18
Lug
2009

A scanso di equivoci: la stampa italiana fa peggio

Non vorrei ingenerare equivoci. Il mio di ieri non era affatto l’attacco di rito alla stampa della perfida Albione che ce l’ha con Silvio e con noi italiani dipinti come eterni lazzaroni (vedi il Guardian di oggi). Era mero stupore nel vedere che su un argomento economico – le tasse – l’Economist toppava di brutto. Ma la stampa italiana fa irrimediabilmente di peggio, ogni giorno. Due esempi tratti dai quotidiani di oggi. La scelta della Stampa di dedicare l’editoriale di apertura a quel vecchio trombone impagliato di Paul Samuelson:  con tutto rispetto per il premio Nobel , in America non verrebbe in mente a nessuno di dare un simile rilievo a chi da anni ha smesso di fare altro se non pura politica: basti vedere che cosa scrive oggi, che son stati i repubblicani cattivi a scatenare la finanza derivata – mentre la Glass-Steagall Act l’ha abrogata Larry Summers sotto Clinton – e per fortuna che invece oggi c’è oggi il “talentuoso” Geithner con quell’angelo di salvezza che sarebbe Obama. Quanto al merito economico dell’iperkeynesiano, è assolutamente scontato: serve più deficit, molto più deficit, tutto e subito, naturalmente. Avendo una certa esperienza di direttori di giornali generalisti, so che spesso l’idea di pubblicare un Nobel in quanto Nobel prevale su quel che il Nobel pensa e scrive. Nel caso di Calabresi, speravo che il tempo trascorso in America fosse servito a qualcosa. Probabilmente, mi illudevo.  Venendo al Corriere, oggi a pagina 21 le sei colonne riservate all’articolo “lo sceicco e il superbond da un miliardo di dollari restituito” è la classica riproposizione del pregiudizio ad personam. Ma come, in tempi in cui tutti invocano la trasparenza bancaria capita che un istituto avvisi automaticamente la Procura, quando un suo cliente inizia a “girare” titoli per un ammontare che eccede di  multipli la consistenza dei suoi conti,e invece il Corriere lo mette alla berlina, trattandolo da cretino che perde clienti e affari? Non è che per caso conta il fatto che la banca in questione sia la Mediolanum di Ennio Doris, con socio di minoranza Berlusconi, e di conseguenza scatti il riflesso condizionato di azionare il bastone? Temo di sì.

3 Responses

  1. luigi zoppoli

    A proposito di notizie poco precise, diciamo cos’, mi permetto di segnalare l’articolo di Repubblica del 13 Luglio ‘Io evasore totale’ dove apoditticamente l’autore afferma che l’evasione fiscale è maggiore al centro-nord che al sud. Salvo smentirsi da solo nel corpo del medesimo articolo.
    luigi zoppoli

  2. Massimo

    Complimenti per il blog
    Se posso dare un consiglio per rendere più semplice la lettura degli articoli ,sarebbe meglio aggiungere il neretto alle frasi centrali e lasciare più spazi.

  3. Marco O.

    Mi associo alla richiesta di migliorare la leggibilità degli articoli, magari usando caratteri più grandi e aumentando gli spazi.

    Complimenti anche da parte mia per il blog che seguo quotidianamente con interesse.

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