8
Ago
2020

L’isola Gallinara presidio di civiltà

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Matteo Repetti

Nei giorni scorsi è apparsa la notizia per cui l’isola Gallinara, poco più di uno scoglio al largo di Albenga nel mar Ligure, già di proprietà di privati, sarebbe stata acquistata da un ricco ucraino.

La transazione è stata autorizzata, non esattamente una notizia bomba, in un periodo in cui si è alle prese con la pandemia da coronavirus e con la più grave crisi economica degli ultimi 80 anni.

Ma la cosa ha suscitato l’indignazione di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, che ha pubblicato un pezzo dal titolo “Gallinara venduta: l’Italia è riuscita a perdere anche l’isola che non c’è”: ellapeppa!

Nell’articolo si legge poi che “l’Italia non è una Repubblica delle banane in vendita al miglior offerente (…). Certo, in tutto il pianeta esistono isole private. Ma di solito sono atolli difficili da raggiungere. La Gallinara è forse l’isola più raggiungibile, da più persone, che si possa immaginare. Il nuovo proprietario ci tollererà? O ci farà bucare il gommone?”.

Per concludere, accoratamente: “la Gallinara non è solo un pezzo d’Italia; è un pezzo dell’identità italiana (non ve n’eravate accorti? Io no). Ma quest’isola deve proprio finire nelle mani del magnate?

E pensare che molti – inclusi il sottoscritto – cercavano di destreggiarsi tra bonus vacanze e differimento delle scadenze fiscali, banchi con le rotelle e immunità di gregge.

Prima di chiamare giustamente a raccolta tutta la meglio gioventù del paese per difendere strenuamente questo lembo di suolo italico dal perfido nemico (per giunta evasore fiscale, ça va sans dire), riterrei però necessario:

a) stilare preliminarmente un elenco, il più esaustivo e dettagliato, di tutte le isole e/o gli scogli, inclusi quelli lacustri, di superficie maggiore a 5 mq., indebitamente in mano al nemico (per iniziare si potrebbe partire dalle Isole Borromee del Lago Maggiore, lì c’è qualcosa che non torna; e che fine ha fatto lo scoglio Campana che si trovava ai piedi delle Mura della Marina a Genova? Se lo saranno mica presi i cinesi);

b) prevedere una specifica linea di credito del MES, ovviamente senza condizionalità, per consentire allo Stato Italiano di esercitare il sacrosanto diritto di prelazione sui preliminari di compravendita aventi ad oggetto isole, penisole e/o promontori sospettati di intelligenza col nemico;

c) richiedere formalmente a Spin Master e/o Editrice Giochi che provvedano sollecitamente a modificare la plancia del Risiko! inserendo come obiettivo la conquista dell’Isola di Budelli e dell’Isola delle Femmine;

d) lasciare perdere una volta per tutte il Ponte sullo Stretto e reclamare invece la sovranità italiana sull’Isola Ferdinandea al largo di Sciacca (a costo di farla prima riemergere);

e) in ossequio alle nuove linee guida del Ministero dell’Istruzione, dotare i banchi con le rotelle previsti per il prossimo anno scolastico di idoneo freno a mano, in modo da poterli adeguatamente posizionare sugli scogli più impervi delle isole di cui all’elenco sub a) e realizzare finalmente il distanziamento sociale a rischio zero.

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