12
Ott
2012

Scelta più furba che giusta il baratto tra IRPEF e IVA – di Enrico Zanetti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Enrico Zanetti.

La scelta del Governo di barattare, nel disegno di legge di stabilita’, l’integrale neutralizzazione del futuro aumento dell’IVA con la riduzione delle prime due aliquote IRPEF, si presta a numerose considerazioni.

La prima: dal punto di vista quantitativo, il Governo non soltanto non ha fatto di più del minimo sindacale che si era impegnato a realizzare sul fronte della riduzione della pressione fiscale, ma semmai ha fatto di meno.

Evitare anche il punto di aumento dell’IVA (dal 21% al 22% e dal 10% all’11%), che e’ stato invece mantenuto a partire dal prossimo 1 luglio 2013, sarebbe costato circa 7 miliardi di euro; ridurre, dal 23% al 22% l’aliquota IRPEF sui redditi fino a 15.000 euro e dal 27% al 26% quella sui redditi tra 15.000 e 28.000 euro, costa invece 5 miliardi.

Ecco quindi che, a livello di sistema, questa scelta fa scendere di 2 miliardi in meno la pressione fiscale esercitata sul Paese e fa fare 2 miliardi di sacrifici in meno allo Stato in termini di copertura.

La seconda: il fatto che, quantitativamente, il Governo abbia avuto ancora una volta il braccino corto, non vuol dire per forza che non abbia magari operato scelte migliori dal punto di vista qualitativo: dipende dai gusti e, siccome i gusti sono gusti, forse una risposta assoluta non c’è.

Chi ha redditi talmente bassi da non pagare l’IRPEF (fino a circa 10.000 euro con familiari a carico), alla fine ci perde perché pagherà un po’ di più i consumi; di contro, ci saranno anche contribuenti con redditi tra 20.000 euro e 30.000 euro che potrebbero risparmiare qualcosa più di IRPEF di quello che andranno a spendere in più di IVA, considerata la loro comunque limitata capacita’ di consumo.

Tra segno più e segno meno, anche nei casi più fortunati il saldo netto di risparmio su base annua sarà comunque più facilmente assai al di sotto dei 100 euro che vicino ai 200.

E’ vero comunque che, ove si condivida che e’ opportuno tassare di più le cose e meno le persone, la scelta del Governo pecca di incisività sostanziale, ma non di coerenza formale.

La terza: il Governo sarà anche di tecnici e non di politici, ma l’avvicinarsi della scadenza per le elezioni politiche del 2013 sta aguzzando l’ingegno e creando commistioni di generi.

Scegliere di ridurre l’IRPEF invece che non aumentare l’IVA, non significa solo fare una un colpo di scena che costa pure 2 miliardi in meno della più grigia alternativa di partenza, ma anche mettere in campo un taglio a partire da gennaio 2013 (prima delle elezioni) invece che neutralizzare un aumento calendarizzato comunque per luglio 2013 (dopo delle elezioni).

In conclusione, la scelta del Governo di barattare l’IRPEF con l’IVA non e’, in termini assoluti, ne’ tecnicamente giusta ne’ tecnicamente sbagliata.

E’ solo politicamente furba e, purtroppo, quantitativamente poco incisiva.

Come del resto poco incisive saranno tutte le scelte compiute sul fronte della riduzione della pressione fiscale, sino a quando non si avrà la forza di riformare lo Stato, invece che di sottoporlo a meri lavori di manutenzione.

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18 Responses

  1. Mike

    Caro Zanetti, e con la franchigia e il tetto sulle detrazioni, come la mettiamo? Per me, la conclusione può essere una e una sola: questo non solo è uno “Stato – ladro – tassicodipendente”, ma pure “fedifrago”! Vergogna!

  2. Marco Campagnaro

    Ma la scelta è totalmente furba e puramente, direi, elettorale. La diminuzione della pressione fiscale di 2 miliardi, ormai è acclarato, sarà abbondantemente compensata dalla riduzione dei tetti di detraibilità e deducibilità, oltre all’aumento delle franchigie. Quindi questa manovra sarà, di fatto, una manovra di aumento della pressione fiscale!! E chi ci rimetterà saranno ovviamento i redditi più bassi, come ben esposto da Zanetti e i redditi intermedi (quelli della cd classe media) che si vedranno ridurre sensibilmente gli importi a credito nel prossimo 730! E i ricconi gongolano perché l’hanno scampata un’altra volta (e mi riferisco al 99% dei politici che hanno appunto redditi da ricconi).

  3. Giovanni

    Come non concordare con Mike? Se si sommano il punto di iva in più e il taglio di detrazioni e deduzioni, ecco che la pressione fiscale anziché diminuire lievita! Certo, un bel colpo di teatro quello del “meno tasse per tutti”, chissà Berlusconi come invidia Monti (o forse a questo punto se ne considera il maestro). Io mi chiedo sul serio se a questo punto mi convenga lavorare di più… a cosa serve aumentare la produttività del lavoro in Italia, se poi i proventi di tale produttività avvantaggiano solo lo stato? Siamo sempre più schiavi.

  4. paola

    concordo a mille con mike e giovanni e aggiungo questo: per le famiglie la misura è a saldo zero? può starci.però sul fronte generale il saldo è pesantemente negativo, non so che valutazione sia stata fatta alla luce di un probabile e ulteriore declino dei consumi (di tutti) che quindi aggraverà il gia precario stato della produzione di beni e servizi..fuggire, unica e ultima ratio.

  5. marco maria

    Egr.Dott.Zanetti Le chiedo se a volte la semplicita’ non puo’ essere la” chiave di volta “fiscale nel nostro Paese. E’ fattibile l’idea che da domani,ad esempio, si abbia un’IVA al 10% per beni voluttuari e una al 35% sui beni superflui eliminando tutte le accise occulte o meno, e le imposte varie con una contemporanea eliminazione del contante e l’utilizzo a prezzi popolari del bancomat e relativo conto corrente? Facendo quattro conti grossolani ed a parte l’equita’ fiscale , l’apparente perdita temporanea dell’erario e’ ben compensata dall’emersione dei famosi 233 miliardi di euro di evasione annua con il gettito IVA applicato. E’ ovvio che di conseguenza controllare i movimenti o le irregolarita’ e’ molto piu’ semplice, quindi con una quasi totale movimentazione elettronica si puo’ evidenziare che se sul mio conto corrente ho un’accredito annuo di 28,000 euro netti non posso averne 50,000 senza prova documentale in caso di richiesta erario ! Troppo semplice? Puo’ darsi ma ,secondo me e’ anche fattibile.P.s. In Portogallo gia’ lo fanno da anni il controllo c/c…..Saluti.

  6. Giorgio Azzalin

    @marco maria
    “superflui” e chi lo decide? Orologi? barche, auto, vestiti firmati …
    Andare al ristorante e superfluo ti puo imangiare un panino sulla panchina. Qui abbiamo perso il senso della decenza, per riempire un contenitore bucato le inventiamo di tutti i colori .
    Altra idea scrivere sul blog e’ superfluo magari potremmo mettere una tassa di 10 euro l’ora. E per finire usare il Portogallo come esempio gia’ squalifica la proposta ,visti i risultati disastrosi .

  7. Giorgio Andretta

    Egr.Enrico Zanetti,
    lei scrive:“Evitare anche il punto di aumento dell’IVA (dal 21% al 22% e dal 10% all’11%), che e’ stato invece mantenuto a partire dal prossimo 1 luglio 2013, sarebbe costato circa 7 miliardi di euro; ridurre, dal 23% al 22% l’aliquota IRPEF sui redditi fino a 15.000 euro e dal 27% al 26% quella sui redditi tra 15.000 e 28.000 euro, costa invece 5 miliardi.

    Ecco quindi che, a livello di sistema, questa scelta fa scendere di 2 miliardi in meno la pressione fiscale esercitata sul Paese e fa fare 2 miliardi di sacrifici in meno allo Stato in termini di copertura…”, la matematica non è un’opinione quindi è giusto il contrario; la pressione fiscale aumenta di 2mld di €.
    Della grammatica ormai si fa strame risparmiamo il resto, per favore.

    Lei non tiene conto, inoltre, dei milioni di pensionati a circa 500 € al mese, non capisco che IRPEF sarà detratta, in compenso sono certo dell’aumento dell’IVA che dovranno sborsare.
    Nelle mia cerchia intima di conoscenze sono presenti molti di questi casi, mi scusi se le mie frequentazioni non sono tra ricchi.
    Tanto le dovevo.

  8. Giorgio Azzalin

    Qui diamo di matto , un po’ come se ai tempi dei nazisti che uccidevano milioni di ebrei, qualche burocrate venisse fuori con il fatto che ucciderli con il gas non era una cosa etica. Andrebbero uccisi con qualche altro sistema piu umano . Questo gioco delle aliquote e’ la stessa cosa . Se qui non azzeriamo un mare di regole e spese inutili possimo girare intorno quanto vogliamo sempre un crime contro l’umanita’ rimane.A me di avere un aliquota del 1% in piu o in meno non me ne frega nulla! e’ tutto il resto che e’ da rifare . Questo e’ il problema quando commercialisti e professori prendono il comando ,libri perfetti ditta chiusa .Bravi andiamo avanti cosi .

  9. Marco Tizzi

    Monti: «Ci aspettano alcuni mesi difficili»

    Perché invece gli ultimi 11 sono stati una passeggiata di salute?
    Con tutto il cuore: vada a fare in culo, signor professor Presidente.

    Questo è matto, signore e signori, se non lo leviamo da lì finisce male.

  10. LucaS

    X Marco Trizzi (OFF TOPIC, ma fino ad un certo punto…)

    Pare ci siano grosse novità in arrivo da Pordenone! Una su tutte: COP 12!!!!

  11. Gug

    Si può arrivare con l IVA al 30 e de tassare i redditi fino a non so 15000 ?! Eliminare tutte le detrazioni, e mettiamo i pure le sigarette a 10 euro

  12. giuseppe 1

    E’ l’ennesima cretinata. Il mercato dell’auto, per esempio, è già stato molto “aiutato” dai controlli sui Suv e le auto di grossa cilindrata per quanto riguarda la fascia alta. Sarà ulteriormnte depresso dal redditometro anche per quanto riguarda le piccole vetture. L’aumento dell’Iva è la ciliegina.
    A questo punto c’è da chiedersi se per “aiutare il declino” sia meglio votare Grillo o l’attuale governo.

  13. giuseppe 1

    Questo aumento dell’Iva (dal 10 all’11%) si applica anche all’Energia?
    Qualcuno è al corrente?

  14. TERZO STATO

    Fino a quando continuerete a farvi trattare come servi? Abbiamo ancora bisogno di prove? Di altri articoli o discussioni che denudano lo stato ladro e tiranno?
    BASTA elucubrazioni!
    Tasse più alte al mondo, debito più alto mondo, servizi e strutture peggiori del mondo civile, ANCORA SEGHE MENTALI!?
    Ogni giorno che passa, questi si mangiano un pezzo della tua vita!
    Parliamo di come organizzarci! Di iniziare la RIVOLUZIONE per ridare dignità e libertà a noi ed un futuro ai nostri figli.
    Se non avete il coraggio di parlare di rivolta, TROVATELO PER I VOSTRI FIGLI!!
    Qui non cambierà mai una virgola se non ASSALTIAMO LA BASTIGLIA!

  15. Giorgio Azzalin

    Magari e’ pure apologia ma sono d’accordo con TERZO STATO , con questi non c’e’ soluzione sen non passare alle mani. Forse Grillo e l’ultimo passo prima di cio ,se Grilo non basta sara’ l’unica strada.
    Anche inquesto sito ci lamentiamo per 1% in piu di IVA ! Un po come se uno che si prende 100 frustate ingiustamente, si arrabbiasse perche’ il boia arriva a 101…
    Se non ci svegliamo significa che ce lo meritiamo.

  16. ROBERTO

    Caro Zanetti,

    è diventato quasi noioso commentare l’ennesima furbata, mi complimento con voi che non vi fate venire l’orticaria dovendo leggere e commentare per lavoro certe”iniziative”.
    Non ci si può stupire di Fiorito, se le guide -line delle furbate, arrivano dallo stesso governo esempio:
    – mi dimetto , ma poi…. non mi dimetto
    – taglio i costi , ma poi ….è meglio tagliare ai sudditi
    – i vitalizi, via ! ma poi…è meglio di no!
    – abbassiamo gli stipendi ai dir.pubb !….ma no! poi si fanno corrompere !(questa è geniale!)
    – tempistiche di pagamento fatture obbligate per legge fra privati,
    esclusi ovviamente i debiti della pubblica amm.ne ! (questa è proprio da regime dittatoriale !)

    fate voi :::!

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