Addio a Enrico Morbelli, liberale che ha fatto scuola
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Nicola Iannello
Enrico Morbelli aveva una bellissima voce. Prima di conoscerlo di persona, avevo apprezzato il suo giornalismo elegante e garbato dai microfoni del Giornale Radio della Rai. Del resto, Enrico era figlio della radio, poiché suo padre era Riccardo Morbelli, che con Angelo Nizza aveva inventato il primo grande successo dell’etere italico, I quattro moschettieri, trasmissione cult degli anni Trenta del Novecento. E della piemontesità dei genitori, Enrico, romanissimo, andava orgoglioso, tanto da essere presidente della Famija Piemonteisa della Capitale.
Era tante cose Enrico. Per legioni di giovani è stato soprattutto la Scuola di Liberalismo, un corso di formazione politica nato nel 1988 nell’ambito della Fondazione Einaudi, da cui sono passate generazioni di studenti che hanno imparato a conoscere i fondamenti della libertà. La Scuola era la sua creatura, l’iniziativa in cui profondeva la sua inesauribile energia, che spendeva con leggerezza ed entusiasmo. Ne ha organizzate 121 edizioni, non solo nella sua Roma – dove tutto è cominciato – ma in giro per l’Italia, da Milano a Lecce, da Torino a Messina, da Napoli a Catanzaro, compresa Cervinara, una cittadina in provincia di Avellino di poco più di ottomila abitanti.
Il suo vanto era di aver “insegnato” il liberalismo ai giovani prima che tutti fossero liberali (il che equivale a che nessuno lo è). Sull’onda della caduta del Muro di Berlino, la SdL conobbe un successo travolgente, con centinaia di iscritti per ogni edizione. Quando la moda del liberalismo rifluì, Enrico tenne duro e continuò con tenacia la sua opera di evangelizzazione, contando sulla collaborazione non solo dei figli Cesare e Andrea, ma anche di autentici apostoli come Elvira Cerritelli e Saro Freni. Per un certo periodo, anche l’Istituto Bruno Leoni contribuì all’organizzazione della Scuola di Liberalismo.
Ai tempi del Covid, Enrico si era adeguato, trasferendo la SdL online, riuscendo a coinvolgere apprendisti liberali da tutta italia. Ha così continuato a elargire borse di studio agli studenti autori delle tesine migliori. La SdL era anche in contatto con l’Institute for Economic Studies Europe, permettendo così ai vincitori delle borse di partecipare a seminari internazionali in giro per il Vecchio Continente.
Una delle sue ultime fatiche è stata la partecipazione al Comitato promotore per il 150° anniversario della nascita di Luigi Einaudi, attraverso il quale sentiva il richiamo ancestrale del Piemonte.
Le idee camminano sulle gambe degli uomini. Grazie a quelle di Enrico, la libertà è stata portata in giro per l’Italia. Morbelli molto ha seminato e molto ha raccolto. Tutti quelli che si professano liberali gli devono qualcosa. E quanto ancora avremmo bisogno di lui.