9
Mar
2010

Bernabè, l’IPtv e il sospetto che s’avvera

Qualche giorno fa ha fatto discutere, il post su Fastweb, Telecom Italia e l’inchiesta bomba. A tutti faccio notare che intanto è venuto un primo segnale che a mio giudizio conferma i sospetti avanzati. Il convegno in cui l’amministratore delegato di TI si è rivolto a Rai, Mediaset e Sky per la compartecipazione in una società per la banda ultralarga e l’lptv ha registrato per la prima volta da anni un’iniziativa che l’incumbent offre alle imprese tv broadcaster, digitali e satellitari. Inutile dire che Fastweb, semplicemente, non è più presente neanche nel novero degli interlocutori. Quando dovrebbe essere un protagonista.

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3 Responses

  1. mario fuoricasa

    Se fossi la chiarissima mente di una azienda che non ha intenzione di perdere la rete mi sarei scelto altri soci.
    Se la rete la dessi già per persa allora…. Ma io non sono una chiarissima mente.

  2. MarcoP

    Potrebbe essere un’opportunità persa per Fastweb e per i suoi attuali azionisti se il modello di IpTV che si andrebbe a configurare fosse profittevole per la TELCO coinvolta, per i suoi azionisti oltre che per gli stakeholder (in particolare quelli del “debito”).

    Pensando in modo disincantato al biz in senso stretto constato da osservatore che chi come azionista ha conosciuto tutto lo scenario, almeno quello passato, ha preferito monetizzare la partecipazione di Fastweb ed investire in una società come Babelgum

  3. andrea dolci

    Inutile farsi troppe illusioni. Il paese oramai e’ sempre piu’ simile alla Russia attuale, dove una ristretta cerchia di oligarchi controlla il paese difendendo lo status quo. Basta prendere le maggiori imprese italiane di servizi e i maggiori organi di informazione per notare una fortissima ricorsivita’ di una serie di soggetti.

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