27
Mar
2024

Punto e a capo n. 48

5 news di tecnologia – rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

L’intelligenza artificiale generativa entra nei contesti giuridici, fino a che punto?

Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa stanno diventando sempre più accessibili e popolari. I rapporti sull’uso di strumenti disponibili anche nel campo della giustizia sono in aumento.

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20
Mar
2024

Punto e a capo n. 47

5 news di tecnologia (edizione speciale) – rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

Approvazione dell’AI Act nell’Unione Europea

Questa settimana ha segnato un passo significativo nell’ambito della regolamentazione dell’intelligenza artificiale nell’Unione Europea con l’approvazione dell’AI Act. Questo atto rappresenta uno sforzo per stabilire regole e normative chiare sull’uso dell’IA, soprattutto per quanto riguarda i sistemi ad alto rischio, come quelli impiegati nei settori della sanità, del trasporto e della giustizia. L’AI Act mira a garantire la trasparenza e la responsabilità nell’utilizzo di tali tecnologie, stabilendo divieti e obblighi specifici. 

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18
Mar
2024

Europa sì, ma quale Europa?

Il breve saggio di Robi Ronza su “Lisander”, il substack nato dalla collaborazione tra Tempi e Ibl, apre il dibattito sul Vecchio Continente, la sua identità, la sua natura, le sue prospettive

Europa sì, ma quale Europa? È questa la domanda che oggi viene negata e che invece occorre porsi. Che uno stabile legame politico tra i popoli europei sia tanto utile quanto inevitabile è ormai una cosa ovvia. Sarebbe sciocco negarlo. La questione è, piuttosto, un’altra: l’idea – finora perentoriamente presupposta – che all’unione politica dei popoli europei si possa e si debba giungere soltanto per sviluppo del processo avviato il 18 aprile 1951 con l’istituzione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), ovvero in forza di trattati internazionali, di patti sottoscritti fra Stati.

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13
Mar
2024

Punto e capo n. 46

5 news di tecnologia – rubrica di Claudia Giulia Ferrauto 

Ex ingegnere di Google arrestato per aver rubato segreti tecnologici vendendoli poi in Cina

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato l’incriminazione di un cittadino cinese di 38 anni, ingegnere informatico residente in California, per aver rubato a Google oltre 500 file riservati contenenti segreti commerciali sull’intelligenza artificiale rivendendoli a due società tecnologiche con sede in Cina (per cui lavorava segretamente). QUI.

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6
Mar
2024

Punto e a capo n. 45

5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

Microsoft & Mistral AI

Microsoft renderà disponibili i modelli di intelligenza artificiale della startup francese Mistral AI attraverso la sua piattaforma di cloud computing Azure nell’ambito di una nuova partnership. La startup con sede a Parigi lavora su modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) open source e proprietari, simili a quello aperto da OpenAI con ChatGPT. QUI. Va ricordato che Microsoft ha già investito circa 13 miliardi di dollari in OpenAI. L’alleanza ora è al vaglio dell’antitrust. La Commissione europea sarebbe pronta ad aprire un’indagine sul deal da 15 milioni che renderà Microsoft socio della startup francese di intelligenza artificiale generativa (un’indagine analoga è già in corso sulla partnership tra Microsoft e OpenAI).QUI.

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21
Feb
2024

Punto e a capo n. 44

5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

Le tue impronte digitali possono essere ricreate dai suoni prodotti quando scorri su un touchscreen

La sicurezza delle impronte digitali biometriche è impiegata ampiamente ed è ritenuta una chiave affidabile. Entro il 2032 si ritiene che il mercato dell’autenticazione delle impronte digitali varrà quasi 100 miliardi di dollari. Adesso sedetevi perché arrivano notizie non esattamente confortanti: un nuovo attacco alla sicurezza biometrica è stato di recente messo a fuoco da un gruppo di ricercatori provenienti da Cina e Stati Uniti. L’attacco in questione sfrutta le caratteristiche sonore, che ogni dito emette quando scorre sul touchscreen, per estrarne le caratteristiche che permetterebbero di creare un modello dell’impronta digitale. A seguito dei test, i ricercatori affermano di poter attaccare con successo fino al 28% delle impronte digitali parziali e il 9,3% delle impronte digitali complete – entro cinque tentativi con il massimo livello di sicurezza FAR [False Acceptance Rate]. QUI.

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14
Feb
2024

Punto e a capo n. 43

5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

 Nvidia sta creando una nuova business unit per perseguire il mercato dei chip personalizzati da 30 miliardi di dollari

La società con sede in California, controlla circa l’80% del mercato dei chip AI di fascia alta, una posizione che ha fatto salire il suo valore di mercato azionario del 40% finora quest’anno a 1,73 trilioni di dollari dopo essere più che triplicato nel 2023. I clienti di Nvidia, tra cui il creatore di ChatGPT OpenAI, Microsoft (MSFT.O), Alphabet (GOOGL.O), apre una nuova scheda e piattaforme Meta (META.O)hanno fatto a gara per accaparrarsi la fornitura dei suoi chip per competere nel settore dell’intelligenza artificiale generativaQUI.

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7
Feb
2024

Punto e a capo n. 42

5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

 L’Europa approva l’AI-Act all’unanimità

I paesi dell’UE hanno approvato il testo all’unanimità. Una panoramica di come siamo arrivati fin qui dopo il travagliato accordo politico di dicembre e cosa possiamo aspettarci. QUI. Le commissioni per il mercato interno e le libertà civili del Parlamento europeo adotterà il regolamento sull’IA il 13 febbraio, poi un voto in plenaria previsto provvisoriamente per il 10-11 aprile. Entrata in vigore: La legge sull’AI entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. I divieti previsti entreranno in vigore dopo sei mesi, mentre gli obblighi sui modelli di IA inizieranno dopo un anno.Tutte le altre norme entreranno in vigore dopo due anni, ad eccezione della classificazione come ad alto rischio dei sistemi di intelligenza artificiale che devono essere sottoposti a una valutazione di conformità da parte di terzi ai sensi di altre norme dell’UE, che è stata ritardata di un ulteriore anno. Servirà del tempo quindi, motivo per cui l’Europa non può aspettare l’entrata in vigore QUI.

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5
Feb
2024

La correttezza sbagliata

Alberto Di Martino reagisce al saggio di Sergio Belardinelli su cancel culture e politicamente corretto pubblicato su “Lisander”, il substack nato dalla collaborazione tra Tempi e IBL

Azzardo ad aggiungere una riflessione al pregiatissimo articolo di Sergio Belardinelli dell’11 dicembre su Lisander. Quando usiamo il termine “politicamente corretto”, è corretto per chi? O a fronte di cosa? E pur avendo chiaro il riferimento, in base a quale criterio si afferma che un’entità o un’azione è corretta?

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