spesso gli avversari di Keynes ed i fautori della Scuola Austriaca di economia, cioè i suoi avversari dialettici, ai nazisti e ad Hitler.

    Penso che sia solo un logoro artificio retorico per screditare l’interlocutore.
    Nulla di più.

    Ma, per suo arricchimento personale, si legga questo e scoprirà che i nazisti erano molto vicini alle teorie di John Maynard Keynes. Così come i pianificatori dell’URSS.

    http://vonmises.it/2012/06/02/keynes-era-un-liberale/

  119. carlo

    @Alberto
    I giornali incominciano ad analizzare bene i provvedimenti,e sembra proprio checome dicevaniio i latini.. MONS PEPERIT RUREM.. se non erro le mie reminiscenze …. il monte ha partorito un topolino..

    2- ho letto oggi su finanza online che nell paese che vince mondiali o europei per un anno la borsa sale..ah ah ah..
    I poteri forti investono seguendo le partite di calcio…ah ah ah.

  120. Gianluca

    @Marco Tizzi

    Scrivi:

    “Il denaro si stampa dal nulla da ben 41 anni e mi risulta siano stati anni parecchio prosperi per l’umanità tutta.”

    Bravo Marco si può rispondere da solo analizzando il mondo di oggi e lo stato dei paesi che come dice lei si stampano denaro.

    GB, Giappone e Usa. Non mi sembra godano di ottima salute, ed era naturale prima o poi le cazzate si pagano. Se quando il tasso d’interesse deve salire lo si abbassa e si continuano a fare politiche espansionistiche contro ogni legge economica, poi si paga dazio.

    Il 2008 Usa docet.

    Vedremo fra un decennio chi starà meglio o peggio tra i paesi che si stampano i soldi e quelli che non lo fanno.

    @ Giovanna e Francesco
    La penso come voi sul pubblico, è deleterio e sono per proposte molto liberiste come per esempio sull’istruzione fece poco tempo fa Boldrin che aveva ipotizzato che invece di rivoluzionare il sistema attuale oramai impossibile da cambiare, bisognerebbe semi privatizzarlo e gli stessi soldi che si spendono oggi per l’istruzione darli in forma di soldi da spendere agli studenti ed alle loro famiglie che si sceglieranno la scuola migliore. Così che le scuole comincino realmente a pensare a fare istruzione come si dovrebbe, in regime di concorrenza, attenti ad avere professori bravi e non scaldaposto.

    Tutto questo lasciando comunque una sorta di istruzione pubblica con dei piccoli finanziamenti statali ma con il funzionamento tipico del privato. Naturalmente sarei anche per abolire il valore legale del titolo di studio. Ho fatto solo uno stupido esempio e mi scuso con Boldrin se ho generalizzato una sua proposta magari scrivendo pure qualche inesattezza.

    Riguardo il lavoro di Alberto vi tranqullizzo non è un cattivo statale imboscato è realmente quello che vi ha scritto, sono quasi certo di aver compreso chi sia ed è persona molto attenta e scrupolosa. Non essere della stessa idea facciamolo diventare un motivo per crescere e confrontarsi serenamente, per questo tiro le orecchie a tutti e tre che forse a turno avete ecceduto un pochino, sempre in grande amicizia.

    Vedo che un po tutti si accalorano e si ritengono proprietari della verità, fino a pochi mesi fa non capivo una cippa di economia ed anche oggi mi ritengo uno studente da prima elementare ma una cosa mi è chiara, ci sono filosofie diverse.

    C’è chi ha un idea di stato ed intervento dello stesso con politiche espansionistiche e chi come la Germania di cultura protestante con un diverso concetto di economia.

    Io da liberista seguo molto la linea di Boldrin e Giannino e mi spiace che Giannino abbia cominciato a prendere le giuste distanze da Berlusconi un po tardino.

    E’ naturale che il capitalismo di oggi non può continuare così ed il problema non è il capitalismo ma gli eccessi e le poche regole che servirebbero e non ci sono. Qualsiasi sistema anche perfetto se poggia su basi sbagliate può implodere ma la mia idea è che il mercato va solo disciplinato.

    Certo non mi sembra un modello quello di più stato, abbiamo visto che fine hanno fatto i paesi dell’est oppure il capitalismo di stato made in China.

    @ Alberto
    Chiudo con te caro Alberto, in questi giorni sono stato molto preso dai lavori di casa e non ho avuto neanche un secondo per farti una telefonata che ti farò settimana prossima. Il problema caro Alberto non è la spesa pubblica di per se e sopratutto la qualità della spesa come hai potuto anche tu osservare paragonando alla spesa per cittadino che differisce in maniera spropositata. Quindi devi riconoscere che se accade questo molto vada rivisto, poi certo sulle scelte di fondo ci sarà sempre chi vuole più stato o meno stato e tutti avranno ragione partendo dal presupposto che si interpreta la vita in modo diverso con diverse scale di valori. E bisogna avere l’onestà di dire che il problema non è più o meno stato è semplicemente la qualità della spesa.

    In un paese come il ns dove nei posti statali il 60/70% si trova al suo posto non per meritocrazia ma per grazia ricevuta è normale che le cose non vadano per il meglio. Problema che esiste anche per il privato di grande dimensioni inevitabilmente condizionato da questa cultura, problema quasi nullo nei casi di piccola imprenditoria dove non ci si può permettere il minimo errore.

    Un caro saluto a tutti.

    Gianluca

    P.S. Per Alberto, hai visto che i project bond per circa 120 mld sono stati fatti? Per un decennio mi sembra un buon modo per accellerare lo sviluppo ed aiutare i paesi più indietro.

  121. Alberto

    Gian era meglio la mia proposta, era qualcosa di definitivo e di sicuro impatto sul mercato dei titoli. Comunque ribadisco che Monti ha fatto il massimo ed è stato encomiabile stavolta. I 120 MLD ed i circa 500 MLD per la stabilizzazione secondo me non basteranno, purtroppo.@Gianluca

  122. erasmo67

    Leggere il commento dei detentori della mentalità liberista mi produce il vomito , lo faccio per meglio capire la mentalità umana

  123. Alberto

    Il vomito non è un modo per battersi contro l’ individualismo ed il liberismo sfrenato, che in definitiva è né più né meno equivalente al socialismo reale o alle teocrazie negli effetti e nelle linee guida teoriche, cambiano soltanto i nomi degli attori; entrambi portano alla sopraffazione ed all’ annullamento delle libertà individuali; fortunatamente il liberismo sfrenato non ha ancora avuto modo di essere applicato, almeno in società complesse, come forma di regolazione dei rapporti fra gli individui, al contrario del socialismo reale e della teocrazia. Io personalmente sono convinto che sarebbe addirittura più catastrofico per l’ umanità anche se meno soggetto ad attecchire nelle società, per incongenialità ed intrinseca ributtanza e non affinità con le aspirazioni più intimamente umane. In definitiva, a mio avviso è solo una questione di scarso valore pratico e parto di poche menti traballanti. @erasmo67

  124. Claudio Di Croce

    Sono finiti i campionati europei di calcio e devo dire da non grande intenditore che la nostra squadra si è comportata benissimo superando tutte le previsioni dei famosi ” esperti ” calcistici che , come gli economisti , non ne azzeccano mai una . Sono rimasto sconcertato dal comportamento da paraculo di MM che dopo aver detto prima dell’inizio del campionato che lui il calcio lo avrebbe fermato per tre anni -per la storia delle scommesse- sentito odore di pubblicità derivante dall’ottimo comportamento della squadra si è precipitato a Kiev ed è stato intervistato dalle tv statali per un sacco di tempo .
    I giornali indipendenti con la schiena dritta – Repubblica, Corsera, Sole24ore , – Stampa,- non hanno fatto una piega nè scritto una riga . Se la stessa cosa l’avesse fatta SB , secondo voi cosa sarebbe successo ? e cosa avrebbero scritto i numerosi bloggisti anche di questo blog? Il vomito lo riservo solo ai comunisti confessi , ma questi “professionisti ” qualche conato me lo hanno fatto venire.

  125. LucaS

    X Marco Trizzi:

    Dai un’occhiata al fondo dell’ottimo Roberto Perotti sulla Merkel, ne vale la pena: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-07-01/perche-vincitrice-angela-merkel-173049.shtml?uuid=AbkOPD1F&fromSearch

    X Claudio Di Croce

    Quello che hai scritto su Monti è sacrosanto! Ormai, sempre che non l’avesse già dall’inizio come penso, ha acquisito in pieno la mentalità del boiardo di stato che pensa di essere il padrone d’Italia e decide lui qualunque cosa a sua completa discrezione fregandosene bellamente degli altri: ma chi diavolo crede di essere per dire che il calcio deve fermarsi per alcuni anni? Nemmeno il presidente degli Stati Uniti potrebbe da un giorno all’altro bloccare l’NBA o la NFL…. L’unica cosa sensata che gli ho sentito dire è che i contribuenti non devono pagare per le squadre di calcio… ci voleva un “tecnico” per dire un’ovvietà del genere?

  126. Giordano

    Gli stessi imprenditori che arrivano fuori dall’asilo col suv da 70000 euro e poi si scopre che i figli hanno l’esenzione per reddito. Ladri
    @Francesco

  127. Giordano

    Piu’ che un paradosso e’una favola. E poi non e’il mercato che deve “regolare” tutto? Ho solo postato un commento per rispondere con un luogo comune alla montagna di luoghi comuni presenti su questo blog. Statali che non lavorano uguale imprenditori evasori. O no? @giuseppe

  128. Giordano

    9 miliardi di tagli a pioggia, cara signora, vuole dire che alla lombardia ne toccheranno 3 su 17 di trasferimenti. Stessa cosa,in proporzione alle altre regioni. Solo che un,poniamo, campano sa gia’ che virtualmente non ha l’assistenza sanitaria. Fra un po’se ne accorgeranno anche i lombardi, i veneti, gli emiliani ecc… Auguri per il clistere….. A proposito sa quanto costa “a regime”….. Si informi… E cosi per le TC, la RM, l’appendicite ecc…. E’finito il tempo delle erogazioni ” pro bono”, adesso le pagherete…..@Giovanna Jacob

  129. giuseppe

    @Giordano
    Non sono certamente io quel liberista sfrenato (mi sentirei piuttosto stupido) che crede nello spirito animale del Mercato. E si vede che Lei è una Persona per bene. Però, proprio per non cascare nella trappola delle dicerie e dei luoghi comuni, La inviterei a guardare sempre il prossimo con occhi più attenti, senza fermarsi alle apparenze, focalizzando qualche particolare apparentemente insignificante, ma rivelatore. E Lei, come Medico, ha anche la la sensibilità necessarias. Col tempo forse si accorgerà che la metà delle attività di questo Paese sono marginali e forse dovrebbero scomparire dal Mercato (come vorrebbero in molti) ma nemmeno essere invitati ad aprire una attivita con un euro, per presentargli un conto salatissimo dopo un paio d’anni. Ma se molti “imprenditori” sono stupidi ed ignoranti (non è richiesta una laurea per fare il muratore) è una buona ragione per massacrarli? Spesso pensiamo di pagare con le tasse i servizi anche agli evasori. Questo è plausibile. Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Ci sono tanti morti di fame che pagano lo stipendio a persone benestanti, e a volte anche molto ricche (mi riferisco, per esempio nella Sanità, a quei Dirigenti che viaggiano a quindicimila euro al mese. Ora, ce ne fossero dieci in tutta Italia, sarebbe anche plausibile. Il problema è che ce ne sono diverse migliaia.

  130. adriano q

    A mio avviso i problemi del pubblico non sono quelli indicati da vari amici nel blog.Il problema è l’adesione solo formale alla legalità che a sua volta deriva dall’inesistenza di un interesse nell’uso corretto delle risorse dato che i denari di tutti sono di nessuno.Avrei tanti esempi ma non voglio annoiare.Ne cito solo uno per cercare di spiegare ciò di cui parlo.Il rispetto dell’orario di lavoro.Ai miei tempi l’orario di ufficio era 8:00-14:00.Chissà perchè era tollerato un ritardo di dieci minuti all’inizio ed era autorizzata l’uscita 10 minuti prima.Orario 8:10-13:50.Tutto qui?No.L’appetito vien mangiando.Lascio alla fantasia immaginare le varianti.Per favore.Con il controllo delle presenze elettronico cambiano solo le modalità di raggiro delle norme e lo spreco aggiuntivo per l’installazione delle macchine e la loro manutenzione.Riporto,per ridere un pò nel giorno della disfatta,la nota di un capo ufficio che nell’intento lodevole di regolare le uscite per la pausa del caffè alle ore 10:00 diceva più o meno testualmente:”Al fine di limitare i tempi di assenza per la pausa del caffè,si invitano i dipendenti ad accedere possibilmente ai bar viciniori.”Viciniori.Ah,il fascino del piccolo mondo antico.

  131. Giordano

    Guardi che gli sprechi in Sanità ci sono ed a tonnellate. Solo che non sono “li”. La Sanità è sostanzialmente divisa in due modi. Mondo uno; medici, infermieri, medicine, apaprecchiatire, interventi, ecc..ecc.. Mondo due: ufficio comunicazione, ufficio risoluzione conflitti, ufficio mediazione cultirale, uffici facilitazione, ufficio formazione e sviluppo. ecc… Il mondo uno non da “valore aggiunto” esterno (tenga conto che lo stipendio di un medico in Italia è la metà di quello di un tedesco e un terzo di un americano). Il mondo due si. E lo da, spesso, ad Imprenditori della facilitazione, della formazione, dello sviluppo, della pianificazione, del marketing, degli stakeholder, dei bench mark ecc. Lei mi dira.” Ma che cosa c’entra il benchmark con l’aspirina?2. Nulla. Ma per il bechmarakatore si……

    @giuseppe

  132. Giordano

    P.S. La Francia ha un milione di dipendenti pubblici più dell’Italia, l’Inghilterra due…. non è un problema di numero, ma di qialità del lavoro fatto….
    @giuseppe

  133. Giordano

    E’ solo la apunta dell’iceberg. Sanità = appalti. Appalti = aziende. Aziende = imprenditori. Siamo sicuri che le stesse vergini dai candidi manti che cantano lodi alla riduzione degli sprechi parlano degli stessi sprechi che dico io? Secondo me no…. gli sprechi sono sempre quelli degli altri…….
    @adriano q

  134. giuseppe

    @Giordano
    Giusto per completezza.

    In Italia coi dati si ha un rapporto conflittuale. Eppure dovrebbero essere neutri. Sarà mica colpa dell’Istat o del Censis?

    Comunque, un medico in Italia non è un morto di fame. Non so di Inghilterra o Germania ( e lì sarebbe da articolare un pò il discorso ) ma in Francia i Medici guadagnano quanto in Italia, pur avendo la Francia un Pil superiore almeno del dieci per cento. Un Primario guadagna sicuramente di più dei suoi colleghi europei, come pure un Direttore di Museo italiano guadagna più dei suoi colleghi francesi. Il problema è, caro Dottore, che in Italia si contrappongono oligarchie di destra e di sinistra, che coltivano solo i loro egoistici interessi, e un mucchio di cretini inconsapevoli si spellano le mani per applaudire gli uni o gli altri. Grillo almeno ha reso evidente questo particolare, col suo trasversalismo che dalle stesse aristocrazie contrapposte è demonizzato. Sempre riguardo alla Francia (e sempre premesso che il vero problema è poterselo permettere o no) Le faccio notare che ha sei milioni di abitanti in più, e circa il doppio di superficie ( e non sono tutte montagne come da noi).

  135. mario unnia

    La Spagna è venuta a vedere il nostro bluff e ci ha battuto, come al poker. E’ così finita la gazzarra del campionato europeo tra ‘nazionali’ di calcio: nulla di più nefasto di un confronto tra ‘stati’ se vogliamo creare una coscienza europea. Molto meglio la Champions, dove si confrontano le città, non gli stati.

  136. erasmo67

    giuseppe :@GiordanoGiusto per completezza.
    In Italia coi dati si ha un rapporto conflittuale. Eppure dovrebbero essere neutri. Sarà mica colpa dell’Istat o del Censis?
    come pure Direttore di Museo italiano guadagna più dei suoi colleghi francesi.

    I dati non sono Neutri soprattutto quando sono falsi !!!

  137. Giordano

    In Italia un primario guadagna (netti) 4000-4200 euro al mese (vedi CCNL) ed ha la rsponsabilità civile e penale di quello che accade nel suo reparto. Responsabuilità sulla quale non ha possibilità di agire. . In Germania 8000 (netti), in Francia qualche centinaio di euro di meno (della Germania). IN USA un primario (come me) guadagna circa 300-350000 dollari all’anno lordi. Anni fa parlando con un collega tedesco gli dissi quello che guadagnavo (allora da assistente) e la sua chiosa finale (ammiccando perchè non credeva a quello che gli avevo detto) fu “you must be very idealistic…..” Lui aveva mollato perchè guadagnava il triplo di me. In EAU un primario potrebbe guadagnare (ma rifiuta perchè è un c…..ne) 30000 grand/mese netti+casa arredata+scuola interbazionale per i figli+benefits+viaggi per tornare in questa nazione che riconosce in maniera così puntuale le eccellenze. Questo è il valore di un medico sul mercato globale. No, un primario non è un morto di fame ma lo stipendio di entrata di un dirigente medico è 2000 euro netti/mese a 35 anni dopo 6 anni di universiotà + 5 di specializzazione. Per fare un confronto una badante in Lombardia ne prende 1000-1200. @giuseppe

  138. Giordano

    P.S. La prossima volta che un paziente sta per subire (chessò) un trapianto di cuore, qualche secondo prima di addormentarsi, ci pensi che almeno uno di quelli li che sono chini su di lui (lo specializzando di turno) guadagna come un operaio in fonderia (con i turni)…. si sentirà più tranquillo….

  139. Brasviz

    Va bene essere “filo” germanici, ma, da italiano, prendere in giro gli italiani come ha fatto questa mattina con l’Inno seguito dalla derisione in musichetta forse è esagerato.
    Forse ?
    Nessun problema ha condividere l’idea che debbano vincere “i migliori”: la Spagna, non la Germania.
    Mi ha deluso profondamente.
    Fabrizio

  140. Marco Tizzi

    Gianluca :
    @Marco Tizzi
    Scrivi:
    “Il denaro si stampa dal nulla da ben 41 anni e mi risulta siano stati anni parecchio prosperi per l’umanità tutta.”
    Bravo Marco si può rispondere da solo analizzando il mondo di oggi e lo stato dei paesi che come dice lei si stampano denaro.
    GB, Giappone e Usa. Non mi sembra godano di ottima salute, ed era naturale prima o poi le cazzate si pagano. Se quando il tasso d’interesse deve salire lo si abbassa e si continuano a fare politiche espansionistiche contro ogni legge economica, poi si paga dazio.
    Il 2008 Usa docet.
    Vedremo fra un decennio chi starà meglio o peggio tra i paesi che si stampano i soldi e quelli che non lo fanno.

    Il denaro si stampa dal nulla in tutti i paesi, incluso l’Europa, incluso la Germania prima e dopo l’Euro.
    E U.K., U.S.A. e Giappone sono ancora tra i migliori posti al mondo in cui vivere.
    Anzi, negli ultimi 41 anni sono stati i migliori in assoluto direi.

  141. Marco Tizzi

    @random
    Io affianco la gente che appoggia la Germania totalitarista ai seguaci di Hitler.
    Mi par ovvio.

    Massimo rispetto per i seguaci della scuola austriaca (Ron Paul, ripeto per milionesima volta, per me è un idolo) quando non sono solo liberisti, ma anche liberali e libertari (come Ron Paul).
    Cosa che, purtroppo, avviene raramente.
    Non sono io a tassere le lodi di Pinochet e chi lo fa ha tutto il mio disprezzo.

  142. Marco Tizzi

    @LucaS
    Luca, mi sembra un po’ tirato. Dire che rinunciare alla sovranità significa dare la propria sovranità alla Germania è una grande forzatura: altriemnti perché i tedeschi starebbero tirando i freni?
    Se il sogno della Grande Germania si sta avverando ben oltre i limiti geografici dell’inno nazista che vi piace tanto, perché non stanno spingendo sull’acceleratore?
    Ma secondo te davvero il mondo anglosassone starebbe zitto e tranquillo di fronte alla Germania che si mangia l’Europa?

    Ha molto più senso quello che dice Günther Oettinger allo Spiegel:
    spiegel.de/international/europe/interview-with-germany-s-european-commissioner-oettinger-on-euro-efforts-a-842051.html

  143. giuseppe 1

    @Giordano
    In generale non ho nulla in contrario che i medici guadagnino un mucchio di soldi. Anzi, glielo auguro in tutta sincerità. Ma devono farli nel Privato, non nel Pubblico. Confondere il Mercato con il Pubblico è un’eresia cui hanno contribuito in molti, non sempre in modo disinteressato. Il problema è che all’estero il punto d’arrivo per un professionista è il Mercato, il Privato. In Italia un medico, ma anche un semplice professore di Scuola Media, ambisce a lavorare nel Pubblico. Non è certo colpa sua, ma un motivo ci sarà. E rappresenta una distorsione (del Mercato) notevole. Quanto al differenziale tra netto in busta e il lordo, bisogna prendersela con chi di dovere. Se 4-5.000 Euro sono pochi, occorre comunque sapere che lo Stato ne tira fuori il doppio, che magari rappresentano il contributo fiscale di cento sconosciuti microbi.

  144. staf48

    @Marco Tizzi
    Leggo spessissimo i suoi commenti ai vari post del Chicago Blog.
    Non sono abbastanza preparato da dare ragione o torto, ma noto che spesso rintuzza le opinioni con fondamento, citazioni, insomma parla come uno che ha competenza.
    E mi chiedo: ma perché non scrive anche lei su questo blog (o su un altro), anziché limitarsi a commentare?
    Se già scrive da qualche parte, per cortesia mi faccia sapere dove, leggerò volentieri quello che ha da proporre.

  145. Giordano

    Abbiamo rinuciato ad una politica economica indipendente, a una politica finanziaria indipendente, ad una politica estera indipendente il tutto a favore di una Europa germanocentrica. L’Europa ci dice cosa mangiare, dove andare, che prodotti fare, che ortaggi coltivare, quanto vino-olio-latte fare, contro chi andare a sparare. Cosa ci vuole di più per vedere che ci stiamo fottendo con le nostre stesse mani?

  146. Giordano

    Dei paesi della neurozona Austria, Estonia, Finlandia, Paesi Bassi, Slovacchia e Slovenia erano tedeschi ma non lo sapevano (ancora). Belgio, Cipro, Lussemburgo e Malta sono non nazioni, per cui dov’è il problema? Avanzano Francia, Italia e Spagna (che infatti si mettono di traverso) e Grecia, Irlanda e Portogallo che messi assieme fanno il PIL di Vicenza. Sono fuori UK, Danimarca, Svezia e Norvegia che non mi sembra se la passino proprio male, anzi! E dunque, perchè non stare fuori da questo casino tedesco? Mi sa che considerata la testa di Monti (che in realtà si chiami Berge?) dobbiamo sperare nella Francia……..

  147. @random
    @ Random
    Grazie, Random, mi hai tlto la parola di bocca.
    Non tollero che si dia della nostalgica del passo dell’oca a me, che oltretuto ho passato gli ultima anni a scrivere contro i totalitarismi di destra di sinistra. Definire “nazisti” i seguaci di Hayek ed Hayek stesso è una aberrazione, dal momento che la grandezza di Hayek sta proprio nell’aver proposto un modello sociale antagonista rispetto ai modelli totalitari che andavano per la maggiore fra gli anni venti e gli anni Trenta. Ieri i compagnucci del Pci davano dei”fascisti” ai liberali, compresa Oriana Fallaci. Oggi i compagnucci di ieri sono diventati tutti keynesiani e danno de “nazisti” ai seguaci di Hayek. Ma cari keynesiani ossia marxisti nostalgici del musro sotto mentite spoglie, se c’è qualcuno che non può dare del “nazista” a qualcun altro siete proprio voi, dal momento che la vostra ideologia è sorella di sangue del nazismo. Hanna Arendt ha spiegato che comunismo e nazismo sono due facce di una stessa medaglia, che ha nome di totalitarismo.
    E alla simpatia dei nazisti per le teorie di Keynes, aggiungo soltanto che Keynes era un seguace della immonda dottrina eugenetica, che guarda caso è uno dei pilastri del nazismo. Guardatevi Ausmerzen di Paolini.

  148. @Marco Tizzi
    E lei non cerchi di fare sembrare difficili le cose semplici. La questione è semplicissima, addirittura banale: stampare denaro dal nulla = perdita di potere d’acquisto dei risparmi. Non c’è un solo caso nella storia in cui la moltiplicazione della carta straccia non abbia prodotto danni di vario tipo, di cui l’aumento dei prezzi è solo quello più vistoso. Voi keynesiani de noantri potete andare tutti i giorni in tv a dire che stampare denaro no fa aumentare i prezzi, ma le persone, anche se non hann studiato alla Bocconi, non sono così smemorate: i più anziani lo hanno vissuto sulla loro pelle il costante aumento dei prezzi in lirette dal dopoguerra al 2002 . Gli unici che ancora si ostinano a negare che stampare significa svalutare i risparmi ossia derubare il popolo sono i keynesiani. E purtroppo, Berlusconi ha abboccato alla loro proprganda e vuole che la Bce faccia come la banda degli onesti con Totò. Se io non posso adentrarmi in questioni complesse, Giannino lo può. E guarda caso, lui dice esattamente quello che dico io:

    “Credere che la Bce stampa-moneta risolva il problema, è la solita via di fuga delle svalutazioni monetarie della vecchia liretta. Non a caso citata con rimpianto dal Cavaliere, aggiungendo che è del tutto falso che il ritorno alla vecchia valuta comporterebbe abbattimenti nell’ordine del 30-40% del valore reale di risparmi e patrimoni italiani, rispetto al valore dell’euro-forte o del dollaro: altra palla che magari farà pure presa, ma è naturalmente del tutto infondata”.

    In effetti, il keynesismo non è altro che leggenda del pasto gratis. Ho bisogno di soldi? Li stampo!!! Vado in cantina a stampare soldi, come la banda degli onesti con Totò. Anzi, che dico, per risolvere la fame nel mondo basterebbe stampare miliardi dal nulla e gettarli dagli aerei ai paesi poveri!
    Adesso ditemi, vi prego, che differenza c’è fra un falsario e una Bce che, eventualmente, si metta a stampare denaro dal nulla. Avanti, ditemelo. Sennò a questo punto, siccome ho bisogno di soldi, me li stampo e guai a voi se dite che sono una falsaria.
    Gratta gratta, il pensiero di Tizzi e dei keynesiani, ossia degli ex comunisti, ma neppure tanto ex, è il seguente: non è vero che c’è una crisi del debito, è tutta colpa degli speculatori, continuiamo a spendere. E’ come dire ad uno che ha già perso miliardi alla roulette: stai tranquillo, continua a giocare…

    P. S. nostalgia del passo dell’oca ce l’hai tu e i tuoi amici del Keynes blog. i riferisco ai cortei delle guardie rosse sulla piazza rossa. Infatti, come ho già spiegato nella riposta a Random, i keynesiani de noantri ossia gli ex comunisti sono gli ultimi che possono permettersi il lusso di accusare qualcun altro di “nazismo”, dal momento che comunismo e keynesismo sono due facce della stessa medaglia, e a loro volta comunismo e nazismo sono due facce della stessa medaglia. Completa da solo il sillogismo.

  149. @Alberto
    Preconcetti razzistici? Ma bene, siamo alle solite: se non la pensi come loro ti danno del “nazista” e del “razzista”, come facevano con la povera Oriana Fallaci.
    Accusandomi di razzismo lei commette una terribile gaffe, dal momento che chiunque può leggere i commenti in cui me la prendo proprio con i preconcetti razzisti, dimostrando che anche coloro che si credono “super-razza” hanno gli stessi vizi e le stesse debolezze che si attribuiscono agli italiani e agli altri popoli mediterranei.
    Pe il resto, mi pare che lei dica: l’il volontariato privato va bene, ma senza esagerare, perché i privati tendon all’illegalità, ci vuole più stato. Che dire? Per me è lo stato-ladro al limite della legalità, non chi si rimbocca le maniche in proprio per aiutare il prossimo. Ma c’ poco da dire. Il problema è che oggi la società è troppo secolarizzata ed edonista, ognuno pensa solo al suo piacere, e quindi di impegnarsi in prima persona nel sociale – tipo”big society” di Cameron – non ha voglia nessuno, e di conseguenza lo stato è destinato a divenare sempre più ipetrofico e tassassino. Per liberarci dallo stato ladro che ti fa da balia (balia cattiva e sprecona) dalla culla alla tomba, occorre un radicale cambiamento di mentalità.

  150. Alberto

    Come lo chiama lei chi dice queste cose in questo modo:

    I DIPENDENTI PUBBLICI NON CREANO RICCHEZZE MA LE DISTRUGGONO SOLTANTO.
    MANDIAMOLI A LAVORARE E LA CRISI PASSERA’ IN FRETTA.

    Insomma la società moderna ha pensato di trasformare i “poveri” in dipendenti pubblici, che in quanto agiscono fuori mercato e hanno la pappa pronta a fine mese, non possono non essere fannulloni, spreconi e ladri. Ora che ci penso, bisognerebbe affidare agli psicologi il compito di spiegare che l’essere umano, quando ha la pappa pronta, tende inevitabilmente a sviluppare certi vizi.

    Questa massa di insulti volgari mi confermano che lei è una persona volgare ossia un tipico dipendente pubblico.Il posto di lavoro pubblico involgarisce, corrompe le persone. Ed io ho semplicemente la certezza di avere colpito nel segno. E continuerò a colpire in quel segno.

    Tanto per citare solo le ultime esternazioni.

    Avevo una cugina che faceva come lei, imprenditrice di successo, ma poi invecchiando ed avendo avuto un po’ di problemi, anche di salute, ha un po’ cambiato visione anche sui dipendenti pubblici, soprattutto ospedalieri, dato che per mio tramite ha potuto sperimentare che esistono numerose eccellenze anche tra i fancazzisti e mangiapane a tradimento del servizio pubblico. Chissà, magari anche lei un giorno cambierà registro e comunque si levi dalla testa che abbia successo il suo stato
    anarco-liberista è una puttanata pazzesca su ogni lato del poligono, comunque lo si guardi.

    @Giovanna Jacob

  151. Marco Tizzi

    @Giovanna Jacob
    Dov’è la terribile inflazione negli USA?
    Dov’è la mostruosa inflazione in Giappone, che infatti è in deflazione da 20 anni?

    Signora, io non sono un Keynesiano, io sono un lavoratore autonomo senza albo e senza nemmeno un’associazione di rappresentanza che si guadagna il pane sul mercato col coltello in mezzo ai denti.
    Di mestiere cerco di rendere moderne e competitive aziende che non lo sono. Porto efficacia ed efficienza dove non ce n’è.

    Capita che sia anche un essere umano razionale che si sta rendendo conto che questo Paese sta affondando al di là dei propri demeriti e cerca di discutere sul come migliorare la situazione.

    Purtroppo vedo che si tratta ancora e sempre delle stesse cose: tifo da stadio, destra e sinistra, la solita merda.
    Chissà lei cosa farà di tanto interessante e fondamentale per il mondo chissà di quale generazione farà parte, se di quella che sta in tutti modi cercando di distruggere il mondo o di quella che ha davanti ancora un gran pezzo di vita per provare a riaggiustarlo.
    Di sicuro è arrogante, cafona, qualunquista e, a tutt’ora, non ha ancora fornito non solo un’idea, ma nemmeno un brandello di spunto interessante alla discussione.

    Nell’attesa che si capsica cosa ha in testa, se per caso, e cosa vuol esprimere, sia mai, la saluto consigliando calorosamente valeriana e camomilla.
    Anche fredde mantengono le loro funzioni.

  152. Marco Tizzi

    @staf48
    La ringrazio, ma io sono un signor nessuno, un normalissimo cittadino, non ho nessun titolo per avere un blog mio e non credo che internet, che utilizzo ormai da quasi 20 anni (sigh!), sia il sogno la televisione vista da Warhol e cioé un luogo dove tutti diventano “famosi per 15 minuti”.

    Questo blog è redatto e diretto da persone molto molto preparate che, penso, guideranno l’Italia nei prossimi anni, ridando una piccola speranza che si sta a poco a poco spegnendo.
    Viene letto da persone nella maggior parte dei casi di mentalità molto aperta e capace di discutere senza essere mosse quel fantasma ideologico che è il vero cancro del Paese: con quel poco che ho in testa provo a contribuire alla discussione.
    Non sempre è facile perché come spesso accade in rete c’è chi vuole semplicemente litigare e puntare il dito. Ma ci si prova…

  153. domenico

    da ultime notizie l’antispread farlocco non si farà grazie agli amichetti della sig.ra Merkel , credo sia il caso ritirare il “bravo Monti”

  154. erasmo67

    @Giordano

    Francamente non credo che sia lo stipendio a rendere affidabile o meno i chirurgo che mi opera. Certo che chi ha un compito così delicato dovrebbe essere messo in condizioni di vivere ed operare con serenità, e questo per tante ragioni, non solo economiche, in Italia non si verifica e questo se devo entrare in sala operatoria è fonte di preoccupazione.

    Se un medico per essere correttamente pagato ed appagato necessita di uno stipendio molto più alto di quello medio del paese in cui vive questo significa che la maggior parte dei suoi potenziali pazienti non potrà permettersi di usufruire delle sue cure. Certo per essere un buon medico ci vuole una componente di idealismo senza la quale, credo che indipendentemente dallo stipendio non lo si possa essere.

    In paesi come gli EAU (ma anche negli USA) non si può proprio dire che esista una copertura sanitaria universale, che credo andrebbe invece annoverata tra i diritti umani, certo dire questo sul sito dei Chicago Boys italiani è come bestemmiare in chiesa, ma ai Chicago Boys io cicagherei sulle scarpe.

  155. Alberto

    Già ad agosto 2011 avevo esposto alcune cifre relative alle spese delle provincie e soprattutto delle regioni; mi auguro che Monti legga questo intervento e tagli subito circa 3 MLD di sprechi, subito!

    Riporto ancora l’ intervento di agosto:

    Per le regioni italiane, che per quanto mi sia sforzato di cercare anche sui siti della RGS o del DFP, non è possibile avere un quadro chiaro, con i costi riferiti al personale non politico, posso soltanto fare riferimento a questo articolo di S.Rizzo, dove appare un costo di circa 2,31 MLD per le 15 regioni a S.O. Ma a parte vanno considerate le altre 6 a S.S. di cui la sola Sicilia rappresenta 1,78 MLD.
    Nell’ articolo comunque ci sono i costi pro capite per regione e dato che il costo medio è 109 Euro pro capite, abbiamo circa 6,5 MLD di costo totale, euro più euro meno, e dato che mi risulta che il N° di dipendenti regionali sia pari ad 80.000 circa, abbiamo un costo pro capite pari a 81.250 euro a dipendente, che mi sembra davvero esagerato.Però voglio anche essere chiaro e propositivo, dato che il rapporto costi regionali pro capite è 1:100 circa tra Lombardia e Valle d’ Aosta, la più cara, situando a circa 50 euro pro capite il costo che deve essere fissato per legge dallo Stato, pena azzeramento dei trasferimenti, avremmo un costo totale di 3 MLD per l’ intero Paese con un risparmio globale di 3,5 MLD annui, che vanno fatti a stretto giro di posta.

  156. roby

    Caro Giordano,
    la tua affermazione secondo cui il paziente potrebbe o dovrebbe avere paura del fatto che un chirurgo che lo sta per operare guadagni come un operaio in fonderia, meriterebbe se tu fossi qui che io ti prendessi a calci nel sedere.
    Essa rientra in quella logica secondo cui dato che mi paghi poco faccio quello che posso.
    No caro giordano,
    tu fai il massimo e se lo stipendio non ti piace vai a fare lo specialista privato o cambia mestiere. Devi sorridermi e darmi tanta fiducia, altrimenti vai a zappare la terra e lascia il posto ad un altro.

  157. Mazzivr

    Leggo tutti con grandissima curiosità ed interesse , su tutti Marco Tizzi, Alberto E Giovanna, i + spiccati, a parer mio, in personalità e carattere nell’esporre le proprie idee. A voi quindi pongo una delucidazione eventuale sulla mia personalissima visione di quello che sarà: estinzione della piccola media impresa a favore delle solite arci note multinazionali, aumento consequenziale di lavoratori salariati..che sia questo l’effetto finale del mercato libero sul settore privato(al quale io stesso appartengo in ambito agroalimentare)?

  158. giordano

    Caro roby, la mia affermazione si basa sulla realta’ dei fatti e non su elucubrazioni deretaniche nelle quali, evidentemente, ti trovi bene. E’chiaro che tu non hai nemmeno lontanamente un idea,seppur vaga, della vita che fa un medico ospedaliero in italia. Lo sai, per esempio, che la tanto mitica unione europea ha condannato l’italia perche’ consente che si facciano piu’ di24 ore di servizio continuato? Caro roby, per esperienza personale ti dico che il paziente che vedi alla 23 esima ora ha meno chances ti campare di quello della prima ora. Quanto ai quattrini, tu ti faresti visitare piu’tranquillamente da una persona che sibconcentra sul tuo problema o da una che intanto che ti visita pensa al mutuo che non riesce a pagare, alla macchina che si e’rotta e alla moglie che rompe per i soldi settimanali? Come dici? preferisci il medico in bolletta? Prego, presto sarai accontentato….

    @roby

  159. giordano

    No, non e’lo stipendio, ma se un medico per avere una vita decennte si deve barcamenare fra guardie, studio e reparto, magari, si. E poi. Gia’. Perche’ qui e’l’unico posto al mondo dove e’cosi’? Riguardo, poi, all’idealismo, quello e’gia’ compreso nel prezzo. Perche’ dice. Glilo spiego subito in questo tempio del ” mercato”. Se lei fa l’architetto, ad es., il cliente che viene da lei le chide una cosa e lei gliela fornisce sulla base ( anche) della valutazione del mercato. Bene. Io vedo persone alle quali, se sono bravo, consento di vivere ancora 5, 10 anni, forse anche tutta la vita che gli resta. Qual’e’ il valore di un anno di vita? E di 10? E se questa persona non avesse i quattrini per pagare? Bene, si accomodi un’altro, prego? Lei sa bene che non accade cosi’……. Che io faccia il mio lavoro senza studiare nulla o in consulenza con lo Sloan Kettering, il mio stipendio e’lo stesso……….@erasmo67

  160. giordano

    Caro giuseppe, il “privato”, in italia esiste solo in minima parte, ed e’quello che (in massima parte) compra le valvole cardiache brasiliane e poi le espianta perche’ non funzionano…….. Volete dei medici liberi e colti? Dovete dargli potere……. @giuseppe 1

  161. giuseppe 1

    @giordano
    Giordano, lasciamo stare le polemiche e cerchiamo di entrare in un ambito più produttivo. Dal contesto mi sembra di aver capito che Lei lavora in un grande o medio Ospedale. E’ vero. Lì si lavora in modo organizzato, si salvano le vite. Cosa ne pensa invece di una piccola struttura da cento posti letto scarsi, che magari ha cinque primari, e dove si “avventurano” a fare anche quel che non dovrebbero, con dubbi risultati sulla salute dei pazienti?
    So che risponderà sinceramente, senza fare la difesa a priori della categoria.

  162. Alberto

    La ringrazio della considerazione, ma a proposito della sua domanda, le debbo chiedere, prima di risponderle e per capire meglio: da quali elementi lei nota una tendenza delle multinazionali, in particolare del settore agroalimentare, come UNILEVER o NESTLE’, ad ampliare le loro attività in Italia? A me risulta, anche perchè ho amici che ci lavorano, che stiano in fase di abbandono, parlo ovviamente di stabilimenti di produzione, non di distribuzione. @Mazzivr

  163. Marco Tizzi

    @Mazzivr
    Non credo ci sia un piano per la fine della PMI e non penso che avverrà.
    Sicuramente l’economia sta diventando sempre più capital-intensive (contano quanti soldi si investono) rispetto a labour-intensive (conta quanto lavoro manuale si fa), quindi la grande dimensione aiuta.

    Però nella grande Germania negli ultimi anni è la PMI ad aver “tirato”, grazie ad agevolazioni fiscali, a un buon management e a tanta tecnologia.
    Da qui passa il successo.

    Per quanto riguarda la questione fiscale non si illuda: se le cose non cambiano in fretta non ce la farà nemmeno la grande impresa, stia tranquillo.

  164. erasmo67

    @giordano

    Un assicuratore ti potrà dare, tebelle attuariali alla mano, una valutazione economica della vita di ciascuno di noi , anno per anno, ma francamente preferisco continuare a pensare che la vita abbia un valore inestimabile e nessun prezzo.

    Mi sono reso conto che molti medici considerano la proria professione come potrebbe considerarla un ingegnere o un avvocato e questo mi fa paura. Quando decisi che strada prendere scartai Medicina perchè non mi sentivo in grado di sopportare la responsabilità di avere nelle mie mani la vita di un’altra persona.

    Il privato nella sanità è sempre peggio del pubblico perchè il privato deve fare profitto ed ogni espediente , anche border line (a volte anche off limits) è utilizzato.
    Il servizio sanitaro deve essere universale e gratuito, per tutti, anzi, al di la del servizio alberghiero, non dovrebbero esistere strutture dove pagando si riesce ad ottenere una prestazione sanitaria in assoluto migliore, i protocolli di cura DEVONO essere uguali per tutti.

    Forse sei un buon medico, ma non so se vorrei essere curato da un medico che si chiede quanto valgono i miei anni di vita…

  165. Marco Tizzi

    Curioso titolo dello Spiegel: “L’Euro mette in pericolo l’economia tedesca”
    Occhiello: “La moneta unica avrebbe dovuto portare benefici a tutta l’Unione Europea. Ma adesso che l’Euro sta soffrendo, si porta giù con se la crescita. L’economia tedesca, che si credeva immune dalla crisi, sta mostrando crescenti difficoltà”

    Benvenuti nel Titanic, signori della prima classe.

    spiegel.de/international/business/german-economy-shows-dangerous-signs-of-weakening-a-842240.html

  166. erasmo67

    @Marco Tizzi

    Ho la sensazione che quanto a consapevolezza il Tedesco quadratico medio sia messo peggio di molti altri europei, che sia stato indottrinato fin da piccolo sulla Crante Cemmaina, sul pericolo mortale dell’Inflazione, sulla Solidità dell’efficiente ed austero sistema Tedesco.

    Gli hanno detto che loro sono ricchi perchè sono più bravi degli altri che non fanno nulla tutto il giorno mangiano pasta al pomodoro e suonano il mandolino e la chitarra.

    Non gli hanno perà spiegato che la percentuale di PIL prodotto dall’export è più alta di quella della Cina, che il 60% del loro export va in quei paesi oggi in difficoltà per colpa dell’usura imposta dalla finanza speculativa e che se quel 60% crolla loro ci rimangono sotto.

    La Germania vive completamente la situazione dell’Europa e cercare di chiamarsi fuori è puerile o disonesto. E come noto chi cade da più in alto si fa più male.

    L’inflazione c’è già stata, per favore spigatelo ai Tedeschi, ed è stata così forte da generare l’attuale crisi che è il frutto di una enorme bolla inflattiva che ha distorto il mercato negli ultimi 30 anni.

    Oggi siamo in DEFLAZIONE DEFLAZIONE DEFLAZIONE, e la deflazione piano piano arriva da ogni parte, e fa marcire l’economia.

    Qualcuno spieghi ai Muller ed agli Shultz che la garanzia dei titoli dell’eurozona da parte della BCE non con i soldi della Germania virtuosa ma con denaro di nuova creazione metterebbe subito in un angolo la speculazione usuraia e rimettrebbe in moto l’europa permettendo anche ai paesi in difficoltà di rifinanziarsi a tassi normali.

    Certo la Germania perderebbe lo Jus primae noctis sui capitali che oggi arrivano a tassi negativi.

    Sveglia signori !
    I paesi “periferici” prima hanno sostenuto a debito l’export tedesco finanziato allegramente dalle banche tedesche, adesso devono sobbarcarsi l’onere di un interesse da usura per permettere alle benche Tedesche di rifinanziare le loro sofferenze a tassi negativi.

    Sveglia Chicago-Boys

  167. MatteoS

    Ciao a tutti,

    volevo porgere un quesito, che chiunque di voi abbia un contatto con persone “che contano” (come giannino per esempio) credo dovrebbe condividere e esporre.. Premessa: mi interesso di economia solo da un annetto (con tanta difficoltà a capire alcuni concetti spesso) e cerco di prendere informazione da molte fonti, cercando per quanto possibile di verificare l’attendibilità, per farmi un idea più chiara possibile… Il quesito viene proprio da una di queste fonti, nell’esatto Lidia Undiemi studiosa di storia economica (cercate su google e troverete dettagli tecnicissimi)… Per quale maledetto motivo, i personaggi che andranno a gestire l’ESM godranno di immunità giudiziaria e inviolabilità dei documenti??? E perche nessuno soprattutto lo dice??? Perchè nessuno lo sa, oppure è una cosa semi-normale per completare questa mega europa economico-finanziaria… Al di la del fatto che nessuno, manco il Papa, dovrebbe godere di immunità giudiziaria a mio parere… Ho sentito che in Germania hanno passato la palla alla corte costituzionale tedesca x verificare se il trattato che prevede l’ESM non sia appunto, anticostituzionale.. Il problema li è stato tirato in ballo dai Linke, e invece in Italia io non ho mai sentito una parola, anche da gente competentissima come il nostro amato Giannino, riguardo questo aspetto… Qualcuno di voi conosce meglio la situazione e quindi puo spiegare perchè e per come le cose stanno cosi e/o devono cosi essere… ringrazio e lascio il link youtube della Undiemi (ex IDV dimessasi quando ha denunciato la cosa al suo partito, e gli hanno risposto che non avevano intenzione di denunciarla in parlamento)

    http://www.youtube.com/watch?v=3ols5fnvHjw

  168. Marco Tizzi

    @MatteoS
    Senza offesa, ma temo si stia parlando di aria al momento: ancora nessuno sa come funzionerà l’ESM.
    La trattativa della scorsa settimana verteva esattamente sul funzionamento del fondo stesso e alla fin fine non si è giunti ad una conclusione.
    Il 9 luglio ci sarà la stesura che, si spera, sia definitiva.

    Il problema della mancata democraticità del sistema europeo tutto è un problema molto forte, ma va messa in rilievo su tutta l’organizzazione, non solo sul ESM.
    Insomma, la grande domanda dovrebbe essere: ha senso rinunciare alla sovranità? A favore di chi?

  169. Alberto

    Ragazzi io vi dico che così com’ è l’ accordo non risolverà definitivamente nessuno dei problemi che riguardano l’ area euro;
    -non risolverà il problema dei tassi di interesse sui debiti dei paesi deboli;
    -non risolverà i problemi di crescita, in prima battuta dei paesi fragili ed in seconda battuta dei paesi che finora sono cresciuti con ritmi confortanti;
    -non risolverà quindi i problemi di finanza pubblica dei paesi eurodeboli legati alla crescitadi cui sopra, anche se venissero fatte politiche di tagli e dismissioni.
    Mi sono convinto di ciò per tre principali motivi:
    1)I tempi per condurre in porto i risanamenti dei paesi eurodeboli, sono di almeno 2 decenni e questi tempi non sono compatibili con i tempi concessi dagli investitori, che sono dell’ ordine dei mesi;
    2)gli importi disponibili per la verità ancora in discussione, per la crescita e per l’ acquisto dei titoli di stato, ammontanti a circa 620 MLD (500+120) di euro sono almeno 4 volte inferiori a quelli necessari; per due volte ho pubblicato i dati del debito generale dei PIIGSF pari a circa 5000 MLD di euro, e a mio avviso occorre metter in campo almeno un 40% di quell’ importo, pari a 2000 MLD e almeno un 5% dei PIL pari a circa 300 MLD, appunto in totale circa 4 volte l’ importo già indicato;
    3)manca qualsiasi prospettiva politica e di progressivo e certo percorso di convergenza verso l’ unione effettiva e contro lo scetticismo delle singole fazioni.
    Per quanto ci riguarda, tutto quanto sopra, né risolve i problemi di fondo di competitività delle nostre imprese che stanno via via morendo, né impedirà la progressiva grecizzazione del nostro stato.

  170. Marco Tizzi

    @Alberto
    Infatti se non ha licenza bancaria il fondo ESM non serve assolutamente a nulla.
    Servirà a talmente poco che nessuno farà nemmeno domanda: tanto senza una banca centrale che garantisce, anche solo indirettamente (come sarebbe un ESM con licenza bancaria), non c’è alternativa al default, sia esso parziale o totale.
    Anche la (s)vendita di asset pubblici quanti soldi può portare in cassa, alla fine? e chi sarebbe interessato a comprare? con quali soldi?

    Anche se si vendono 400 miliardi di asset (non bruscolini) la finanza continuerebbe a giocare al ribasso sui nostri tassi perché dal 120% al 90% del PIL non cambia nulla in un’ottica di raggungere il 60% come avremmo firmato col fiscal compact.

  171. Alberto

    Ovviamente il mio intervento era a completamento del tuo. Il buon senso, continua a fare difetto, fin da quando si iniziò malissimo con la Grecia ed intanto si va avanti camminando sull’orlo del burrone. @Marco Tizzi

  172. erasmo67

    @Marco Tizzi

    Palle !

    partendo con un Debito/Pil al 90% ed un avanzo primario del 2% in 10 anni si scende al 60% .

    Anche perchè con un Debito /Pil al 90% si risparmiano subito il 1.5% di PIL di interessi.

    Ci sarebbe anche lo spazio per ridurre le tasse e stimolare una crescita interna.

    La soluzione è una Vendita Forzosa fatta in Italia insistendo su quel 5% della popolazione che detiene oltre il 50% della ricchezza, Vendita Forzosa ma a condizioni “invoglianti” in modo che i gioielli di famiglia restino in mani Italiane.

  173. MatteoS

    Ma scusa noi nn siamo mica al 120% Debito/pil… Non partiamo da 90%… Cmq sia sembra un ottima soluzione quella della vendita forsoza concentrandosi su quel 5% che detiene oltre il 50%, ma penso che in questo caspita di paese sia più facile che vadano a colpire il restante 95% con la scusa dell’equità… Ahah… E allora la fase di grecizzazione di cui si parlava prima si accelererà, tutti un poco più poveri… E pochi ancor più ricchi.. Eh, scusate se poi linko video di cui si parla per ora di sola aria fritta, sapete sono un pò complottista… Ahah… Un po per gioco un po no 🙂 è che penso sempre ad un eventuale secondo fine quando si parla di istituzioni… Avendo vissuto solo l’era berlusconi, mi viene automatico… Ahah… Migliorerò seguendo le vostre discussioni splendide…

  174. Marco Tizzi

    @erasmo67
    Mi spiega cosa intende per “vendita forzosa”? E’ la proposta di Milano Finanza?

    Comunque credo che 10 anni di avanzo primario al 2% significhi morte certa, esistono casi storici di un tale rientro?

    Grazie

  175. Marco Tizzi

    @MatteoS
    Non era un’accusa, ci mancherebbe! Il video è molto interessante, solo che mi sembra un po’ prematuro dare addosso all’ESM che, ripeto, se non avrà licenza bancaria non servirà assolutamente a nulla.

  176. Alberto

    A prescindere dal fatto che è il 10% della popolazione italiana che possiede(?)il 45% della ricchezza. Andiamo a vedere ora in cosa consiste questa ricchezza. Secondo questo studio di Bankitalia abbiamo un patrimonio netto di 8600 MLD di cui il 62,3% pari a irca 5360 MLD e di questi 4800 sono in immobili, quindi altre attività reali sono pari a 560 MLD. Il resto e cioè 3240 MLD sono le attività finanziarie totali. Se il 45% di 8600 MLD sono 3870 MLD, e come si sa il 70% delle abitazioni è prima casa, avremo circa 3400 MLD di prime case di cui 2900 MLD in mano al 90% delle famiglie non ricche e circa 900 MLD di altri immobili, il grosso quindi in mano alle famiglie ricche sono attività finanziarie, diciamo circa 2270 MLD grosso modo derivanti da é [3870-600(da altri immob.)-300 (altre att. reali)- 700(prime case 10%)]. Le attività finanziarie in mano alle famiglie non ricche ammontano quindi a 3240-2270= 970 MLD circa.
    Io credo che circa il 40 % di quei 2270 MLD sono già investiti in titoli di stato e quindi restano disponibili circa 1200 MLD in altre attività finanziarie. Ora io mi chiedo, quanto di questa quantità sono investiti in Italia?, diciamo il 50%, pari a circa 600 MLD ed ammesso che siano così appetibili i beni del demanio da alienare, siamo proprio sicuri di ritrovare quei 600 miliardi disponibili per l’ esproprio forzoso, quando sarà pronto il piano? Siamo sicuri che quegli immobili e quelle attività reali rendano a chi forzosamente li acquista, un interessante livello di remunerazione? E poi cosa farà lo stato, applicherà l’ IMU a questi immobili? E poi siamo sicuri che una volta incamerata una quantità di risorse tale da abbattere il debito a 2000-600=1400 MLD (circa 82% sul PIL), ovviamente facendo crollare altre attività finanziate prima da quei soldi, l’ economia non subirà un contraccolpo ancor peggiore di prima?
    A questo punto, ricorrerei ad una patrimoniale, che è un fatto legale e non contrario alla carta costituzionale come l’ esproprio ed inoltre sarebbe molto meno rischiosa per la fuga dei capitali.
    Chiedo scusa fin d’ ora di eventuali imprecisioni ed errori nelle quantità calcolate ed indicate.

  177. erasmo67

    @Marco Tizzi

    Vuole dire prendere 400 miliardi di patrimonio pubblico, valorizzato in modo conservativo in modo da rendere l’offerta interessante e non un esproprio, creare una società veicolo, dividerla in quote azionarie e “persuadere” banche, assicurazioni, ed altri investitori istituzionali Italiani a prendersene almento il 70% vendendo sul mercato , anche straniero il restante 30%

  178. Giordano

    La mia era chiaramente una provocazione. Se tutto deve avere una valore, qual’è il valore della tua vita? Ed è uguale al valore di quella del tuo prossimo? E sei disposto a sobbarcarti i costi per mantenere la vita tua/dell’altro? Caro collega di blog, ti posso assicurare che per me le vite sono tutte uguali, tutte parimenti degne e che anche quando ne ho avuto la possibilità non ho lucrato sulle sfortune altrui, tanto è vero che non esercito la libera professione. Tutto questo può essere visto da un altra ottica. Consideri tu il valore della tua vita così basso da destinargli una quantità di denaro inferiore a quella della tua vacanza? Pensi tu che meriti di essere remunerato maggiormente il meccanico che ti fa il tagliando dell’auto di un cardiologo che ti fa la diagnosi di una aritmia fatale? Prova a risponderti……..@erasmo67

  179. Alberto

    Cerchi di essere un minimo concreto! Ha letto il lavoro di Edoardo Reviglio che le ho postato? O lei è abituato solo a fare raffiche di sequenze alfanumeriche? @erasmo67

  180. giuseppe 1

    @Giordano
    Allora siamo d’accordo. Molto spesso con i dettagli ci si comprende, mentre con le affermazioni di carattere generale si creano barriere ideologiche.
    D’accordo anche sullo stipendio dei Primari, perché, chiusi i piccoli Ospedali, restano effettivamente i Primari che sono veramente Primari. E sono la metà o addirittura un quarto di quelli attuali. Stesso discorso si potrebbe fare coi Generali. Secondo una teoria militare classica dovevano esse uno per diecimila uomini. Secondo i comodi di lorsignori oggi sono uno per ottocento-mille uomini ( a diecimila Euro al mese) Ma lì è difficile, se non impossibile, intervenire, perchè sanno difendersi bene. La politica è succube. E i falsi Liberali sono succubi due volte. Sempre riguardo alla Sanità mi chiedo spesso perché debbano esistere due parallele strutture di ambulatori – quella degli Ospedali e quella della Asl – a duecento metri una dall’altra. (ho l’esempio concreto del mio paese – 20.000 abitanti e un bacino d’utenza si e no di quarantamila) che ha l’Ospedale e la Asl. Oltre al Tribunale, naturalmente.

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