26
Set
2012

I mandarini pubblici, veri eredi del monarca assoluto

Passano solo 40 anni, dal Leviatano di Thomas Hobbes del 1651, e i Due trattati sul governo di John Locke. Eppure, di mezzo c’è la differenza tra la notte e il giorno. Nel primo si descrive la convenienza di essere sudditi, affidandosi allo Stato per evitare i danni di un conflitto sociale rischioso. Nel secondo, il diritto e il vantaggio di essere cittadini, associandosi sulla base del consenso fra uomini liberi, ciascuno depositario di diritti naturali incomprimibili alla vita, alla libertà, alla proprietà. In Italia, la Repubblica è nata promettendo quest’ultima cosa. Nei fatti, ha invece inverato la prima: lo Stato fa quel che vuole, e noi siamo sudditi. E’ così in materia fiscale, perché nessun Paese avanzato ha adottato il favor fisci come criterio orientativo della giurisprudenza costituzionale e di Cassazione, e solo Paesi totalitari hanno come da noi un giudice tributario che non è terzo, ma appartiene alla stessa amministrazione che presume di conoscere lei la tua cifra d’affari, il tuo imponibile, la tua imposta, e che si è dato anche il potere di entrare nei tuoi conti, bloccandotela e spezzando la continuità della tua impresa. E’ così nella giustizia civile, perché lo Stato aspetta anche sei o sette anni per il primo grado mentre il tuo diritto economico svanisce, a differenza di un anno al massimo negli Usa. E’ così nell’urbanistica, nelle infrastrutture, nelle liste d’attesa della sanità pubblica. O nella previdenza, in cui per volontà dello Stato 513mila italiani hanno pensioni retributive – cioè regalate rispetto ai contributi versati – superiori ai 4mila euro al mese e che costano 9miliardi e mezzo l’anno, mentre i più giovani non ne avranno mai neanche una da mille. Come difendersi? La giustizia, scassata com’è, serve a poco. Di referendum alla svizzera, neanche a parlarne. L’accesso diretto dei cittadini alla Corte costituzionale, come in Germania, da noi è vietato. Come è avvenuto? L’Italia è diventata Stato dei partiti nella prima Repubblica, e Stato dei vertici della PA nella Seconda. Chi occupa protempore i poteri dello Stato, se non ha selezione dal basso in base al merito e alla temporaneità dell’incarico, sia politico oppure burocrate, persegue il proprio interesse a darsi ragione e ad amministrare sempre più risorse, non quello della libertà. E ci riesce rinfacciando ai cittadini, di non essere all’altezza del loro dovere civico. Come avviene sulle tasse: non conta quanto lo Stato dilapidi, la colpa è di chi tenta di sottrarvisi. Per tornare a essere cittadini non basta il voto alle urne. Occorre smascherare dovunque la falsità di un’etica pubblica che spaccia per valore civile l’interesse dei mandarini pubblici, i veri eredi del monarca assoluto.

31 Responses

  1. Francesco

    Dal punto di vista meramente economico, per come si presenta la configurazione socio-economica Italiana oggi, uno stato ridotto ai minimi termini sia amministrativi che “democratici” sarebbe auspicabile. E non per chissà quale sofismo o ideologia integralistica, ma semplicemente per l’applicazione del buon “Rasoio di Occam”. Quando il tessuto politico e sociale diventa troppo frammentato ed incontrollabile, vuoi per la corruzione, vuoi per lo svilimento dei valori comuni, e per ogni bassezza varia, occorre un ritorno agli antichi valori, alla semplicità alla REALTA’, fatta di prodotto e produttore e non di prodotti finanziari e ruberie politiche. So che è azzardato unire questi due aspetti ma a ben vedere la perdita del valore reale dei beni, intesi come giusta remunerazione, comporta quasi linearmente lo smarrimento coscienziale del giusto e sbagliato, del bene, del male.
    Cordiali Saluti
    Francesco

  2. fra

    Voi vedete all’orizzonte un movimento politico con un seguito tale da poter fare manovre correttive di tale portata per almeno i prossimi 10 anni? Tenete conto che l’attualità parla di consumi con riferimento agli anni 80 e al dopoguerra. Solo che allora il debito pubblico era rispettivamente la metà e circa un terzo di quello attuale. E senza la stessa speculazione finanziaria ad accentuarlo. Nessun sistema industriale, anche con diversi punti di crescita, sarebbe in grado oggi di compensare un disequlibrio del genere.

  3. LucaS

    La cosa più agghiacciante per me non è la ruberia in sè dato che questi casi (CASI al plurale perchè questo è solo l’ultimo… ci siamo già dimenticati i vari Belsito e company?) sono probabilmente la punta dell’iceberg ma il silenzio totale di Monti e Napolitano su questa faccenda.. proprio loro che fanno filippiche infinite su tutto e trattano da ladri chi si spacca la schiena e viene perseguitato da quelli aguzzini taglieggiatori di equitalia… e questo fa il paio col fatto che Monti si è guardato non bene ma di più dal cominciare a tagliare i costi della politica… Nonostante gli elettori lo chiedano a gran voce, non ha avuto nemmeno la decenza di spendere il proprio capitale politico per questa causa e poi se ne esce dicendo “speriamo che chi viene dopo di me non vanifichi i sacrifici fatti” ma guardandosi bene dal fare anche il minimo sforzo per evitare questo pericolo….. ma vergognati! Dal mio punto di vista la sua CODARDIA e PIAGGERIA verso la casta è ancora più grave e squallida delle ruberie nel Lazio! Monti è uno di loro, anche se non ha rubato per sè come altri è un alleato della casta contro i contribuenti…. In altri tempi gli avrebbero riservato il trattamento che si merita mentre oggi sembra lesa maestà anche solo criticarlo…

  4. massimo

    Mi torna in mente un passo del profeta Samuele:
    «Queste saranno le pretese del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, 12 li farà capi di migliaia e capi di cinquantine; li costringerà ad arare i suoi campi, a mietere le sue messi, ad apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. 13 Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. 14 Si farà consegnare ancora i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li regalerà ai suoi ministri. 15 Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi consiglieri e ai suoi ministri. 16 Vi sequestrerà gli schiavi e le schiave, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. 17 Metterà la decima sui vostri greggi e voi stessi diventerete suoi schiavi. 18 Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà»

    http://www.laparola.net/testo.php?versioni%5B%5D=C.E.I.&riferimento=1Samuele8

  5. Valerio

    Come sempre , scrivi le cose in cui credono molti italiani ( io compreso )
    Bravo Oscar, continua e ti saremo molto vicini.

  6. Giorgio Azzalin

    Giannino tutto perfetto ,il problema e’che in gran parte la gente non ha midollo e da suddito in effetti ci sta benino. Se danno 10 frustate al giorno a tutti e ne becchi solo 5 non e’ cosi male la vita.
    L’Italia e’ un paese di leccaculo ,alla TV di Stato chiamano principe o marchese ( quando i titoli nobiliari sono stati annullati dalla costituzione) un sacco di imbecilli decaduti . Siamo cosi pensiamo a noi e alla nostra famiglia non ci frega nulla del resto.Quante volte avrerete sentito dire . se ci fossi tu in quel posto rubersti allo stesso modo ,tutto e’ giustificato .Purtroppo essere liberi e non e’ una situazione naturale , pochi hanno questa maledizione e vivono malissimo ,gli altri vivono felici anche con un paio di frustate al di’ .

  7. adriano q

    La repubblica del compromesso aveva forse l’intenzione di promettere la libertà ma se si legge la carta i diritti che dovrebbero garantirla sono tutti condizionati.Che serve la sovranità se è subordinata all’interpretazione discrezionale di leggi che la limitano?Per questa ragione chi ne ha le possibilità può fare ciò che vuole.Se non si ha il coraggio di tentare di restituire il potere ai cittadini l’involuzione è irreversibile.Le scelte che non si condividono possono essere accettate solo se legittimate dalla maggioranza.Il mandato popolare deve essere insindacabile e vincolante,come la possibilità di revoca.L’equivoco iniziale va eliminato non per tornare ma per iniziare ad essere cittadini.La sovranità appartiene al popolo.Punto.E partire da lì con la rivoluzione necessaria che deve essere pacifica se non contrastata da chi non ha titolo democratico per farlo.

  8. Riccardo

    E pensare che il povero Monti si preoccupa della brutta figura che gli fanno fare nei consessi internazionali gli evasori fiscali italiani. Di questo si preoccupa, mentre della merda in cui immerge le ginocchia ogni giorno non si avvede … il professore!
    Se “Napolitano il vecchio” invece di sprecare il suo tempo e i nostri soldi nel contrastare i giudici di Palermo si occupasse di dimezzare almeno i 250 milioni l’anno, del Quirinale, sarebbe un Presidente. Sulla corruzione poi tutti e due zitti come mummie.

  9. Roberto Fantino

    Ottima diagnosi. Assolutamente condivisa. Purtroppo il vero problema è che non si parla di cura. Oggi in Italia vige una oligarchia che si spartisce il potere e la ricchezza in forma assolutamente democratica (al suo interno, ovviamente): ci fa votare e sulla base del voto si spartisce la torta. Il tutto, in modo assolutamente legale (Lombardo docet). Se noi non fatturiamo abbastanza (all’oligarchia il problema non si pone) non siamo congrui e, quindi colpevoli: la differenza fra quanto avremmo dovuto fatturare (secondo loro) e abbiamo fatturato è evasione, sulla quale pagare IVA, tasse e multa. Ovviamente un po’ di magnanimità è rimasta: ci danno la possibilità di dimostrare perché … non abbiamo fatturato. Ovviamente saranno poi loro a decidere se li abbiamo convinti. Speriamo che non applichino la stessa logica agli altri reati, per cui starà a noi dimostrare di non averli commessi.
    Il popolo bue (noi tutti) è aizzato contro l’evasore. Che esiste, ma che fornisce alla casta lo specchietto per le allodole con il quale sviare l’attenzione dall’assurdità del sistema fiscale del quale la casta ha bisogna per saziare il suo appetito … insaziabile. ,
    Monti, col suo fare professorale, si preoccupa di portare soldi nei forzieri vuoti. La casta non la tocca. All’orizzonte, tolto (forse) uno (Renzi) non si vedono candidati esterni alla casta.
    Cosa fare? Questo è il problema. Ci vorrebbe un Robin Hood. Ma questo significherebbe che dovremmo nasconderci nella foresta di Sherwood, combattere contro gli sgherri (Equitalia & Company) e lo Sceriffo (la magistratura). La casta, infatti, si scatenerebbe contro di lui e contro i suoi seguaci, emanando, se il caso, nuove leggi (non dimentichiamo che lo stesso Tremonti ha contribuito non poco all’assurdità dek sistema fiscale).
    Vedo il problema, ne capisco le cause, ma non vedo soluzioni all’orizzonte. Giannino, cosa propone?

  10. Paolo 54

    @LucaS
    noo ?
    qualcuno ha guardato il suo reddito negli anni passati ? E della moglie (ma che fa la moglie ?). Come fa un “professore” che non insegna, un commissario europeo a guadagnare milioni di euro ?

    L’analisi di Giannino sull’Italia è sintetica e fin troppo giusta

  11. Claudio Di Croce

    E’ impossibile pensare che un Presidente della Repubblica che da sessantanni vive alla grande con i soldi dei contribuenti , che ha fatto di tutto ,da parlamentare a presidente di un ramo del parlamento , ministro , che adesso è a capo di una istituzione (?) che spreca una quantità impressionamte di soldi pubblici ( un esempio , il Quirinale costa € VENTISEIMILA ogni ora ) sia disposto a darsi da fare per ridurre veramente il costo della politica . E’ incredibile che adesso si dimostra stupito e indignato per gli sprechi . In questi sessantanni non si è mai accorto di nulla ?

  12. Giorgio Andretta

    @Francesco ,
    condivido.

    @LucaS ,
    condivido.

    @massimo ,
    grazie per la citazione.

    @Giorgio Azzalin ,
    anche se lei la contemplo tra i maleducati, condivido.

    @Riccardo ,
    condivido.

    @Roberto Fantino ,
    non vede soluzioni perchè non conosce l’antropocrazia.

    Se possibile, sig.Oscar Giannino, lei ha dipinto una realtà rosea, la mia è molto più simile al rilascio di una seppia. Sto ancora aspettando, in una causa civile, la sentenza di primo grado dopo 16 anni. A quando il 3° grado di giudizio? E poi da più parti si sostiene che non esista la reincarnazione.
    Sarà un piacere leggerla.

  13. Andrea P

    Tutto giusto, vero e condivisibile.
    Mi chiedo però come mai i pochissimi che hanno fattivamente fatto politica (come i radicali con quei pazzi di Pannella e Bonino) mettendo al primo posto la legalità in ogni campo, la lotta alla partitocrazia e al finanziamento pubblico dei partiti, all’invasione dello Stato nelle tasche, nei letti e nelle coscienze degli italiani non hanno mai avuto i voti degli Italiani stessi.

    Forse al di la delle belle parole ci va bene che sia così. Viva i Fiorito e le Polverini allora!

  14. Giorgio Azzalin

    @Giorgio Andretta
    ” @Giorgio Azzalin ,anche se lei la contemplo tra i maleducati, condivido.”

    Oggi sono di buon umore ,e quindi le chiedo soltanto come fa sapere come i miei genitori mi hanno educato ?.
    Lei puo ‘ scrivere quello che vuole su di me ,ma per favore lasci perdere chi o come sono stato educato. E’ fortunato che la mia educazione prevede di non insultare le persone in genere, soprattutto se non si conoscono .

  15. Igor

    Tutto vero ed integralmente condivisibile. Il punto è come uscire fuori da questa situazione se oltre metà degli interessi della nazione passano dalle mani pubbliche e quasi tutti i posti di potere reale sono in mano di chi non vuole modificate una virgola della situazione attuale… Comunque massimo sostegno e vicinanza all’iniziativa “fermiamo il declino” che speriamo trovi presto una rappresentanza politica in grado di scalfire il leviatano.

  16. nick1964

    Concordo con Giannino, e con praticamente tutti gli interventi allegati.
    Aggiungo solo che qualsiasi critica ed insulto e minaccia ai maledetti inquilini di palazzo Chigi e del Colle non sarà mai abbastanza cattiva.

  17. Giorgio Andretta

    @Giorgio Azzalin ,
    dal momento che lei ha raggiunto la maggior età il suo agire è strettamente personale come lo è il karma, quindi, nello specifico, ai suoi genitori non si deve ascrivere alcuna responsabilità.
    Diversamente se non è corredato di altri argomenti per ribattere le mie affermazioni non si aggrappi a pretetuosità certamente non da me accampate.
    Chiedere è lecito rispondere cortesia.
    Se si partecipa ad un consesso si ha l’obbligo, oltre che il buon senso, di rispondere ai quesiti posti dai presenti, in alternativa ci si può piazzare di fronte ad uno specchio.
    Di scuse ne son pien le fosse.

  18. Giorgio Andretta

    @Giorgio Azzalin ,
    scuse accettate e mi raccomando in futuro non si lorichi con i genitori o con qualsiasi altro parafulmine, dimostri(come fa già firmandosi e non usando un diminutivo od un nick name) che possiede un IO evoluto e si è affrancato dall’anima collettiva.
    A rileggerla.

  19. Per gli aspiranti DITTATORI DEMOCRATICI ho messo a punto il seguente decalogo:

    1) Saremo talmente tanti ad amministrarvi che vi sarà impossibile capire chi è il responsabile dei fallimenti e degli sperperi. Siate contenti ! Odiare una persona nuoce alla salute, disprezzarne molte è quasi un diversivo.
    2) Governeremo con duecentomila leggi. Vi sarà impossibile fare un solo passo da soli. Sarete come bambini, sempre accompagnati per mano da un burocrate . E chi è più felice di un bambino!
    3) Sul vostro lavoro applicheremo tasse tali che vi sarà impossibile pagarle. Per sopravvivere sarete tentati di evaderle. Quindi sarete sempre ricattabili e miei schiavi. Ma non preoccupatevi, nella vita c’è ben di peggio.
    4) Non viaggeremo con voi (ci mancherebbe!) né vi ascolteremo . Avremo si e no il tempo di vedervi in qualche piazza o in televisione dunque,vi ameremo per sentito dire, all’ingrosso. Ma voi capirete e apprezzerete queste nostre astrazioni .
    5) Vi diremo che per rappresentare con dignità la vostra miseria saremo costretti a vivere nel lusso. Per noi è un grande sacrificio, fatto comunque per chiedervi sacrifici.
    6) Per aiutarvi ci faremo corrompere. E così, I più furbi di voi ,faranno fortuna.
    7) L’informazione sarà libera. Chiunque disponga di una fortuna potrà diffondere le proprie idee. Ma anche chi siede vicino a noi potrà, coi vostri soldi, esprimersi liberamente.
    8) Qualche disservizio nella sanità, nella scuola, nella giustizia ……………. accentuerà il vostro ingegno. Grazie a noi , diverrete maestri nell’ arte d’arrangiarsi.
    9) Aiuteremo la vostra fortuna, vi faremo sperare e sognare con un’infinità di lotterie, tombole e giochi a premi .Noi ci guadagneremo sempre e voi avrete una probabilità su cinquantasei milioni di comprarvi un superyacht oppure una su quattrocento di offrire la pizza agli amici.
    10) Ogni tanto vi chiameremo a votare ma prima vi faremo promesse non misurabili e senza scadenza. Diremo che tra un anno sarete tutti felici .Oppure che guadagnerete il doppio, ma non quando. Chi mai potrà dire che non manteniamo le promesse?

    M.Bernardoni -Modena

  20. incazzata!

    Musica per le mie orecchie questo articolo di Oscar! Tutto ciò che sto vivendo mi porta sempre più a pensare che vi sia una deriva dittatoriale nel nostro Paese. Perchè bisogna avere paura di tutto?!?! La mia vita lavorativa è costellata quotidianamente di paura delle ispezioni (come in una vera dittatura!!): dei vigili, delle asl, dell’inps, dell’agenzia delle entrate, dei delegati comunali … la mia vita personale minacciata da cartelle di equitalia, verifiche di agenzia delle entrate anche retroattive, con incroci di tutti i miei dati personali e privati, continue fermate della polizia in strada per controllare documenti o altro. Ma vi rendete conto!!! Noi piccoli cittadini dobbiamo vivere nella paura quando questi orrendi mandarini si macchiano delle peggiori nefandezze obbigandoci a comportamenti assurdamente virtuosi, e dico assurdamente perchè è realmente impossibile seguire le norme che ci impongono!!! Sembra di essere tornati al medioevo o al fascismo (con le assurde norme tipo quella che vietava i nomi stranieri per cui Walter veniva cambiato in waltere)… Sto cominciando a pensare che l’unica strada sia l’emigrazione … mi sapete consigliare un posto migliore dove crescere i miei figli? Quando mio nonnno mi diceva che eravamo una generazione fortunata per non aver vissuto il fascismo mai avrebbe pensato che ci saremmo ricascati così presto …

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